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CONVEGNO 15 maggio 2009 La buona gestione dei rifiuti nelle strutture complesse.

CONVEGNO 15 maggio 2009 La buona gestione dei rifiuti nelle strutture complesse. Problemi, sfide, opportunità. La gestione integrata dei Rifiuti Urbani e Sanitari attraverso il servizio pubblico Pietro Piva Responsabile Servizi Integrativi Consorzio Intercomunale Priula

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CONVEGNO 15 maggio 2009 La buona gestione dei rifiuti nelle strutture complesse.

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Presentation Transcript


  1. CONVEGNO 15 maggio 2009 La buona gestione dei rifiuti nelle strutture complesse. Problemi, sfide, opportunità.

  2. La gestione integrata dei Rifiuti Urbani e Sanitari attraverso il servizio pubblico Pietro Piva Responsabile Servizi Integrativi Consorzio Intercomunale Priula www.consorziopriula.it Monastier di Treviso, 15 Maggio 2009

  3. IL CONSORZIO PRIULA • Associa 24 Comuni: • 241.551 abitanti • 89.000 utenze domestiche • 11.000 utenze non-domestiche • + partnership con Consorzio Tv Tre (25 Comuni) • e condivisione società pubblica Contarina SpA

  4. IL GRUPPO TVTRE -CONTARINA-PRIULA

  5. LAVORIAMO PER Gestire i rifiuti in modo efficace, efficiente, economico assicurando un’elevata protezione dell’ambiente e dell’uomo. I PRINCIPI • Prevenzione • Riutilizzo • Recupero di materia • Recupero di energia • Responsabilità condivisa • “Chi inquina paga”

  6. LE STRATEGIE • Favorire il riciclo dei materiali attraverso la raccolta differenziata • Raccogliere i rifiuti porta a porta per personalizzare il servizio sulle esigenze dell’utente • Pagare in base alla produzione di rifiuti, in particolare quelli non riciclabili • Curare il rapporto con gli utenti attraverso sportelli informativi, campagne di comunicazione ed educazione

  7. IL MODELLO ‘INTEGRATO’ Integrare: rendere integro o intero; rendere completo e conforme. L’integrazione, perciò, nel senso aziendale ed economico può essere intesa come un “processo di riconduzione ad una stessa unità organizzativa”.

  8. MODELLO INTEGRATO RIFIUTI URBANI • a. Raccolta differenziata “domiciliare integrata”: • Porta a porta per le principali tipologie di rifiuto; • Card per gli altri rifiuti • b. Comunicazione con gli utenti : • 24 Ecosportelli, Ecocalendari, rivista, sito, • Educazione ambientale nelle scuole • c. Tariffa puntuale legata alla produzione effettiva di rifiuti (con l’utilizzo di transponder) dal 2002.

  9. RISULTATI AVVIO TARIFFA PUNTUALE Percentuale raccolta differenziata dal 27% (2000) al 78% (2008) Prossimo obiettivo 80% Raccolta differenziata 80 kg/abitante*anno rifiuto secco

  10. I RIFIUTI SANITARI

  11. GESTIONE INTEGRATA RIFIUTI SANITARI • trasferire esperienza Priula dalla gestione dei Rifiuti Urbani ai Rifiuti Sanitari negli ospedali e nelle altre strutture sanitarie • massimizzare la RACCOLTA DIFFERENZIATA • ottimizzare l’ANALISI e la SUDDIVISIONE DEI COSTI • ridurre i RISCHI (per cittadini e operatori raccolta) causabili da rifiuti sanitari “minori” conferiti nei rifiuti urbani • “Raccolta porta a porta “VERTICALE” e RD INTERNA

  12. SERVIZIO RIFIUTI SANITARI avviato nel 2003 sanitari pericolosi e non pericolosi territorio servito: 70 Comuni (TV2 e TV1) 370 utenti nel 2008 ospedali, medici, veterinari, dentisti, poliambulatori, case di cura e di riposo, allevamenti, estetiste, barbieri/parrucchieri, ...

