1 / 89

Prof. M.F.BURATTINI

TRAUMI ADDOMINALI. Prof. M.F.BURATTINI. Traumi dell’addome. Terza sede più frequente di trauma 20% richiede esplorazione chirurgica Frequente il multitrauma Cranio,torace,addome Addome,torace Addome,pelvi Mortalità immediata <5%. TRAUMI ADDOMINALI. A. CONTUSIONI:

marisol
Download Presentation

Prof. M.F.BURATTINI

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. TRAUMI ADDOMINALI Prof. M.F.BURATTINI

  2. Traumi dell’addome • Terza sede più frequente di trauma • 20% richiede esplorazione chirurgica • Frequente il multitrauma • Cranio,torace,addome • Addome,torace • Addome,pelvi • Mortalità immediata <5%

  3. TRAUMI ADDOMINALI • A. CONTUSIONI: • 1) parietali • 2) viscerali:a) emorragiche • b) perforative • B. FERITE:1) parietali • 2) penetranti

  4. Traumi dell’addomeClassificazione • Traumi Penetranti (Aperti) • Taglio • Arma da fuoco • Incidenti stradali • Impalamento

  5. Traumi dell’addomeClassificazione • Traumi Penetranti (Aperti) • parietali • viscerali

  6. Traumi dell’addomeClassificazione • Traumi Non Penetranti (Chiusi) • Compressione • Scoppio • Cintura di sicurezza • Accelerazione \ Decelerazione

  7. Traumi dell’addomeClassificazione • Traumi Non Penetranti (Chiusi) • parietali • viscerali: a)lesioni emorragiche • b) perforazione di organi cavi

  8. Traumi Aperti • Più facile valutazione clinica • Maggiore rischio infettivo • Immediato trattamento della ferita • Detersione-disinfezione • Emostasi da compressione • Valutazione della profondità della lesione e degli organi coinvolti

  9. Traumi Apertiincidenza • FEGATO 37% • INTESTINO 26% • STOMACO 19% • OMENTO 10% • MILZA 7% • RENE 5% • DUODENO\PANCREAS 5%

  10. FREQUENZA DELLE LESIONI ADDOMINALI NEI TRAUMI CHIUSI • Milza 41% • Fegato 38% • Reni 18% • Tubo digerente 12% • Ematoma retroperitoneale 11% • Mesentere 10% • Pancreas 4% • Vescica, uretere 4% • Diaframma 1%

  11. TRAUMI ADDOMINALI CHIUSI Meccanismo Patogenetico REPENTINE ACCELERAZIONI O DECELERAZIONI (incidenti stradali e sul lavoro, precipitazione)

  12. Traumi Addominali CHIUSI ORGANI PARENCHIMATOSI STRUTTURE VASCOLARI EMOPERITONEO EMORRAGIA RETROPERITONEALE

  13. SINDROME EMORRAGICA • Contrazione diuresi • Riduzione Hbe Hct • polso piccolo e frequente • ipotensione • pallore • polipnea • dolore addominale

  14. Traumi Addominali CHIUSI ORGANI CAVI PERITONITE

  15. SINDROME PERFORATIVA • dolore addominale diffuso • positività manovra di Blumberg • ileo dinamico N.B.: Cedimento di aree ischemiche possibili PERFORAZIONI TARDIVE

  16. Traumi Chiusi • Più difficile valutazione clinica • Paziente incosciente • Paziente non collaborante • Necessità di diagnostica per immagini • Necessità di diagnostica invasiva • Lavaggio peritoneale • Laparoscopia\laparotomia

  17. Gestione del traumatizzato • Valutazione Iniziale • A (Airway) • B (Breathing) • C (Circulation) • Ogni paziente che si presenti dopo incidente stradale, sportivo o sul lavoro deve essere valutato per trauma addominale fino a prova contraria • 20% dei pazienti con emoperitoneo non hanno segni o sintomi alla ospedalizzazione • La cavità peritoneale può contenere una copiosa quantità di sangue (> 3 lt) • Ogni Paziente con trauma dell’addome deve essere valutato per concomitante trauma del torace fino a prova contraria

