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L’ORDINAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA

L’ORDINAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA. 1. Dalle Comunità europee all’Unione europea 2. Alle origini del Trattato di Lisbona 3. L’organizzazione e le istituzioni dell’Unione europea 4. Il funzionamento dell’Unione europea 5. Ordinamento dell’Unione e ordinamento italiano

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  1. L’ORDINAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  2. 1. Dalle Comunità europee all’Unione europea 2. Alle origini del Trattato di Lisbona 3. L’organizzazione e le istituzioni dell’Unione europea 4. Il funzionamento dell’Unione europea 5. Ordinamento dell’Unione e ordinamento italiano 6. Peculiarità dell’ordinamento dell’Unione Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  3. LE TAPPE DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA: I TRATTATI • TrattatodiParigi (1951): Comunitàeuropea del carbone e dell’acciaio(CECA) • Trattatodi Roma (1957): Comunitàeconomicaeuropea(CEE), Comunitàeuropeadell’energiaatomica(EURATOM) • Trattatodifusione (1965): Consigliounico, Commissioneunica, bilanciounicodelleComunitàeuropee • Attounicoeuropeo (1986): cooperazionepoliticaeuropea, modificheaitrattatiistitutividelleComunitàeuropee • Trattatodi Maastricht (1992): Unioneeuropea(UE), Comunitàeuropea(CE), Unioneeconomica e monetaria • Trattatodi Amsterdam (1997): modifiche al trattato UE e aitrattatiistitutividelleComunitàeuropee • TrattatodiNizza (2001): modifiche al trattato UE e aitrattatiistitutividelleComunitàeuropee Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  4. LA RIFORMA DEI TRATTATI (2001-2009) • dicembre 2001: DichiarazionediLaeken • febbraio 2002-luglio 2003: Convenzionesulfuturodell’Unioneeuropea • ottobre 2003-giugno 2004: Conferenzaintergovernativa • ottobre 2004: vienefirmato a Roma ilTrattatocheistituisceunaCostituzione per l’Europa • novembre-dicembre 2004: prime ratifichestatali • aprile 2005: l’Italia è ilquintostato a ratificareilTrattatocostituzionale (l. 57/05) • maggio-giugno 2005: ilTrattatocostituzionale è respintonei referendum in Francia e neiPaesiBassi Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  5. LA RIFORMA DEI TRATTATI (2001-2009) • giugno 2007: vieneabbandonatoilTrattatocostituzionale e ilConsiglioeuropeoconvocaunanuovaconferenzaintergovernativa • dicembre 2007: vienefirmatoilTrattatodiLisbona • giugno 2008: ilTrattatodiLisbona è respintonel referendum in Irlanda • agosto 2008: l’ItaliaratificailTrattatodiLisbona(l. 130/08) • gennaio 2009: data inizialmenteprevista per l’entrata in vigore del TrattatodiLisbona • ottobre 2009: ilTrattatodiLisbona è approvato con un nuovo referendum in Irlanda • novembre 2009: ultimaratificadellaRepubblicaceca • dicembre 2009: entrata in vigore del TrattatodiLisbona Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  6. DALLE COMUNITÀ ALL’UNIONE: GLI STATI MEMBRI • 1951: Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, PaesiBassi (6) • 1973: Danimarca, Gran Bretagna, Irlanda (9) • 1981: Grecia (10) • 1986: Portogallo, Spagna (12) • 1995: Austria, Finlandia, Svezia (15) • 2003: Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, RepubblicaCeca, Slovacchia, Slovenia, Ungheria (25) • 2007: Bulgaria, Romania (27) Staticandidati: Croazia, Islanda, Macedonia, Turchia Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  7. LA STRUTTURA DELL’UNIONE EUROPEA PRE-LISBONA. I «PILASTRI»: METODO COMUNITARIO E INTERGOVERNATIVO Preambolo DISPOSIZIONI COMUNI (Titolo I TUE) COOPERAZIONE DI POLIZIA E GIUDIZIARIA IN MATERIA PENALE(Titolo VI TUE) COMUNITÀ EUROPEE(TCE, TCECA, TCEEA) POLITICA ESTERAE DI SICUREZZACOMUNE(Titolo V TUE) Metodo comunitario Metodo intergovernativo Metodo intergovernativo COOPERAZIONE RAFFORZATA(Titolo VII TUE) DISPOSIZIONI FINALI(Titolo VIII TUE) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  8. I TRATTATI DOPO LISBONA • TUE: Trattatosull’Unioneeuropea • TFUE: