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UTILIZZO CORRETTO ED EFFICACE DELLA PROPRIA POSTAZIONE DI LAVORO

UTILIZZO CORRETTO ED EFFICACE DELLA PROPRIA POSTAZIONE DI LAVORO. LA POSTAZIONE DI LAVORO TIPO. l’hardware: tutto quello che avreste sempre voluto sapere... il sistema operativo: funzioni e cenni sui s.o. in uso in RT il software applicativo: tipologie e cenni sui prodotti standard in RT

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UTILIZZO CORRETTO ED EFFICACE DELLA PROPRIA POSTAZIONE DI LAVORO

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  1. UTILIZZO CORRETTO ED EFFICACE DELLA PROPRIA POSTAZIONE DI LAVORO

  2. LA POSTAZIONE DI LAVORO TIPO l’hardware: tutto quello che avreste sempre voluto sapere... il sistema operativo: funzioni e cenni sui s.o. in uso in RT il software applicativo: tipologie e cenni sui prodotti standard in RT i file: tipi e estensioni la smart card: cosa è e a cosa serve cosa è la firma elettronica

  3. L’HARDWARE L’hardware (trad. in italiano: ferramenta) di un computer è costituito da tutte le sue componenti fisiche, in definitiva da tutti i pezzi che potete toccare. I pezzi hardware sono così suddivisibili: • l’unità centrale e il suo contenuto; • i dispositivi di input: tastiera, mouse etc.; • i dispositivi di output: schermo, stampante, etc..

  4. HARDWARE L’unità centrale L’unità centrale (detta anche case o cabinet) di un personal computer è la scatola di metallo (o di plastica) che contiene tutti i componenti necessari al funzionamento del pc, e che ne definiscono anche la potenza: • la scheda madre; • la CPU (Central Process Unit); • la RAM (Random Access Memory); • il disco fisso (o Hard Disk).

  5. HARDWARE L’unità centrale: la scheda madre La scheda madre è il componente più voluminoso nell’unità centrale: è una scheda a circuito stampato che ha il compito di collegare, meccanicamente e elettricamente, tutti i componenti che ad essa possono essere connessi, e coordinarne il lavoro. In genere su ogni scheda madre sono presenti: • la CPU (Central Process Unit); • la memoria; • le interfacce per le memorie di massa; • le porte seriali e parallele; • i connettori necessari per la gestione delle periferiche (mouse e tastiera); • gli slot di espansione (per esempio ISA, PCI, AGP).

  6. HARDWARE L’unità centrale: la CPU La CPU (Central Process Unit); è il microprocessore centrale del pc, il cuore ed il cervello del computer: è posizionato sulla scheda madre, al suo interno avvengono la maggior parte delle operazioni di calcolo. La CPU è costituita da due componenti principali: • l’unità logico-aritmetica (ALU), dove vengono svolte le operazioni logiche e aritmetiche; • l’unità di controllo che recupera le istruzioni dalla memoria , le decodifica e le esegue. La velocità di lavoro di un processore si esprime in megahertz (MHz). Maggiore la velocità del processore, maggiore il numero di operazioni che il processore è in grado di eseguire in un secondo.

  7. HARDWARE L’unità centrale: la RAM La RAM (Random Access Memory, cioè memoria ad accesso casuale) è un supporto di memoria sul quale il pc scrive e dal quale legge informazioni; è la memoria “a breve termine” che il pc usa per eseguire calcoli e istruzioni. La RAM è alloggiata negli appositi slot della scheda madre. La dimensione della RAM viene misurata in megabyte (MB). I pc correntemente in vendita hanno da 512 MB di RAM in su, ma per uso d’ufficio sono sufficienti anche 128-256 MB. E’ importante sapere che: • la RAM è volatile, il suo contenuto si cancella quando spegniamo il pc; • la RAM e il processore sono i componenti principali che determinano la velocità di elaborazione di un pc (anche se per determinare la potenza di un pc entrano in ballo anche altri fattori).

