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Somatizzazione e Disturbi Somatoformi

Sintomo Funzionale. Al termine di investigazioni spesso sommarie, ma talora molto complesse e costose, il medico ammette che i sintomi (somatici) presentati dal paziente non dipendono da una patologia lesionale (

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Somatizzazione e Disturbi Somatoformi

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Presentation Transcript


    1. Somatizzazione e Disturbi Somatoformi

    3. Fattori che intervengono nella decisione di consultare: esperienza precedente del sintomo e delle sue conseguenze sulla vita quotidiana grado di inquietudine che determina: costruito sulle esperienze di parenti, amici,vicini, o le rappresentazioni di certe patologie veicolate dai media percezioni culturali del normale e del patologico in un contesto storico e sociale dato disponibilitŕ e accessibilitŕ di cure mediche condotte di malattia (illness behaviour) apprese durante l’infanzia nell’ambiente familiare tratti di personalitŕ, che determinano una “compiacenza somatica” particolare certe malattie psichiatriche, come la depressione o i disturbi ansiosi

    4. Definizione “Psichiatrica” Espressione atipica, seppure frequente (circa un caso su due in medicina generale), di una malattia psichiatrica Definizione vaga e ambigua

    5. Definizione Operatoria (Bridges e Goldberg) Il paziente consulta un medico internista Attribuisce i suoi sintomi a una causa fisica e non psicologica La diagnosi di disturbo psichiatrico (disturbi dell’umore o ansiosi) puň essere effettuata grazie a mezzi diagnostici appropriati Il ricercatore ritiene che un intervento di natura psichiatrica sia suscettibile di far sparire i sintomi

    6. Condotta di Malattia (Illness Behaviour) Tendenza a Sentire ed esprimere sintomi somatici non giustificabili da una patologia organica Attribuirli ad una malattia fisica e Cercare per questi un aiuto medico.

    7. Illness Behavior Non presuppone una patologia psichiatrica identificabile: i sintomi sono medicalmente inspiegati vi č conflitto di attribuzione tra paziente e medico il ricorso alle cure mediche č parte integrante del problema

    8. Definizione Psico-sociale Espressione di un disagio personale e sociale con un “linguaggio di lamenti somatici” (an idiom of bodily complaints) e ricerca di cure mediche I sintomi possono essere L’espressione culturalmente codificata di emozioni o conflitti psichici e Dipendere da un linguaggio socialmente riconoscibile.

    9. “Sintomi Medicalmente Inspiegati” Sono frequenti nella popolazione generale e a tutti i livelli dei servizi medici. Sebbene siano spesso transitori, una proporzione notevole persistono e Sono associati a un deterioramento della qualitŕ della vita. La loro eziologia č spesso multifattoriale I disturbi psichiatrici sono spesso presenti, ma non costantemente

    10. Problema di frontiera La frontiera tra “sintomi medicalmente spiegabili” e “sintomi funzionali” č arbitraria e mobile secondo i progressi delle conoscenze biologiche.

    11. Relazioni tra sintomi somatici e psicopatologia 4 modelli di relazioni tra 3 poli: sintomi funzionali, sofferenza psicologica ricorso al sistema di cura.

    12. Amplificazione Somatica Concetto sviluppato da Barsky per l’ipocondria: attenzione portata sul corpo (body consciousness) timore di malattia (illness worry) tendenza ad attribuire i sintomi a cause somatiche, piuttosto che psicologiche o ambientali Sintomi somatici e sofferenza psicologica non sono dicotomici Sono inclusi insieme in circoli viziosi: pensare a una malattia cardiaca di fronte a un dolore toracico, genera ansia che rinforza l’attenzione portata sulle modificazioni corporee e moltiplica i sintomi, giustificando cosě il timore di soffrire di una malattia grave.

    13. Sindromi Somatiche Funzionali Certi sintomi somatici funzionali si raggruppano in modo apparentemente non aleatorio in sindromi di varie specialitŕ mediche Evolvono in modo cronico Sono spesso a sintomi psicologici e Dipendono talora da meccanismi fisiopatologici plausibili, ma Le loro definizioni sono eterogenee e basate su meccanismi diversi

    14. SSF basate su: sintomi predominanti: s. da fatica cronica, fibromialgia e dolori miofasciali, algie pelviche croniche, intestino irritabile, ecc. meccanismo fisiopatologico plausibile: s. premestruale, s. da iperventilazione, ecc. meccanismo fisiopatologico altamente ipotetico: spasmofilia, infezione cronica da Candida, ecc.

