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Benvenuti !!!. Il “metodo” nell’Assistenza Infermieristica. Problemi e Soluzioni. AGGIORNAMENTO ……Utilità. “ CARI COLLEGHI, NELL’AUGURARVI UN GRANDE SUCCESSO PROFESSIONALE, DEVO DARVI DUE NOTIZIE: UNA BUONA E UNA CATTIVA.

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Presentation Transcript


  1. Benvenuti !!!

  2. Il “metodo” nell’Assistenza Infermieristica Problemi e Soluzioni

  3. AGGIORNAMENTO ……Utilità “CARI COLLEGHI, NELL’AUGURARVI UN GRANDE SUCCESSO PROFESSIONALE, DEVO DARVI DUE NOTIZIE: UNA BUONA E UNA CATTIVA. LA BUONA E’ CHE NEL GIRO DI UNA DECINA DI ANNI LA META’ DELLE COSE CHE AVETE IMPARATO SARA’ SCIENTIFICAMENTE SUPERATO E L’AVRETE DIMENTICATA. LA CATTIVA NOTIZIA E’ CHE NESSUNO PUO’ SAPERE QUALE SIA QUESTA META’…” Sir. WILLIAM OSLER (1849-1919)

  4. Codice deontologico, (1999) “NELL’AGIRE PROFESSIONALE L’INFERMIERE S’IMPEGNA A NON NUOCERE…AGGIORNA LE PROPRIE CONOSCENZE ATTRAVERSO LA FORMAZIONE PERMANENTE, LA RIFLESSIONE CRITICA DELL’ESPERIENZA…LA RICERCA FONDA IL PROPRIO OPERATO SU CONOSCENZE VALIDATE E AGGIORNATE, COSI’ DA GARANTIRE LE CURE E L’ASSISTENZA PIU’ EFFICACI ”.

  5. “GLI INFERMIERI DEVONO CERCARE ALTRI MODI ADEGUATI DI RISOLVERE PROBLEMI DI SALUTE DEI LORO ASSISTITI…… LA PROFESSIONE INFERMIERISTICA DEVE ROMPERE CON ALCUNE DELLE SUE TRADIZIONI E TRASFORMARE GLI STERIOTIPI EREDITATI” (O.M.S. Série de Rapports techniques, n° 347, 1966. V Rapport du Comitè O.M.S. d’èspert des soin Infermiers, pag 7.)

  6. LA PROFESSIONE INFERMIERISTICA “POLISEMICA” MOLTI SIGNIFICATI MOLTE ESPRESSIONI NURSING

  7. L’ASSISTENZA INFERMIERISTICA AL PAZIENTE OBIETTIVI: GARANTIRE EFFICIENZA APPROPRIATEZZA SICUREZZA EFFICACIA ALL’ASSISTENZA EROGATA

  8. QUALE RIFERIMENTO QUALE RESPONSABILITA’ ? • LA NORMA • IL CODICE DEONTOLOGICO • LA MOTIVAZIONE PROFESSIONALE • LA FUNZIONE • IL RUOLO • MISSION AZIENDALE • BISOGNI DI SALUTE ATTESE ASSISTITO

  9. Empowerment • Empowerment significa creare persone libere di prendersi responsabilità, capaci di risolvere problemi e di soddisfare pienamente i bisogni degli assistiti.

  10. L’ORGANIZZAZIONE ! “ CHI HA VISTO IL VENTO ? NE TU NE IO, MA QUANDO GLI ALBERI AGITANO LA CHIOMA STA SOFFIANDO IL VENTO”. R. L . STEVENSON

  11. STRUTTURA DELL’ORGANIZZAZIONEINTERDIPENDENZE PROFESSIONALIINTERDIPENDENZA“RECIPROCA” . OUT IN A B C IN OUT ES.: RICHIESTA DI ESAME CORAGLIA,1993

  12. Leading by value e …lavoro organizzato

  13. L’infermiere • Riconoscibilità della figura e dei contenuti del profilo professionale ( DM 739 /94) • Formazione in Università • Definzione dell’ambito proprio di autonomia e di responsabilità (L. 42/99) • Specificità delle competenze e del ruolo collaborativo con altre professioni • Legge n° 43 del 1.02.2006 Istituzione di “Ordini” per le professioni sanitarie e disposizioni rispetto alla funzione di coordinamento

  14. L’INFERMIERISTICA……Oggi Contenuti Didattici • PRATICA BASATA SU PROCESSI INTELLETTUALI • UNICITA’ DELLA FUNZIONE RIVOLTA AL PAZIENTE • AUTONOMIA DECISIONALE • ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’ • AUTOGOVERNO DEL GRUPPO (Ordine) • CODICE ETICO - DEONTOLOGICO • USO DI STRUMENTI ADEGUATI (EBN)

