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SCUOLA di ALTRA AMMINISTRAZIONE Piacenza 8 ottobre 2013

SCUOLA di ALTRA AMMINISTRAZIONE Piacenza 8 ottobre 2013. Le dimensioni del fenomeno. Il Piano energetico Europeo al 2050 . Emissioni . Consumi. Rinnovabili. Ridurre le emissioni di anidride carbonica del 80-100%. Ridurre i consumi finali del 42%.

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SCUOLA di ALTRA AMMINISTRAZIONE Piacenza 8 ottobre 2013

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Presentation Transcript


  1. SCUOLA di ALTRA AMMINISTRAZIONE Piacenza 8 ottobre 2013

  2. Le dimensioni del fenomeno

  3. Il Piano energetico Europeo al 2050 Emissioni Consumi Rinnovabili Ridurre le emissioni di anidride carbonica del 80-100% Ridurre i consumi finali del 42% energie rinnovabili all’ 80-100% sul consumo finale

  4. Il Pacchetto Clima-Energia 20-20-20 Emissioni Consumi Rinnovabili Ridurre le emissioni di anidride carbonica del 20% Ridurre i consumi finali del 20% => + efficienza energetica Aumento delle energie rinnovabili al 20% sul consumo finale

  5. Densità di popolazione (10.700 abitanti, 211/kmq, rif. anno 2013)

  6. Consumi Finali Lordi Montechiarugolo (2008) 23.977 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio Trasporti Trasporti Dati elaborati in collaborazione con lo Studio E.co. e da Università di Parma

  7. Da dove vengono le emissioni di Montechiarugolo? 75.180 tonnellate di cui: 50.731 ton in-situ 24.449 ton ex-situ

  8. I Consumi elettrici del Comune di Montechiarugolo (kWh) • Come ci è stato chiaro grazie alla certificazione EMAS, i consumi elettrici del Comune, nonostante gli intenti di diminuzione e gli interventi di risparmio, sono in costante incremento.

  9. SPESA elettrica del Comune di Montechiarugolo • L’illuminazione pubblica rappresenta più dell’80% del consumo e il 70% della spesa, con circa 250.000 euro/anno nel 2009, 330.000 euro/anno nel 2012

  10. Date queste premesse ci troviamo a lavorare su due aspetti principali: Produzione da Rinnovabili Risparmio Energetico

  11. Perché politiche energetiche locali? • Il consumo avviene localmente: • Condizionamento ambienti • Illuminazione (esterna e interna) pubblica e privata • Processi produttivi • Mobilità • Materia • La produzione avviene sempre più localmente: • Sul territorio si trovano le fonti energetiche rinnovabili • La rete che connette i nodi di consumo e di produzione diventa necessariamente intelligente • Senza rete intelligente non si sostiene il nuovo modello

  12. Perché il Comune da CONSUMATORE diventa PRODUTTORE di Energia? • Siamo grandi consumatori e spendiamo molto in energia, e dunque una politica di risparmio e di approvvigionamento, specie in periodi di bilanci magri, è doverosa. È un problema di ‘politica aziendale’: non ci si può preoccupare solo di dove acquistare la carta per le fotocopiatrici! • Nel campo dell'energie rinnovabili, i Comuni hanno notevoli possibilità in termini di facilitazioni procedurali e contributive. Se questi sono previsti dalla legge (pur con evidenti ostacoli) il legislatore desiderava spingere evidentemente in quella direzione.

  13. Pare preferibile che i contributi statali sulle energie rinnovabili, che derivano dai soldi dei cittadini (bollette e tasse), tornino sul territorio e siano impiegati nell’interesse dei cittadini, sotto forma di servizi e/o di minori tasse e non diventino sempre e solo utili finanziari per l'investitore (magari estero) di turno. Troppi nostri contributi sono finiti a rimpinguare fondi di investimento esteri e multinazionali, mentre avrebbero potuto rimanere su bilanci pubblici ed aziende nazionali.