  8. HARDWARE L’unità centrale: il disco fisso Il disco fisso (o Hard Disk) è l’unità di memoria di massa sulla quale possiamo registrare le informazioni in modo permanente (non scompaiono quando spegniamo il pc): ogni pc ha almeno un disco fisso. La capacità di un disco fisso si misura in gigabyte (GB): attualmente i nuovi pc hanno dischi fissi con capacità di 100 GB o superiori. Il disco fisso comprende una parte meccanica e il supporto magnetico sul quale vengono registrati i dati: dato che è un dispositivo di precisione, bisogna sempre mettere in conto la possibilità che si guasti…

  9. HARDWARE Altri dispositivi per lettura/scrittura di memorie di massa Oltre al disco fisso ci sono sempre, nell’unità centrale, uno o più dispositivi per l’uso di altre memoria di massa. I più comuni tra questi dispositivi sono: • il lettore/scrittore di floppy disk (i dischetti con capacità pari a 1,44 megabyte); • il lettore di CD (Compact Disk - con capacità pari a 650-700 megabyte); • il lettore di DVD (Digital Versatile Disk - con capacità pari circa a 4,7 gigabyte); • il lettore/masterizzatore di CD o di CD e DVD che è in grado, oltre che di leggere, anche di scrivere i dati su speciali CD o DVD appositamente fabbricati.

  10. HARDWARE L’unità centrale: le porte di comunicazione Sull’unità centrale sono presenti anche le porte di comunicazione del pc: la loro funzione è quella di permettere il collegamento delle periferiche esterne (monitor, tastiera etc.) all’unità centrale. Le porte di comunicazione più diffuse sono: • la porta seriale (piuttosto lenta e sempre meno utilizzata); • la porta parallela (usata di norma per collegare la stampante locale); • le porte USB (Universal Serial Bus). Altre porte meno comuni sono la porta SCSI, la porta IrDA (Infrared Data Association)e la porta FireWire.

  11. HARDWARE L’unità centrale: le porte USB Le porte USB (Universal Serial Bus) sono quelle di ultima generazione (presenti per la prima volta comunemente sui pc con processore Pentium III): permettono il passaggio di dati in modalità seriale, ma con velocità molto superiori alle porte seriali tradizionali. A una sola porta USB possono essere collegati fino a 127 elementi in cascata tra di loro, e il collegamento USB può essere fatto o eliminato anche a PC acceso (ma con cautela…). Le porte USB hanno migliorato nel tempo le loro prestazioni: attualmente la porta USB di tipo 2.0 permette in teoria il trasferimento dati alla velocità di 480 milioni di bit al secondo. Attualmente vi sono molti dispositivi di ultima generazione collegabili via USB: tastiere, mouse, monitor, stampanti, scanner, dischi rigidi esterni grandi e piccoli, lettori di smart card, modem, macchine fotografiche digitali etc..

  12. HARDWARE I dispositivi di input I dispositivi di input sono quelli che permettono all’utente di interagire con il pc inserendovi informazioni e impartendogli comandi. I principali dispositivi di input sono: • la tastiera; • il mouse (anche nella versione trackball). Sono dispositivi di input anche il touchpad, il joystick, le penne ottiche, le tavolette grafiche, la macchina fotografica digitale, lo scanner e il microfono.

  13. HARDWARE I dispositivi di output I dispositivi di output sono i mezzi con i quali il pc fornisce all’utente il risultato dell’elaborazione dei dati e dell’esecuzione dei comandi impartitigli. I dispositivi di output sono: • il monitor; • la stampante (in ogni possibile versione); • gli altoparlanti (e le cuffie). Vi è un tipo di monitor (il touch screen) che è però in grado di fungere sia da dispositivo di output che di input, perché è sensibile al tatto.

  14. IL SOFTWARE Il software (parola coniata in inglese in opposizione al termine hardware, e non traducibile in italiano) è il “pensiero” del computer, cioè tutti i programmi che contengono le informazioni necessarie per sfruttare le potenzialità dell’hardware, e che ci permettono di “usare” il computer. Il software può essere di due tipi: • software di sistema, o sistema operativo; • software applicativo.

  15. SOFTWARE: IL SISTEMA OPERATIVO Che cosa è Il sistema operativo è il software che permette e “governa” il funzionamento del pc; è, in realtà, un insieme di programmi che consente di gestire tutte le risorse indispensabili del pc, rendendone possibile l’uso da parte dell’utente. Il sistema operativo, inoltre, coordina tutte le risorse del computer garantendo in maniera efficiente e flessibile il funzionamento dei programmi (software applicativo) che sono o saranno installati sul pc.

