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Convegno: Un continente di natura. Scelte strategiche per la nuova programmazione e Progetti integrati. Milano 28 maggio 2012 . Antonio Tagliaferri. 20 Anni di LIFE Natura: Messaggi chiave .
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Convegno: Un continente di natura Scelte strategiche per la nuova programmazione e Progetti integrati Milano 28 maggio 2012 Antonio Tagliaferri
20 Anni di LIFE Natura: Messaggi chiave Co-finanziaprogettichecontribuisconoallatutela e allaconservazionedegli habitat e delle specie minacciati e quindigarantisceunatutelaspecialeaisensidelleDirettive Habitat e Uccelli (almenoil 50% del bilancio del programma LIFE +). Supporta le buonepratiche o progettidimostrativi, azionimirateall’internodellaReteNatura 2000 o azionichesupportano la creazionediquestarete. Dal 1992, LIFE Natura (ora chiamato LIFE-Natura e biodiversità), ha co-finanziato un totale di 1.256 progetti, fornendo circa 1,2 € miliardi e ha mobilitato ulteriori 1,2€ miliardi di altri contributi pubblici e privati.
20 Anni di LIFE Natura: Risultati I risultati della prima valutazione dello stato di conservazione delle specie e degli habitat tutelati dalla Direttiva (articolo 17), pubblicato nel 2010, evidenziano l'importanza del LIFE come unica fonte di finanziamento per il ripristino, la conservazione e la gestione di alcune specie e degli habitat a livello UE.
Il futuro del LIFE La Commissione propone di stanziare 3,2 miliardi di euro nel 2014-2020 ad un nuovo programma LIFE per l'Ambiente e Azioni sul Clima. La proposta di nuovo regolamento LIFE si baserà sul successo del programma LIFE + esistente, ma sarà meglio strutturata, più strategica, semplificata e più flessibile. Si porrà anche attenzione ad una migliore governance. To find out more: http://ec.europa.eu/environment/life/about/beyond2013.htm#proposal
La proposta di Regolamento CE REGOLAMENTO DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO sull’istituzione di un programma per l’ambiente e l’azione per il clima (LIFE) Bruxelles, 12.12.2011 COM (2011) 874 definitivo La comunicazione della Commissione relativa al quadro finanziario pluriennale (QFP) per il periodo 2014-2020 definisce il quadro di bilancio e i principali orientamenti per la strategia Europa 2020. La Commissione ha deciso di rendere le tematiche dell’ambiente e dell’azione per il clima parti integranti di tutti i principali strumenti e interventi.
Il sottoprogramma per l’ambiente Ambiente ed efficienza delle risorse: individuare soluzioni più creative per migliorare l’attuazione della politica ambientale e integrare gli obiettivi ambientali in altri settori. Biodiversità: sviluppo delle migliori pratiche per arrestare la perdita di biodiversità e ripristinare i servizi ecosistemici, mantenendo nel contempo il sostegno ai siti Natura 2000. Governance e informazioni ambientali: promuovere la condivisione delle conoscenze, la diffusione delle migliori pratiche, campagne di sensibilizzazione e un miglior rispetto delle normative.
Altre novità I progetti LIFE “Governance” saranno più flessibili e prevedono un maggiore coinvolgimento degli Stati Membri nella loro redazione. Toccherà ai Programmi di lavoro pluriennali (bi-triennali) stabilire una serie di elementi tra cui: • durata dei programmi • allocazione del budget per settori prioritari di intervento • allocazione per tipi di progetti • i criteri di valutazione dei progetti integrati L’aumento del tasso di cofinanziamento (che potrà arrivare fino all’80% dei costi ammissibili), la possibilità di attivare finanziamenti anche in aree extra UE e l’esclusione dai costi ammissibili dell’IVA e dei costi del personale di ruolo (su quest’ultimo punto però il Regolamento non è ancora ben chiaro).
I Progetti Integrati La novità di grande rilievo è rappresentata dall’introduzione dei “progetti integrati” che potranno essere presentati per i settori: • natura, • acqua, • rifiuti, • aria e clima I progetti integrati saranno progetti complessi basati su una pianificazione istituzionale e necessariamente di larga scala che prevedono la possibilità che una parte delle azioni vengano finanziate tramite strumenti finanziari diversi dal LIFE (FESR, FEASR, FSE, ecc), integrando quindi l’ambiente nelle altre politiche.
