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Fondazione Opera Santa Rita

Fondazione Opera Santa Rita. Percorsi di inclusione lavorativa con soggetti con autismo: esperienze, difficoltà e prospettive dott.ssa Francesca Faggi francescafaggi@tin.it. Fondazione Opera Santa Rita.

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Presentation Transcript


  1. Fondazione Opera Santa Rita Percorsi di inclusione lavorativa con soggetti con autismo: esperienze, difficoltà e prospettive dott.ssa Francesca Faggi francescafaggi@tin.it

  2. Fondazione Opera Santa Rita • Esperienza sul territorio pratese di servizi specializzati in convenzione con la usl territoriale : • Centro Silvio Politano: • Ambulatorio • Centro diurno per soggetti in età scolare • Centro diurno per adolescenti e adulti • Servizio domiciliare ISI • Struttura residenziale “Villa Nesti”

  3. Fondazione Opera Santa Rita • In carico circa 30 soggetti adolescenti e adulti nelle varie strutture con vario grado di gravità comportamentale e di compromissione. • Soggetti per i quali non è possibile pensare un inserimento lavorativo, neppure protetto.

  4. Riflessioni iniziali:di che cosa abbiamo bisogno? • Specificità di intervento e formazione degli operatori • Situazione protetta e costruita su misura sui nostri ragazzi • Training di apprendimento per aumentare le competenze di singole azioni, i tempi di lavoro, la capacità di sostenere ambienti diversi da quelli abituali • Finalizzare l’intervento riabilitativo al lavoro • Rispettare l’età anagrafica dei soggetti • Offrire reali possibilità di integrazione per tutti al di là delle capacità e del livello di gravità • Uso del tempo finalizzato e non solo passatempo

  5. Centro Silvio Politano: Sez. di via Bisori Centro Diurno che ospita 16 soggetti autistici adolescenti e adulti Residenza Villa Nesti che è composta da 2 comunità alloggio di 8 posti ciascuna Strutture interessate al progetto

  6. Progetto lavoroDA DOVE SIAMO PARTITI: • Compiti per i quali ci possa essere una suddivisione delle azioni che semplifichi al massimo la difficoltà in modo da poter chiedere a soggetti con competenze diverse azioni di diversa difficoltà • Luoghi fisici che siano caratterizzati come luoghi di lavoro, diversi da quelli abituali di vita • Personale formato e specializzato • Intervento sui livelli di aiuto e di supporto • Inserimento nel territorio e contatti con aziende locali • Bisogno di formare i nostri ragazzi e renderli capaci di sostenere luoghi di inserimento .

  7. TRIADE SINTOMATOLOGICA • COMUNICAZIONE • RELAZIONI • INTERESSI RISTRETTI

  8. Singoli progetti per rispondere a un’unica esigenza

  9. Progetto lavoro: le scelte • Lavoro Ceste di Natale • Insacchettamento legumi e frutta secca • Pesatura • Stampa scadenze e etichettatura • Chiusura e confezionamento sacchetti • Confezionamento ceste • Consegna • Contatti con aziende • Gestione email

  10. Lavoro Ceste di Natale • Primo anno 2006 : 250 ordini • Dal Secondo anno 2007: 900 ordini per circa 5000 sacchetti confezionati • Dal 2008 spazio esterno per la produzione • Invio di catalogo per email • Attività da settembre a dicembre di ogni anno

  11. LE CESTE DI NATALE

  12. Il magazzino • Capannone esterno per il lavoro su commessa da parte di aziende del territorio: • Attualmente : • Assemblaggio di piercing, • Montaggio di etichette

  13. L’ORTO e LA SERRA • Grande spazio esterno a villa nesti • Serra professionale di 300 mq • Produzione di ortaggi per il fabbisogno della residenza e della Fondazione • Costituzione di una cooperativa di tipo B

  14. L’ORTO

  15. L’ORTO

  16. Progetto il Ristorante • Iniziato nel gennaio 2007 • Iniziale coinvolgimento di 4 soggetti nelle varie fasi • Attuale coinvolgimento di 10 soggetti

  17. Progetto il Ristorante • PRIMA FASE: • OBIETTIVO: Fornire Competenze in cucina per la realizzazione di semplici azioni e semplici pietanze in autonomia: • Attivazione di un laboratorio di cucina 2 volte a settimana all’interno delle attività riabilitative del Centro Politano. Rapporto individuale o di 1 operatore a 2 soggetti • Totale ragazzi coinvolti 6 • Schemi di lavoro visivi o scritti • Pietanze divise in sotto azioni • Importanti aiuti visivi e verbali • Uso del modellaggio

