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Esportatore abituale :

MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________. Esportatore abituale :. Status di esportatore abituale:

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Esportatore abituale :

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  1. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ Esportatore abituale : Status di esportatore abituale: Cessioni di beni e prestazioni di servizi ( registrate nell’anno o nei 12 mesi precedenti ) che concorrono a formare il plafond) ------------------------------------------- > 0,10 Volume d’affari (operazioni attive registrate nell’anno o dei 12 mesi precedenti) – cessioni di beni in transito o depositati in luoghi soggetti a vigilanza doganale Il numeratore: operazioni di cui agli articoli: 8, lettera a) e b), 8 bis, 9 e degli articoli 71 ( operazioni con San Marino) e 72 ( operazioni reg. da Trattati e accordi internazionali) oltre che le operazioni intracomunitarie di cui agli articoli 41,40 commi 4 bis, 5,6,8 e gli articoli 52 e 58 del D.L.331 del 1993.

  2. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ Non concorrono a determinare lo status di esportatore abituale : • Cessioni ad esportatori abituali • Art. 8, comma 1, lettera c) • Art.8 bis, comma 2 • Art.9, comma 2 • Cessioni a viaggiatori extra CEE (art.38 quater) • Cessioni di beni in transito doganale (art.7, comma 2) • Cessioni di beni destinati ad essere introdotti in depositi iva senza successiva estrazione (comprese le prestazioni di servizi relative ai beni di cui sopra e i trasferimenti da un deposito all’altro) • Cessioni ad organizzazioni dello Stato • Prestazioni fuori CEE per agenzie di viaggio • Margine negativo dei corrispettivi rientranti nel regime dei beni usati.

  3. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ Cosa può fare l’esportatore abituale : • Può acquistare beni e servizi senza applicazione dell’imposta, nei limiti del plafond; • Dalla Legge 18/02/97 n.28 può anche acquistare beni strumentali in leasing ( no fabbricati e aree edificabili); • Può anche effettuare acquisti intracomunitari utilizzando il plafond (ma lo sprecherebbe e attenzione al quadro VF); • Non può essere utilizzato per l’acquisto di beni e servizi per i quali l’iva è indetraibile ai sensi dell’art.19 DPR633/72

  4. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ Obblighi dell’esportatore abituale : • Fornire ai fornitori/dogana una dichiarazione (lettera d’intenti) in data anteriore all’effettuazione delle operazioni d’acquisto/importazione; • La dichiarazione: • come da modello approvato con il DM 06/12/1986 deve essere compilata in tutte le sue parti, numerata progressivamente, registrata su apposito registro o sezionale registro acquisti; • può riferirsi a una sola operazione o ad un importo relativo all’anno solare; • può essere integrata da una successiva dichiarazione (non per rettifiche in diminuzione, in questo caso meglio inviare al fornitore una raccomandata A.R.)

  5. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ Obblighi del fornitore dell’esportatore abituale : • Numerare progressivamente le dichiarazioni ricevute e annotarle entro 15 gg su un apposito registro o sul sezionale delle fatture emesse; • Riportare il titolo di inapplicabilità dell’iva ( ex art.8, comma 1, lettera c. ); • Verificare che le dichiarazioni di intento ricevute siano conformi al modello approvato; • Comunicare all’Agenzia delle Entrate, telematicamente, entro il 16 del mese successivo a quello di riferimento, i dati contenuti nella dichiarazione ricevuta.

  6. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ Metodi di calcolo del plafond: 1)Plafond fisso o solare: fa riferimento alle operazioni registrate nell’anno solare precedente. 2)Plafond mobile o mensile: si prendono come riferimento le operazioni registrate nei 12 mesi solari precedenti. Il plafond fisso può essere utilizzato già a partire dal 1° gennaio successivo a quello di inizio dell’attività. Il plafond mobile può essere utilizzato decorsi necessariamente almeno 12 mesi dall’inizio dell’attività.

  7. La dichiarazione Iva 2005 - Il quadro VC E’ un prospetto in cui vanno indicati i dati relativi all’utilizzazione del plafond nei singoli mesi dell’anno 2004, oltre a quelli riguardanti la formazione del plafond creatosi nello stesso anno e utilizzabile nell’anno successivo. E’ suddiviso in 12 righi (da VC 1 a VC 12), rappresentativi dei 12 mesi dell’anno, e in 6 colonne: le colonne 5 e 6 devono essere compilate solo da chi nel 2004 ha adottato il metodo mobile. Nel rigo VC 13 vanno riportati, in relazione a ciascuna colonna, i totali dei dati riportati nei singoli righi. Al rigo VC 14, campo 1, si indica il plafond disponibile al 1° gennaio 2004 e poi si barra la casella 2 o 3 a seconda del metodo adottato nel 2004.

