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Gli infortuni sul lavoro

L’ATTIVITA’ DI VIGILANZA NEI CANTIERI EDILI IL NUOVO TESTO UNICO A TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81) Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali Ing. Gianfranco Amato. Gli infortuni sul lavoro.

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Presentation Transcript


  1. L’ATTIVITA’ DI VIGILANZA NEI CANTIERI EDILIIL NUOVO TESTO UNICO A TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO (D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81)Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche SocialiIng. Gianfranco Amato

  2. Gli infortuni sul lavoro • Secondo le statistiche dell’INAIL in Italia, nel periodo 2001-2007 si è avuta una tendenza di diminuzione degli infortuni sul lavoro, infatti: • la contrazione dei casi denunciati è stata del 10,8%, (tasso medio annuo di variazione pari a -1,8%.) • tale calo sale al 17,1%, se si tiene conto delle corrispondenti dinamiche occupazionali (+ 7,5%),

  3. Gli infortuni sul lavoro • Trend infortuni 2001-2007 (fonte Inail) Indici di incidenza: rapporto tra infortuni rilevati dall’INAIL e occupati di fonte ISTAT

  4. Gli infortuni sul lavoro • Trend infortuni mortali 2001-2007 (fonte Inail) Indici di incidenza: rapporto tra infortuni rilevati dall’INAIL e occupati di fonte ISTAT

  5. Gli infortuni sul lavoro • In Europa viene confermata, anche per il 2005 (ultimo anno con dati disponibili forniti da Eurostat), la favorevole posizione dell’Italia rispetto alla media europea: • Si hanno circa 2.900 infortuni per 100.000 occupati • Nell’ Euro-Area si hanno 3.545 infortuni per 100.000 occupati • Nella U.E. dei 15 si hanno 3.098 infortuni per 100.000 occup. • Il dato relativo agli infortuni mortali è però meno confortante: • Italia: 2,6 decessi per 100.000 occupati • 15 stati membri U.E.: 2,3 decessi per 100.000 occupati • Euro-Area: 2,5 decessi per 100.000 occupati • Una rilevante quota di lavoro e quindi di incidenti avviene al di fuori di ogni sistema di rilevazione (lavoro nero)

  6. Gli infortuni sul lavoro Infortuni per 100.000 occupati (fonte Inail)

  7. Gli infortuni sul lavoro Infortuni mortali per 100.000 occupati (fonte Inail)

  8. Gli infortuni sul lavoro • Al 30 aprile 2008 risultano pervenute all’INAIL 912.615 denunce di infortuni avvenuti nel corso dell’anno 2007; • circa 15.500 casi in meno rispetto al 2006 • una flessione di 1,7 punti percentuali, • superiore al -1,3% che si era registrato nel 2006. • Il calo complessivo dell’1,7% assume maggiore rilievo se si tiene conto che nel 2007 il numero degli occupati è cresciuto dell’1% (fonte ISTAT); • In termini relativi, il miglioramento reale è dunque del 2,7% circa

  9. Gli infortuni sul lavoro • Alla rilevazione del 30 aprile 2008 risultano denunciati all’INAIL 1.170 infortuni con esito mortale, avvenuti nell’anno 2007 • Rispetto all’anno precedente (1.341 casi denunciati) si registra, allo stato attuale, un calo complessivo di 171 infortuni mortali • Il dato una volta consolidato si prevede attestarsi su 1210. • C’è da notare, infatti, che: • il dato 2006 è definitivo, • mentre, il numero di infortuni mortali del 2007, è da ritenere non ancora completo e destinato a crescere (per i tempi tecnici relativi sia ai criteri statistici di rilevazione sia alle trattazioni dei casi mortali - sono considerati i decessi che avvengono entro 180 giorni dalla data dell’infortunio