  18. Gestione del traumatizzato • In ogni pt che abbia subito un trauma con una grave decelerazione o una ferita penetrante del tronco si deve sospettare una lesione dei visceri addominali • la priorità nella diagnosi e nel trattamento di un trauma addominale non è l’accurata diagnosi del tipo di lesione, ma piuttosto determinare se esiste una lesione intraddominale e se è necessario l’intervento chirurgico

  19. Gestione del traumatizzato Inizialmente i segni clinici addominali sono spesso modesti o assenti per: • analgesici • sovrastati da dolore causato da lesioni extraddominali associate • mascherati per un coesistente trauma cranico o stato di intossicazione

  20. Gestione del traumatizzato • Parametri vitali • doppio accesso venoso • prelievi ematochimici • prelievo gruppo e compatibilità • SNG • catetere vescicale • terapia infusionale e/o trasfusionale

  21. Gestione del traumatizzato • ANAMNESI • ESAME OBIETTIVO: • ispezione • palpazione • percussione • auscultazione • esplorazione rettale • esplorazione vaginale

  22. Gestione del traumatizzato • Esami diagnostici • Ecografia • Sensibilità non elevata • Ripetibile • Ambiente protetto • Monitoraggio • Lavaggio Peritoneale • Immediato • Ambiente protetto • Manovra invasiva • Complicanze 8%

  23. Gestione del traumatizzato • Esami diagnostici • RX Torace • Rottura diaframmatica • Pneumotorace • Tamponamento cardiaco • RX Diretta addome • Aria libera addominale • Frattura del bacino • Occlusione intestinale • TC • Buona sensibilità\difficilmente ripetibile • Necessità di paziente stabile • ECG • Tamponamento cardiaco • Rottura grossi vasi toracici

  24. Gestione del traumatizzato • Laparoscopia esplorativa • Ottima capacità diagnostica • Possibile attività terapeutica • Minore morbilità • Minori infezioni\complicanze • Laparotomia esplorativa • Ottima capacità diagnostica • Ottima attività terapeutica • Maggiore morbilità

  25. EmoperitoneoQuadro Clinico ANEMIA ACUTA MODERATA PERDITA EMATICA EMODILUIZIONE ED IPOTENSIONE STABILIZZAZIONE ANAMNESI VALUTAZIONE CLINICA E STRUMENTALE MASSIVA PERDITA EMATICA SHOCK EMORRAGICO RIANIMAZIONE-STABILIZZAZIONE E CONTEMPORANEA RISOLUZIONE DELLA CAUSA

  26. Rapidità Comodità Non-invasività Sensibilità Specificità Valutazione quantit. Localizzazione Valutazione retroperitoneo Valutazione pericardio Interpretazione Ripetitività Costo US CT DPL ++ + ++ + ++ ++ + + ++ + ++ + ++ ++ ++ + + ++ ++ + ++ + DiagnosticaUS, CT scan, DPL

  27. Laparoscopia:Indicazioni • Pazienti con stato addominale incerto • Pazienti in coma • Candidati per altre procedure chirurgiche • Fratture pelviche • Episodi intermittenti di ipotensione • Traumi toraco addominali in pazienti emodinamicamente stabili

  28. Laparotomia:Indicazioni • Ipotensione grave con evidenza di trauma addominale • Peritonite • Ipotensione nonostante rianimazione • Aria libera peritoneale • Lesioni del diaframma • Perforazione vescicale in peritoneo (uroperitoneo) • Evidenza (TC) di lesioni di: • Pancreas, stomaco, intestino, fegato, rene • Perforazione intestinale • Iperamilasemia con segni di peritonite ed emoperitoneo

  29. LESIONI DI ORGANI PARENCHIMATOSI Prof. M.F.BURATTINI

  30. Lesioni spleniche e/o epatiche

  31. Lesioni spleniche e/o epatiche: • Lesioni capsulari • lesioni sottocapsulari • lesioni ilari

  32. TRAUMI DELLA MILZA CAUSE:Traumi emitorace inferiore sinistro o ipocondrio sinistro (spesso associati a fratture delle ultime coste) Condizioni predisponenti o aggravanti:SPLENOMEGALIA

  33. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA GENERALITA’ Meccanismo del trauma • Contusione: • trazione sull’ilo di modesta entità • trauma da caduta • incidente stradale

  34. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA GENERALITA’ Meccanismo del trauma • Compressione: • aumento della pressione addominale • urto contro le coste • trauma da caduta altezza elevata