Trattatosulfunzionamentodell’Unioneeuropa (ex Trattatocheistituisce la Comunitàeuropea, Tce) • Cartadeidirittifondamentalidell’Unioneeuropea: «ha lo stessovaloregiuridicodeitrattati» (art. 6 Tue) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  9. IL TRATTATO SULL’UNIONE EUROPEA • Preambolo • Titolo I: disposizionicomuni (artt. 1-8) • Titolo II: disposizioni relative aiprincipidemocratici (artt. 9-12) • Titolo III: disposizioni relative alleistituzioni (artt. 13-19) • Titolo IV: disposizionisullecooperazionirafforzate (art. 20) • Titolo V: disposizionigeneralisull’azioneesternadell’Unione e disposizionispecifichesullapoliticaestera e disicurezzacomune (artt. 21-46) • Titolo VI: disposizionifinali (artt. 47-55) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  10. IL TRATTATO SULL’UNIONE EUROPEA Art. 1 Tue «Con ilpresentetrattato, le ALTE PARTI CONTRAENTI istituisconotraloroun’UNIONE EUROPEA, in appressodenominata “Unione”, allaqualegliStatimembriattribuisconocompetenze per conseguireiloroobiettivicomuni. Il presentetrattatosegnaunanuovatappanelprocessodicreazionediun’unionesemprepiùstrettatraipopolidell’Europa, in cui le decisionisianopresenelmodopiùtrasparentepossibile e ilpiùvicinopossibileaicittadini. L’Unionesifondasulpresentetrattato e sultrattatosulfunzionamentodell’Unioneeuropea (in appressodenominati “itrattati”). I due trattatihanno lo stessovaloregiuridico. L’Unionesostituisce e succedeallaComunitàeuropea». Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  11. IL TRATTATO SUL FUNZIONAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA • Preambolo • Parte prima: principi (artt. 1-17) • Parte seconda: non discriminazione e cittadinanzadell’Unione (artt. 18-25) • Parte terza: politiche e azioni interne dell’Unione (artt. 26-197) • Parte quarta: associazionedeipaesi e territorid’oltremare (artt. 198-204) • Parte quinta: azioneesternadell’Unione (artt. 205-222) • Parte sesta: disposizioniistituzionali e finanziarie (artt. 223-334) • Parte settima: disposizionigenerali e finali (artt. 335-358) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  12. IL TRATTATO SU L FUNZIONAMENTO DELL’UNIONE EUROPEA Art. 1 Tfue «1. Il presentetrattatoorganizzailfunzionamentodell’Unionee determinaisettori, la delimitazione e le modalitàd’eserciziodelle sue competenza. 2. Il presentetrattato e iltrattatosull’Unioneeuropeacostituisconoitrattatisu cui è fondatal’Unione. I due trattati, chehanno lo stessovaloregiuridico, sonodenominatii ”trattati”». Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  13. LE ISTITUZIONI DELL’UNIONE EUROPEA Art. 13 Tue «L’Unionedisponedi un quadroistituzionalechemira a promuoverneivalori, perseguirnegliobiettivi, servireisuoiinteressi, quellideisuoicittadini e quellidegliStatimembri, garantire la coerenza, l’efficacia e la continuitàdelle sue politiche e delle sue azioni. Le istituzionidell’Unionesono: – ilParlamentoeuropeo[v. art. 14 Tue, artt. 223-234 Tfue], – ilConsiglioeuropeo[v. art. 15 Tue, artt. 235-236 Tfue], – ilConsiglio [v. art. 16 Tue, artt. 237-243 Tfue], – la Commissioneeuropea(in appresso “Commissione”) [v. art. 17 Tue, artt. 244-250 Tfue], – la Corte digiustiziadell’Unioneeuropea[v. art. 19 Tue, artt. 251-281 Tfue], – la Bancacentraleeuropea[v. artt. 127-133, 282-284 Tfue], – la Corte deiconti[v. 285-287 Tfue]». Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  14. IL CONSIGLIO EUROPEO • È compostodaicapidistato o digovernodeglistatimembri, dalsuopresidente e dalpresidentedellaCommissione • Si riuniscealmeno due volte ogniseimesi • È presiedutodalpresidente del Consiglioeuropeo, eletto per un mandatodi due anni e mezzo, rinnovabileuna sola volta (non puòavereincarichinazionali) • È l’organodiindirizzo politico dell’Ue(«dàall’Unionel’impulsonecessario al suosviluppo e ne definiscegliorientamenti e le prioritàpolitichegenerali. Non esercitafunzioni legislative») • Decide per consenso(salvo che per talunedeliberazionimediantevotazioneprevistedaitrattati) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  15. IL CONSIGLIO • È compostoda un rappresentante per ognistatomembroa livellodiministro, autorizzato a impegnareilpropriogoverno • Si riunisce «in varieformazioni» (affarigenerali, affariesteri, economia e finanza, giustizia e affariinterni, agricoltura e pesca, ambiente, ecc.) • È presieduto a turnodairappresentantidiciascunstatomembro per seimesi(tranneilConsiglioaffariesteri, presiedutodall’altorappresentante per gliaffariesteri e la politicadisicurezza) • Esercita la funzionelegislativa e la funzionedibilancio(insieme al Parlamentoeuropeo) • Garantisceilcoordinamento e la sorveglianzadellepoliticheeconomiche, adottandoindirizzi e raccomandazioni • Prende le decisionisullapoliticaestera e disicurezzacomune Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  16. IL CONSIGLIO • Decide a maggioranzaqualificata(a menocheitrattati non disponganodiversamente) • La maggioranzaqualificatasiottiene con il 55% deglistatimembriiqualirappresentinoalmenoil 65% dellapopolazionedell’Unione, ma non è ammessochetre soli statiblocchino le decisionianche se la loropopolazionesuperail 35% (tuttociòdal 1° novembre 2014) • Decide all’unanimitàsolo quandoitrattati lo prevedonoespressamente (ad es. sullapoliticaestera e disicurezzacomune) • Ogniseduta è divisa in due parti, pubblica (quandoilConsigliodiscute e votaprogettidiattilegislativi) e non pubblica • Le riunionisonopreparateda un comitatodirappresentantipermanentideglistatimembri (Co.re.per) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  17. LE DECISIONI DEL CONSIGLIO (FINO AL 2014) Distribuzionedeivoti per statomembro • 29 voti: Germania, Francia, Italia, RegnoUnito • 27 voti: Polonia, Spagna • 14 voti: Romania • 13 voti: PaesiBassi • 12 voti: Belgio, Grecia, Portogallo, Repubblicaceca, Ungheria • 10 voti: Svezia, Austria, Bulgaria • 7 voti: Danimarca, Finlandia, Slovacchia, Irlanda, Lituania • 4 voti: Lettonia, Slovenia, Cipro, Estonia, Lussemburgo • 3 voti: Malta Maggioranzaqualificata • 14 statimembrisu 27 (ma in alcunicasi due terzideglistati: 18) • 255 votisu 345 (73,9% del totale) • Eventualeconfermasurichiestadiunostatomembro (62% dellapopolazionetotale) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  18. IL PARLAMENTO EUROPEO • È compostoda754 membri(legislatura 2009-2014; dal 2014 entro un tettomassimodi 751) • I membrisonoeletti a suffragiouniversaledirettoper 5 anni • Lo status giuridico è uguale per tuttiimembri («statutodeideputati al Parlamentoeuropeo») • I membrisiripartono in gruppipolitici(non menodi 25 deputatieletti in almeno un quarto deglistati) • I lavorisonosuddivisi in venticommissioni • Ha unregolamentoapprovato a maggioranzadeimembri • Deliberadinormaa maggioranzadeivotiespressi Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  19. I SEGGI NEL PARLAMENTO EUROPEO (FINO AL 2014) Distribuzionedeiseggi per statomembro • 99 seggi: Germania • 74 seggi: Francia • 73 seggi: Italia, RegnoUnito • 54 seggi: Spagna • 51 seggi: Polonia • 33 seggi: Romania • 26 seggi: PaesiBassi • 22 seggi: Belgio, Grecia, Portogallo, Repubblicaceca, Ungheria • 20 seggi: Svezia • 19 seggi: Austria • 18 seggi: Bulgaria • 13 seggi: Danimarca, Finlandia, Lituania, Slovacchia • 12 seggi: Irlanda • 8 seggi: Lettonia, Slovenia • 6 seggi: Cipro, Estonia, Lussemburgo, Malta Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  20. L’ELEZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO Art. 223 Tfue «Il Parlamentoeuropeoelabora un progettovolto a stabilire le disposizioninecessarie per permetterel’elezionedeisuoimembri a suffragiouniversalediretto, secondounaprocedurauniforme in tuttigliStatimembri o secondoprincipicomuni a tuttigliStatimembri. Il Consiglio, deliberandoall’unanimitàsecondounaproceduralegislativaspeciale e previaapprovazione del Parlamentoeuropeochesipronunciaallamaggioranzadeimembriche lo compongono, stabilisce le disposizioninecessarie. Talidisposizionientrano in vigorepreviaapprovazionedegliStatimembriconformementeallelororispettivenormecostituzionali» [v. decisione 2002/772/CE]. Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  21. I GRUPPI POLITICI NEL PARLAMENTO EUROPEO Legislatura 2009-2014 • Gruppo del Partitopopolareeuropeo (democraticocristiano) • Gruppodell’Alleanzaprogressistadeisocialisti e democratici al Parlamentoeuropeo • Gruppodell’Alleanzadeidemocratici e deiliberali per l’Europa • Gruppo Verde/Alleanzaliberaeuropea • Conservatori e riformistieuropei • GruppoconfederaledellaSinistraunitariaeuropea/Sinistraverdenordica • GruppoEuropadellalibertà e dellademocrazia Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  22. I PARTITI POLITICI EUROPEI Art. 10.4 Tue «I partitipolitici a livelloeuropeocontribuiscono a formareunacoscienzapoliticaeuropeae ad esprimere la volontàdeicittadinidell’Unione». Art. 224 Tfue «Il Parlamentoeuropeo e ilConsiglio, deliberandomedianteregolamentisecondo la proceduralegislativaordinaria, determinano lo statutodeipartitipolitici a livelloeuropeodi cui all’articolo 10, paragrafo 4 del trattatosull’Unioneeuropea, in particolare le norme relative al lorofinanziamento» [v. regolamento (CE) n. 2004/2003]. Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  23. I POTERI DEL PARLAMENTO EUROPEO • Esercita «congiuntamente al Consiglio» la funzionelegislativa (nellamaggior parte deicasisecondo la proceduralegislativaordinaria) e la funzionedibilancio(secondounaproceduralegislativaspeciale) • Esercitafunzionidicontrollo politicoe funzioniconsultive • EleggeilpresidentedellaCommissionee ha ilpoterediobbligarealledimissionicollettiveimembridellaCommissione • Puòistituirecommissionid’inchiesta • PuòrivolgereinterrogazioniallaCommissione e al Consiglio • Puòformulareraccomandazioni al Consiglio e all’altorappresentante per gliaffariesteri e la politicadisicurezza • EleggeilMediatoreeuropeo Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  24. LA COMMISSIONE • È compostada27 membri(uno per stato), inclusoilpresidente e l’altorappresentante per gliaffariesteri e la politicadisicurezza (che è unodeivicepresidenti) • Dura in carica5 anni • È responsabilecollettivamentedinanzi al Parlamentoeuropeo • È l’organoche «promuovel’interessegeneraledell’Unione e adotta le iniziative appropriate a tal fine» • Agisce «in pienaindipendenza» (imembri non possonosollecitare o accettareistruzionidaalcungoverno e igovernisiimpegnano a rispettarnel’indipendenza e a non cercarediinfluenzarli) • Esercitaisuoicompitinelquadrodegliorientamenti del suopresidente (che decide l’organizzazioneinterna, ripartisce le competenze e puòobbligarealledimissioni un qualsiasimembro) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  25. LA NOMINA DELLA COMMISSIONE CONSIGLIO EUROPEO: propone al Parlamentoeuropeo un candidatoallacaricadipresidentedellaCommissione (tenendocontodeirisultatidelleelezionieuropee) PARLAMENTO EUROPEO: eleggeilcandidatopresidente a maggioranzadeimembri CONSIGLIO: adottal’elencodellealtrepersonalitàche propone dinominaremembridellaCommissione in base allepropostedeglistati PARLAMENTO EUROPEO: approvacollettivamente la Commissione (presidente, alto rappresentante e altrimembri) CONSIGLIO: nomina la Commissione in seguitoall’approvazione del Parlamento Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  26. LA CENSURA PARLAMENTARE ALLA COMMISSIONE Art. 234 Tfue «Il Parlamentoeuropeo, cui siapresentataunamozionedicensurasull’operatodellaCommissione, non puòpronunciarsisu tale mozione prima chesianotrascorsialmenotregiornidalsuodeposito e con scrutiniopubblico. Se la mozionedicensura è approvataa maggioranzadi due terzideivotiespressi e a maggioranzadeimembrichecompongonoilParlamentoeuropeo, imembridellaCommissionesidimettonocollettivamentedallelorofunzioni e l’altorappresentantedell’Unione per gliaffariesteri e la politicadisicurezzasidimettedallefunzionicheesercita in senoallaCommissione. Essirimangono in carica e continuano a curare gliaffaridiordinariaamministrazionefinoallalorosostituzioneconformementeall’articolo 17 del trattatosull’Unioneeuropea. In questocaso, ilmandatodeimembridellaCommissionenominati per sostituirliscadealla data in cui sarebbescadutoilmandatodeimembridellaCommissionecostretti a dimettersicollettivamentedallelorofunzioni». Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  27. I POTERI DELLA COMMISSIONE • Ha l’iniziativadegliattilegislativi(chespettaallaCommissione e a nessunaltroorgano) • Disponedipoterinormatividelegatie diesecuzione • Presentailprogettoannualedibilancioe dàesecuzione al bilancio • Vigilasull’applicazionedeitrattati e del dirittodell’Unione • Puòricorrerealla Corte digiustiziamediante la procedurad’infrazionee nell’ambitodellaproceduradicontrollodegliaiutidistato • Ha poteridiavvertimento e sorveglianzasullepoliticheeconomiche e dibilancio • Puòiniziareunaprocedura per disavanzoeccessivo Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  28. LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL’UNIONE EUROPEA • È compostada27 giudici(uno per stato), assistitida 8 avvocatigenerali • I giudici e gliavvocatigeneralisononominati per 6 annidaigovernifrapersonalitàdiindiscussaindipendenza e competenza • I giudicieleggono al propriointernoilpresidente • Ha un propriostatuto(protocollo n. 3 allegatoaitrattati) e un proprioregolamento • Suocompitogeneraleè assicurare «ilrispetto del dirittonell’interpretazione e nell’applicazionedeitrattati» • Giudica le controversiefrastatimembri, fral’Unione e unostatomembro, fraistituzionidell’Unione, frapersonefisiche o giuridiche e l’Unione (solo in alcunicasi) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  29. IL TRIBUNALE • Si affiancaalla Corte digiustiziaed è compostodiun giudice per statomembro • È competente per le azioniintrapresedapersonefisiche o giuridiche (non per ricorsideglistati o delleistituzioni), nonché per le controversiefral’Unione e iproprifunzionari • Le sue decisionisonoimpugnabilidavantialla Corte digiustiziasolo per motividilegittimità Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  30. LE COMPETENZE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA • Artt. 258-260 Tfue: ricorsi per inadempimentocontro le infrazionideglistatimembri, propostidallaCommissione o daunostatomembro • Artt. 263-264 Tfue: ricorsidiannullamentocontrogliattidell’Unioneillegittimi, propostidaunostatomembro, dalParlamentoeuropeo, dalConsiglio, dallaCommissione, dapersonefisiche o giuridiche • Art. 265 Tfue: ricorsi per carenzacontro le omissionidelleistituzionidell’Unione, propostidaglistatimembri, dalleistituzionidell’Unione, dapersonefisiche o giuridiche • Art. 267 Tfue: ricorsi in via pregiudizialesull’interpretazione del dirittodell’Unione, propostidaitribunalinazionali • Art. 268 Tfue: ricorsi per responsabilitàextracontrattualecontroidannicagionatidalleistituzioniUe, propostidaglistati o daiprivati Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  31. IL RINVIO IN VIA PREGIUDIZIALE ALLA CORTE DI GIUSTIZIA Art. 267 Tfue «La Corte digiustiziadell’Unioneeuropea è competente a pronunciarsi, in via pregiudiziale: a)sull’interpretazionedeitrattati; b)sullavalidità e l’interpretazionedegliatticompiutidalleistituzioni, dagliorgani o dagliorganismidell’Unione. Quandounaquestione del genere è sollevatadinanzi ad un organogiurisdizionaediunodegliStatimembri, tale organogiurisdizionalepuò, qualorareputinecessaria per emanare la suasentenzaunadecisionesuquestopunto, domandarealla Corte dipronunciarsisullaquestione. Quandounaquestione del genere è sollevata in un giudiziopendentedavanti a un organogiurisdizionalenazionale, avverso le cui decisioni non possaproporsi un ricorsogiurisdizionaledidirittointerno, tale organogiurisdizionale è tenuta a rivolgersialla Corte. Quandounaquestione del genere è sollevata in un giudiziopendentedavanti a un organogiurisdizionalenazionale e riguardanteuna persona in statodidetenzione, la Corte statuisceilpiùrapidamentepossibile». Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  32. LA BANCA CENTRALE EUROPEA • È dotatadipersonalitàgiuridicapropriae di un elevatogradodiindipendenzarispettoallealtreistituzioni e aigoverni • Ad essasonoattribuitipoterinormativi • GliorganidellaBcesonoilpresidentee ilcomitatoesecutivo, cheinsiemeaigovernatoridellebanchecentralinazionalicostituisconoilconsigliodirettivo • Il presidentee glialtricinquemembridel comitatoesecutivosononominatidaigoverni per 8 anni, con mandato non rinnovabile • Ha «ildirittoesclusivodiautorizzarel’emissionedibanconotein euro all’internodell’Unione» • La Bce e le bancecentralinazionalicostituisconoilSistemaeuropeodellebanchecentrali(Sebc), con ilcompitodiassicurare «ilmantenimentodellastabilitàdeiprezzi» e sostenere «le politicheeconomichegeneralidell’Unione» Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  33. L’UNIONE ECONOMICA E MONETARIA I criteridiconvergenzaeconomica e monetaria • Raggiungimentodi un alto gradodistabilitàdeiprezzi (tassomediodiinflazioneche non superadioltre 1,5 puntipercentualiquellodeitrestati con imiglioririsultati) • Sostenibilitàdellasituazionedellafinanzapubblica (assenzadi un disavanzoeccessivo: deficit non superiore al 3% del PIL, rapportodebito/PIL inferiore al 60%) • Rispettodeimargininormalidifluttuazione del meccanismodicambio del Sistemamonetarioeuropeo (assenzadisvalutazioni per due anni) • Stabilitàdeilivellideitassidiinteresse a lungotermine (tassod’interesseche non ha eccedutodioltre 2 puntipercentualiquellodeitrestati con imiglioririsultati) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  34. L’ADOZIONE DELLA MONETA UNICA • 1° gennaio 1999: undicistatisonoammessiallaterza e ultimafasedell’Unioneeconomica e monetaria e adottanol’euro (Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Irlanda, Italia, Lussemburgo, PaesiBassi, Portogallo, Spagna) • 1° gennaio 2002: l’euroentraufficialmente in circolazione in dodicistati (gliundiciammessinel 1999, più la Greciaammessanel 2001) • 1° marzo 2002: l’euro è monetaunicacircolanteneglistatichehannoattuatoicriteridiconvergenza (sonostatisuccessivamenteammessi Slovenia, Cipro, Malta, Slovacchia, Estonia: al 1° gennaio 2011 diciassettestati in tutto) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  35. LA CORTE DEI CONTI • È compostada27 membri(uno per stato) nominatiper 6 annidalConsigliopreviaconsultazione del Parlamentoeuropeo • I membriesercitano le funzioni «in pienaindipendenza, nell’interessegeneraledell’Unione» • Assicurailcontrollodeicontiattraversol’esameditutte le entrate e le spesedell’Unione e diogniorganodaessaistituito • Controlla «lalegittimitàe la regolarità» delleentrate e dellespese e accerta «la sanagestionefinanziaria» Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  36. GLI ORGANI CONSULTIVI DELL’UNIONE Art. 13.4 Tue, art. 300.1 Tfue «Il Parlamentoeuropeo, ilConsiglio e la Commissionesonoassistitida un Comitatoeconomico e sociale e da un Comitatodelleregioni, cheesercitanofunzioniconsultive». • Comitatoeconomico e sociale: costituitodarappresentantidellecategorieeconomiche e produttive, fino a 350, nominatidalConsigliosupropostadeglistati (artt. 301-304 Tfue) • Comitatodelleregioni: costituitodarappresentantideglientiregionali e locali, fino a 350, nominatidalConsigliosupropostadeglistati (artt. 305-307 Tfue) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  37. LE SEDI DELLE ISTITUZIONI DELL’UNIONE • Consiglioeuropeo: Bruxelles • Consiglio: Bruxelles (trannealcunesessioni a Lussemburgo) • Parlamentoeuropeo: Strasburgo (plenarie), Bruxelles (plenarieaggiuntive e commissioni), Lussemburgo (segretariatogenerale) • Commissione: Bruxelles (trannealcuneservizi a Lussemburgo) • Corte digiustiziae Tribunale: Lussemburgo • Corte deiconti: Lussemburgo • Bancacentraleeuropea: Francoforte Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  38. Le istituzioni europee CONSIGLIO PRESIDENZA PER ROTAZIONE (Ministri nazionali) CONSIGLIO EUROPEO PRESIDENTE (Capi di Stato o di Governo) Impulso, orientamento, priorità Potere normativo, adotta atti CE Adozione congiunta della legislazione e del bilancio europei COMMISSIONE EUROPEA PRESIDENTE Diritto di iniziativa legislativa, funzione esecutiva, custode dei Trattati PARLAMENTO EUROPEO PRESIDENTE Controllo giudiziario CORTE DI GIUSTIZIA TRIBUNALE Funzione consultiva e di partecipazione al processo per l’adozione degli atti comunitari, funzione di controllo sulla Commissione FINANZIAMENTI EURO CONTROLLO DEI CONTI CONSULTAZIONE CONSULTAZIONE COMITATO ECONOMICO E SOCIALE BANCA CENTRALE INVESTIMENTI (BEI) BANCA CENTRALE EUROPEA COMITATO DELLE REGIONI Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare CORTE DEI CONTI