  16. SOFTWARE: IL SISTEMA OPERATIVO Un po’ di storia Il primo sistema operativo ad essere diffuso su larga scala con i personal computer di tipo IBM-compatibili fu l’MS-DOS (acronimo di Microsoft Disk Operating System), con un’interfaccia a caratteri (o testuale). Contemporaneamente, la Apple, produttrice dei computer Macintosh, creò per questi il sistema operativo Mac OS, dotato di un’interfaccia grafica che rendeva l’uso del computer, soprattutto per l’utente non esperto di informatica, assai più agevole. La Microsoft sviluppò allora un’interfaccia grafica per l’MS-DOS, allo scopo di facilitarne l’uso, cui fu dato il nome di Microsoft Windows (trad. finestre).

  17. SOFTWARE: IL SISTEMA OPERATIVO Ancora un po’ di storia Il sistema operativo Mac OS si è evoluto nel tempo, ma è sempre restato il s.o. dei computer prodotti dalla Apple, e non ne è mai stata rilasciata una versione per i pc di tipo IBM-compatibili, che erano e sono i pc più diffusi, anche a causa del prezzo inferiore. I computer della Apple sono stati e vengono tuttora molto utilizzati in alcuni settori dove sono necessarie particolari capacità di elaborazione grafica (editing video e audio, desktop publishing etc.).

  18. SOFTWARE: IL SISTEMA OPERATIVO Ancora un po’ di storia Anche il sistema operativo Microsoft Windows (che all’inizio, fino alla sua versione 3.0, necessitava della presenza sul pc del s.o. MS-DOS) si è evoluto nel tempo,dando luogo a: • Windows 95; • Windows 98 e Windows 98 Second Edition; • Windows Millenium Edition; • Windows NT; • Windows 2000; • Windows Xp, che è la versione corrente .

  19. SOFTWARE: IL SISTEMA OPERATIVO Ancora un po’ di storia Nel corso del tempo, è nato anche un altro sistema operativo, con caratteristiche di maggiore efficienza e stabilità, utilizzato soprattutto nel caso di computer utilizzati da un elevato numero di utenti, di nome UNIX. A partire dagli anni ‘90, a UNIX si è affiancato il s.o. Linux, basato su un progetto open source, creato da Linus Torwalds: Linux è distribuito gratuitamente, il suo codice sorgente è accessibile a chiunque e chiunque può modificarlo e ampliarlo secondo le sue necessità, seguendo delle regole prestabilite che garantiscono le caratteristiche di disponibilità gratuita per tutti. Da qualche anno, sono disponibili anche dei programmi di interfaccia grafica per Linux, che lo hanno reso più utilizzabile anche da parte di utenti non esperti.

  20. SOFTWARE: IL SISTEMA OPERATIVO Ancora un po’ di storia Anche se il sistema operativo Linux sta conoscendo, in virtù delle sue molte qualità di robustezza e del ridottissimo costo delle sue versioni commerciali, una notevole espansione, e se ormai da molti anni è disponibile per questo sistema operativo una buona dotazione di software applicativo, Microsoft Windows è ancora attualmente quello più diffuso a livello mondiale. La Microsoft ha già annunciato per il 2007 l’uscita di una nuova versione del suo sistema operativo.

  21. SOFTWARE: IL SISTEMA OPERATIVO Funzioni del s.o. Il s.o. Windows, in tutte le sue versioni, oltre a occuparsi del funzionamento del pc (e delle periferiche ad esso collegate), offre all’utente anche gli strumenti per verificare il funzionamento del computer e di tutte le periferiche (utilità di sistema varie), per gestire il contenuto dei supporti di memoria di massa come disco fisso e dischetti (Esplora risorse). Offre anche una serie di “accessori” cioè programmi applicativi piuttosto semplici che possono risultare utili all’utente in varie occasioni, anche se non possiedono la potenza e la versatilità dei programmi applicativi veri e propri (che vanno acquistati a parte e installati).

  22. SOFTWARE: IL SISTEMA OPERATIVO Gli accessori Gli accessori disponibili con Windows sono: • Calcolatrice: una vera e propria calcolatrice tascabile; • Blocco note: un semplice programma per scrivere testi; • WordPad: per scrivere testi, ma un po’ più potente; • Paint: semplice programma di grafica • Windows Movie Maker: per il trattamento di file multimediali; • Rubrica: un’agendina per memorizzare numeri di telefono e indirizzi.