I Progetti Integrati Nel settore Natura i progetti integrati dovrebbero essere lo strumento finanziario di riferimento pensato per l’attuazione dei “PrioritizedActionsFrameworks” (PAF) che la Commissione Europea ritiene siano gli strumenti ottimali per la gestione della Rete Natura 2000. • La struttura dei PAF si articola in 8 schede: • Panoramica introduttiva della rete Natura 2000 per il territorio • Stato di habitat e delle specie • Disposizioni legali e amministrative per la protezione e la gestione di Natura 2000 • Esperienza maturata nell’utilizzo di strumenti finanziari dell'UE • Stima corrente del fabbisogno finanziario per la gestione di Natura 2000 per il territorio • Obiettivi di conservazione strategici e priorità per Natura 2000 per il periodo 2014-2020 • Descrizione delle misure chiave per raggiungere gli obiettivi e le priorità • Monitoraggio, valutazione e aggiornamento...
La strategia Nazionale per la Biodiversità Intesa espressa il 7 ottobre 2010 dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano che prevede: • un Comitato paritetico fra Ministeri e Regioni per l’attuazione delle decisioni politiche stabilite con l’intesa; • un Osservatorio Nazionale per la Biodiversità di supporto tecnico scientifico multidisciplinare. Ad essi si affianca un Tavolo di consultazione con i rappresentanti delle principali associazioni delle categorie economiche e produttive, delle associazioni ambientaliste e in generale dei portatori d'interesse.
15 Aree di lavoro 1. Specie, habitat, paesaggio; 2. Aree protette; 3. Risorse genetiche; 4. Agricoltura; 5. Foreste; 6. Acque interne; 7. Ambiente urbano; 8. Infrastrutture e trasporti; 9. Aree urbane; 10. Salute; 11. Energia; 12. Turismo; 13. Ricerca e innovazione; 14. Educazione, informazione e comunicazione; 15. L’Italia e la Biodiversità nel mondo
Accordo Ministero-Regioni I due organismi sono stati costituiticon decreto 6 giugno 2011 del MATTM (G.U. n.143 del 22.06.2011) definendone composizione e compiti. E’ stato promosso un tavolo di consultazione fra i Ministeri dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Ministero delle Politiche Agricole e Ministero dello Sviluppo Economico per consentire l’identificazione delle risorse e degli strumenti finanziari necessari per l’attuazione della Strategia. E’ stato approvato un accordo fra Ministero/Regioni per definire uno schema di monitoraggio di Natura 2000 e per la designazione dei SIC in ZSC, coerentemente con le disposizioni dell’art.4 della Direttiva Habitat ripresi dagli artt. 3 e 4 del D.P.R. 357/1997.
Gli strumenti attuativi Alle Regioni spetta un ruolo centrale nell’attuazione della Strategia Nazionale per la biodiversità: la programmazione e la gestione delle attività nei principali settori che incidono sulla conservazione della natura. In tal senso la Strategia Nazionale prevede la realizzazione di una Rete di Osservatori e/o Uffici regionali per la biodiversità, con il compito di favorire il necessario coordinamento delle attività di conservazione e di monitoraggio degli elementi delle biodiversità e dei servizi ecosistemici. L’attuazione della Strategia Nazionale prevede anche specifici Piani di Azione regionali per la biodiversità, che possono favorire la necessaria integrazione tra gli obiettivi di sviluppo regionale e gli obiettivi di conservazione della biodiversità.
L’accordo MATTM-Regioni • Far conoscere la Strategia Nazionale per la Biodiversità • Costruire la Rete degli Osservatori/Uffici regionali/provinciali per la Biodiversità • Raccogliere i dati per i Rapporti nazionali previsti dalle Direttive comunitarie • - Applicare un Protocollo per il Monitoraggio (definizione criteri comuni) • Costituire una rete di monitoraggio nazionale (GIS) per gestire le conoscenze
Il Progetto LIFE+ GESTIRE E' la stessa Commissione Europea che, nel Bando di Gara Life+ 2011, suggerisce la candidatura di progetti finalizzati ad applicare un approccio programmatico per garantire la gestione e il ripristino a lungo termine della parte di Rete Natura 2000 affidata agli Stati membri o alle Regioni. Il programma di gestione della Rete Natura 2000 in Lombardia è incentrato, come indicato nel Programma Regionale di Sviluppo e negli obiettivi delle competenti strutture regionali, sul completamento ed attuazione delle Misure di Conservazione dei Siti, con particolare riferimento all'integrazione intersettoriale con altre politiche regionali.
