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I flussi informativi correnti locali nel monitoraggio del suicidio e del tentato suicidio

Progetto invito alla vita. I flussi informativi correnti locali nel monitoraggio del suicidio e del tentato suicidio. Silvano Piffer Osservatorio Epidemiologico – APSS – Trento . Trento 9 settembre 2009. Gruppo lavoro Report Suicidio. Martina De Nisi Roberto Rizzello Silva Franchini

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I flussi informativi correnti locali nel monitoraggio del suicidio e del tentato suicidio

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  1. Progetto invito alla vita I flussi informativi correnti locali nel monitoraggio del suicidio e del tentato suicidio Silvano Piffer Osservatorio Epidemiologico – APSS – Trento Trento 9 settembre 2009

  2. Gruppo lavoro Report Suicidio • Martina De Nisi • Roberto Rizzello • Silva Franchini • Silvano Piffer • Osservatorio Epidemiologico – APSS – Trento • Angelo Mercurio - Responsabile progetto invito alla vita • Anna Portolan - Coordinatrice operativa • Fedrica Soscia - UO1 Psichiatra • Luana Di gregorio - UO1 Psichiatra • Wilma Di Napoli - UO2 Psichiatra • Raffaella Sabetta UO3 Psichiatra • Daniela Delpero UO4 Psichiatra • Amanda Colaianni UO5 Psichiatra • Dipartimento di Psichiatria – Gruppo di lavoro sul suicidio – APSS- Trento

  3. Gruppo di lavoro Report Tentato suicidio - Autolesionismi • Elena Barberi • Martina De Nisi • Silvano Piffer Osservatorio Epidemiologico • Sergio Demonti Servizio Sistemi Informativi • Claudio Ramponi P.Soccorso Ospedale S.Chiara • Antonella Lama • Vanda Bombardelli • Sara Maineri Panizza U.O. Psicologia Clinica • Daniela Delpero • Luana di Gregorio • Anna Portolan • Wilma A.R. Di Napoli • Federica Soscia U.O. Psichiatria

  4. PROGETTO SUICIDIO Diversi incontri prima dell’avvio del progetto In occasione della presentazione del progetto: Presentazione dei dati provinciali Preparazione condivisa del report analitico Definizione di studi di approfondimento PROGETTO TENTATO SUICIDIO Parallelamente alla specifica attività prevista dal Progetto Costituzione di un gruppo di lavoro Condivisione criteri di utilizzo dei dati di PS per monitoraggio T.S. report Progettazione studi di approfondimento anche attraverso il linkage database suicidio/tentato suicidio del PS Una rete aziendale collaborativa Progetto integrato di sorveglianza/intervento

  5. Oggetto “concettuale” della rete collaborativa Suicidalbehaviorexistsalong a continuum fromthinkingaboutendingone’s life (“suicidalideation”), todeveloping a plan, tonon-fatalsuicidalbehavior (“suicide attempt”), toendingone’s life (“suicide”). www.cdc.gov Idea suicidaria Tentativo di suicidio Suicidio effettivo

  6. Quali fonti informative? Per un sistema che operi a livello locale

  7. I flussi informativi correnti • Norme di legge • Disposizioni organizzative (Regioni/ASL) Strategiche Tattiche Gestione Soddisfano il debito informativo di governo Piramide di Antony

  8. Caratteristiche dei Flussi correnti • rilevazioni continue • universali (tutto il territorio nazionale) • registrate alla fonte utilizzando strumenti standardizzati • implementati non esclusivamente per ragioni epidemiologiche • possono essere percepiti come un adempimento burocratico • ampia variabilità: completezza, accuratezza e riproducibilità, • poco conosciuti dagli operatori, poco valorizzati dai decisori, • trasmesse agli organi centrali • rappresentano però la base per descrivere l’attività dei servizi sanitari e la base degli studi epidemiologici descrittivi e possono costituire il presupposto per effettuare studi analitici (caso controllo, coorte, ecc……) Dimensione passacarte Dimensione di Programma zione

