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“Impresa femminile e sviluppo competitivo: strumenti agevolativi e percorsi di filiera”

Regione Molise Assessorato Attività Produttive. Istituto per la Promozione Industriale. “Impresa femminile e sviluppo competitivo: strumenti agevolativi e percorsi di filiera”. San Pietro Avellana, 4 febbraio 2006 Giuseppe Perna, IPI.

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“Impresa femminile e sviluppo competitivo: strumenti agevolativi e percorsi di filiera”

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Presentation Transcript


  1. Regione Molise Assessorato Attività Produttive Istituto per la Promozione Industriale “Impresa femminile e sviluppo competitivo: strumenti agevolativi e percorsi di filiera” San Pietro Avellana, 4 febbraio 2006 Giuseppe Perna, IPI

  2. “La Regione Molise vanta il più alto tasso di partecipazione imprenditoriale femminile d’Italia: un’impresa su tre è gestita da donne, e precisamente il 32,1% (10.689) del totale delle imprese attive (33.256)”

  3. Lo sviluppo competitivo delle imprese è determinato da diversi fattori, tra i quali: Crescita dimensionale Capacità di introdurre innovazione Riconoscibilità dell’impresa/prodotto Capacità di affrontare e sviluppare nuovi mercati Cultura manageriale e specializzazione delle competenze

  4. Per meglio fronteggiare la concorrenza e affrontare il mercato globale occorre sviluppare rilevanti sinergie dal punto di vista produttivo e commerciale La crescita della singola impresa può essere maggiormente agevolata se inserita in un percorso di sviluppo dell’intera filiera

  5. www.moliseinfiliere.it E’ il portale regionale per le politiche e gli strumenti a favore dello sviluppo e della competitività dei sistemi produttivi locali Dal mese di settembre 2005 informa ed accompagna le imprese molisane operanti nei principali settori economici Una sezione del sito è dedicata alle “Filiere in rosa”

  6. Strumenti agevolativi a supporto delle imprese femminili: • Legge 215/92 (intervento dedicato, VI bando attualmente aperto) • Regime de minimis regionale per le imprese femminili (intervento dedicato, con bando chiuso nel 2005 e graduatoria approvata) • Art. 15: artigianato, commercio e servizi (bandi aperti, con punteggi prioritari per le imprese femminili)

  7. Strumenti agevolativi a supporto delle imprese femminili: • POR Molise (bandi quasi tutti chiusi, con punteggi prioritari per le imprese femminili) • Fondo di Garanzia, Misura 4.4 del POR (termini sempre aperti, anche per le imprese femminili, fino ad esaurimento delle risorse)

  8. Regione Molise Assessorato Attività Produttive Istituto per la Promozione Industriale Legge 215/92 Azioni positiveper l’imprenditoria femminile Sintesi della normativa prevista per il VI bando Scadenza del bando: 17 marzo 2006

  9. SOGGETTI BENEFICIARI Piccole imprese a prevalente partecipazione femminile: • Ditte individuali: il titolare deve essere donna • Società di persone e cooperative: almeno il 60% dei soci devono essere donne • Società di capitali: almeno i 2/3 delle quote devono essere detenute da donne e l’organo di amministrazione deve essere composto da donne per almeno i 2/3

  10. Soggetti beneficiari PICCOLE IMPRESE - Requisiti • OCCUPATI: meno di 50 • TOTALE DI BILANCIO: inferiore a 10 ML di euro • Avere la disponibilità dell’immobile • Essere iscritte al Registro delle Imprese • Presentare progetti con spese ammissibili non inferiori a 60.000,00 euro e non superiori a 400.000,00 euro

  11. ATTIVITA’ AMMISSIBILI • Sono ammissibili le imprese, anche artigiane, operanti nei settori: • agricoltura(lettere A e B class. ISTAT 2002) • manifatturiero e assimilati(C, D, E, F class. ISTAT 2002) • commercio, turismo e servizi(G, H, I, J, K, M, N, O class. ISTAT 2002) Sono previsti imiti ed esclusioni derivanti dalla normativa UE relativa per i settori della siderurgia, della cantieristica navale, automobilistico, delle fibre sintetiche, dei trasporti, nonché dell’agricoltura e della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