  23. SOFTWARE: IL SOFTWARE APPLICATIVO A differenza del software di sistema, un software applicativo viene sviluppato per svolgere bene un solo scopo specifico: quindi i tipi di software applicativo sono moltissimi, tanti quanti i possibili compiti da svolgere con un pc. I software applicativi più comunemente utilizzati sono: • gli elaboratori di testo; • i fogli elettronici; • i database; • i programmi di elaborazione grafica; • i navigatori di internet (o browser); • i programmi di posta elettronica; • gli antivirus.

  24. SOFTWARE: IL SOFTWARE APPLICATIVO Applicativi in uso in Regione Toscana Negli uffici della Regione Toscana, i software applicativi installati sulla postazione di lavoro standard sono: • per l’elaborazione di testi: Microsoft Word; • per l’elaborazione di fogli elettronici: Microsoft Excel; • per l’elaborazione di basi di dati: Microsoft Access; • per leggere i file pdf: Acrobat Reader (della Adobe); • per navigare in internet: Microsoft Internet Explorer e Mozilla Firefox; • per la posta elettronica: Pegasus Mail e Mozilla Thunderbird; • per comprimere i file: WinZip; • come applicativi antivirus: F-Secure e McAfeeVirusScan.

  25. SOFTWARE: IL SOFTWARE APPLICATIVO Applicativi in uso in Regione Toscana Vi sono degli altri software applicativi che vengono installati solo su alcune postazioni di lavoro, perché servono a svolgere determinate attività non necessarie per tutti gli uffici/utenti. Ad esempio: • software per masterizzare CD e DVD: Nero Burning ROM (della Ahead) ; • software per la gestione di rubriche di indirizzi e di agende per appuntamenti: Lotus Agenda; • software per elaborazioni grafiche: Adobe PhotoShop e Jasc Paint Shop Pro; • software per la creazione e gestione di pagine e siti web: Dreamweaver (della Macromedia).

  26. SOFTWARE: IL SOFTWARE APPLICATIVO Applicativi in uso in Regione Toscana Oltre ai software applicativi elencati, che sono normalmente in commercio e possono essere utilizzati da chiunque disponga di un computer, vi sono molti altri software che la Regione Toscana ha prodotto o commissionato per l’uso specifico nei suoi uffici. Ecco solo qualche esempio: • software per la redazione dei decreti e delle delibere (Atti241); • software per la protocollazione dei documenti; • software per la redazione e il controllo dei piani di lavoro; • software per la preparazione degli atti necessari per effettuare una trasferta di lavoro.

  27. SOFTWARE: I FILE Cosa sono e a cosa servono Il sistema operativo e i programmi applicativi sono “fatti” di file: un file è semplicemente una collezione di dati e/o di istruzioni. Il s.o. Windows, per esempio, è composto di migliaia di file, un semplice programma applicativo da decine/centinaia di file. Questi file sono memorizzati sul disco fisso del pc, e l’utente non deve modificarli/cancellarli/spostarli per alcun motivo, pena il non funzionamento del pc o del programma. Ma anche i documenti prodotti dall’utente utilizzando il pc vengono memorizzati sotto forma di file: questi file sono, evidentemente, modificabili/cancellabili/spostabili a piacere dell’utente.

  28. SOFTWARE: I FILE Come identificarli Il s.o. Windows tenta di “proteggere” i file e le cartelle che lo costituiscono con una serie di accorgimenti (ad esempio le cartelle contenenti i file di sistema vengono visualizzate nella finestra di Esplora risorse solo dopo un avvertimento all’utente riguardo alla loro importanza): ma ogni accorgimento può essere aggirato o ignorato da un utente un po’ curioso. La migliore protezione per evitare di danneggiare involontariamente il software installato sul proprio pc è la cautela e un po’ di informazioni sui tipi di file esistenti.

  29. SOFTWARE: I FILE Come identificarli La prudenza ci suggerisce di evitare di modificare, cancellare o spostare i file (e anche le cartelle): • di cui ignoriamo l’origine: probabilmente sono stati messi sul nostro disco fisso dal sistema operativo o da un programma installato successivamente, e sono necessari per il funzionamento del s.o. o del programma; • che sono memorizzati nella cartella di sistema (ad esempio C:\Windows) e nelle sue sottocartelle. I file contenenti documenti prodotti dall’utente sono (o dovrebbero essere…) nella cartella C:\Documenti (o qualcosa di simile), o comunque in una cartella creata dall’utente stesso (qualcosa del tipo C:\LettereGenoveffa).

