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Storia e composizione

Il nuovo testamento. Storia e composizione. Antico testamento cristiano. È il modo con cui, a partire dal ii secolo, sono state definite le Scritture ebraiche, viste come un’ anticipazione profetica della venuta di Cristo .

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Presentation Transcript


  1. Il nuovo testamento Storia e composizione

  2. Antico testamento cristiano • È il modo con cui, a partire dal ii secolo, sono state definite le Scritture ebraiche, viste come un’anticipazione profetica della venuta di Cristo. • Il termine Antico Testamento traduce il greco paláia diathéke (antico patto), con cui i teologi cristiani del ii secolo, come Ireneo di Lione, tesero a legittimare l’appropriazione cristiana di questi scritti. Cristo era il Messia promesso da Dio a Israele. Mosè riceve le Tavole della Legge

  3. Nuovo testamento • IlNuovo Testamento è la collezione di testi considerati ispirati dall’insieme delle Chiese cristiane. • È composto da: • quattro Vangeli (Matteo, Marco, Luca e Giovanni); • Atti degli Apostoli attribuiti a Luca; • alcune Lettere: tredici di Paolo o a lui attribuite, una agli ebrei, una di Giacomo, due di Pietro, tre di Giovanni, una di Giuda; • Apocalisse. Armadio con i quattro Vangeli

  4. Il canone del nuovo testamento • Tra il ii e il iv secolo si è formata la lista definitiva dei ventisette scritti che compongono il Nuovo Testamento, processo dovuto alla diffusione di scritti che pretendevano di richiamarsi a Gesù e all’esplosione di movimenti eretici che producevano e riconoscevano testi ispirati. • Il documento più antico della formazione del canone è il frammento muratoriano(scoperto da Antonio Muratori nella prima metà del xviii secolo). • Il canone fu chiuso definitivamente dal vescovo Atanasio nel 367 e ribadito dai Concili di Alessandria, Cartagine e Ippona alla fine del iv secolo. Nuovo Testamento in greco

  5. I vangeli • Il terimine Vangelo, dal greco euangélion, significa ‘buonanovella’. • I Vangeli sinottici sono i tre Vangeli (Matteo, Marco, Luca) che possono essere ‘visti insieme’ se messi in colonne parallele (sýnopsis, vedere insieme): dimostrano parallelismi e dipendenze. • La datazione dei quattro Vangeli risale alla fine del i secolo, probabilmente dopo la distruzione del Tempio di Gerusalemme. Paolo, che scrisse negli anni Cinquanta del i secolo e che si interessò della vita delle prime comunità cristiane, è più antico dei Vangeli. • La lingua dei Vangeli è il greco ellenistico. Vangelo di Luca, in lingua greca

  6. Formazione dei vangeli • Nell’elaborazione dei loro scritti gli Evangelisti si rifecero alle testimonianze sulla vita di Gesù: sia quelle tramandate oralmente sia quelle trasmesse per iscritto. Si trattava: • delle più antiche fonti contenenti il racconto della passione-morte e risurrezione; • di narrazioni contenenti la raccolta dei miracoli; • dei cosiddetti lóghia,cioè i detti e le massime più memorabili di Gesù. I simboli dei quattro Evangelisti

  7. la storicità dei vangeli • I Vangeli sono libristoriciin quanto riportano testimonianze attendibili su un fatto storico: la vita e la predicazione di Gesù. • I Vangeli sono però anche una testimonianza di fede, in quanto il loro obiettivo è quello di fornire un quadro attendibile dell’esperienza di Gesù, Figlio di Dio e di condurre il lettore all’adesione alla fede. Gesù, gli Evangelisti e gli Apostoli Gesù in trono e i quattro Evangelisti

  8. Gli atti degli apostoli • Il libro degli Atti degli Apostoli è stato attribuito a Luca; gli Atti sono un affresco della vita missionaria della Chiesa delle origini. • Furono composti intorno all’80 d.C.: è decritta la nascita della Chiesa, i suoi sviluppi, il Vangelo predicato da Pietro e soprattutto da Paolo, che raggiunse Roma attraversando l’intera area del Mediterraneo. • Gli Atti furono scritti per esigenze successive alla morte di Gesù e su richiesta della comunità cristiana delle origini. Luca scrive gli Atti degli Apostoli

  9. Le lettere degli apostoli • Le Lettere indirizzate alle comunità cristiane contengono riflessioni teologiche su Gesù Cristo e sulla Scrittura, tematiche di ordine pratico e teorico, temi biblici e questioni spirituali. • Oltre alle lettere di Paolo, ve ne sono altre definite ‘cattoliche’, cioè ‘universali’ perché dirette a tutta la cristianità. Paolo consegna le Lettere a Sila e Timoteo Paolo scrive le sue Lettere e i romani le ricevono

  10. Apocrifi del nuovo testamento • Esistono anche dei libri che non sono rientrati nel canone e che pretendono di avere come autore un personaggio collegato direttamente o indirettamente alla cerchia degli Apostoli: sono i cosiddetti ‘apocrifi’. Il termine deriva dall’aggettivo greco apókryphos che significa ‘segreto’, ‘nascosto’. • La chiusura del canone non ha significato la fine della produzione di apocrifi, che è durata ancora per tutto il Medioevo. Miracoli apocrifi di Gesù Miniatura da una scena di un apocrifo: Gesù trasforma in maiali i compagni di gioco

  11. apocalissE • Il libro dell’Apocalisse fu a lungo considerato un libro apocrifo e quindi non era incluso nel canone delle Scritture. • L’autore dell’Apocalisse, Giovanni,si collega a un modello di ispirazione analogo a quello di Ezechiele, dove si intrecciano visione estatica e ingiunzione di mettere per iscritto questa visione: a parlare è Cristo glorioso che ordina a Giovanni di scrivere i contenuti delle visioni ricevute, per comunicarli alle sette Chiese. • Nel canone muratoriano era inclusa l’Apocalisse di Pietro, in seguito considerata apocrifa. Giovanni a Patmos

  12. Le bibbie dei poveri • Per chi non sapeva leggere, l’accesso alla Bibbia dipendeva dalla parola orale, per esempio dei predicatori, e dall’iconografia. • Si formarono in tal modo, soprattutto nel periodo medievale, le cosiddette Bibliaepauperum, le Bibbie dei poveri, che arricchiscono i manoscritti e sono raffigurate nelle grandi vetrate delle cattedrali medievali. Pagina miniata della Bibbia Vetrata della cattedrale di Bourges

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