  12. INIZIATIVE AMMISSIBILI Avvio di nuove attività Acquisizione di attività preesistenti Progetti aziendali innovativi Acquisizione di servizi reali

  13. SPESE AMMISSIBILI Per l’avvio di nuove attività, acquisizione di attività preesistente e realizzazione di progetti innovativi: 1. impianti generali 2. macchinari e attrezzature 3. acquisto di brevetti (per il settore agricolo primario nel limite del 12% dell’investimento complessivo ammissibile) 4. acquisto di software 5. opere murarie e relativi oneri di progettazione e direzione lavori, nel limite del 25% della spesa relativa a impianti macchinari e attrezzature. Le spese di progettazione e direzione lavori non possono superare il 5% dell’importo per le opere murarie 6. studi di fattibilità e piani di impresa (incluse le quote iniziali dei contratti di franchising) nel limite del 2% del costo dell’investimento complessivo ammissibile

  14. Spese ammissibili Acquisto di attività preesistente Le spese ammissibili sono anche quelle sostenute per l’acquisto dell’attività limitatamente al valore di macchinari, attrezzature, brevetti e software da utilizzare per lo svolgimento dell’attività Il costo dell’acquisto non è ammissibile nel caso in cui l’acquisto sia perfezionato tra coniugi o parenti entro il 2° grado Qualora la titolare ovvero uno o più soci dell’impresa cessionaria siano anche soci dell’impresa cedente, o coniugi o parenti entro il 2° grado degli stessi, il costo di acquisto ammissibile è decurtato in proporzione alle quote detenute da ciascuno di tali soggetti nell’impresa cessionaria I costi del rilevamento non sono agevolabili qualora il programma è destinato ad attività rientrante nel settore della produzione agricola primaria

  15. Spese ammissibili Le spese devono essere capitalizzate e al netto dell’IVA\ I beni possono essere acquisiti direttamente o tramite leasing I beni devono essere tutti di nuova fabbricazione esclusi quelli rientranti nell’acquisto di attività preesistente Sono ammissibili solo i programmi con avvio successivo alla presentazione della domanda. L’avvio del programma è la data del primo titolo di spesa. Nel caso di agevolazioni richieste con la regola “de minimis” sono ammesse le spese sostenute dal giorno successivo alla scadenza del bando precedente come previsto dal Regolamento Sono esclusi: I beni usati, i beni ad uso promiscuo, l’acquisto di terreni e fabbricati, le commesse interne, l’avviamento e le spese di gestione, i mezzi targati di trasporto non facenti parte integrante del “ciclo produttivo” (comunque esclusi per le imprese del settore del trasporto merci)

  16. AGEVOLAZIONI 50% CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE 50% FINANZIAMENTO AGEVOLATO AL TASSO DELLO 0.50% ANNUO Priorità nella concessione di garanzie previste da: 1) Fondo di garanzia per le PMI gestito da Mediocredito Centrale (L. 266/97) 2) Fondo centrale di garanzia istituito presso l’Artigiancassa(L. 1068/64) per finanziamenti richiesti a fronte dello stesso programma di investimenti ammesso ad agevolazione

  17. Misura delle agevolazioni MISURE MASSIME DEI CONTRIBUTI IN ESN ED ESL Aree 87.3.a (ob. 1 ) (Calabria) 50% ESN + 15% ESL Aree 87.3.a (ob. 1 ) 35% ESN + 15% ESL (Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna) Aree 87.3.c di Abruzzo eMolise 30% ESN Aree 87.3.c “centro-nord” 8% ESN + 10%ESL Restanti zone 15% ESL Per le spese relative ai servizi reali i contributi sono pari a: 30% ESL elevabile al 40% ESL nelle zone svantaggiate

  18. Misura delle agevolazioni In alternativa ai precedenti limiti le imprese possono optare per la regola “DE MINIMIS” come definita dalla Commissione U.E. Ammontare massimo pari a 100.000 EURO di aiuti a titolo “de minimis” ottenibili dall’impresa complessivamente nell’arco di tre anni Le misure dei contributi sono espresse in % dell’investimento ammissibile in valore nominale (non attualizzato) Il controllo del rispetto del limite di 100.000 EURO è effettuato attualizzando all’anno solare della concessione le quote di contributo erogate