  30. SOFTWARE: I FILE Come identificarli In ogni caso, può essere di aiuto sapere che è possibile individuare i vari tipi di file (a cosa servono - quale programma li ha prodotti) per mezzo della loro estensione: l’estensione è il gruppo di tre caratteri presente nel nome di un file dopo il carattere . (punto). LetteraMaria.doc estensione del nome del file nome del file

  31. SOFTWARE: I FILE Come identificarli Ecco un elenco di alcune estensioni di file eseguibili o connessi in qualche modo al funzionamento del sistema operativo o dei programmi applicativi, che di solito conviene non toccare: • .bat : file batch (cioè elenco di comandi da eseguire nell'ordine) per s.o. MS-DOS o Windows; • .dll : file di libreria di funzioni per Windows (utilizzata da programmi eseguibili); • .exe : file di programma eseguibile; • .ini : file contenente le impostazioni e le preferenze per un programma per Windows, cioè un file diconfigurazione; • .pif : file contenente le impostazioni necessarie per eseguire un programma DOS da Windows.

  32. SOFTWARE: I FILE Come identificarli Ecco invece un elenco di alcune estensioni di file creati da programmi applicativi molto usati, e che NON sono connessi al funzionamento del sistema operativo o dei programmi applicativi: • .doc : documento in formato Word per Windows; • .htm : documento con pagina standard Internet (anche .html); • .jpg : file in formato grafico (anche .jpeg); • .mdb : file di database prodotto con Microsoft Access ; • .pdf : documento in formato Adobe Acrobat ; • .txt : file contenente testo ASCII; • .xls : file in formato Microsoft Excel; • .zip : archivio compresso realizzato con PkZip o WinZip.

  33. SOFTWARE: I FILE Come identificarli In ogni caso, si deve tenere sempre presente la norma di prudenza che ci dice di NON toccare in alcun modo file di cui non si è assolutamente certi riguardo all’importanza e al ruolo che hanno nel pc. Se si è convinti di dover cancellare o spostare un file di cui non si conosce vita, morte e miracoli, perché si è sicuri che sia dannoso per il pc (un virus, o uno spyware o simile), meglio indugiare un minuto di più e chiamare un referente… Come ultimo suggerimento, sarebbe meglio evitare di assegnare a un file un nome con doppia estensione (es. LetteraMaria.2006.doc), anche perché il trucco della doppia estensione è utilizzato dai produttori di virus per gabbare gli utenti poco accorti (esempio: un file con nome aprimi.doc.pif sembra un documento di Word, ma può essere un virus…).

  34. LA SMART CARD Tutto quello che avreste sempre voluto sapere... Ogni dipendente della Regione Toscana è ormai stato dotato di una smart card. La smart card contiene un minuscolo chip sul quale è stato memorizzato il certificato di sicurezza del dipendente. Il certificato di sicurezza, che ha validità per 3 anni (dato ricavabile dal certificato stesso) contiene il codice fiscale del dipendente, che lo identifica univocamente. La Regione Toscana ha deciso di adottare il certificato di sicurezza su smart card come mezzo di identificazione sicuro per l’uso di procedure informatiche per le quali è necessaria la sicurezza dell’identità dell’utilizzatore e la protezione della riservatezza dei dati (ad esempio la procedura dei giustificativi, le procedure di bilancio etc.).

  35. LA SMART CARD Tutto quello che avreste sempre voluto sapere... Il lettore di smart card collegato al pc è in grado di “leggere” il certificato di sicurezza memorizzato sul chip della smart card: quando una procedura informatica lo richiede, il lettore legge il certificato, comunica i dati al pc che provvede a chiedere all’utente di digitare il PIN (Personal Identification Number - numero di identificazione personale: la password). Con questa modalità si può essere ragionevolmente sicuri che l’utente che accede alla procedura sia proprio che dice di essere: l’eventuale malintenzionato dovrebbe essere sia munito della smart card dell’utente, sia essere a conoscenza del suo PIN: con un minimo di accortezza, tale evenienza dovrebbe essere molto difficile a verificarsi.

