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La V.A.S. del Business Park 366 Aspetti normativi e criticità emerse. Dott. Walter Girardi Gruppo Giuristi Ambientali – Roma Gallarate, 27 Marzo 2008. La V.A.S. del BP. 336 - Considerazioni Finali. Una Partecipazione di facciata: Riunioni solo per addetti ai lavori;
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La V.A.S. del Business Park 366Aspetti normativi e criticità emerse Dott. Walter Girardi Gruppo Giuristi Ambientali – Roma Gallarate, 27 Marzo 2008
La V.A.S. del BP. 336 - Considerazioni Finali • Una Partecipazione di facciata: • Riunioni solo per addetti ai lavori; • Tempi non congrui per esprimere il proprio parere; • Documenti ricevuti sempre all’ultimo momento; • Documentazione non sempre completa:
La V.A.S. del BP. 336 - Considerazioni Finali • Il B.P. 336 non è una parte importante e strategica del territorio gallaratese? • Perché effettuare due V.A.S.? • Aspetti normativi differenti. • V.A.S. del PGT permette di avere tempi più idonei per aprire un confronto serio su “tavoli” dedicati a determinati settori, come mai si ha così FRETTA di finire?
V.A.S. B.P 336 • La valutazione ambientale costituisce un importante strumento per l’integrazione delle considerazioni di carattere ambientale nell’elaborazione e nell’adozione di taluni piani e programmi che possono avere effetti significativi sull’ambiente negli Stati membri, in quanto garantisce che gli effetti dell’attuazione dei piani e dei programmi in questione siano presi in considerazione durante la loro elaborazione e prima della loro adozione. Considerando 4 direttiva VAS.
V.A.S. B.P 336 Se non si valorizza interesse ambientale già nel momento della definizione dell’intervento (ma solo nel momento attuativo) non c’è reale integrazione e sostenibilità
V.A.S. B.P 336 Obiettivi della V.A.S.: • L’obiettivo è quello di garantire UN ELEVATO livello di protezione dell’ambiente! Questo vale anche per il B.P? LA RISPOSTA E’ NO!!!
V.A.S. B.P 336 Quando la procedura di Valutazione viene integrata nel processo di preparazione esistente per il piano o il programma stesso, la procedura della V.A.S. si ripercuote sulla procedura di preparazione della proposta di piano o di programma. La V.A.S. se effettuata rispettando la legge DEVE modificare il contenuto del Piano.
V.A.S. B.P 336 La V.A.S. SERVE per fare inserire le considerazioni ambientali La V.A.S. NON SERVE a giustificare l’intervento cosi come accade per il B.P.! Compensare e modificare prima, rispetto a riparare e mitigare (anche economicamente) dopo!
V.A.S. B.P 336 Art. 5 “nel caso in cui sia.. nonché le ragionevoli ALTERNATIVE alla luce degli obiettivi e dell’ambito territoriale del piano o del programma”. • Le alternative: • Ipotesi future e non passate e mai più realizzabili; • La V.A.S. è uno strumento programmatorio futuro;
V.A.S. B.P 336 E’ essenziale che i possibili effetti significativi del piano o del programma e le alternative siano INDIVIDUATI, POSSIBILI e devono essere VALUTATI in modo COMPARABILE.
V.A.S. B.P 336 Perché due procedure di V.A.S? • La V.A.S. si occupa di un ambito strategico di fondo, che riguarda la programmazione futura di un territorio. • Manca la visione strategica di fondo se il territorio lo si considera diviso in settori o ambiti distinti.
V.A.S. B.P 336 • Non esiste gerarchia tra ambito locale (V.A.S. PGT) e ambito Regionale (V.A.S. B.P.336). • V.A.S. applicata in due ambiti diversi, ma dello stesso territorio è una V.A.S. INCOMPLETA che fa venire meno il valore strategico positivo dello strumento stesso.
