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La “crisi” del 300

La “crisi” del 300. Fonti di riferimento. Villani, Cronica (1346-47) Spopolamenti e migrazioni nel territorio di Bordeaux (1346; 1417) Historia Anglicana, Storie pistoiesi (1316; 1347) Agnolo del Tura del Grasso, cronaca senese (1348) Boccaccio, Decamerone (1348).

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La “crisi” del 300

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Presentation Transcript


  1. La “crisi” del 300

  2. Fonti di riferimento • Villani, Cronica (1346-47) • Spopolamenti e migrazioni nel territorio di Bordeaux (1346; 1417) • Historia Anglicana, Storie pistoiesi (1316; 1347) • Agnolo del Tura del Grasso, cronaca senese (1348) • Boccaccio, Decamerone (1348)

  3. Dalle fonti si desume… • Già dall'inizio del '300 si presenatano carestie con spopolamento di villaggi. In alcuni casi la popolazione si trasferisce nelle città • le carestie sono in parte motivate da cattive condizioni climatiche • le carestie provocano il rialzo indiscriminato dei prezzi • anche la guerre incidono sullo spopolamento • alle carestie si collega tra il 1347-48 una devastante epidemia che accentua la mortalità e fenomeni di spopolamento • l'epidemia si diffonde con un contagio universale e con sintomi comuni • l'epidemia, ma anche in precedenza le carestie, allentano i vincoli di solidarietà, diffondono angoscia e paura, disgregano la società

  4. La storiografia contemporanea e la “Crisi del Trecento” • H.Pirenne, Storia economica e sociale del Medioevo, 1933: individua la crisi nella fine dell’espansione commerciale, nel tramonto delle fiere della Champagne, nel declino dell’industria tessile fiamminga, nella fine della colonizzazione tedesca verso est, nell’arresto demografico • W.Abel, Congiuntura agraria e crisi agrarie, 1935 : si concentra sugli aspetti demografici della crisi -> limiti malthusiani allo sviluppo. Analisi dello spopolamento dei villaggi. Crisi demografica accelerata, ma non causata dalla peste • L.Génicot, Crisi. Dal Medioevo all’età moderna (Storia economica di Cambdrige), (1966) Modello complessivo di spiegazione della crisi

  5. W.Abel-analisi del testo • Scomparsa dei villaggi legata alle guerre; scomparsa più lenta di altri villaggi, molteplicità delle cause addotte per lo spopolamento dei villaggi, • Causa possibile di una scomparsa: mortalità superiore alla natalità o emigrazione; A) diffusione delle epidemie; B) studi norvegesi: emigrazione dai distretti più lontani e improduttivi verso quelli più produttivi, dalle montagne a valle; abbandono dei villaggi di più tarda formazione -> fattori geografici e scarsa produttività dei terreni incidono sui fattori di spopolamento • La fame di terre in un periodo di pressione aveva spinto la popolazione verso terre più improduttive -> nel momento in cui la grande peste lascia con minore popolazione i terreni più favorevoli si verifica lo spostamento -> selezione degli insediamenti • Motivazioni d’ordine socio economico: forte pressione di prelievi sul mondo contadino, scarsa redditività delle culture cerealicole legato al calo dei prezzi dei cereali rispetto altri generi comporta uno spostamento al pascolo e all’allevamento • Emigrazione dei contadini verso le città

  6. Impossibilità di alterare ulteriormente il rapporto bosco-arativi Limiti delle tecnologie Ipersfruttamento dei suoli Sfruttamento di suoli poco produttivi (es. collinari) Espansione degli arativi sui pascoli Calo delle rendite Riduzione dell’apporto dei concimi naturali Dissesto del territorio Insterilimento dei suoli Ulteriore calo della produzione Abbandono dei villaggi Crisi demografica Il modello di Abel-Génicot Pressione demografica

  7. L’incidenza delle carestie e della peste sulla popolazione europea e italiana

  8. Calo della popolazione Europea per la peste nel ‘300

  9. Andamento prezzi contea di York

  10. Trasformazioni innovative Introduzione di culture più redditizie e allevamento (caso della Lombardia) Nuovi contratti di affitto Sviluppo dell’allevamento brado e transumante (sud Italia, Spagna del nord) Trasformazioni regressive Rifeudalizzazione (est Europa) Cipolla-Duby: la crisi come momento di ristrutturazione Abbandono delle terre meno fertili Riorganizzazione della produzione agricola

  11. RISTRUTTURAZIONE MANIFATTURA

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