  39. I PRESIDENTI DELLE ISTITUZIONI DELL’UNIONE (2010) • Consiglioeuropeo: Herman Van Rompuy • Consiglio: la presidenzaditurnospetta al Belgio (luglio-dicembre 2010); presidente del Consiglioaffariesteri è l’altorappresentante per gliaffariesteri e la politicadisicurezza Catherine Ashton • Parlamentoeuropeo: JerzyBuzek • Commissione: José Manuel Barroso • Corte digiustizia e Tribunale: VassiliosSkouris e Marc Jaeger • Corte deiconti: Vitor Manuel da Silva Caldeira • Bancacentraleeuropea: Jean-Claude Trichet Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  40. LE FONTI DEL DIRITTO DELL’UNIONE • Fontioriginarie: trattati (TrattatoUe, TrattatoTfue, Cartadeidirittifondamentali) • Fonti derivate: regolamenti, direttive, decisioni, raccomandazioni e pareri • Altrefonti: principigenerali del dirittodell’Unione, accordiinternazionali Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  41. I VALORI DELL’UNIONE Art. 2 Tue «L’Unionesifonda sui valori del rispettodelladignitàumana, dellalibertà, dellademocrazia, dell’uguaglianza, delloStatodidiritto e del rispettodeidirittiumani, compresiidirittidellepersoneappartenenti a minoranze. QuestivalorisonocomuniagliStatimembri in unasocietàcaratterizzatadalpluralismo, dallanon discriminazione, dallatolleranza, dallagiustizia, dallasolidarietà e dallaparitàtradonne e uomini». Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  42. LA VIOLAZIONE DEI VALORI DELL’UNIONE Art. 7 Tue • Constatazionedell’esistenzadi «un evidenterischiodiviolazione grave da parte diunoStatomembrodeivaloridi cui all’articolo 2»: decisione del Consiglio a maggioranzadiquattroquinti • Constatazionedell’esistenzadi «unaviolazione grave e persistenteda parte diunoStatomembrodeivaloridi cui all’articolo 2»: decisione del Consiglioeuropeoall’unanimità, con eventualesospensionedi «alcunideidirittiderivantialloStatomembro in questionedall’applicazionedeitrattati, compresiidirittidivoto del rappresentante del governodi tale Statomembro in seno al Consiglio Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  43. GLI OBIETTIVI DELL’UNIONE Art. 2 Tue • Promuovere «la pace, isuoivalori e ilbenesseredeisuoipopoli» • Offrireaisuoicittadini «unospaziodilibertà, sicurezza e giustiziasenzafrontiere interne, in cui siaassicuratala liberacircolazionedellepersoneinsieme a misure appropriate per quantoconcerneicontrolliallefrontiereesterne,l’asilo, l’immigrazione, la prevenzionedellacriminalità e la lottacontroquest’ultima» • Instaurare «un mercatointerno», adoperarsi «per lo svilupposostenibiledell’Europa, basatosuunacrescitaeconomicaequilibrata e sullastabilitàdeiprezzi, suun’economiasocialedimercatofortementecompetitiva, chemiraallapienaoccupazione e al progressosociale, e su un elevatolivelloditutela e dimiglioramentodellaqualitàdell’ambiente», promuovere «ilprogressoscientifico e tecnologico» Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  44. GLI OBIETTIVI DELL’UNIONE Art. 2 Tue • Combattere «l’esclusionesociale e le discriminazioni», promuovere «la giustizia e la protezionesociali, la paritàtradonne e uomini, la solidarietàtra le generazioni e la tuteladeidiritti del minore» • Promuovere «la coesioneeconomica, sociale e territoriale, e la solidarietàtragliStatimembri» • Rispettare «la riccchezzadellasuadiversitàculturale e lingustica», vigilare «sullasalvaguardia e sullosviluppo del patrimonioculturaleeuropeo» • Istituire «un’unioneeconomica e monetaria la cui moneta è l’euro» • Contribuire «alla pace, allasicurezza,allosvilupposostenibiledella Terra, allasolidarietà e al rispettoreciprocotraipopoli, al commercioliberoedequo, all’eliminazionedellapovertà e allatuteladeidirittiumani, in particolaredeidiritti del minore, e allarigorosaosservanza e allosviluppo del dirittointernazionale, in particolare al rispettodeiprincipidellaCartadelleNazioni Unite» Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  45. DELIMITAZIONE ED ESERCIZIO DELLA COMPETENZE DELL’UNIONE Art. 5.1 Tue «La delimitazionedellecompetenzedell’Unionesifondasulprincipio diattribuzione. L’eserciziodellecompetenzedell’Unionesifonda sui principidisussidiarietà e proporzionalità». Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  46. IL PRINCIPIO DI ATTRIBUZIONE Art. 5.2 Tue «In virtù del principio diattribuzione, l’Unioneagisceesclusivamenteneilimitidellecompetenzeche le sonoattribuitedagliStatimembrineitrattati per realizzaregliobiettividaquestistabiliti. Qualsiasicompetenza non attribuitaall’UnioneneitrattatiappartieneagliStatimembri». Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  47. LE COMPETENZE DELL’UNIONE • Competenzaesclusivaneisettoridi cui all’art. 3 Tfue: «solo l’Unionepuòlegiferare e adottareattigiuridicamentevincolanti» (es.: unionedoganale, politicamonetaria per glistatidellazona euro, politicacommercialecomune…) • Competenzaconcorrenteneisettoridi cui all’art. 4 Tfue: «gliStatimembriesercitano la lorocompetenzanellamisura in cui l’Unione non ha esercitato» o «ha decisodicessarediesercitare la propria» (es.: mercatointerno, agricoltura e pesca, ambiente, spaziodilibertà, sicurezza e giustizia…) • Competenza «per svolgereazioniintese a sostenere, coordinare o completarel’azionedegliStatimembri» neisettoridi cui all’art. 6 Tfue: l’Unione non sisostituiscetuttaviaallacompetenzadeglistati(es.: tuteladella salute umana, industria, cultura, turismo…) Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  48. IL PRINCIPIO DI SUSSIDIARIETÀ Art. 5.2 Tue «In virtù del principio disussidiarietà, neisettoriche non sonodisuacompetenzaesclusival’Unioneintervienesoltanto se e in quantogliobiettividell’azioneprevista non possonoessereconseguiti in misurasufficientedagliStatimembri, né a livellocentralené a livelloregionale e locale, ma possono, a motivodellaportata o deglieffettidell’azione in questione, essereconseguitimeglio a livellodell’Unione. Le istituzionidell’Unioneapplicanoil principio disussidiarietàconformemente al protocollosull’applicazionedeiprincipidisussidiarietà e diproporzionalità. I parlamentinazionalivigilanosulrispetto del principio disussidiarietàsecondo la proceduraprevista in dettoprotocollo». Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  49. IL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITÀ Art. 5.3 Tue «In virtù del principio diproporzionalità, ilcontenuto e la forma dell’azionedell’Unionesilimitano a quantonecessario per ilconseguimentodegliobiettivideitrattati. Le istituzionidell’Unioneapplicanoil principio disussidiarietàconformemente al protocollosull’applicazionedeiprincipidisussidiarietà e diproporzionalità». Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

  50. LA CITTADINANZA EUROPEA Artt. 20-25 Tfue «È istituitaunacittadinanzadell’Unione. È cittadinodell’Unionechiunqueabbia la cittadinanzadiunoStatomembro. La cittadinanzadell'Unionesiaggiungeallacittadinanzanazionale e non la sostituisce. I cittadinidell’Unionegodonodeidiritti e sonosoggettiaidoveriprevistineitrattati[...]». • Dirittodicircolare e soggiornareliberamentenelterritoriodeglistatimembri • Dirittodivoto e dieleggibilitàalleelezioni del Parlamentoeuropeo e alleelezionicomunalenellostato in cui sirisiede • Dirittoallatutelada parte delleautoritàdiplomatiche e consolaridiqualsiasistatomembronelterritoriodipaesiterzineiquali lo statodi cui ha la cittadinanza non è rappresentato • Dirittodipresentarepetizioni al Parlamentoeuropeo, diricorrere al Mediatoreeuropeo, dirivolgersialleistituzionidell’Unione e diricevererisposta in unadellelingueufficiali Istituzioni di diritto pubblico 2010-2011 Giuseppe G. De Cesare

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