  14. Gli obiettivi di risparmio dei 'tre 20' devono essere di tutto il territorio, e anche qui dobbiamo essere di esempio e di riferimento alle aziende ed ai cittadini. Il Comune è più credibile nel proporre impegni se è il primo ad assolverli. • È auspicabile una produzione energetica sempre più 'diffusa' e 'in rete', sia per motivi tecnici (minori sprechi da dispersione, minori necessità di grandi impianti) che etici: dobbiamo sensibilizzare tutto il territorio e favorire la partecipazione dei cittadini alle fonti di energia rinnovabile): l’approvvigionamento energetico non va rimosso come problema.

  15. AVVIO di una POLITICA ENERGETICA COMUNALEDocumento Energetico del Consiglio Comunale(ottobre 2009) Miglioramento dell'efficienza energetica del Comune di Montechiarugolo e del suo patrimonio Il Comune, nell'intervenire sui propri edifici ed impianti e nella progettazione dei nuovi impianti ed edifici dovrà: • dotare i propri edifici di Attestato di qualificazione energetica; • intervenire costantemente per abbassare i consumi di edifici ed impianti, programmando interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici ed impianti pubblici esistenti e ponendo particolare attenzione al risparmio energetico nei progetti di realizzazione ex novo di edifici e impianti; • migliorare l'efficienza e flessibilità del SERVIZIO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE, essendo questo uno dei servizi più dispendiosi energeticamente [.omissis..] • garantire il monitoraggio continuo dei consumi dell'ente e il continuo miglioramento della prestazione energetica del Comune [.omissis..]

  16. Documento Energetico del Consiglio Comunale (ottobre 2009) • Promozione dell'uso delle fonti rinnovabili, in genere e del fotovoltaico in particolare. • Il Comune promuoverà l’uso di fonti rinnovabili e gli interventi finalizzati al risparmio energetico da parte dei cittadini mediante la semplificazione e lo snellimento delle procedure amministrative relative nonché esenzioni dal pagamento di diritti;

  17. Documento Energetico del Consiglio Comunale (ottobre 2009) • Nell'intento di migliorare il bilancio energetico proprio e del territorio, il Comune collabora attivamente con soggetti pubblici e privati, direttamente o tramite società di scopo, per incentivare e favorire la realizzazione sul proprio territorio (o anche fuori da esso), di impianti di interesse collettivo per la produzione di energia da fonti rinnovabili. • favorire le installazioni da parte dei privati cittadini e delle imprese • favorire l'individuazione di offerte vantaggiose da proporre ai cittadini ed alle imprese • favorire la creazione di 'gruppi di acquisto' fra cittadini e fra imprese • favorire la nascita di 'Parchi solari,' propri o di privati, per garantire l'accesso alle fonti rinnovabili ugualmente a tutti i cittadini, anche sprovvisti di un tetto o terreno proprio su cui fare l'installazione;

  18. Documento Energetico del Consiglio Comunale (ottobre 2009) • favorire la realizzazione di impianti fotovoltaici su • tetti o coperture disponibili (tetti di abitazioni, coperture di capannoni industriali, serre, pensiline per parcheggi, stazioni ecologiche etc...) • ex aree di coltura di cave, aree deindustrializzate o di risulta o improduttive dal punto di vista agricolo • favorire e perseguire sempre un buon inserimento architettonico ed ambientale degli impianti;

  19. Documento Energetico del Consiglio Comunale (ottobre 2009) • favorire la realizzazione di impianti che siano collegati ad un reale risparmio energetico di attività produttive o privati del territorio rispetto a quelli che abbiano semplice scopo speculativo;

  20. Azioni del PAES (01-2013)(Piano di Azione Energia Sostenibile) • A 2. Promozione del risparmio energetico e partecipazione • A 4. Piano di riqualificazione dell’illuminazione pubblica in ottica di rete 'Smart City' • A 5. Gestione calore e certificazione energetica di tutti gli edifici pubblici • A 6. Installazione pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati del territorio comunale • A 8. BIOGAS. Produzione di Energia elettrica da reflui e scarti zootecnici già presenti sul territorio • A 9. Produzione di Energia Idroelettrica: mini-idroelettrico

  21. Produrre energia rinnovabile PROGETTO HÈLIOSIL FOTOVOLTAICO è PUBBLICO! Esempio di un percorso di Fotovoltaico Pubblico

  22. Tetti o Terra? • sui tetti si possono realizzare solo 200/250 kWp, quindi circa il 15% dei consumi • Serve un PARCO FOTOVOLTAICO • è necessario investire una porzione adatta di suolo NON agricolo come centrale pubblica permanente per i prossimi DECENNI (NO!!smantellamento finale!)