  9. Il più antico flusso epidemiologico Normato da legge (“Regolamento Polizia Mortuaria”, DPR 285/90) Certificazione, Codifica, Standard di riferimento, procedure di approfondimento autoptico, contesto sociale, religioso variabilità nella registrazione dei suicidi (tra ed intra-Paese) Potenziale sottonotifica Questo non inficia il pattern sociale/geografico del fenomeno. Gestione locale del flusso della mortalità: Servizio Statistica PAT, O.Epidemiologico APSS O. EpidemiologicoCodifica dal 1995  Personale formato Assicura tutta una serie di attività nel quadro di Procedure Operative in corso di aggiornamento Breve lasso di tempo tra l’accadimento dell’evento e la sua codifica - Controllo di qualità Breve lasso di tempo tra l’accadimento dell’evento e la reportistica del fenomeno La registrazione delle cause di morte Potenzialità locali Jougla E. et al.Quality of suicide mortality data. Rev. Epi.Sante Pub. 2002;50:49-62 Walker S. et al.:Death to suicide: the effect of certification and coding practices in Australia Aust NZ J.Pub.Health, 2008;32:126-130

  10. ….. Resta aperta la questione dell’analisi delle morti sentinella Indagini confidenziali Audit • Rutstein D. et al. Measuring the quality of medical care. New Engl J Med 1976; 294: 582-7. • Charlton JRH et al: Goegraphical variation in mortality from conditions amenable to medical intervention in England and Wales. Lancet 1983; i: 691-6. • Holland WW (editor). European Community. Atlas of avoidable death. Oxford Medical Pub. 1998 Ragionare su appropriatezza e qualità delle prestazioni www.Ministero salute.i

  11. Fonte preziosa, non solo per gli aspetti gestionali, ma anche per gli aspetti epidemiologici: Sorveglianza incidenti domestici Sorveglianza incidenti stradali Sorveglianza influenza A Sorveglianza tentati suicidi Poca esperienza in Italia Soprattutto “Center Based” Setting particolare Variabilità di approccio al caso Utilizzabilità ed uso di criteri di standard di registrazione Carenza di informatizzazione Il Trentino è una delle poche regioni dove la rete PS è tutta informatizzata E’ possibile fare una sorveglianza anche “Population Based” La rete dei PS è già coinvolta in modo formale nella sorveglianza degli incidenti domestici Influenza A Setting Approccio Registrazione (campi diagnosi/ sintomi/….) I dati di Pronto Soccorso Potenzialità locali Sorveglianza “Passiva” del suicidio con opportuni criteri di estrazione dati dal Database dei PS Gaddini e coll.:Tentato suicidio nei servizi per l’Emergenza: valutazione degli accessi nei PS. Regione Lazio (2006-2007).

  12. Le schede di dimissione ospedaliera Potenzialità/Problematiche locali • Flusso a valenza gestionale – valutativa ed anche epidemiologica • Limiti nella sorveglianza/valutazione dei ricoveri per eventi “accidentali” • Il campo causa esterna “matraav” spesso poco o mal compilato • Sensibilizzazione degli operatori • Carenza di utilizzo integrato da parte del sistema Giustini e coll. Confronto di fonti informative per la sorveglianza dei suicidi e dei tentati suicidi in Italia. www.epicentro.iss.it Diagnosi ICD –IX 800-999 con matraav “5”

  13. I registri dei casi • Registri dei casi psichiatrici • Registro utenti SerT • Registro Farmaci • Registro Utenti Alcologia

  14. Possibili approcci epidemiologici all’analisi del fenomeno del suicidio

  15. Cosa vuol dire sorveglianza … “sistematica raccolta, archiviazione, analisi e interpretazione di dati, seguita da una diffusione, tempestiva (o a tempi opportuni) delle informazioni a tutte le persone che le hanno fornite o alle parti interessate, cioè coloro che devono prendere delle decisioni rispetto allo specifico problema sanitario, oggetto della sorveglianza” Teutch S.M., Churchill R.E. (eds) Principles and Practice of Public Health Surveillance. Oxford University Press 2000 La raccolta, analisi, diffusione di dati è giustificata/resa necessaria da un programma di sanità pubblica in atto che deve essere implementato, valutato o modificato ……come dire: se ho dei programmi è molto più “facile” che i dati vengano utilizzati … con tutto quel che ne consegue

  16. Il Contesto Nazionale

  17. ---- Trentino Health for All – Italia – 2009

  18. Health for All – Italia – 2009

  19. Gli eventi suicidari in provincia di Trento 2003-2007

  20. Casi assoluti e tasso per anno e per sesso 1 Osservatorio Epidemiologico – APSS – Trento

  21. Casi assoluti e tasso per anno e per sesso 2 Forte caratterizzazione del sesso maschile: 1 femmina  5 maschi

  22. Casi assoluti per sesso e classe di età Periodo 2003-07 Età media: 51,6 anni, range 14-94

  23. Casi assoluti per sesso e classe di età Trend 2003-07 2003 2004 2055 2006 2007

  24. Tasso età specifico per sesso Periodo 2003-07

  25. PMR per suicidio per classe di età Periodo 2003-07

  26. Il rischio per categoria sociale Periodo 2003-07 L’ Odds Ratio (rischio) nei divorziati rispetto ad altro stato civile, è pari a 2,78 (1,37-5,62). L’Odds Ratio nei soggetti con nessun titolo di studio o titolo di studio fino alla media inferiore, rispetto a chi ha un livello di istruzione più elevato è pari a 2,44 (1,73-3,44).