  18. Progetto il Ristorante • PRIMA FASE: • OBIETTIVO: Apprendimento di azioni per un’apparecchiatura quotidiana in autonomia • Task analysis per il compito dell’apparecchiatura: coinvolgimento di soggetti anche più gravi • Forte Strutturazione del compito • Forti aiuti visivi • Uso del rinforzo materiale o sociale

  19. Progetto il Ristorante • PRIMA FASE: • OBIETTIVO: Competenza di saper rispondere a richieste • Training individuali per rispondere a domande concrete in situazioni contestuali o di apprendimento strutturato • Uso del modellaggio con gli operatori con ruolo attivo • Sfruttamento di contesti che facilitano l’occasione di effettuare richieste: tavola, colazione, luoghi esterni • Doppio ruolo di chi soddisfa le richieste e di chi chiede • Occasione per stimolare tutti a effettuare le richieste anche i soggetti non verbali (colazione)

  20. Progetto il Ristorante • PRIMA FASE: • OBIETTIVO: Saper servire • Servire i compagni durante la colazione (affiancamento in rapporto individuale) • Servire i compagni a tavola durante il pasto 1 volta a settimana, 2 soggetti,1 operatore,pranzo anticipato

  21. Progetto il Ristorante • SECONDA FASE • OBIETTIVO: Fornire Competenze in cucina per la realizzazione pietanze più elaborate in autonomia: • Menù fissi, azioni ripetute • Laboratorio di cucina 3 volte a settimana, attualmente tutti i giorni

  22. Progetto il Ristorante • SECONDA FASE • OBIETTIVO: competenza di apparecchiare una tavola elegante in autonomia • Acquisto materiale • Training individuali • Attività quotidiana

  23. Progetto il Ristorante • SECONDA FASE • OBIETTIVO: Competenza di Saper servire e di un comportamento sociale adeguato • Fase 1: • servire a pranzo persone esterne al centro (colleghi,familiari), • Fase 2: • Cambiamento dell’orario dell’attività con spostamento alla cena • Training per accettare il cambiamento di routine (agende, orari definiti, visualizzazione, calendario mensile) • Fase 3 : • Cene programmate (1-2volte al mese), eventi particolari a richiesta (Battesimo, aperitivo) • Cene in luoghi diversi dal Centro

  24. PROGETTO RISTORANTE • FASE ATTUALE • 1 CENA A SETTIMANA SU PRENOTAZIONE NEI LOCALI DELL’OPERA 22 • MENU’ FISSI MA CHE CAMBIANO PER OGNI CENA. • DIVISIONE IN TRE TURNI PER IL LAVORO (cucina, apparecchiatura, sala)

  25. Progetto il Ristorante

  26. Progetto il Ristorante • Ristorante didattico • Pensato per offrire una possibilità di lavoro concreta per i soggetti ospiti delle strutture del S.Rita: • Ragazzi con disagio sociale, affidati dal tribunale dei minori o dai servizi sociali • Ragazzi ospiti delle strutture sanitarie • All’interno educatori dipendenti della Fondazione • Sale interne per 64 coperti, spazio esterno per circa 60 coperti • Ortaggi forniti dall’orto gestito dai ragazzi di Villa Nesti

  27. Progetto il Ristorante • Per i nostri ragazzi è previsto: • 1 giorno a settimana gestito completamente in questa fase di apertura per cene a prenotazione • Apertura aprile 2009

  28. Progetto il Ristorante • Problemi e difficoltà • Interruzione degli aspetti ritualistici e ossessivi • Comportamento sociale adeguato: frasi di circostanza, frasi legate al contesto, saluto adeguato, esecuzione della richiesta • Saper sostenere il compito a lungo (oltre la mezzanotte). attualmente tornano a casa ripresi dalle famiglie intorno alle 10,30 e sono organizzati n 2 turni (preparazione pasto/apparecchiatura e servizio ai tavoli. I due turni si ritrovano a cena) • Dipendenza dagli aiuti visivi o dalla presenza dell’operatore nella fase del servire

  29. Stato attuale:PROBLEMI • DIFFICOLTA’ NEL CREARE UNA RETE SOCIALE • DIFFICOLTA’ NEL REPERIRE LAVORO • COMPORTAMENTI PROBLEMATICI E BISOGNO DI STRUTTURA AMBIENTALE “compiti organizzati” • RISORSE UMANE SPECIALIZZATE E LUOGHI SU MISURA

  30. PROSPETTIVE • PERSORSI PER I SOGGETTI AD ALTO FUNZIONAMENTO • TUTOR E AFFIANCAMENTO • FORMAZIONE DEI LUOGHI DI LAVORO • FILIERA AGROALIMENTARE DAL PRODOTTO AL CONSUMO • INTEGRAZIONE IN LUOGHI NON PROTETTI

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