Biodiversità: Le scelte strategiche in Lombardia La sfida principale: garantire la protezione e la gestione delle aree designate, in particolare attraverso l'attuazione delle misure di conservazione previste (articolo 6.1 della direttiva Habitat). Programma dell'Unione Europea post-2010 sulla conservazione della biodiversità (Strategia Europea 2020 e visione 2050). Il fine è quello di ripristinare e/o mantenere lo stato di conservazione favorevole degli habitat e delle specie protette dalle due direttive UE Natura (Uccelli e Habitat). Obiettivo per la Lombardia: elaborazione e successiva applicazione della strategia per la gestione dell'intera rete Natura 2000 regionale, costituita da 183 SIC e 66 ZPS, per un totale di 249 siti Natura 2000.
Una visione integrata per la gestione di Natura 2000 Per fare fronte in modo durevole e completo alle necessità della rete Natura 2000 occorre adottare piani di finanziamento e programmi nazionali/regionali con chiare finalità, priorità e misure. Occorre inoltre individuare il contributo proveniente da strumenti finanziari dell'UE e nazionali (pubblici e privati). Tali programmi dovrebbero riguardare ampie porzioni della rete (ad es. tutti i siti di una data regione) e contenere tutti gli elementi necessari per creare una capacità a lungo termine di gestione, ripristino di uno stato soddisfacente di siti, habitat e specie. I programmi dovrebbero possedere inoltre le caratteristiche necessarie per assicurare la connettività e la funzionalità della rete includendo quindi anche elementi come le infrastrutture "verdi" (la RER) e i servizi ecosistemici”.
Un’azione pilota a livello europeo Il bando LIFE+ 2011 offre per la prima volta la possibilità di elaborare programmi di gestione e di ripristino della rete a livello regionale, nonché di redigere il PrioritisedActionsFramework (PAF). Il progetto LIFE GESTIRE rappresenta un'azione pilota su questo aspetto, la prima da sperimentare in Europa: al momento della stesura di questo progetto la Commissione Europea sta effettuando la consultazione degli Stati Membri sulle modalità di stesura dei PrioritizedActionFramework. Il progetto LIFE GESTIRE rappresenta un modello per l'elaborazione dei programmi di gestione e dei PAF e può essere replicato in altri contesti Europei.
Valorizzare le migliori pratiche La base di partenza del progetto LIFE GESTIRE saranno le migliori pratiche di gestione sia a livello comunitario che nazionale e regionale per elaborare misure specifiche di conservazione per habitat e specie presenti nella Regione Lombardia. Le misure elaborate durante il progetto saranno costituite solo da interventi che si sono dimostrati efficaci nel ridurre/mitigare le minacce ad habitat e specie presenti. Il progetto nel suo complesso intende dimostrare la validità in termini di conservazione della biodiversità e di adattamento ai cambiamenti climatici della gestione integrata, unitaria e coordinata di una rete di siti naturali.
Un approccio ecologico ed economico Il progetto intende dimostrare la possibilità di arrivare ad un dialogo proficuo con i responsabili politici attraverso la valutazione monetaria dei servizi ecosistemiciofferti dalla rete Natura 2000. Questo obiettivo è anche alla base di una iniziativa internazionale, “L'economia degli ecosistemi e della biodiversità” (TEEB) che mira a valutare i costi della perdita di biodiversità e il declino associato dei servizi ecosistemici confrontandoli con i costi della conservazione e dell'uso sostenibile.
Il confronto con gli altri Paesi Il programma di gestione della rete Natura 2000 in Lombardia contribuirà alla discussione relativa alle regioni biogeografiche alpina e continentale previste dal “Biogeographic Natura 2000 Seminarsprocess”, avviato a fine 2011 dalla Commissione Europea. E’ uno scambio di esperienze di gestione di habitat/specie/siti Natura 2000 tra Stati Membri con seminari organizzati ad hoc, al fine di raggiungere uno stato soddisfacente di conservazione di habitat/specie a livello di ciascuna delle nove regioni biogeografiche. Il processo mira a raggiungere la coerenza nella gestione, nel monitoraggio, nel finanziamento e nel reporting della rete Natura 2000, con il fine di accompagnare l'attuazione operativa e la gestione della rete da parte degli Stati Membri.