  19. Misura delle agevolazioni Misure dei contributi “de minimis” in % dell’investimento ammissibile Aree 87.3.a (ob. 1 )75% (Calabria Basilicata, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna) Aree 87.3.cAbruzzo e Molise65% Aree 87.3.c “centro-nord”60% Restanti zone 50% nel limite massimo dei 100.000 EURO in 3 anni Il de minimis non si applica al settore del trasporto merci, al settore della produzione agricola primaria, alla trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli

  20. Misura delle agevolazioni Per le iniziative del settore agricolo primario si applicano i limiti fissati dalla normativa comunitaria in materia Zone svantaggiate (secondo la normativa specifica) 50%ESL Altre zone 40%ESL Qualora il beneficiario sia “giovane agricoltore”: Zone svantaggiate (secondo la normativa specifica) 55%ESL Altre zone 45%ESL Acquisti servizi reali Zone svantaggiate (secondo la normativa specifica) 40%ESL Altre zone 30%ESL

  21. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE Per le iniziative localizzate nella Regione Molise le domande vanno inviate direttamente al ministero delle Attività Produttive, non avendo la Regione provveduto al cofinanziamento delle risorse • secondo gli schemi previsti dalla circolare del Ministero • (Modulo di domanda + Scheda tecnica) • esclusivamente tramite raccomandata con avviso di ricevimento

  22. GRADUATORIE • Graduatorie regionali • articolate nei seguenti 3 “macrosettori”: • agricoltura (lettere A e B class. ISTAT) • manifatturiero e assimilati (C, D, E, F class. ISTAT) • commercio, turismo e servizi (G, H, I, J, K, M, N, O class. ISTAT)

  23. CRITERI DI PRIORITA’ PER LA FORMAZIONE DELLE GRADUATORIE Criteri nazionali fissati con decreto del MAP 1) rapporto tra occupati complessivi attivati dal programma e investimento complessivo ammissibile 2) rapporto tra donne occupate attivate dal programma e investimento complessivo ammissibile 3) rapporto tra “nuovi investimenti” e “investimento totale” dell’impresa 4) maggiorazione del 10% dei primi tre criteri e di quello regionale nel caso di imprese a totale partecipazione femminile 5) maggiorazione del 5% dei primi tre criteri e di quello regionale nel caso di adesione a sistemi riconosciuti di certificazione di qualità e/o ambientale, ovvero abbia attuato progetti volti all’introduzione di forme di flessibilità di cui all’art. 9 della legge 8/03/2000 n. 53

  24. Criteri di priorità Criteri di priorità regionale La Regione Molise non ha potuto definire criteri aggiuntivi a valere sul VI bando, non avendo cofinanziato le risorse statali Punteggio complessivo Il punteggio complessivo che determina la posizione in graduatoria di ciascuna domanda è ottenuto sommando algebricamente i valori normalizzati dei primi tre criteri nazionali e degli eventuali criteri di priorità regionale, dopo averli eventualmente incrementati delle maggiorazioni percentuali previste dai criteri 4° e 5° Il valore normalizzato sia del primo che del secondo criterio è moltiplicato per 0,30

  25. Criteri di priorità - definizioni 1° CRITERIO Calcolato in ULA (Unità lavorative anno) Differenza tra il numero medio mensile di dipendenti previsto nell’esercizio “a regime” ed il numero medio di dipendenti registrato nei 12 mesi precedenti a quello di presentazione del Modulo di domanda ovvero l’avvio del programma se antecedente Occupati attivati dal programma Sono considerati occupati: - tutti i dipendenti iscritti al libro matricola a tempo indeterminato, determinato e part time (frazioni di ULA) compresi quelli in cassa integrazione ordinaria (sono esclusi quelli in CIGS) - i collaboratori familiari previsti dall’articolo 230 bis cod. civ. - i soci lavoratori delle società cooperative di produzione e lavoro

  26. Criteri di priorità - definizioni per avvio di attività: sempre = 0 per acquisizioni di attività preesistente: il numero medio mensile di occupati dell’impresa acquisita, nei 12 mesi precedenti la domanda o l’avvio del programma se antecedente per i progetti innovativi e le acquisizioni di soli servizi reali: il numero medio mensile di occupati nei 12 mesi precedenti la domanda o l’avvio del programma se antecedente Occupati “precedenti” 2° CRITERIO Il numero di donne occupate attivate dall’iniziativa è determinato con i criteri validi per la determinazione degli occupati attivati complessivi