  10. Gli infortuni sul lavoro Fonte Inail

  11. Gli infortuni sul lavoro Fonte Inail

  12. Gli infortuni sul lavoro

  13. Gli infortuni sul lavoro • La diminuzione degli infortuni sul lavoro nel 2007 si profila: • Più accentuata nell’Industria che nei Servizi (anche per i casi mortali) • Il calo rispetto all’anno precedente è stato particolarmente sensibile nell’Agricoltura e nell’Industria manifatturiera • Le vittime sul lavoro diminuiscono anche nelle Costruzioni • si fa sempre più significativo il drammatico contributo dei lavoratori stranieri che rappresentano ormai il 30% degli infortuni letali con 73 casi su un totale di 244 nell’ultimo anno

  14. Gli infortuni sul lavoro Frequenza infortunistica per settore di attività (Fonte Inail)

  15. Il D.Lgs. 09 aprile 2008 n. 81 • Entrata in vigore 15 maggio 2008 (con alcune eccezioni) • Decreto attuativo della delega art. 1, comma 2, della legge 3 agosto 2007, n. 123 • riorganizzazione della normativa • rivisitazione: armonizzazione di tutte le leggi vigenti in una logica unitaria e innovativa nel rispetto dell’art.117 della Costituzione • filosofia delle direttive comunitarie in materia: programmazione della sicurezza tramite la partecipazione di tutti i soggetti della comunità di lavoro • 13 titoli, 306 articoli, 51 allegati

  16. D.Lgs. 81/08 - Abrogazioni • Viene abrogata tutta la normativa previgente in materia di sicurezza sul lavoro: • DPR 27 aprile 1955, n.547 (prev. infortuni) • DPR 7 gennaio 1956 n.164 (infortuni nelle costruz) • DPR 19 marzo 1956, n.303 (igiene del lavoro, eccetto l'art. 64 (poteri e facoltà degli ispettori del lavoro) • D.Lgs 15 agosto 1991, n.277 (ag. Chimici, fisici e biologici) • D.Lgs 19 settembre 1994, n.626 (sic. e salute) • D.Lgs 14 agosto 1996, n.493 (segnaletica) • D.Lgs 14 agosto 1996, n.494 (cantieri) • D.Lgs 19 agosto 2005, n.187 (Vibrazioni)

  17. Destinatari degli obblighi prevenzionistici del D.Lgs. 626/94 Destinatari degli obblighi prima dell’entrata i vigore del D.Lgs. 626/94

  18. D.Lgs. 81/08 – Maggiori responsabilità

  19. D.Lgs. 81/08 – Principali novità • Impresa affidataria: • impresa titolare del contratto di appalto con il committente che, nell’esecuzione dell’opera appaltata, si avvale di imprese subappaltatrici o di lavoratori autonomi ; • Idoneità tecnico-professionale: • possesso di capacità organizzative, nonché disponibilità di forza lavoro, di macchine e di attrezzature, in riferimento alla realizzazione dell’opera, come specificato nell’allegato XVII

  20. D.Lgs. 81/08 - Cantieri temporanei o mobili

  21. D.Lgs. 81/08 – Impresa affidataria • L’impresa Affidataria è stata concepita per : • gestire la complessità dell’organizzazione del cantiere (catene di subappalti, lavoratori autonomi, lavoro nero etc.) • affiancare il CSE in un compito che, da solo, finora non è riuscito a svolgere al meglio • assecondare quello che è l’orientamento attuale della gestione della commessa nel settore edile.

  22. D.Lgs. 81/08 – Impresa affidataria • Il datore di lavoro dell’impresa affidataria deve: • vigilare sulla sicurezza dei lavori affidati e sull’applicazione delle disposizioni e delle prescrizioni contenute nel PSC • verificare l’idoneità tecnico professionale delle ditte e dei lavoratoti autonomi a cui ha affidato l’esecuzione dei lavori. • coordinare gli interventi finalizzati alle misure generali di tutela (art. 95) e agli obblighi dei Datori di Lavoro, dei Dirigenti e dei Preposti (art. 96) • verificare lacongruenza dei POS delle imprese esecutrici rispetto al proprio prima di trasmetterli al CSE.