  13. UTENTI SERVITI

  14. KG RACCOLTI

  15. Modello “Gestione integrata Urbani+Sanitari”

  16. IL PROGETTO SO.GE.DIN

  17. RACCOLTA “VERTICALE” e “RD INTERNA” Dopo aver sviluppato la raccolta differenziata (“door to door”) ORIZZONTALE estesa al territorio e alle città sia in altezza (“piano a piano” o “floor to floor”) Il servizio viene standardizzato e gestito con una raccolta differenziata VERTICALE sia in ogni spazio interno (corridoi, camere, uffici, laboratori, cucine, sale operatorie,…) (RD INTERNA)

  18. MODELLO ORGANIZZATIVO DI RACCOLTA VERTICALE Per massimizzare i risultati e fornire utili strumenti agli utenti, abbiamo impostato un modello omogeneo di integrazione nella raccolta verticale interna: • definendo procedure assimilate alla raccolta orizzontale • posizionando contenitori che riprendano gli stessi colori della raccolta sul territorio • comunicando all’utente/paziente gli stessi messaggi che vengono utilizzati nella raccolta dei rifiuti urbani

  19. DIMENSIONE ‘VERTICALE’ DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA • Esempi di applicazione: • utilizzo di sottolavelli aerati per l’umido • condomini e organizzazione interna • organizzazione interna delle scuole • organizzazione interna di comunità in genere • organizzazione interna dei rifiuti assimilati nei cimiteri • organizzazione interna dei rifiuti assimilati nelle strutture sanitarie • organizzazione “interna” dei rifiuti nei mercati • organizzazione interna dei rifiuti negli alberghi

  20. Caso di studio “SOGEDIN” Il ”Modello Sanitari Priula” è applicato nelle strutture SOGEDIN da metà 2007. Struttura complessa polivalente (ospedale, casa di cura e hotel), di media dimensione. Obiettivo: implementare un modello “replicabile” di buona gestione. Primi risultati: aumento della raccolta differenziata dei materiali riciclabili riduzione del rifiuto residuo da smaltire stabilizzazione della produzione totale di rifiuti non infettivi

  21. SISTEMA DI RACCOLTA • Punti raccolta interna • Depositi intermedi • Deposito finale

  22. SISTEMA DI RACCOLTA: contenitori interni

  23. SISTEMA DI RACCOLTA: depositi intermedi

  24. Posizione cestini

  25. Legno Lastre Toner Sani Inerti Ingombranti Cartone Secco RUP Carta box 12.5 m 9 m 3.5 m 8 m Vpa 4.5 m Umido Zona condizionatori 20 m 9 m 20 m SISTEMA DI RACCOLTA: deposito finale

  26. Comunicazione e informazione CARTELLI PER SALE D’ATTESA CARTELLI PER ATRI CARTELLI PER BAGNI CARTELLI PER ISOLE CARTELLI PER STANZE E CAMERE FORMAZIONE E MANUALI PER IL PERSONALE

  27. Comunicazione e informazione CARTELLO PER ATRIO

  28. Comunicazione e informazione CARTELLO PER BAGNI

  29. Comunicazione e informazione CARTELLO PER ISOLE

  30. Comunicazione e informazione STANZE E CAMERE ATRIO ISOLE BAGNI

  31. Comunicazione e informazione FORMAZIONE E MANUALI PER IL PERSONALE

  32. ANALISI DEI DATI Confronto composizione ospedalieri

  33. ANALISI DEI DATIRipartizione materiale per area

  34. ANALISI DEI DATI Quantità 2007-2008 e previsione 2009

  35. ANALISI DEI DATI

  36. ANALISI DEI DATI

  37. RISULTATI DI BUONA GESTIONE Diversi studi evidenziano che 30%-40% dei sanitari infettivi sono in realtà “non infettivi”: un contenimento degli infettivi è possibile con specifiche LINEE GUIDA ad uso del personale medico; Dopo una corretta separazione dei rifiuti infettivi, la raccolta differenziata spinta e il riciclo degli altri rifiuti non infettivi è possibile (almeno il 65%-75%);

  38. CONCLUSIONI • La gestione integrata di tutti i rifiuti prodotti in ambito ospedaliero e nelle analoghe strutture complesse attraverso il modello integrato predisposto dal servizio pubblico consente: • una miglior raccolta differenziata di tutti i rifiuti; • la massima sicurezza per i diversi flussi di rifiuti; • la tracciabilità dei percorsi e delle quantità prodotte per reparto/area/ufficio; • la garanzia del corretto recupero e smaltimento • l’ottimizzazione dei costi attraverso analisi dettagliata e tariffazione in base alla produzione effettiva.

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