  23. Gli impianti del progetto Hèlios

  24. ConoprogrammaHèlios 2

  25. Problema Risorse: Azzeramento dei trasferimenti

  26. Come affrontare il problema del Patto di Stabilità?il leasing in costruendo • Più rischio per il Comune (esposizione finanziaria ventennale sul Comune) • Compatibile col PATTO DI STABILITÀ (L’opera tecnicamente è ‘in affitto’, impattano solo le rate, con saldo positivo) • La procedura dipenderà molto dalle Banche che ‘selezionano’ il partner aziendale • Massima redditività per il Comune (Utili del comune al primo anno e poi per 20 anni) • Maggiori costi dell’indebitamento (costa un po’ di più di un mutuo!) ATI Banca + $ Comune $ Impresa realizzatrice $ IMPIANTO FOTOVOLTAICO GSE ENERGIA

  27. La scelta dell’area: la Cava Ca’ Tripoli • Zona SIC – ZPS ex-cava, non del Comune

  28. Acquisto dell’area ‘antipatto’ Opzione Comune Proprietario Diritto di superficie $ Area (opzionata) proprietà gara ATI (vincitore

  29. Pianta progetto

  30. Dall’area all’impianto: alcune panoramiche ‘di cantiere’

  31. Fasi di cantiere (argine sud)

  32. Panoramica dall’alto dell’argine

  33. Risultato:

  34. vantaggi programma • Risparmio della combustione di 550 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) all'anno (e ciò per almeno 25 anni, per un totale di almeno 15.000 TEP) • Contributo regionale di 400.000euro • Realizzazione gratuita di impianti per il valore di 800.000 euro (Helios8, che produrrà in 20 anni circa 1.300.000 euro di utili netti) • Acquisizione definitiva al patrimonio comunale di un'area del valore di circa 400.000 euro • Realizzazione di una pista ciclabile di 1 km intorno al parco, che immette nella più grande zona naturalistica del comune.

  35. Risultato Energetico: Comparazione 2009 -2013 • Produzione del 2.850.000 kWh di energia SOLARE : il Saldo POSITIVOèoggi di circa 850.000kWh/anno • Il Comune compra energia VERDE ma • producea sua voltaDAL SOLE il 145%dell’energia che consuma • Il saldo attivo diventerà di circa 2.000.000 kWh/anno una volta riqualificata l’illuminazione.

  36. Risultato Economico: Comparazione 2009-2013 • Le entrate sono circa 1.350.000 Euro di vendita energia SOLARE • Questo dato va confrontato con le nuove maggiori uscite

  37. Confronto economico 2008-2014 (Euro) ACQUISTO - VENDITA – RATE • dunque, pagate le rate di leasing e assicurazioneresta OGGI un Saldo Positivo di circa 750.000 Euro/anno(600.000 sul 2009) • Il Comune così copreGRAZIE AI CONTRIBUTI 155%dei consumi dielettricità in totale

  38. Creazione di Risorse proprie NON Fiscali • Introiti liquidati nel 2013: € 1.350.000 + 269.000 (vendita 2011) Impianti a regime • Le rinnovabili hanno sostituito in parte i tagli governativi

  39. Premiato con Ecohigtech Award ottobre 2012 Cigno d’argento Legambiente Parma 2012

  40. IL PROGETTO 'NEGA-Watt‘. MINI-Quartiere pilota • Il neologismo NEGAWatt allude al fatto che il risparmio, il Kilowattora non prodotto né consumato, è la forma prima e più pulita di energia. • Volevamo un esperimento 'su misura', funzionale, flessibile, implementabile, aperto ad ulteriori utilizzi, e che soprattutto ci fornisse dati certi, sia dal punto di vista delle tecnologie che per la costruzione di un affidabile piano economico) per la progettazione dei successivi interventi su TUTTA la nostra rete. • L'esperimento è stato inserito nel Piano Telematico Regionale,

