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LA RIVOLUZIONE FRANCESE. 1789 Il rovesciamento dell’ “ancien régime”. Crisi e mobilitazione politica . La Rivoluzione Francese trasformò il potere, i contenuti ed i metodi della politica, non solo in Francia ma anche in tutta l’Europa continentale. Scoppia nel 1789 . Cause :
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LA RIVOLUZIONE FRANCESE 1789 Il rovesciamento dell’ “ancien régime”
Crisi e mobilitazione politica • La Rivoluzione Francese trasformò il potere, i contenuti ed i metodi della politica, non solo in Francia ma anche in tutta l’Europa continentale. • Scoppia nel 1789. • Cause: - Crisi finanziaria - Tassazione Clero e nobiltà - Monarchia assoluta di Luigi XVI fallimentare • La Convocazione degli Stati Generali (1787) venne posticipata nel Maggio del 1789 a causa di mobilitazioni sociali. • Nobiltà di toga e di spada avevano ribadito antichi privilegi e usi
Il 98% della popolazione faceva parte del Terzo Stato. • Popolazione era, in stragrande maggioranza, residente nella campagna. • Francia struttura tipica dell’ancien régime. • Nel Terzo Stato c’era un numeroso personale politico potenziale. • Clero e nobiltà volevano una votazione per “ordine” • Terzo Stato voleva la votazione per “testa” • Il re raddoppiò i membri del Terzo Stato nell’assemblea degli Stati, ma lasciò irrisolto il problema del sistema di voto. • Il “Partito Nazionale”, gruppo di intellettuali e pubblicisti del Terzo Stato, chiese una diversa procedura di voto • Il “Partito Nazionale” fu l’espressione dell’opinione pubblica illuminista e liberale, mirava alla comunicazione, all’uguaglianza politica, al governo rappresentativo e al benessere del popolo • L’abate Sieyès affermò che la nazione si identificava con il Terzo Stato, invece la nobiltà era “estranea alla nazione per la sua fannullaggine” • Clero e Nobiltà volevano mantenere la società come era. • Terzo Stato sosteneva uguaglianza giuridica
1789: i rovesciamento dell’ “ancien régime” • Fra la fine del 1788 e l’inizio del 1789 si videro gli effetti della crisi economica soprattutto nell’ambito agricolo: aumentarono i prezzi del frumento e del pane; iniziò una crisi produttiva con una diminuzione del numero di occupati. • Nel Marzo del 1789 si tennero le elezioni dei deputati per gli Stati Generali • I rappresentanti del clero e della nobiltà furono eletti direttamente. • Terzo Stato sistema differente: gli elettori proponevano i loro delegati che si univano in una assemblea che a sua volta eleggeva i deputati. • I deputati di quest’ultimo furono tutti di estrazione borghese. • Furono eletti nel Terzo Stato due esponenti di spicco del “partito nazionale”: l’abate Sieyès e il conte Mirabeau • Nell’alto Clero fu eletto anche il vescovo Autun, Talleyrand • Tra i nobili 1/3 era liberale, come il marchese La Fayette, reduce della guerra d’indipendenza americana
Gli Stati Generali il 5 Maggio si riunirono alla corte di Versailles; la maggioranza dei deputati era favorevole ad un cambiamento delle strutture politiche e amministrative. • Fino a quando non fosse stato riconosciuto il voto per testa, il Terzo Stato non sarebbe stato in grado di far valere il suo peso. • Il 17 Giugno il Terzo Stato si autoproclamò Assemblea Nazionale. • Il 20 Giugno i deputati, riuniti nella Sala della Pallacorda, giurarono di non sciogliersi prima di aver dato alla Francia una costituzione. • Il re ordinò a clero e nobiltà di unirsi con il Terzo Stato. • Il 9 Luglio nacque l’Assemblea Nazionale Costituente. • Parigi era in subbuglio. • Fu licenziato il direttore generale delle finanze Necker, ministro moderato sostenuto dal Terzo Stato. • Il 13 Luglio iniziò a formarsi una milizia borghese che voleva contrapporsi al re e controllare le iniziative popolari
L’Assalto alla Bastiglia e il regime feudale • Il 14 Luglio un corteo popolare attaccò la Bastiglia, una prigione-fortezza • Fu un massacro con migliaia di uccisioni. • Il 14 Luglio fu considerata la data iniziale della Rivoluzione. • Il popolo parigino era il più accanito. • Nella seconda metà di Luglio scoppiò una sollevazione popolare nelle campagne che aggravò le tensioni sociali e determinò una rivolta feudale. • Il 4 Agosto l’Assemblea proclamò l’abolizione del regime feudale. • Per i diritti feudali si decise che: quelli gravanti sulle persone erano interamente aboliti, mentre i diritti sulle terre dovevano essere riscattati. • I contadini aderirono al nuovo regime senza pagare alcun riscatto.
La Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino • Il 26 Agosto fu approvata la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, il documento più celebre della Rivoluzione • Rivendicava i principi fondamentali della libertà e dell’uguaglianza • La Dichiarazione costituì “l’atto di morte dell’ancien régime” • Il re si rifiutò di sanzionare i decreti: trovare un compromesso era difficile. • Intanto a Parigi si stava creando una situazione incontrollabile. • Il 5 Ottobre una folla di donne si diresse verso la corte di Versailles per cercare cibo e per imporre il trasferimento del re a Parigi. • Il popolo ottenne l’appoggio della Guardia Nazionale comandata da La Fayette. • Nella notte il re cedette sui decreti antifeudali e sotto la pressione della folla la mattina successiva decise di trasferirsi a Parigi nelle reggia delle Tuileries.
La monarchia avrebbe potuto conservare il potere, se il re avesse adottato un diverso comportamento. • Luigi XVI non aveva né le capacità politiche, né la mentalità, né il temperamento. • Nel Novembre avvenne la requisizione dei beni ecclesiastici, furono proibiti i voti monastici e aboliti gli ordini religiosi. • Proprietà terriere, edifici urbani e rurali appartenuti al Clero divennero beni nazionali. • Cessarono le discriminazioni nei confronti dei protestanti. • Nel Febbraio 1794 fu abolita la schiavitù nelle colonie.
Rivoluzione Borghese • Nel 1789 il movimento rivoluzionario si diffuse ampiamente in tutta la Francia. • L’anno successivo a Parigi si celebrò la grandiosa festa della Federazione. • Il Paese era frammentato. La frammentazione si manifestò attraverso due differenti canali di propaganda: i club (cordiglieri e giacobini) e la stampa. • Questa frammentazione della popolazione francese portò a malintesi a livello legislativo e malcontento della popolazione. • La prima fase della Rivoluzione fu definita borghese per la partecipazione della classe media. • La reazione del re fu inizialmente passiva e disinteressata, poi il re fu appoggiato dal partito controrivoluzionario. • Un’altra causa che inasprì il rapporto tra popolazione e monarchia fu la formazione della costituzione civile del clero. • Dopo varie riforme amministrative fu promulgata la costituzione del ‘91 basata sulla spartizione dei poteri tra sovrano e assemblea. • Questo nuovo regime politico non fu accettato dal re che scappò da Parigi. Poi fu fermato e ricondotto con forza a Parigi.
Rivoluzione Popolare • L’assenza del re causò scompiglio tra la popolazione che si divise in moderati e radicali. • Si riunì l’assemblea legislativa. • La situazione era instabile: si vide nella Guerra contro l’Austria una via d’uscita e un mezzo per superare le difficoltà. • Approfittando dell’assenza dell’esercito il popolo arrestò il re. • Con elezione a suffragio universale il potere fu assegnato alla convenzione nazionale. • La convenzione proclamò l’abolizione della monarchia e la nascita della repubblica. • Si sparse la voce tra la popolazione che il re stesse organizzando complotti rivoluzionari. I Sanculotti attaccarono la residenza del re, massacrarono i sospetti e condussero il re al Patibolo. • Cominciarono le offensive dei paesi esteri e la convenzione francese rispose con la guerra Rivoluzionaria. • Si verificò una difficile situazione per la Francia sia per quanto riguarda la politica estera sia per quella interna.
DITTATURA GIACOBINA E TERRORE (1793-94) • Egemonia dei Giacobini (capeggiati da Robespierre) favorita dalla vittoria dei Sanculotti. • Robespierre:mediatore tra popolo e borghesia, sostenitore di virtù, fratellanza e uguaglianza. • Il governo francese poggiava sull’alleanza di • Militanti rivoluzionari • Politici Giacobini Caratteristiche: ideologia illuminista, linea economica precapitalistica e politica a favore del popolo • Terrore: strumento principale dell’egemonia giacobina. • Costituzione democratica (‘93) non entrò mai in vigore, ma venne instaurata “una dittatura in nome del popolo e della libertà”.