  35. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA GENERALITA’ Meccanismo del trauma • Avulsione: • quadro clinico più grave • brusca decelerazione • disinserzione totale\parziale dell’ilo

  36. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA CLASSIFICAZIONE O.I.S. GRADODESCRIZIONE DELLA LESIONE IEmatoma sottocapsulare di superficie < 10% della milza Lacerazione capsulare o parench. profondità < 1 cm IIEmatoma sottocapsulare superficie 10 - 50% della milza oppure intrarenchimale di diametro < 5 cm. Lacerazione 1-3 cm di profondità che non coinvolge i vasi trabecolari IIIEmatoma sottocapsulare superficie > 50% della milza o in espansione o sottocapsulare o parenchimale rotto o parenchimale in espansione o di diametro > 5 cm. Lacerazione interessante i vasi trabecolari > 3 cm. di profondità IVLacerazione coinvolgente i vasi segmentari o ilari con devascolarizzazione > 25% della milza VLacerazione completa di tutta la milza (spappolamento) Lesione vascolare dell’ilo della milza con completa devascolarizzazione

  37. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZADIAGNOSIsegni clinici del trauma • Segni esterni: • Ecchimosi / escoriazioni dell’ipocondrio sinistro (50% dei casi) • Ecchimosi / escoriazioni base emitorace sinistro • Fratture costali • ultime coste sxconcomita nel 50% dei casi • Lesioni associate • nel 40% casi

  38. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZADIAGNOSIquadri clinici del trauma • Shock ipovolemico gravissimo • Shock ipovolemico grave • Shock ipovolemico non grave

  39. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA QUADRI CLINICIShock ipovolemico gravissimo Clinica: • ansia • sete • volto affilato\occhi infossati • tachipnea • ipotermia • polso piccolo e frequente • diuresi contratta • ipotensione marcata • respiro interciso alla palpazione ipocondrio sx • ottusità declive • timpanismo localizzato • silenzio auscultatorio Il quadro clinico grave è persistente

  40. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA QUADRI CLINICIShock ipovolemico gravissimo • Diagnosi: Non è possibile l’approfondimento diagnostico Necessità di terapia rianimatoria • Terapia: • splenectomia in emergenza • autoinnesto se pz. emodinamicamente stabile in SO

  41. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA QUADRI CLINICIShock ipovolemico grave Clinica: Quadro simile al precedente con: • tendenza riequilibrio emodinamico • sudorazione fredda poi calda • reperto obb. addominale più sfumato E’ possibile l’approfondimento diagnostico

  42. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA QUADRI CLINICIShock ipovolemico grave • Diagnosi • emocromo • rx torace • rx addome • rx bacino • ecografia • TC • Terapia: • intervento splenectomia o resezione parziale • autoinnesto

  43. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA QUADRI CLINICIShock ipovolemico non grave • Clinica: • stabilità emodinamica • resistenza addominale modesta e localizzata possibile approfondimento diagnostico completo • Diagnosi: • esami bioumorali • rxtorace\addome • rx complementari • ecografia • TC • studio sospette lesioni associate

  44. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZA QUADRI CLINICIShock ipovolemico non grave • Terapia: • possibile eseguire laparoscopia

  45. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZADIAGNOSIRUOLO DELL’ECOGRAFIA • facile esecuzione • Ripetibile (follow up) • Non invasiva • Economica

  46. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZADIAGNOSIRUOLO DELL’ECOGRAFIA • Raccolte liquide sottocapsulari\intraparenchimali (singole o multiple) • lacerazioni • Emoperitoneo

  47. LESIONI TRAUMATICHE DELLA MILZADIAGNOSI RUOLO DELLA TC ADDOMINALE oggi la TC viene universalmente considerata l’indagine radiologica di 1° livello nell’inquadramento diagnostico del Paziente politraumatizzato

  48. Lesioni spleniche : • Ematoma sottocapsulare: • ROTTURA IN DUE TEMPI

  49. ROTTURA IN 2 TEMPI • ematoma parenchimale -> distensione capsulare -> lacerazione capsulare • ripresa emorragia precedentemente arrestata per spasmo vasale, ipotensione, trombosi • rottura ematoma intrasplenico

  50. TRAUMI EPATICI • Emoperitoneo • emobilia

More Related