  15. Imponente produzione scientifica che propone risultati di efficacia clinica disponibilità di dati accesso delle fonti Evoluzione pratica più lenta nell’applicazione rispetto alla conoscenza scientifica disponibile ritardi nell’informazione sulle migliori evidenze resistenza al cambiamento Infermieristica: sviluppi

  16. Infermieristica... la nuova frontiera è: • sviluppo della qualità dell’assistenza, standard, teorie, modelli, classificazione diagnosi inferm., interventi, outcomes • trasferimento e uso dei risultati della ricerca nella pratica clinica al fine di aumentarne l’efficacia • partecipazione attiva a progetti di ricerca e comunicazione dei risultati • definizione di standard assistenziali elevati

  17. Piano d’assistenza Descrivere: • I problemi • Gli obiettivi • Le attività • La valutazione Riferimento Teoria del Nursing • Persona • Ambiente • Salute • Azioni di cura del nursing (Metaparadigma)

  18. MODELLO CONCETTUALE • APPROCCIO ASSISTENZIALE DEL “CARING” • PIANO D’ASSISTENZA • PROCESSO DI NURSING E.B.N. • GESTIONE DELLE RISORSE • CERTIFICABILITA’ DEI SISTEMI OPERATIVI

  19. TROVARE RISPOSTE AI PROBLEMI CONDIVIDERE CONOSCENZE GESTIRE RISORSE DETERMINARE CAMBIAMENTO MIGLIORARE LA PRASSI FINALITA ‘

  20. IL METODO…quando ? • PRESENZA DI UN PROBLEMA IDENTIFICATO • MIGLIORARE IL COMPORTAMENTO PROFESSIONALE • MIGLIORARE IL RISULTATO DI UNA PRESTAZIONE

  21. Mandato istutuzionale miglioramento qualità dell’assistenza atraverso linee guida e altri strumenti elaborati nell’ambito del PNLG = Programma nazionale Linee Guidacoordinato da Istituto Superiore di Sanità e Agenzia per i servizi sanitari regionali ISS e Assr:produzione di Linee guida cliniche e organizzative finalizzate a orientare le scelte degli operatori e degli assistiti verso modalità riconosciute come efficaci Piano Sanitario Nazionale 1998/2000

  22. Linee Guida Raccomandazioni di comportamento clinico elaborate mediante un processo di revisione sistematica della letteratura e delle opinioni di esperti, con lo scopo di aiutare i sanitari e gli assistiti a decidere le modalità assistenziali più appropriate in specifiche situazioni cliniche . (Institute of Medicine, 1992 )

  23. Linee Guida: metodo • Argomento /problema critico per ricadute sulla salute, incidenza o frequenza • Costituzione gruppo di lavoro multiprofessionale / rappresentanza malati • Raccolta elementi di prova, attraverso la revisione sistematica e la valutazione della letteratura su cui sviluppare linee guida e raccomandazioni • Stesura definitiva linee guida

  24. Linee Guida: opportunità • Non vanno usate come un vademecum, ma adattate al singolo caso clinico, motivando le variazioni • consentono: l’erogazione di assistenza di provata efficacia e la valutazione della pratica quotidiana • dimostrazione dell’aver agito secondo regole di “ buona pratica “- tutela medico-legale • sono usate come criteri x l’accreditamento

  25. Linee guida: vincoli • Impiego di risorse tempo/lavoro • Comunicazione - dialogo/collaborazione professionale e interprofessionale • Capacità critica: porsi problemi • Consapevolezza di limitazione dell’autonomia professionale • Bisogno d’aggiornamento continuo • Organizzazione centrata sulla salute delle persone e non sul sistema sanitario

  26. METODO

  27. Piano d’assistenza eDiagnosi Infermieristica “La diagnosi infermieristica è una descrizione dei problemi di salute attuali o potenziali che gli infermieri, in virtù della loro formazione ed esperienza, sono capaci ed autorizzati ad affrontare” (Gordon, 1982)

  28. LA CONOSCENZA INFERMIERISTICA:Quali elementi la compongono? • USO DI SE • ARTE • ETICA • SCIENZA

  29. “PROCESSO DI NURSING” 1 2 5 3 4

  30. A.R.N.A.S. P R O C E D U R A P r o t o c o l l o CARTE

  31. Il Protocollo • Orienta all’obiettivo rispetto a quanto migliorare • Punta sui contenuti rispetto a cosa migliorare • Impegna gli strumenti rispetto a come migliorare • Valuta le strutture rispetto a chi è responsabile del processo di miglioramento • Il Protocollo è formulato in termini: • Quantitativi • Temporali • Spaziali • Numerici Il protocollo è: Preciso, stabilito e con risultato atteso e verificabile !