  36. LA SMART CARD Tutto quello che avreste sempre voluto sapere... Il PIN è di 8 cifre: non è accettato un PIN più corto, e non è possibile utilizzare caratteri alfabetici (solo numeri), proprio per garantirne l’inviolabilità. Come forse alcuni di voi avranno avuto modo di notare, se, alla richiesta del PIN, lo si digita sbagliato per 3 volte di fila, il certificato di sicurezza si “blocca”, cioè non è più utilizzabile finché non si effettua l’operazione di sblocco. Tale operazione è effettuabile con un apposito software, digitando per 3 volte di fila il PIN giusto, presso le postazioni per ciò predisposte a opera dei referenti per l’informatica delle D.G.. Il PIN è modificabile dall’utente, con l’apposito software.

  37. LA SMART CARD Tutto quello che avreste sempre voluto sapere... La smart card dei dirigenti (e degli assessori) contiene due certificati: • il certificato di sicurezza: uguale a quello degli altri dipendenti, e con il quale accedono a tutte le procedure informatiche che richiedono la smart card; • il certificato di firma: permette la firma digitale di documenti elettronici. Con l’apposizione della firma digitale, in presenza di determinate infrastrutture informatiche di sicurezza e della appropriata normativa, è possibile produrre documenti elettronici con validità legale. Al momento attuale la firma elettronica non è utilizzata nelle procedure informatiche della Regione Toscana.

  38. LA SMART CARD Tutto quello che avreste sempre voluto sapere... Si ricorda, per chiarire ogni possibile dubbio, che, al momento attuale, nessun documento trasmesso per posta elettronica ha alcuna validità legale, e non è paragonabile, ad esempio, a quanto trasmesso per posta normale con raccomandata A.R.. La trasmissione per via posta elettronica, anche in allegato, di lettere e documenti sui quali sia apposto in calce il facsimile della firma del mittente (vale a dire la “fotografia” della sua firma) non produce in alcun modo un documento “firmato elettronicamente”, e tanto meno un documento a validità legale, ma solo un passabile facsimile.

  39. IL PC COLLEGATO ALLA RETE Un po’ di storia... Prima dell’avvento del pc si avevano calcolatori centralizzati con i quali l’operatore interagiva inizialmente con schede perforate: l’operatore doveva quindi fisicamente recarsi presso il calcolatore. In seguito iniziarono a essere diffusi i videoterminali: l’operatore aveva un monitor e una tastiera e dialogava con il calcolatore ma solo tramite comandi di linea. L’informatica era dominio di pochi.

  40. calcolatore centrale + videoterminali: memoria di massa e impegno di calcolo centralizzate, flusso di dati continuo durante l’uso del videoterminale, nessuna necessità di manutenzione software sul videoterminale; elevata condivisione del lavoro all’interno dell’organizzazione ma difficile comunicazione verso l’esterno; pc da solo (stand alone): impegno di calcolo e di memoria di massa residenti in locale e non condivisibili; ci si scambia il lavoro con difficoltà (tramite dischetti); l’utente tende a avere più esigenze (grafica). Differenze fondamentali IL PC COLLEGATO ALLA RETE

  41. Pc collegato in rete: memoria e calcolo sono oneri che possono essere condivisi; si può lavorare anche senza sfruttare le risorse della rete; il lavoro viene condiviso con facilità (tramite file server, internet); si riesce ad avere una comunicazione semplice e immediata (posta elettronica, audio e video conferenze). Differenze fondamentali IL PC COLLEGATO ALLA RETE

  42. dispositivo di comunicazione (il proprio pc + scheda di rete) mezzo fisico di trasmissione (cavo, onde elettromagnetiche) dispositivi di interconnessione e smistamento (hub, switch, router) dispositivi e server di protezione(firewall, proxy) Altri dispositivi di comunicazione (pc con schede di rete, server con schede di rete) Cos’è la rete e da cosa è composta IL PC COLLEGATO ALLA RETE Esistono due situazioni tipiche: • pc collegato alla rete internet da casa tramite un modem; • pc inserito in una rete locale e aziendale

  43. Il pc collegato a internet da casa Cosa si può fare da casa: • accedere a internet “liberamente” e senza filtri e PROTEZIONI; • accedere alla posta elettronica del nostro provider o di altri server di posta tramite opportuni accorgimenti; • condividere files con delle comunità. Cosa NON si può fare da casa: • condividere le risorse di rete aziendali (eccezione: telelavoro).

