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Linux la gestione dei dischi. Agenda. I nomi delle unità fisiche in ambiente Linux. Partizioni e associazione tra file system e unità. Amministrare le unità. Nomi delle unità. In Linux tutto è un file. Ogni unità disco (ottica o hard disk) è associata ad un file.
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Agenda I nomi delle unità fisiche in ambiente Linux Partizioni e associazione tra file system e unità Amministrare le unità
Nomi delle unità In Linux tutto è un file Ogni unità disco (ottica o hard disk) è associata ad un file I file associati ai dispositivi fisici sono localizzati nella cartella /dev (devices, periferiche). I file hanno nomi “strutturati”, dei veri e propri “codici parlanti”
Nomi delle unità Ogni volume/partzione ha un nome formato da tre o da quattro caratteri I primi due identificano l’interfaccia del dispositivo hd: è una unità IDE sd: genericamente una unità non – IDE SCSI SATA unità esterne (chiavi o dischi esterni USB) fd: floppy disk
Nomi delle unità Il terzo carattere identifica la “posizione” dell’unità nella catena dei dispositivi Nel caso IDE: a: unità master sul canale primary b: unità slave sul canale primary c: unità master sul canale secondary d: unità slave sul canale secondary
Nomi delle unità Quando l’ unità è indicata con tre lettere si è in presenza di: - hard disk fisico - unità senza partizioni al suo interno (cdrom e floppy) Attenzione a: - esiste sempre un file che identifica l’unità fisica - se nell’unità fisica sono presenti partizioni si può leggere blocco a blocco il contenuto del disco, ma a quale scopo?
Per esempio… hda – hd: unità IDE a: unità master sul canale primary Si tratta quindi di un disco o un lettore ottico (CD o DVD) Nel caso di hard disk: leggere il file hda significa vederne i blocchi fisici ma “non si vedono” i file e le cartelle. fd0 – fd: floppy disk 0: primo (e unico) floppy disk presente nel PC
Nomi delle unità Il quarto carattere –se presente- è un numero. Identifica, nel disco rigido, il tipo di partizione da 1 a 4 : partizione di tipo primario da 5 in avanti: partizione logica
Per esempio… hda1 – hd: unità IDE a: unità master sul canale primary 1: la prima partizione primaria hdc5 – hd: unità IDE c: unità master sul canale slave 5: la prima partizione logica in una estesa
Per esempio… sda1 – sd: unità non IDE a: prima unità della catena SCSI oppure unità collegata alla prima porta USB 1: la prima partizione primaria Potrebbe essere un hard disk SCSI o SATA così come una unità disco USB (chiave flash, disco o lettore ottico esterno).
Attenzione a: non confondere partizioni con unità partizione: si usano file con quattro lettere disco: l’unità fisica è identificata da quattro lettere
I casi “strani” 1 – il floppy disk è identificato da fd0 2 – le unità ottiche non usano il quarto carattere ma valgono le considerazioni già viste: hdc – CD/DVD master sul canale secondary 3 – per il CD ROM è previsto un aiuto: esiste il file cdrom associato all’unità fisica (es. hdc) 4 – nel caso di più CD/DVD sono previste i file cdrom, cdrom1, cdrom2, ecc..
Montaggio e file system • Mount è l’operazione con la quale una partizione o un intero dispositivo (floppy, cdrom, dvd) è reso visibile nel file system di Linux • le unità identificate al boot vengono montate all’avvio del sistema. • Le unità inserite successivamente devono essere montate a mano. • E’ stato introdotto l’automount: Linux identifica floppy, CD/DVD o chiavi USB nel momento in cui vengono inserite (modalità “Mac”).
Il file system Linux • Il file system di Linux è “monolitico”. • Le unità non sono utilizzate come tali ma sono associate alle cartelle nel file system • non c’è associazione tra unità e “nomi” come in Windows (non esiste C:) • per essere accessibile il dato presente in una unità deve essere raggiungibile attraverso un PATH che parta dalla radice del file system
Montaggio e file system Una sola partizione deve essere OBBLIGATORIAMENTE creata e montata all’avvio: quella che contiene la root del file system. Esempio: / -- <- root del file system /dev <- cartella delle device /mnt <- cartella in cui sono montati floppy e cd /var <- cartella
Per esempio… /etc/shadow E’ il file che elenca gli utenti del sistema e le loro password (criptate, naturalmente ) Si tratta di un PATH assoluto (parte cioè dalla radice del file system) e quindi univoco. Il file è accessibile dalla root (la / all’inizio del PATH), all’interno della cartella etc. Il nome del file è shadow Non si può capire in quale partizione/disco è il file
Come usare queste informazioni Comprendere i concetti di unità e partizioni e la loro gestione in Linux Identificare i nomi delle unità, leggere dal nome delle partizioni la loro localizzazione all’interno dell’architettura del PC Capire come Linux associa alle unità fisiche la loro virtualizzazione nel file system
Un esempio pratico Il modulo seguente mostra come strutturare il file system in fase di installazione. È un oggetto multimediale (flash) di 10 MB. Mostra come: - partizionare un sistema in dual boot con Mandrake Linux - montare le partizioni in fase di installazione - creare partizioni “non Linux” visibili anche da Windows