  32. RICETTA FORMATIVA • DATA E LUOGO • PROBLEMA PRESENTATO • OBIETTIVI FORMATIVI • COME TROVI CIO CHE TROVI • CHE COSA TROVI • COME CIO’ CHE TROVI CAMBIERA’ LA GESTIONE DEL TUO PROBLEMA (VALIDITA’ ED APPLICABILITA’ DI CIO’ CHE TROVI)

  33. Il Protocollo • Orienta all’obiettivo rispetto a quanto migliorare • Punta sui contenuti rispetto a cosa migliorare • Impegna gli strumenti rispetto a come migliorare • Valuta le strutture rispetto a chi è responsabile del processo di miglioramento • Il Protocollo è formulato in termini: • Quantitativi • Temporali • Spaziali • Numerici Preciso, stabilito e con risultato atteso verificabile!!!

  34. Procedura • Strumento operativo scritto che indica la successione delle azioni fisiche, mentali o verbali attraverso cui raggiungere un obiettivo assistenziale rilevante • Insieme di azioni professionali finalizzate ad un obiettivo • Modo specifico per svolgere un’ attività secondo criteri di correttezza

  35. Procedura: griglia di stesura • oggetto • obiettivo, scopo • campo di applicazione • documenti di riferimenti, glossario, bibliografia • responsabilità nell’applicazione • contenuti, allegati, riferimenti • redazione, emissione, approvazione, verifica, data, aggiornamenti previsti

  36. Riassumendo ... • Tutte le azioni cliniche necessitano di informazioni connesse ad un metodo aggiornato ed appropriato • Le informazioni inappropriate deteriorano la pratica clinica

  37. Qualità Clinica e Qualità del Metodo Qualità dell’assistenza prestata e Qualità della formazione continua !

  38. In questo contesto si inserisce l’infermieristica basata sull’evidenza scientifica EBN approccio alle conoscenze delle evidenze tratte dalla ricerca

  39. La Medicina Basata sull’ Evidenzia (MBE) ?Definizione La Medicina Basata sull’Evidenza è l’uso consapevole, esplicito ed appropriato della migliore evidenza scientifica disponibile per ottenere decisioni utili per ogni singolo paziente

  40. Il Ssn: assistenza sanitaria basata su prove di efficacia politiche, obiettivi e metodi • D.Lgs. 502: principi e metodi della verifica della qualità dell’assistenza • D. Lgs. N. 229/99: l’erogazione della assistenza, dei servizi e delle prestazioni sanitarie da parte del SSN è vincolata alla presenza di prove scientifiche di significativo beneficio in termini di salute. Il PSN indica le Linee guida e i relativi percorsi terapeutici

  41. Biblioteche, riviste scientifiche database in internet La maggior parte in lingua inglese. Cinhal, centri di EBN,NGR, RCN, AHQR, Embase, Cochrane Library, Medline, Bandolier, Siti di associazioni professionali internazionali Prove di efficacia: Fonti

  42. Prove di tipo - I Prove di tipo - II Prove di tipo - III Prove di tipo - IV Prove di tipo - V Prove di tipo - VI Prove ottenute da più studi clinici controllati randomizzati e/o da revisioni sistematiche di studi randomizzati. Prove ottenute da un solo studio randomizzato di disegno adeguato Prove ottenute da studi di coorte non randomizzati con controlli concorrenti o storici o loro metanalisi. Prove ottenute da studi retrospettivi tipo caso-controllo o loro metanalisi. Prove ottenute da studi di casistica ("serie di casi") senza gruppo di controllo Prove basate sull'opinione di esperti autorevoli o di comitati di esperti come indicato in linee guida o consensus conferences, o basata su opinioni dei membri del gruppo di lavoro responsabile di queste linee guida. Livelli di prova, Forza delle raccomandazioni:

  43. Forza delle raccomandazioni A Forza delle raccomandazioni B Forza delle raccomandazioni C Forza delle raccomandazioni D - E Sta a indicare una forte raccomandazione a favore dell’esecuzione di quella particolare procedura o test diagnostico. Indica una particolare raccomandazione sostenuta da prove scientifiche di buona qualità, anche se non necessariamente di tipo I o II. Quando si nutrono dei dubbi sul fatto che quella particolare procedura o intervento debba sempre essere raccomandata, ma si ritiene che la sua esecuzione debba essere attentamente considerata. Quando esiste una sostanziale incertezza a favore o contro la raccomandazione di eseguire la procedura o l’intervento. D o E Quando l’esecuzione della procedura non è raccomandata. E Quando si sconsiglia fortemente l’esecuzione della procedura. Forza delle raccomandazioni

  44. L’assistenza clinicamente efficace è…. • fare la cosa giusta • nel modo giusto • per il paziente giusto • al momento giusto • per motivazioni legislative, professionali deontologiche

  45. Come apprendere l’uso di un “Metodo” • Conoscere le dimensioni dell’apprendimento clinico. • Conoscere le regole della “Ricerca”

  46. CICLO D’APPRENDIMENTO CLINICO

  47. PROCESSO SCIENTIFICO

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