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Direzione Generale Sviluppo Economico. Progetti integrati di sviluppo locale e Docup ob.2: una sperimentazione della governance dello sviluppo locale nel quadro della programmazione dei Fondi Strutturali. Progetti Integrati di Sviluppo Locale. Strumento di progettazione integrata.
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Direzione Generale Sviluppo Economico Progetti integrati di sviluppo locale e Docup ob.2: una sperimentazione della governance dello sviluppo locale nel quadro della programmazione dei Fondi Strutturali
Progetti Integrati di Sviluppo Locale Strumento di progettazione integrata Strumento di attuazione progettuale delle politiche e dei programmi di sviluppo locale Strumento che si attua a livello locale mediante procedure concertative e negoziali coordinate dalla Provincia NON E’ UN PIANO o UN PROGRAMMA DI SVILUPPO, ma uno strumento di attuazione progettuale
CONCETTO DI INTEGRAZIONE Territoriale: coordinamento e unitarietà interventi in una dimensione locale, di filiera produttiva o di comparto Ambientale: conseguimento degli obiettivi locali di miglioramento ambientale Finanziaria: utilizzazione ottimale del complesso delle risorse (comunitaria, nazionale, regionale, locali, privata) Funzionale: realizzazione degli interventi che fanno riferimento ad Assi e Misure diverse del DOCUP
Istituzionale: coinvolgimento di una pluralità di soggetti pubblici istituzionali (provincia, comuni, comunità montane, Camere di commercio, Sovrintendenze, etc.) di Contesto: produzione di una catena logica di decisioni che evidenzi la integrazione nel contesto e negli impatti generali anche attraverso integrazione di interventi contenuti in altri programmi comunitari Pubblico/privato: realizzazione di interventi di interesse comune per la soluzione di specifici problemi di interesse del territorio di riferimento Progettuale: il complesso delle operazioni deve svolgere una funzione tecnico-operativa unitaria e deve essere realizzato secondo una contestualità progettuale ed operativa
P.I.S.L. operazione A operazione B operazione C operazione D operazione E operazione F operazione G
La catena logica della progettazione PISL idea- forza struttura degli obiettivi strategia FINALITA’ Risoluzione di uno specifico problema, definibile e circoscrivibile, dell’ambito territoriale su cui interviene il PISL
Caratteristiche strutturali del PISL Il PILS deve essere composto di operazioni integrate: insieme polivalente e coerente di operazioni, a carattere intersettoriale, fondate su una idea-forza di sviluppo, esplicitata e condivisa secondo procedure partenariali della programmazione e concertazione sociale ed istituzionale Il complesso delle operazioni deve prevedere una spesa totale ammissibile non inferiore a 5.000.000 Euro e non superiore a 40.000.000 euro.
Documento di Indirizzo territoriale Provincia + conferenza di concertazione Regione + Province + Partenariato DOCUP Bando Province (coordinamento) + enti locali + imprese progettazione PISL
Conferenza di Concertazione Approvazione PISL (locale) sottoscrizione Intesa presentazione Pisl alla Regione Regione (responsabili di misura) Istruttoria ammissibilità singole operazioni Valutazione PISL NURV (Nucleo Regionale Valutazione Investimenti)
Con il PISL, a differenza delle procedure ordinarie di selezione delle operazioni (bando), sono gli attori del territorio che individuano e selezionano gli interventi: i Responsabili di Misura verificano la ammissibilità formale delle operazioni La selezione degli interventi non è quantitativa, ma qualitativa in quanto: a) deve rispondere ad una catena logica di progettazione b) deve dimostrare l’integrazione tra gli interventi c) deve essere coerente con le strategie del DOCUP e con quelle della programmazione regionale e locale La Regione valuta il PISL per la qualità della progettazione e le singole operazioni per il loro grado di coerenza rispetto alla logica della progettazione e al loro grado di integrazione (consequenzialità tra operazioni): la semplice raccolta o aggregazione di operazioni non risponde alla logica del PISL.
Grazie www.docup.toscana.it/pisl/pisl.htm