  27. Il rischio per categoria sociale Periodo 2003-07 L’Odds Ratio nei ritirati dal lavoro o disoccupati rispetto alle altre condizioni è pari a 1,77 (IC 95% 1,32-2,37).

  28. Il rischio secondo il criterio territoriale Periodo 2003-07 Comprensorio RR = 5

  29. Livello altimetrico comune di residenza Il tasso di mortalità per suicidio presenta un trend crescente dal primo al terzo livello altimetrico. L’incremento risulta evidente e statisticamente significativo (p<0,05) solo per i maschi.

  30. Tentati suicidi e autolesionismiDati preliminari

  31. Sviluppo del lavoro • Gruppo di lavoro multidisciplinare • Applicazione di un algoritmo di estrazione casi dal database del Pronto Soccorso tenendo conto di una serie di parole chiave nel campo “Diagnosi” e nel campo “Sintomo” • Adattamento di una precedente analoga indagine svolta dall’ASP-Lazio • Lettura/condivisione a posteriori dei risultati secondo il punto vista degli operatori di area Psichiatrica e degli operatori di area PS • In corso ulteriore revisione dei criteri di estrazione dei casi: ideazione vs. tentativo

  32. Carattistiche casistica PS Periodo 2006-08 2-3 maggiore di quanto registrato nel Lazio

  33. Carattistiche casistica PS Periodo 2006-08 L’età media è di 39,7 anni. La classe di età modale è quella compresa tra 30-39 anni.

  34. Distribuzione territoriale dei casi residenti Periodo 2006-08 Tasso grezzo/10.000/anno

  35. Correlazione suicidio / Tentato suicidio per Comprensorio tasso Comprensori Coefficiente di Correlazione di Pearson = - 0,25

  36. Accesso ai punti di PS Periodo 2006-08

  37. Accesso ai punti di PS Periodo 2006-08

  38. Accesso ai punti di PS Periodo 2006-08 Nel 59,1% dei casi è stata richiesta una consulenza esterna. Oltre il 70% delle consulenze è stato effettuato dalle U.O. di Psichiatria.

  39. Accesso ai punti di PS Periodo 2006-08 Esito Reparto di ricovero

  40. Accesso ai punti di PS Periodo 2006-08 Modalità

  41. Accesso ripetuti ai punti di PS Periodo 2006-08 L’85,3% delle persone ha un solo accesso nel triennio, il 14,7% più di uno, in particolare il 9,7% ne ha effettuati 2, il 2,6% si è presentato 3 volte e il 2,3% ha effettuato accessi di ordine superiore. Non ci sono differenze per sesso.

  42. Confronto tentati suicidi/suicidi- residenti Il rapporto tra autolesionismi e suicidi è pari rispettivamente a 6,7 e 7,2.

  43. Conclusioni • Il suicidio è un problema di sanità pubblica • E’ un problema, “relativo” soprattutto per adolescenti e giovani adulti • Si conferma anche a livello locale la stratificazione sociale del rischio • E’ possibile una rilevazione passiva degli accesi in PS per autolesione  aggiustamenti dei criteri  sviluppo di un network nazionale = lo sviluppo di criteri operativi affidabili e riproducibili • Dati preliminari sui PS eterogeneità opportuna da valutare • La ricchezza di fonti informative locali dovrebbe rappresentare il presupposto per una loro piena valorizzazione e per un utilizzo integrato: più “di sistema” che “ad personam” • Di questo se ne potrebbe giovare non tanto e non solo la struttura locale di epidemiologia ma il sistema nel complesso

  44. Possibile schema di sorveglianza aziendale (provinciale)

  45. Osservatorio Epidemiologico Servizi interessati Coordinamento Raccolta e codifica eventi Informazioni SIO Coordinamento Programma Archivio annuale Analisi descrittive Report descrittivo integrato Accesso al database Report annuale finale Psichiatria/ Psicologia Audit SerT Alcologia

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