V.A.S. B.P 336 “ La V.A.S. viene effettuata ai vari livelli istituzionali tenendo conto dell’esigenza di razionalizzare i procedimenti ed evitare duplicazioni nelle valutazioni”. Art. 11 comma 4 D.Lgs 16 Gennaio 2008, n° 4 – Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 Aprile 2006, n° 152, recante norme in materia ambientale.
V.A.S. B.P 336 • Cosa significa quindi RAZIONALIZZARE? Razionalizzare significa cogliere appieno le potenzialità dello strumento, evitando procedure fittizzie con il solo scopo di non far entrare nel procedimento decisionale le considerazioni ambientali.
B.P 336 - considerazioni finali I Nemici della sostenibilità ambientale • Effetto sprawl e Deregulation Urbanistica; • Crisi della Finanza Locale; • Eccessiva urbanizzazione e consumo di suolo.
1. Effetto SPRAWL - Deregulation Urbanistica Sprawl: il modello di urbanizzazione a bassa densità, con dispersione e casualità insediativa, banalizzazione del paesaggio, spesso segregazione sociale in quartieri monoclasse. “Città infinita” secondo alcune interpretazioni (a mio avviso irresponsabili). Territori in via di insostenibilità secondo altre (irreversibilità di una mobilità solo su mezzo privato, consumi energetici e di risorse naturali, omologazione del paesaggio)
1. Effetto SPRAWL - Deregulation Urbanistica La deregulation urbanistica (o “liberalismo attivo” ) Si afferma che la pianificazione non serve, è nociva, uccide il libero gioco del mercato – che costruisce un ordine sulla base delle preferenze individuali e delle conoscenze disperse fra un grande numero di soggetti
Effetto SPRAWL - Deregulation Urbanistica NO: il libero mercato, insostituibile per decisioni sulla quantità/ qualità/ prezzo di beni, “fallisce” come allocatore di risorse in presenza di: - irreversibilità - esternalità - beni pubblici - presenza di pochi operatori Il mercato – quello di A. Smith, di V. Pareto e di F. von Hayek – non conduce al miglior benessere collettivo, anzi è fuorviante Naturalmente occorre integrarlo con un “buon governo” e buone regole
2. Crisi della Finanza Locale I sindaci pagano i salari con gli oneri di urbanizzazione e i contributi di costruzione (e la finanziaria lo consente!) Come nel caso dei paesi arretrati, si è obbligati a vendere il patrimonio di risorse locali (il suolo in questo caso) per generare reddito
2. Crisi della Finanza Locale In concreto: Si capovolge il percorso logico “virtuoso” visione territoriale piano licenze/concessioni per il percorso vizioso budget necessario mq accordo negoziato casualità/disordine
3. Eccessiva urbanizzazione e consumo di suolo. • Il suolo in provincia di Varese in questi anni è stato FORTEMENTE compromesso e SACRIFICATO in nome di non si sa bene cosa. • Eccessivo consumo di suolo a scapito della qualità della vita: • Livello soglia 45 % • Effetto Malpensa; • Forte urbanizzazione a scapito aree Verdi;
3. Eccessiva urbanizzazione e consumo di suolo. • Inversione del meccanismo da VIZIOSO a Virtuoso, inserendo compensazioni ambientali preventive nel caso di nuove costruzioni. • Nuovo ragionamento su: • COSA STIAMO COSTRUENDO? • PER CHI STIAMO COSTRUENDO? • QUELLO CHE STIAMO COSTRUENDO SERVE PER IL NOSTRO TERRITORIO? In conclusione:
Business…per chi? Fino ad oggi: per i PALAZZINARI che sostengono le Amministrazioni Comunali. Da domani: Il vero BUSINESS: Dare un valore al territorio sapendo che è il luogo dove la gente vive e che per questo motivo deve essere salvaguardato e tutelato.
Territorio sano = maggiore qualità della vita. Se non c’è più spazio per i cittadini, se non ci sono più aree verdi, parchi naturali o riserve naturali non c’è qualità della vita!