  23. D.Lgs. 81/08 - Allegato XVIIIdoneità tecnico professionale - Imprese • Le imprese dovranno esibire al committente o al responsabile dei lavori almeno: • iscrizione alla con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto • documento di valutazione dei rischi o autocertificazione • documentazione attestante la conformità di macchine, attrezzature e opere provvisionali • elenco dei DPI forniti ai lavoratori • nomina di: • RSPP, degli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi e lotta antincendio, di evacuazione, di primo soccorso e gestione dell’emergenza, del medico competente quando necessario • ….

  24. D.Lgs. 81/08 - Allegato XVIIIdoneità tecnico professionale - Imprese • …. • Nominativo/i del/i rappresentante/i dei lavoratori per la sicurezza • attestati di formazione delle suddette figure e dei lavoratori • elenco dei lavoratori risultanti dal libro matricola e relativa idoneità sanitaria • DURC • dichiarazione di non essere oggetto di provvedimenti di sospensione o interdittivi

  25. D.Lgs. 81/08 - Allegato XVIIIdoneità tecnico professionale - Lav Autonomi • I lavoratori autonomi dovranno esibire almeno: • iscrizione alla CCIAA con oggetto sociale inerente alla tipologia dell’appalto • documentazione attestante la conformità di macchine, attrezzature e opere provvisionali • elenco dei DPI in dotazione • attestati inerenti la propria formazione e la relativa idoneità sanitaria • DURC

  26. D.Lgs. 81/08 - Allegato XVIIIdoneità tecnico professionale – Sub-appalti • In caso di sub-appalto: • il datore di lavoro committente verifica l’idoneità tecnico-professionale dei subappaltatori con gli stessi criteri precedentemente esposti

  27. D.Lgs. 81/08 - Titolo IV

  28. D.Lgs. 81/08 - Titolo IV

  29. Procedura POS art. 101 D.Lgs. 81/08

  30. D.Lgs. 81/08 – Il ruolo dei Coordinatori per la Sicurezza • Le figure del CSP e CSE sono legati dal Piano di Sicurezza e di Coordinamento: • Il CSP ha il compito di redigerlo in fase di progettazione dell’opera • Il CSE ha il compito di verificarne la validità, la reale applicazione ed, eventualmente, aggiornarlo. • Un PSC redatto non aderente alla realtà del cantiere rende più difficoltoso il lavoro del CSE • In assenza del PSC o del fascicolo tecnico, quando previsto, è sospesa l’efficacia del titolo abilitativo. • L’organo di vigilanza comunica l’inadempienza all’amministrazione concedente.

  31. D.Lgs. 81/08 - Il ruolo del Piano di Sicurezza e di Coordinamento • Il PSC é specifico per ogni singolo cantiere e deve essere di concreta fattibilità • Il PSC è costituito da una relazione tecnica contenente (Allegato XV): • prescrizioni correlate alla complessità dell'opera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione • l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi in riferimento all’area ed all’organizzazione dello specifico cantiere, • le lavorazioni interferenti ed i rischi aggiuntivi rispetto a quelli specifici dell’attività delle singole imprese esecutrici o dei lavoratori autonomi • le scelte progettuali ed organizzative, le procedure, le misure preventive e protettive, in riferimento: • all’area di cantiere, all’organizzazione del cantiere, alle lavorazioni

  32. D.Lgs. 81/08 - Il ruolo del Piano di Sicurezza e di Coordinamento • Deve contenere inoltre (Allegato XV): • le prescrizioni operative, le misure preventive e protettive ed i DPI, in riferimento alle interferenze tra le lavorazioni • le misure di coordinamento da parte di più imprese e lavoratori autonomi • le modalità organizzative della cooperazione e del coordinamento, nonché della reciproca informazione, fra i datori di lavoro e tra questi ed i lavoratori autonomi • l’organizzazione prevista per il servizio di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori • la durata prevista delle lavorazioni, delle fasi di lavoro e, quando la complessità dell’opera lo richieda, delle sottofasi di lavoro (cronoprogramma dei lavori), nonché l’entità presunta del cantiere espressa in uomini-giorno; • la stima dei costi della sicurezza