Provvedimenti della dittatura • Aprile ’93: “Comitato di salute pubblica” ampliato a 12 membri • Repressione dell’insurrezione federalista (girondini e realisti) • Agosto ’93: proclamazione della leva di massa. • Settembre ’93: instaurazione del “maximum” • Intensificazione della politica repressiva • Processo di scristianizzazione • Feste laiche, calendario repubblicano, culto della Dea ragione • Essere supremo: inserito da Robespierre • Marzo ’94: Hebertisti e Indulgenti processati e giustiziati • Giugno ’94: intensificazione della repressione • Inizio del Gran Terrore attraverso massacri verso l’ala moderata ed estremista. • 9 Termidoro (27 Luglio) Robespierre, Saint-Just e Couthon vennero accusati e il giorno seguente giustiziati. • Bilancio del terrore: 35-40.000 giustiziati; 31%operai, 28% contadini, 8%preti, 6% nobili.
Tentativi di ristabilizzazione (1794-1797) • La morte di Robespierre determinò una ristabilizzazione del paese • Jeunesse Dorèe (gioventù dorata), organizzazione monarchica dell’alta borghesia contro i rivoluzionari • “Maximum” cancellato provocando insurrezione dei Sanculotti subito repressa • Mezzogiorno- sud est: Terrore Bianco e repressione giacobina • Nel 1795 furono stipulati i “Trattati di Pace” con la Prussia • Costituzione dell’anno III (1795): potere affidato al Direttorio (5 membri) che sceglieva i ministri. Dichiarazione dei diritti ed elenco di doveri (carattere evangelico e moralistico della costituzione) • Fu esplicitato che la Francia doveva essere governata dai “migliori” attraverso una costituzione antidemocratica • Ci furono due insurrezioni: • Realista: Minaccia monarchica subito sconfitta dall’esercito (con Napoleone) nell’Ottobre ‘95 • Congiura degli Eguali: organizzata da Babeuf (radicale giacobino) sconfitto nel ‘96 e giustiziato nel ‘97 • 18 Fruttidoro: colpo di stato attuato del direttorio
Rivoluzione francese e l’Europa • Avvenimenti rivoluzionari seguiti da tutti gli Stati Europei. • Edmund Burke nel ‘90 pubblicò “Riflessione sulla rivoluzione in Francia” criticando il pensiero illuminista rivoluzionario • Effetti negli stati: • I Governi si riempivano di organizzazioni rivoluzionarie • Le Organizzazioni diventavano più determinate • Espansione avvenuta grazie a comunicazioni e propaganda • Influenza particolarmente forte in Belgio e Olanda • In Italia si sviluppò un’importante organizzazione capeggiata da Filippo Buonarroti • I club giacobini furono combattuti dai governi conservatori
Napoleone Bonaparte eLe repubbliche giacobine in Italia • Nel 1796 il comando dell’armata italiana viene affidato al generale Napoleone Bonaparte • Il talento militare di Napoleone si evidenzia sin dalla campagna d’Italia: in meno di un mese conquista la parte d’Italia compresa tra la Lombardia e l’Emilia Romagna, costringendo l’Austria a firmare il trattato di Campoformio nel 1797 ottenendo: • Riconoscimento dell’egemonia francese in Lombardia e Emilia • Annessione del Belgio • Attribuzione alla Francia della riva sinistra del Reno • La repubblica di Venezia viene smembrata tra l’Austria, la Francia e la Rep. Cisalpina • Napoleone attua una propaganda per sostenere i suoi piani. • Tra il 1796 e il 1797 vengono create: Rep. Cispadana costituita da Emilia Romagna, che si fonde con la Rep. Cisalpina costituita dalla Lombardia; nasce anche la Rep. Ligure; nel 1798 la Rep. Romana in Lazio, Umbria e Marche; e nel 1799 la Rep. Partenopea • Queste repubbliche ebbero costituzioni moderate e la loro sfera legislativa e governativa fu soggetta al controllo francese.
La spedizione in Egitto e il colpo di Stato: 1798-99 • Durante un periodo di instabilità all’interno dello stato francese, Bonaparte organizzò una spedizione militare in Egitto per colpire gli interessi commerciali inglesi. • Il Grande successo napoleonico fu però sminuito dalla distruzione della flotta francese operata da Nelson, mentre l’Inghilterra organizzava una seconda coalizione contro la Francia. • Le sconfitte militari provocarono una ripresa dell’attività giacobina in opposizione al Direttorio • La situazione di crisi politica si risolse attraverso il colpo di stato del 18 brumaio ovvero il 9 novembre 1799 che, ideato da Sieyès, si realizzò solo grazie all’intervento militare di Bonaparte
Conclusione • Quel colpo di Stato pose fine alla dinamica politica rivoluzionaria, pur se la stabilizzazione delle conquiste si realizzò soltanto negli anni del consolato di Napoleone. • Con la Rivoluzione Francese cambiarono radicalmente modi e contenuti della politica. • La Rivoluzione Francese segna l’inizio della storia contemporanea divenendo il punto di riferimento obbligato di tendenze politiche del 1800.