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Trattamento reflui di cantina

Trattamento reflui di cantina. Claudio Lubello Università di Firenze. Caratteristiche quantitative. produzione di acque reflue in una cantina vinicola La produzione di acque reflue cambia molto durante l’arco dell’anno :. circa 1 m 3 di refluo ogni 20 quintali di uva lavorata

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Trattamento reflui di cantina

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Presentation Transcript


  1. Trattamento reflui di cantina Claudio Lubello Università di Firenze

  2. Caratteristiche quantitative • produzione di acquereflue in una cantina vinicola • La produzione di acquereflue cambia molto durantel’arcodell’anno: • circa 1 m3 di refluo ogni 20 quintali di uva lavorata • volume di refluo pari a 0.7-1.2 volte il volume di vino prodotto • portate maggiori nel periodo della vendemmia (settembre-novembre) • portate minori nel periodo successivo dei travasi (novembre-marzo). • la produzione di acque reflue nel periodo aprile-agosto è pressoché assente

  3. Caratteristiche qualitative

  4. Contenuto di metalli pesanti • Acque reflue provenienti da 4 cantine della provincia di Trento • confronto con valori di cantine spagnole (Bustamante et al., 2005) • confronto con i valori limite imposti dalla normativa nazionale per lo scarico in fognatura da insediamenti produttivi

  5. Contenuto di metalli pesanti • Cu e Zn rappresentano i parametri più critici • le concentrazioni di Cu e Zn risultano spesso superiori ai limiti ammessi per lo scarico in fognatura

  6. Caratteristiche salienti • Alti carichi organici, soprattutto in forma solubile: • estremi valori di pH (80% dei campioni con pH in campo acido) • presenza di metalli pesanti • bassa concentrazione di nutrienti • concentrazione di COD) • il COD solubile rappresenta l’86% del COD totale • concentrazione di SST • si rende sempre necessaria una neutralizzazione del pH prima di uno stadio biologico • spesso la concentrazione di Cu e Zn non è compatibile con lo scarico in fognatura o in acque superficiali • N e P costituiscono lo 0.7% e lo 0.1% del COD totale • nel trattamento biologico delle acque di cantina è necessario aggiungere urea e acido fosforico (0.11 g urea/gCOD e 0.018 g H3PO4/gCOD)

  7. Frazionamento COD acque grezze Valori misurati nel periododella vendemmia(settembre-ottobre) Valori misurati nel periododei travasi (novembre-marzo)

  8. Il COD rapidamente biodegradabile (RBCOD) rappresenta il 75.4% del COD totale (media annua). • La frazione di RBCOD è leggermente superiore nel periodo dei travasi (80.7%), rispetto al periodo di vendemmia (71.4%), a causa dello sviluppo dei processi di fermentazione vendemmia(settembre-ottobre) travasi (novembre-marzo)

  9. Il COD lentamente biodegradabile (SBCOD) è pari solo al 3.0% del COD totale (media annua) • il COD solubile non biodegradabile è pari al 12.4% nel periodo di vendemmia e pari al 7.2% nel periodo dei travasi. Tale frazione si ritrova inalterata nell’effluente finale. vendemmia(settembre-ottobre) travasi (novembre-marzo)

  10. La biomassa cellulare (misurata mediante test respirometrico) è decisamente trascurabile (<0.24% del COD totale). • La bassa concentrazione di biomassa batterica nelle acque di cantina può rendere difficoltoso lo start-up di un impianto biologico di trattamento (soprattutto se a biomassa adesa) se non adeguatamente inoculato. vendemmia(settembre-ottobre) travasi (novembre-marzo)

  11. Alternative di gestione dei reflui 3 1 realizzazione di un impianto di pre-trattamento on-site presso l’azienda, prima dello scarico in fognatura, nel caso in cui il refluo tal quale non rispetti le condizioni per lo scarico diretto in fognatura; stoccaggio delle acque reflue presso l’azienda, trasporto e conferimento in un impianto di depurazione adeguato per il trattamento 4 2 realizzazione di un trattamento completo on-site presso l’azienda produttrice e scarico in acque superficiali. scarico in fognatura delle acque reflue tal quali, se compatibili con la normativa

  12. Alternative di gestione dei reflui 1 • Alternativa 1:costo di trasporto e pagamento per lo smaltimentopressoildepuratore in funzione di portata o caricoconferito • Alternativa 2:costi per canone di fognatura e canone di depurazione. stoccaggio delle acque reflue presso l’azienda, trasporto e conferimento in un impianto di depurazione adeguato per il trattamento 2 scarico in fognatura delle acque reflue tal quali, se compatibili con la normativa