  33. D.Lgs. 81/08 - Il ruolo del Piano di Sicurezza e di Coordinamento • Generalmente il PSC non rappresenta uno strumento operativo di cantiere, ma contiene tutta una serie di schede tecniche di attrezzature e di lavorazioni standardizzate. • Spesso, sia i PSC che i POS, contengono fasi lavorative che non verranno mai effettuate in quel cantiere • I PSC raramente contengono riferimenti a procedure complementari e di dettaglio • Pochi PSC contengono tavole, disegni tecnici ed esplicativi, illustrazioni o fotografie di fasi lavorative e misure di sicurezza specifici del cantiere • Solo in qualche caso sono presenti in cantiere verbali di sopralluoghi del CSE e delle riunioni di coordinamento con le imprese

  34. Obblighi nei cantieri privati

  35. Progettazione della sicurezza • Una ricerca americana del 2006 effettuata dal Center to Protect Workers’ Rights (CPWR), ha analizzato l'importanza della progettazione per la sicurezza nei cantieri. • Progettazione intesa come preparazione dei piani e delle singole specifiche, ovvero: • la valutazione fin dal progetto di ogni singolo elemento per la tutela del lavoratore. • la comunicazione sui rischi: come le illustrazioni che descrivono la posizione delle linee elettriche presenti, l' indicazione dell'altezza dei parapetti tale che assicuri il lavoratore dal rischio caduta.

  36. Progettazione della sicurezza • I risultati della ricerca hanno dimostrato che quasi la metà (70) del totale (151) degli incidenti analizzati possono essere collegati alla progettazione per la sicurezza: sia gli infortuni mortali sia quelli temporanei sono stati causati da cadute. • Per ciascuno dei casi, l'autore della ricerca ha stabilito che l'incidente poteva essere evitato attraverso la progettazione adeguata delle misure anti caduta.

  37. Progettazione della sicurezza • Una più efficace e attenta progettazione dell’opera con particolare riguardo agli aspetti della sicurezza, permette di potere meglio stimare i costi della sicurezza. • Per le imprese, la sicurezza nei luoghi di lavoro è una componente intangibile, che spesso viene considerata come un costo superfluo e aggiuntivo, quindi da minimizzare • Negli appalti pubblici i costi della sicurezza sono una voce non assoggettabile a ribasso.

  38. Progettazione della sicurezza • Per progettare la sicurezza è necessario un maggior dialogo tra progettista, committente e CSP • Durante le fasi di realizzazione dell’opera è il CSE che organizza tra i datori di lavoro, ivi compresi i lavoratori autonomi, la cooperazione ed il coordinamento delle attività nonché la loro reciproca informazione.

  39. Attività ispettiva • Tra i coordinatori il più “esposto”, durante la fase ispettiva, è il CSE: • Sogetto responsabile dell’adeguamento del PSC in relazione all’evoluzione dei lavori ed alle eventuali modifiche intervenute dopo la fase di progettazione (tale omissione è punita con l’arresto da tre a sei mesi o l’ammenda da 3.000 a 12.000 euro, sanzione TRIPLICATA dal TU) • La medesima sanzione può essere comminata al CSP per la mancata o errata redazione del PSC • Difficilmente durante la fase ispettiva si possono rilevare violazioni sulla redazione del PSC commesse durante la fase di progettazione dal CSP, eccetto: • PSC mancanti di un qualunque accenno a scelte prevenzionali di carattere progettuale e organizzativo in grado di eliminare o ridurre i rischi alla fonte. • PSC mancanti delle informazioni sul sito ove si andrà ad operare con riferimento all'area del futuro cantiere.

  40. CASI PRATICI

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