  44. Il pc collegato alla rete locale e alle risorse di rete aziendale

  45. Cosa si può fare: condividere risorse con i colleghi (cartelle, file, stampanti, direttamente o tramite server); comunicare con i colleghi o con l’esterno; sfruttare le risorse di rete aziendale (connettività veloce, webserver + intranet aziendale, posta elettronica aziendale, servizi di aggiornamento e backup automatici, sicurezza dei dati, filtri e privacy); Cosa non si può fare accedere a internet “liberamente” e senza filtri e PROTEZIONI; visitare intranet aziendali diverse dalla propria azienda; condividere file con delle comunità. Pc collegato alla rete locale e alle risorse di rete aziendale

  46. i pc devono essere interconnessi fra loro tramite dei mezzi trasmissivi; si stabiliscono dei linguaggi (protocolli) fra macchine dello stesso tipo e dei traduttori fra macchine di tipo diverso (tali linguaggi sono tanto meno comprensibili quanto più ci si avvicina al transito sul mezzo fisico). Vi sono vari tipi di protocolli: protocolli applicativi (per es. Telnet, FTP, POP, SMTP); protocolli di trasporto (per es. TCP, IP, IPX); transito sulle reti (per es. Ethernet (IEEE 802.x), ATM, Frame Relay). Comunicare con un pc tramite la rete

  47. Ogni dispositivo in rete (PC, server, stampante) ha un indirizzo IP unico e statico per ogni interfaccia 159.213.xxx.xxx I dispositivi sulla rete vengono identificati univocamente tramite queste quattro terne di numeri (< 255 - 28) espressi in notazione decimale Conflitto IP: 2 dispositivi con lo stesso IP; il primo che si accende si collega alla rete, l’altro ne è escluso finché non si spegne il primo; in presenza di tale situazione è necessario chiamare subito il referente informatico. Comunicare con un pc tramite la retenegli uffici della Regione Toscana <32 rete interna della Regione Toscana

  48. Reperire informazioni tramite la rete - Internet Come funziona internet? L’utente fa una richiesta tramite il proprio browser (trad. letterale sfogliatore, è il software per navigare in internet): es: http://www.regione.toscana.it/ref/mail/relape.htm indirizzo internet protocollo percorso e file richiesto tipo di servizio il server DNS capisce l’indirizzo, e inoltra la richiesta verso il server giusto; il server proxy analizza la richiesta per verificarne la correttezza; ilserver firewall verifica le autorizzazioni TCP/IP; il server Web di destinazione analizza la richiesta e fornisce la risposta che (dopo essere ritransitata da firewall e proxy) giunge all’utente.

  49. Qualche definizione: HTML: Hyper Text Markup Language inventato al CERN a Ginevra per lo scambio di informazioni; pagine htm statiche: il loro contenuto e la loro visualizzazione è determinata una volta per tutte dal file “.htm”; script: piccoli programmi contenuti nelle pagine WEB che possono fare da tramite per altri ambienti; pagine htm dinamiche: la visualizzazione è determinata dal file “.htm” ma il contenuto dipende dalle risposte che i server di destinazione (non soltanto il server WEB) forniscono alle richieste che l’utente ha fatto tramite il browser; in questo modo si può avere anche uno scambio più interattivo fra utente e World Wide Web Reperire informazioni tramite la rete - Internet

  50. Architettura client-server. L’utente ha un proprio spazio su server (casella di posta elettronica) e autorizzazioni a fare richieste e azioni (controllare la posta e spedire). casella di posta= username + password + servizi concessi La casella di posta ha un indirizzo del tipo: andrea.falciani@regione.toscana.it o andreafalciani@libero.it (il simbolo @ è l’antica legatura medioevale: era l’ “ad” latino, cioè “presso”) Prima di @ c’è lo username o l’alias dello username; dopo l’ @ c’è l’indirizzo letterale del server di posta. Questo sistema è stato inventato dai militari americani, poi è stato trasformato e migliorato nelle università (trasmissione di stringhe di testo). Comunicare tramite la posta elettronica

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