  13. Alternative di gestione dei reflui 3 • Alternativa 3 e 4: preferite nel caso di cantine di media dimensione o grandi aziende. • Alternativa 3: necessaria quando non sono rispettate le concentrazioni limite di COD, BOD5, SST e metalli pesanti per lo scarico in fognatura. • Alternativa 4: rimane la soluzione perseguibile nel caso di aziende medio-grandi per le quali le altre soluzioni non sono economicamente vantaggiose. realizzazione di un impianto di pre-trattamento on-site presso l’azienda, prima dello scarico in fognatura, nel caso in cui il refluo tal quale non rispetti le condizioni per lo scarico diretto in fognatura; 4 realizzazione di un trattamento completo on-site presso l’azienda produttrice e scarico in acque superficiali.

  14. Sistemi di trattamento • TRATTAMENTI BIOLOGICI CONVENZIONALI • TRATTAMENTI BIOLOGICI AVANZATI • TRATTAMENTI CHIMICO-FISICI (in generepre-trattamento prima dello scarico in fognatura)

  15. Trattamenti convenzionali • I sistemi convenzionali per il trattamento delle acque reflue di cantina sono: fanghi attivi, reattori SBR e biodischi • IMPIANTI A FANGHI ATTIVI: la ricorrenza del fenomeno di bulking è un tipico inconveniente nel caso dei fanghi attivi • IMPIANTI SBR:hanno dimostrato buone potenzialità, potendo modificare la lunghezza dei cicli in funzione del carico organico applicato e mantenendo la medesima qualità dell’effluente. Si applicano carichi volumetrici pari a 0.8 kgCOD m-3 d-1 con efficienza di rimozione > 90%. • BIODISCHI: diminuzione delle prestazioni in presenza di picchi di carico, con riduzione dell’ossigeno o eccessiva crescita di biofilm.

  16. Trattamenti avanzati • Permettono di superare alcuni dei limiti dei sistemi biologici convenzionali • I sistemi a biofilm si prestano bene grazie alla elevata concentrazione di COD rapidamente biodegradabile • Per i reflui di cantina sono stati proposti: Moving Bed Biofilm Reactor (MBBR) Fixed Bed Biofilm Reactor (FBBR) Sistema anaerobico UASB - UHD • I sistemi MBBR e FBBR offrono diversi vantaggi quali: riduzione di problemi di bulking assenza di controlavaggio grazie all’elevato grado di vuoto facile gestione dei reattori

  17. SISTEMA A BIOMASSA ADESA A LETTO FISSO (FIXED BED BIOFILM REACTOR, FBBR). CASO DI STUDIO: cantina vinicola dell’Istituto Agrario di S. Michele • grigliatura (mesh 3 mm) • equalizzazione/omogeneizzazione aerata + neutralizzazione del pH • 1st stadio FBBR (2 reattori in parallelo) seguito da sedimentazione intermedia • 2nd stadio FBBR, seguito da sedimentazione finale • Il fango sedimentato è inviato ad un ispessitore e quindi trasportato in un altro impianto per la disidratazione VFBBR=12.5 m3 V=20 m3 V=3 m3 V=8 m3 VFBBR=12.5 x 2 m3 pH neutralization V=9 m3

  18. CARATTERISTICHE DEL SISTEMA FBBR I reattori FBBR sono riempiti con elementi plastici (BIO-ECO) • Realizzati in polipropilene (densità  1.05 g cm-3) • Forma pressoché sferica con dimensioni di circa 11 cm • Superficie specifica pari a 140 m2 m-3 • Elevato grado di vuoto pari a 95% • Letto del reattore FBBR è sommerso ed aerato • Aerazione mediante piastre Messner • Avendo funzionamento stagionale(settembre-marzo) ed elevato grado di vuotonon richiede controlavaggio

  19. I reattori FBBR sono realizzati in acciaio e montatisu rotaie • possono essere estratti dall’edificioe trasportati temporaneamente (per alcune settimane) presso un altro impianto per l’acclimatazione nel mese di agosto, prima della vendemmia • immediato start-up all’inizio della vendemmia.

  20. Carichi di COD totale applicati e rimossi nell’impianto FBBR Rimozione del COD nel 1° stadio • Carico medio applicato = 2.4 kgCOD m-3 d-1 (massimo = 8 kgCOD m-3 d-1) • Efficienza media = 80% (range 67-97%) • Nel 1° stadio avviene la completa rimozione dell’RBCOD (pari al 71-80% del COD totale) Rimozione del COD nell’impiantocompleto • Efficienza media = 91% • Conc. media COD infl. 2356 mgCOD L-1, effl. 212 mg/L • Questo valore rappresentaun limite per il trattamento biologico: nelle acque reflue di cantina è presente una frazione di COD solubile non biodegradabile uguale al 9.8% in media che non può essere rimossa né mediante trattamento biologico né mediante sedimentazione.

