1 / 20

Tecniche del fitness per anziani La coordinazione

Università degli studi di Verona LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE. Tecniche del fitness per anziani La coordinazione. Lezione 9 gennaio 2008 Arianna Zandonai. Nell’anziano, causa l’IPOCINESIA accade che:. Lo spazio e il tempo cambiano coordinate

Download Presentation

Tecniche del fitness per anziani La coordinazione

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Università degli studi di Verona LAUREA SPECIALISTICA IN SCIENZE DELLE ATTIVITA’ MOTORIE PREVENTIVE E ADATTATE Tecniche del fitness per anzianiLa coordinazione Lezione 9 gennaio 2008 Arianna Zandonai

  2. Nell’anziano, causa l’IPOCINESIA accade che: • Lo spazio e il tempo cambiano coordinate • Diminuisce l’indipendenza dei vari distretti corporei (rigidità) • Diminuisce l’adattabilità e la varietà dei movimenti

  3. COORDINAZ. CARATTERISTICHE • Qui si gioca la QUALITA’ dei movimenti e la vera conquista dell’autonomia funzionale • valutazione e controllo dellevariabili spazio temporalidei corpi in movimento • gestione delle parti del corpo edell’indipendenzadei vari distretti corporei • apprendimento e utilizzo di unriccobagaglio di gesti e movimenti • adattamentodei movimenti al variare del contesto

  4. OSSERVAZIONI COORDINAZ. • E’ dimostrata la possibilità di apprendimento di abilità complesse, quali il nuoto o il ballo, da parte di soggetti inesperti ultrasessantacinquenni. Queste osservazioni ci inducono a suggerire una pratica motoria non stereotipata, che strutturi sempre nuovi apprendimenti, per avviare un “circolo virtuoso” nei confronti dell’esercizio fisico = “più cose riesco a fare, più mi risulta facile apprenderne altre”.

  5. E’ importante trasmettere fiducia nel loro saper e poter fare, il primo a crederci deve essere l’insegnante Il primo ad osare o a mettersi in gioco deve essere l’insegnante

  6. Classificazione • Saper finalizzare i movimenti delle mani attraverso il controllo della vista (coordinazione oculo-manuale) • Saper finalizzare i movimenti dei piedi attraverso il controllo della vista (coordinazione oculo-podalica) • Saper valutare distanza traiettorie tempi e ritmi di corpi fermi ed in movimento (coordinazione spazio-temporale) • Saper muovere in modo indipendente e coordinato diversi distretti corporei (coordinazione intersegmentaria)

  7. COORDINAZ. ATTENZIONE AI PROBLEMI DI VISTA! FONTI D’INFORMAZONE ESTEROCETTIVE (provenienti dall’ambiente) PROPRIOCETTIVE (provenienti dal corpo) Vista (forma, profili, movimento degli oggetti, ecc.) • apparato vestibolare • organi tendinei del Golgi • recettori cutanei • fusi neuro muscolari Udito

  8. L’IMPORTANZA DELLA VISIONE NEL CONTROLLO MOTORIO COORDINAZ. La VISTA domina sulle altri fonti di informazione nel controllo motorio • Recenti studi hanno dimostrato che esistono • DUE SISTEMI VISIVI sostanzialmente separati: • la VISIONE FOCALE (specializzata nell’identificazione degli oggetti) • la VISIONE AMBIENTALE (specializzata nel controllo dei movimenti)

  9. VISIONE FOCALE E VISIONE AMBIENTALE COORDINAZ.

  10. L’IMPORTANZA DELLA VISIONE NEL CONTROLLO MOTORIO La VISTA domina sulle altri fonti di informazione nel controllo motorio Esercitazioni con deprivazione sensoriale (vista)

  11. MODALITA’ SPECIFICA Punta sulla singola difficoltà Crea mentalità di perfezionamento Va dosata con progressività MODALITA’ ASPECIFICA Allena più capacità assieme Permette di proporre un lavoro più vario Modalità di lavoro

  12. Coordinazione globale • Prediligere proposte “self initiated” anche con accompagnamento musicale • Gradualità: n°segmenti corporei, piani di lavoro, velocità di esecuzione, tipo di movimento • Rinforzo attraverso ripetizione delle proposte • Prediligere precisione e correttezza alla velocità di esecuzione • Esercitazione per non più di 15 minuti

  13. Coordinazione oculo-manuale • Lavorare sulla manipolazione di attrezzi diversi • Esercitare tutti i gesti che le mani possono compiere in modo controllato e preciso in relazioni alle informazioni visive (lanciare, rotolare, prendere, rullare, palleggiare, afferrare, colpire, intercettare traiettorie…) • Non attrezzi pesanti e duri • Gradualità con le distanze

  14. Coordinazione oculo-podalica • Lavorare sul contatto con i piedi di attrezzi diversi • Esercitare tutti i gesti che i piedi possono compire in modo controllato e preciso in relazione alle informazioni visive (camminare in varie forme, calciare, spingere, calpestare, palleggiare, intercettare traiettorie) • Gradualità con le distanze

  15. Coordinazione fine delle mani • Utilizzare esercizi di rapporto delle dita di una mano tra loro, tra le due mani, tra le mani ed altre parti del corpo, tra le mani e vari oggetti • Lavorare con deprivazione sensoriale

  16. COORDINAZ. LE MANI Le MANI sembrano essere “connesse” tra loro. • Se si eseguono contemporaneamente dei movimenti con la mano dx e la mano sx: • sono molto semplici movimenti uguali e speculari • sono semplici movimenti uguali non speculari • sono difficili movimenti diversi • sono molto difficili movimenti diversi (o uguali) con diverse strutture temporali • sono meno difficili movimenti diversi (o uguali) con diverse strutture spaziali

  17. Problema valutazione • Non esistono in letteratura test o prove specifiche per valutare la coordinazione • Usare molto l’osservazione (scrivere) • Creare dei test ad hoc per l’utenza che sto seguendo

  18. Proposta schema di programmazione

  19. Testi • CHERUBINI ROSSI SENIN “Attività fisica ed invecchiamento. Una guida per la promozione della salute nell’anziano” Edises • GIOVANNI LANZETTI “Attività motoria con anziani” Edi-ermes Civica scuola per animatori sportivi • FARNE’ MANUZZI “Pedagogia del gioco e dell’animazione”

  20. LABORATORIO (gruppi di tre) SVILUPPO delle CAPACITA’ di COORDINAZIONE • Pianificare alcune proposte operative (esercizi) all’interno di un modulo di lavoro sullo sviluppo della coordinazione per un gruppo di anziani tra i 75 e i 90 anni, autonomi, che frequentano un corso trisettimanale di attività motoria. L’intervento deve rispondere alle seguenti caratteristiche: • contenere almeno otto proposte diverse logicamente strutturate; • spaziare tra varie tecniche e i metodi • collegare le proposte ad azioni di vita quotidiana.

More Related