  27. Criteri di priorità - definizioni 3° CRITERIO Investimento complessivo ammissibile al netto dei costi del rilevamento nel caso di acquisto di attività preesistente “Nuovi investimenti” “nuovi investimenti” + “investimenti materiali preesistenti” “Investimenti totali” Avvio di attività: sempre = 0 Acquisizione di attività preesistente = costo agevolabile del rilevamento Progetti innovativi e sola acquisizione di servizi reali = valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali riscontrabile dal bilancio o dal registro dei beni ammortizzabili relativi all’esercizio precedente la domanda o l’avvio del programma se antecedente “Investimenti preesistenti”

  28. Criteri di priorità - definizioni 4° CRITERIO Imprese a totale partecipazione femminile • le società di persone e le cooperative in cui i soci siano tutte donne • le società di capitali in cui il 100% delle quote sia detenuto da donne e l’organo di amministrazione sia composto esclusivamente da donne • Le ditte individuali e le S.r.l. unipersonali non sono considerate a totale partecipazione femminile

  29. Criteri di priorità - definizioni 5° CRITERIO UNI EN ISO 9000, EMAS, ISO14001, ECOLABEL, certificazioni di prodotto rilasciate da organismi accreditati SINCERT, attestazioni di specificità dei prodotti agricoli (DOP, IGP, AS, IGT, DOC, DOCG), iscrizione nell’elenco nazionali degli operatori dell’agricoltura biologica (dlgs. 220/95) Certificazioni L’adesione deve avvenire entro l’anno a regime L’impresa abbia attuato progetti volti all’introduzione di forme di flessibilità, finalizzate a conciliare tempo di vita e di lavoro che,alla data di presentazione della domanda, siano stati ammessi ai benefici previsti dall’art. 9 legge 08/03/2000 n. 53 Flessibilità di cui all’art. 9 della legge 8/03/2000 n. 53

  30. EROGAZIONE DEI CONTRIBUTI In due quote 1° QUOTA: - pari al 30% delle agevolazioni è erogata per il 50% del relativo importo nella forma di contributo in conto capitale e per il restante 50% in forma di finanziamento agevolato - resa disponibile dal trentesimo giorno dalla pubblicazione delle graduatorie - erogata in corrispondenza della realizzazione del 30% dell’investimento - anche a titolo di anticipazione previa presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa

  31. Erogazione dei contributi 2° QUOTA: - pari al saldo delle agevolazioni (50% + 50%) - resa disponibile alla scadenza di sei mesi dalla pubblicazione della graduatoria per i progetti che prevedono durata fino a 12 mesi e alla scadenza dei 12 mesi dalla stessa data per i programmi con durata superiore (comunque fino a 24 mesi) - erogata in corrispondenza della realizzazione dell’investimento - dalla seconda quota è trattenuto il 10% dell’intera agevolazione concessa, da erogare successivamente al controllo della documentazione finale di spesa

  32. REALIZZAZIONE DEGLI INVESTIMENTI Gli investimenti si intendono realizzati quando: 1) I beni sono stati tutti consegnati o realizzati e per i servizi sia stato stipulato il contratto di fornitura 2) Il costo è stato interamente fatturato (alla società di leasing nel caso di leasing) 3) L’impresa abbia effettuato tutti i pagamenti o nel caso di leasing corrisposto canoni per un importo pari almeno all’agevolazione spettante e comunque non inferiore al 30% del costo agevolabile dei beni Gli investimenti devono comunque essere realizzati entro 24 mesi dalla data di concessione del contributo

  33. OBBLIGHI E DIVIETI Revoca parziale o totale nei seguenti casi: • Cumulo con altre agevolazioni • Venir meno dei requisiti di partecipazione femminile all’impresa • I beni agevolati sono ceduti, alienati o distratti nei cinque anni successivi alla data di concessione del contributo • Scostamenti in diminuzione dei singoli indicatori rilevati a regime rispetto a quelli calcolati per la formazione delle graduatorie superiori ai 30 punti percentuali o media degli scostamenti in diminuzione superiore ai 20 punti percentuali • L’ammontare degli investimenti realizzati è inferiore al 60% di quelli ammessi

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