  21. PRINCIPALI OSSERVAZIONI SUL SISTEMA FBBR • Rapido start-up (circa 24 - 48 ore dall’inizio della vendemmia) grazie alla preventiva colonizzazione dei supporti plastici; • I reattori FBBR non richiedono controlavaggio durante il periodo stagionale operativo (Settembre-Marzo). Non si sono riscontrati intasamenti. • L’efficienza di rimozione è stata pari al 90%, che rappresenta un valore limite a causa della frazione solubile non biodegradabile del COD pari a circa il 10% → possono presentarsi difficoltà a rispettare il limite allo scarico pari a 500 mgCOD/L • Vantaggi gestionali: • Semplice gestione • Elevata efficienza anche nel caso di forti fluttuazioni di portata e di carico • Buona sedimentabilità dei fanghi senza problemi di bulking

  22. SISTEMA A BIOMASSA ADESA A LETTO MOBILE (MOVING BED BIOFILM REACTOR, MBBR). CASO DI STUDIO presso cantina vinicola Rotary, Mezzocorona 1 cm • Nei reattori MBBR gli elementi plastici sono in sospensione nel bulk liquido realizzando una configurazione a completa miscelazione. • grigliatura • equalizzazione e neutralizzazione del pH • reattore aerobico MBBR • sedimentazione finale • Sono stati impiegati supporti KMT • in polietilene con densità pari a 0.96 g cm-3 • dimensioni di 7-10 mm • grado di riempimento = 67% • superficie specifica nel reattore = 300 m2 m-3

  23. Carichi di COD totale applicati e rimossi nell’impianto MBBR • carichi volumetrici fino a 9.6 kgCOD m-3 d-1 • carichi superficiali fino a 32 gCOD m-2 d-1 • efficienza di rimozione del COD = 95% in media (range 85-99%) • concentrazioni medieCOD: infl. 2100 mg L-1, effl. 105 mg L-1 • buona sedimentabilitàdei fanghi(SVI < 100 mL gSST-1).

  24. FILTRO ANAEROBICO UASB REATTORE ANAROBICO CON CONFIGURAZIONE IBRIDA (UASB + FILTRO ANAEROBICO) CASO DI STUDIO presso cantina vinicola Rotary, Mezzocorona Reattori anaerobici di tipo UHD (Upflow Hybrid Digester) combinano un reattore UASB con un filtro anaerobico Configurazione dell’impianto: • equalizzazione e neutralizzazione del pH • reattore anaerobico tipo UHD (altezza pari a 4.5 m): - parte bassa costituita da un letto UASB in cui si svolge gran parte della rimozione del COD- parte alta costituita da un filtro anaerobico con elementi Flocor-R (cilindri in PVC, con superficie specifica = 230 m2 m-3) • temperatura di processo = 35°C. • tempo di ritenzione nel reattore pari a 43-48 h.

  25. Performance dell’impianto UHD • carichi volumetrici applicati = 6 kgCOD m-3 d-1 in media (range 2-15 kgCOD m-3 d-1) • efficienza di rimozione del COD > 93% • riduzione dell’efficienza in presenza di forti fluttuazioni di carico: necessità di una vasca di omogeneizzazione/equalizzazione a monte del reattore biologico • produzione specifica di biogas = 0.5 m3 kgCOD-1 rimosso. Il reattore UHD, dopo un fermo impianto di 4 mesi (maggio-settembre) ha ristabilito una efficienza di rimozione del COD pari al 96% entro 7 giorni.

  26. TRATTAMENTI CHIMICO-FISICI PER LA RIMOZIONE DEI METALLI • In molti casi il trattamento delle acque reflue di cantina si limita alla rimozione della sostanza organica • nel caso di normative molto restrittive per i metalli pesanti le concentrazioni di alcuni metalli, specialmente Cu e Zn, superano i limiti ammessi allo scarico • Per la rimozione dei metalli pesanti si può ricorrere a un pre-trattamento on-site di tipo chimico-fisico, prima dello scarico in fognatura: Normativa italiana • Cu < 0.4 mg L-1 • Zn < 1.0 mg L-1 • Facile gestione e controllo di processo • Flessibilità al variare dei carichi applicati e delle portate • Riduzione degli spazi occupati e contenuti costi di realizzazione • Costi aggiuntivi per i reattivi e per lo smaltimento dei fanghi

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