  8. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ 1)Il plafond fisso Al 1°gennaio di ciascun anno, verificata la sussistenza della qualifica di esportatore abituale (b\a >10%) si determina il plafond disponibile:semplicemente costituito dalle operazioni non imponibili registrate nell’anno precedente.Nel corso dell’anno di utilizzo, è sufficiente controllare che gli acquisti e le importazioni con lettera di intento non superino l’ammontare del plafond disponibile per non incorrere nello splafonamento. Nell’es.:b\a= 36,27%

  9. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ 2)Il plafond mobile All’inizio di ciascun mese solare, è necessario verificare la sussistenza dello status di esportatore abituale e l’ammontare del plafond di cui si dispone che, a sua volta, è dato da: Cessioni non imponibili registrate nei 12 mesi precedenti - progressivo utilizzo nello stesso periodo ( acquisti in sospensione effettuati nei 12 mesi precedenti - Cessioni non imponibili relative al 13° mese precedente) Nel mese in cui si verificano i primi acquisti agevolati, il progressivo utilizzo è dato da: Acquisti in sospensione effettuati nel mese - Cessioni non imponibili relative al 13° mese precedente

  10. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ Esempio :di calcolo-controllo

  11. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ Esempio di calcolo del plafond mobile n°4 mesi del 2004: Società Alfa srl : • Esportatore abituale nel 2003. • Il plafond disponibile per il mese di gennaio 2004 è pari a : Cessioni non imponibili registrate nei 12 mesi precedenti 1.479.597,00 - Utilizzo (acquisti in sospensione effettuati nei 12 mesi precedenti - Cessioni non imponibili relative al 13° mese precedente) 0,00-0,00 = 1.479.597,00

  12. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ • Il plafond disponibile per il mese di febbraio 2004 è pari a : Cessioni non imponibili registrate nei 12 mesi precedenti (febbraio 2003-gennaio 2004) 1.287.184,00 - Progressivo utilizzo a fine gennaio 2004 [progressivo utilizzo a fine dicembre 2003 + Acquisti gennaio 2004 - Cessioni 13° mese precedente] 0 + 1000 - 194.120,00 = 1.287.184,00 - (- 193.120 ) = 1.480.304,00

  13. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ • Il plafond disponibile per il mese di marzo 2004 è pari a : Cessioni non imponibili registrate nei 12 mesi precedenti (marzo 2003- febbraio 2004) 1.293.774,00 - Progressivo utilizzo a fine febbraio 2004 [progressivo utilizzo a fine gennaio 2004 + Acquisti febbraio 2004 - Cessioni 13° mese precedente] -193.120 + 31.904,00 - 570,00 = 1.293.774,00 - (- 161.786,00 ) = 1.455.560,00

  14. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ • Il plafond disponibile per il mese di aprile 2004 è pari a : Cessioni non imponibili registrate nei 12 mesi precedenti (aprile 2003- marzo 2004) 1.733.450,00 - Progressivo utilizzo a fine marzo 2004 [progressivo utilizzo a fine febbraio 2004 + Acquisti marzo 2004 - Cessioni 13° mese precedente] -161.786 + 70.332,00 - 3.332,00 = 1.733.450,00 - (- 94.786,00 ) = 1.828.236,00 Il suddetto calcolo deve essere effettuato mensilmente dall’esportatore per evitare che si verifichi lo “splafonamento”.

  15. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ Lo splafonamentoSi ha quando si impiega il plafond oltre i limiti consentiti (comma 4 del D.lgs. N° 471/97).La sanzione prevista oscilla dal 100 al 200% dell’imposta evasa ed è a carico dell’esportatore abituale. E’ possibile sanare spontaneamente la violazione tramite il ravvedimento operoso (art. 13 del D.lgs. n° 472/97) entro il termine della presentazione della dichiarazione Iva relativa all’anno in cui è stata commessa. Il ravvedimento è percorribile sia che lo splafonamento si riferisca ad acquisti interni che ad importazioni.Per lo splafonamento presso fornitori nazionali, è possibile regolarizzare spontaneamente la violazione commessa secondo 2 procedure alternative:A) l’emissione di una nota di debito da parte del fornitore: emette una fattura integrativa per l’Iva originariamente non applicata e la annota nel registro delle vendite. L’esportatore abituale annota poi la fattura ricevuta nel registro degli acquisti e detrae così l’Iva. Contestualmente versa con l’F24 la sanzione ridotta, pari al 20% dell’imposta, con il codice 8904, nonché gli interessi maturati a decorrere dal giorno in cui è stata commessa la violazione.B) l’emissione di un’autofattura da parte dell’esportatore abituale contenente i dati di ciascun fornitore o prestatore,il numero di protocollo attributo alle fatture ricevute e, per ciascuna di esse, l’ammontare eccedente il plafond,l’imposta che avrebbe dovuto essere addebitata nelle singole fatture. L’autofattura deve essere presentata al competente ufficio delle Entrate che restituisce una copia per consentire l’annotazione negli acquisti e la detrazione dell’Iva. L’imposta, che a suo tempo non è stata assolta, va versata, unitamente agli interessi di mora, calcolati dal giorno in cui è stata commessa la violazione, con l’F24 indicando il codice tributo relativo al periodo in cui è stato effettuato l’acquisto agevolato e l’anno dell’acquisto. Deve essere versata contestualmente anche la sanzione ridotta, pari al 20% dell’Iva, con il codice 8904. In Dichiarazione IVA l’importo non deve essere inserito nel quadro VL.

  16. MODULO IVA – Dall’emissione della fattura alla redazione della Dichiarazione IVA ___________________________________________________________________________________________ Passaggio da un metodo ad un altro E’ possibile modificare il criterio di calcolo solo al 1° gennaio dell’anno successivo e non in corso d’anno. Passaggio dal plafond fisso a quello mobile Il plafond disponibile al 1° gennaio 2005 è pari al plafond che si sarebbe generato nel 2004 se si fosse adottato per detto anno il metodo fisso. Passaggio dal plafond mobile a quello fisso Il plafond disponibile al 1° gennaio 2005 è pari al plafond che sarebbe stato determinato, sempre in coincidenza del 1° gennaio, se si fosse mantenuto il metodo mobile, (risoluzione n° 77 del 6 marzo 2002).

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