  41. Realizzare un sistema flessibile e con risparmi incrementabili Il sistema che vogliamo deve consentire di • affrontare in modo diverso le diverse situazioni (strade provinciali, residenziali, parcheggi più o meno utilizzati), con la possibilità di • variare l'intensità luminosa e i consumi, conservando le prescrizioni là dove ci sono, diminuendo l'intensità in certi orari o in certe tipologie di strade, fino anche ad arrivare alla • accensione 'al bisogno', o addirittura ad accensioni che precedono e seguono il traffico o i pedoni, e che sia aperto ad ulteriori variazioni, cioè • Gestire in remoto tramite un sistema di controllo e di pianificazione senza interventi fisici (spegnimenti manuali etc...) evitando la gestione indiretta (mail, telefono etc…) tramite Global Service.

  42. CARATTERISTICHE dei due esperimenti pilota • 1- utilizzo del LED, in quanto a. consente gli abbattimenti più consistenti dal punto di vista energetico b. garantisce il massimo dimeraggio e rapidità di risposta al controllo remoto • 2- La possibilità di controllo remoto in tempo reale e PUNTO PUNTO di ogni singolo elemento della rete. • 3- utilizzo delle onde radio tramite RETE MESH per il telecontrollo e la gestione dell'impianto perché limitano gli interventi solo al corpo illuminante (che è anche quello che consuma) • 4- L'utilizzo di una tecnologia dedicata e pensata per il LED e per il telecontrollo. Le reti sono VECCHIE. Impianti di 20/30 anni vanno sostituiti, non aggiornati.

  43. UN ESEMPIO da ALTRO CAMPO INDUSTRIALECorrispondente a molti corpi della rete ILLUMINAZIONE PUBBLICA • FIAT 128, anno 1974 • Certo, può piacere e si può migliorare…

  44. ….WHOW!! • Ma la useremmo ancora come macchina di tutti i giorni?

  45. questa è la generazione industriale cui dobbiamo aspirare in vista del 2020 • Forse meno affascinante e retrò, ma è più probabile che rappresenti i valori di innovazione, risparmio, integrabilità con la tecnologia attuale che cerchiamo

  46. PROGETTO NEGAWATT : tutta la rete in un colpo! • Le aree test hanno dimostrato di funzionare e di risparmiare oltre il 78% • Il Progetto è stato esteso ad un ‘Progetto di Riqualificazione di tutta la rete IP(2650Punti Luce) • MA QUANTO COSTA? Dove sono le risorse?

  47. …Le stiamo già sprecando! Principio base: la fonte primaria di finanziamento è èil risparmio energetico, che deve essere 'attivato' da interventi progettati in modo opportuno Costo Energia Manutenzione Esercizio Servizi E.S.Co/Concessione/o Contratto Efficientamento Energetico /Contratto di disponibilità + Finanziamento del Debito Risparmio Risparmio Energia, Manutenzione, Esercizio Tempo

  48. FINANZIAMENTO: Capovolgere il problema Semplifichiamo il problema su UN SOLO LAMPIONE Quanto costa in energia? • Costo/anno (4200 ore) : circa 120 euro • Benefici generati dal risparmio (70%)

  49. Non QUANTO COSTA ma QUANTO DEVE COSTARE al massimo (se vogliono venderlo) • Ipotizziamo di avere a disposizione il risparmio generato annualmente di 85 Euro e di finanziare l’investimento con prestito o di averlo con CDM

  50. Quanto è il CAPITALE che posso realizzare con la parte di risparmio ottenuta, cioè • Quanto DEVE costare questo oggetto? • Applicando la formula del calcolo rateale conoscendo la rata disponibile il risultato è: • Max. 450 Euro

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