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In Italia, come nel mondo, esistono diversi paesi che sono stati abbandonati dai loro abitanti per cause diverse: alcuni per eventi naturali (alluvioni, frane, terremoti ecc.) mentre altri per inervento dell’uomo (come per esempio la costruzione di dighe e quindi sommersi dall’acqua).
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In Italia, come nel mondo, esistono diversi paesi che sono stati abbandonati dai loro abitanti per cause diverse: alcuni per eventi naturali (alluvioni, frane, terremoti ecc.) mentre altri per inervento dell’uomo (come per esempio la costruzione di dighe e quindi sommersi dall’acqua). Tali paesi sono stati denominati…
i paesi fantasma
Balestrino (Savona) Solo il Castello rimane solidamente ancorato alla roccia, mentre tutto il vecchio paese è stato abbandonato nel 1962-1963 a seguito di fenomeni franosi
Craco (Matera) A causa di una frana nel 1963 Craco fu evacuata e l'abitato trasferito a valle, in località Craco Peschiera. Allora il centro contava oltre 2000 abitanti. La frana che ha obbligato la popolazione ad abbondare le proprie case sembra essere stata provocata da lavori di infrastrutturazione, fogne e reti idriche, a servizio dell'abitato. Ad onta di questo esodo forzato, Craco è rimasta intatta, trasformandosi in una specie di paese fantasma, caso raro se non unico nel suo genere. È possibile percorrerne le strade, affacciarsi all'interno delle case lasciate tal quali, sia le povere della civiltà contadina e pastorale sia quelle più ricche, gentilizie e patrizie
GAIRO (Ogliastra-Sardegna) Gairo Sant'Elena, ubicato sul versante di una ripida gola, contiene nel toponimo la propria condizione territoriale: il nome deriva infatti dalle parole greche "ga" e "roa" che significano "terra che scorre". L'attuale centro sorge in seguito all'evacuazione del vecchio abitato, distante alcuni chilometri e abbandonato a causa delle frane dovute alle grandi alluvioni avvenute tra il 1951 e il 1953. Gairo è un paese fantasma che si trova in Ogliastra. E' stato progressivamente abbandonato dalla popolazione a partire dal 1951 anno in cui c'è stata una grossa alluvione che ha messo a repentaglio la sicurezza delle case.
Pentidattilo (Reggio Calabria) Posto a 250 metri s.l.m. Pentedattilo sorge arroccato sulla rupe del Monte Calvario, dalla caratteristica forma che ricorda quella di una ciclopica mano con cinque dita, e da cui deriva il nome: penta + daktilos = cinque dita appunto. Sfortunatamente alcune parti della montagna sono crollate ed essa non presenta più tutte e cinque le "dita" ma rimane comunque un posto affascinante e pieno di mistero, uno dei centri più caratteristici dell'Area Grecanica. Quello che era l'antico paese risulta oggi abbandonato, la popolazione infatti è migrata leggermente più a valle formando un nuovo piccolo centro dal quale si ammira il vecchio "paese fantasma“.
Fabbriche di Careggine Ogni dieci anni avviene a Vagli un evento eccezionale che attira centinaia di migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo: il lago (che in realtà è un grande bacino idroelettrico) viene totalmente prosciugato per lavori di manutenzione, facendo emergere come per incanto le rovine spettrali di Fabbriche, il "Paese Fantasma"
Monterano (Roma) In uno dei posti più belli del Lazio, nel comune di Canale Monterano - non molto lontano da Tolfa e Bracciano- sono visitabili le rovine di Monterano e l'omonina riserva. La zona in antico era frequentata dagli etruschi come spesso capitava da queste parti. La storia di questa località è tuttavia particolare: infatti Monterano, già colpita dalla malaria, fu abbandonata all'epoca della Repubblica Romana (1799) quando i suoi abitanti furono duramente colpiti dalle truppe francesi. Fra le rovine dell'antico borgo, a parte i resti di case medievali, sono di un certo interesse la chiesa di San Beneventura ed il palazzo dei baroni sul quale, pare, intervenne il Bernini. Interessanti anche la chiesa di S.Rocco ed i resti di un acquedotto.