    15. DSM-IV: Categorie Diagnostiche Disturbi Solitamente Diagnosticati per la Prima Volta nell'Infanzia, nella Fanciullezza o nell'Adolescenza Delirium, Demenza, Disturbi Amnestici e altri Disturbi Cognitivi Disturbi Mentali Dovuti a una Condizione Medica Generale Disturbi Correlati a Sostanze Schizofrenia e altri Disturbi Psicotici Disturbi dell'Umore Disturbi d'Ansia Disturbi Somatoformi Disturbi Fittizi Disturbi Dissociativi Disturbi Sessuali e della Identitŕ di Genere Disturbi dell'Alimentazione Disturbi del Sonno Disturbi del Controllo degli Impulsi Non Classificati Altrove Disturbi dell'Adattamento Disturbi di Personalitŕ Altre condizioni che possono essere oggetto di attenzione clinica

    16. 8) Disturbi Somatoformi Disturbo di Somatizzazione Disturbo Somatoforme Indifferenziato Disturbo di Conversione Disturbo Algico Ipocondria Disturbo da Dismorfismo Corporeo Disturbo Somatoforme NAS

    17. Disturbo di Somatizzazione Una storia di molteplici lamentele fisiche, cominciata prima dei 30 anni, che si manifestano lungo un periodo di numerosi anni, e che conducono alla ricerca di trattamento o portano a significative menomazioni nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti. Tutti i criteri seguenti debbono essere riscontrabili, nel senso che i singoli sintomi debbono comparire in qualche momento nel corso del disturbo: quattro sintomi dolorosi: una storia di dolore riferita ad almeno quattro localizzazioni o funzioni (per es. testa, addome, schiena, articolazioni, arti, torace, retto, dolori mestruali, dolore nel rapporto sessuale o durante la minzione); due sintomi gastro-intestinali: una storia di almeno due sintomi gastro-intestinali in aggiunta al dolore (per es. nausea, meteorismo, vomito al di fuori della gravidanza, diarrea, oppure intolleranza a numerosi cibi diversi);

    18. Sintomi sessuali e pseudo-neurologici un sintomo sessuale: una storia di almeno un sintomo sessuale o riproduttivo in aggiunta al dolore (per es. indifferenza sessuale, disfunzioni dell'erezione o della eiaculazione, cicli mestruali irregolari, eccessivo sanguinamento mestruale, vomito durante la gravidanza); un sintomo pseudo-neurologico: una storia di almeno un sintomo o deficit che fa pensare ad una condizione neurologica non limitata al dolore (sintomi di conversione, come alterazioni della coordinazione o dell'equilibrio, paralisi o ipostenia localizzate, difficoltŕ a deglutire o nodo alla gola, mancamenti, afonia, ritenzione urinaria, allucinazioni, perdita della sensibilitŕ tattile o dolorifica, diplopia, cecitŕ, sorditŕ, convulsioni, sintomi dissociativi come amnesia, oppure perdita di coscienza con modalitŕ diverse dai mancamenti)

    19. Disturbo di Somatizzazione: C e D L'uno o l'altro di 1) e 2): dopo le appropriate indagini, ciascuno dei sintomi del Criterio B non puň essere esaurientemente spiegato con una condizione medica generale conosciuta o con gli effetti diretti di una sostanza (per es. una droga di abuso, o un medicinale); quando vi č una condizione medica generale collegata, le lamentele fisiche o la menomazione sociale o lavorativa che ne deriva risultano sproporzionate rispetto a quanto ci si dovrebbe aspettare dalla storia, dall'esame fisico e dai reperti di laboratorio. I sintomi non sono prodotti intenzionalmente o simulati (come nel Disturbo Fittizio o nella Simulazione).

    20. Disturbo Somatoforme Indifferenziato Una o piů lamentele fisiche (per es. stanchezza, perdita di appetito, problemi gastro-intestinali o urinari). O l'uno o l'altro di 1) e 2): dopo le appropriate indagini, i sintomi non possono essere pienamente spiegati con una condizione medica generale conosciuta, o con gli effetti diretti di una sostanza (per es. una droga di abuso o un medicinale); quando vi č una condizione medica generale collegata, le lamentele fisiche o la menomazione sociale o lavorativa conseguente sono sproporzionate rispetto a quanto ci si dovrebbe aspettare dalla storia, dall'esame fisico o dai reperti di laboratorio. I sintomi causano disagio clinicamente significativo o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre importanti aree. La durata del disturbo č di almeno 6 mesi. L'alterazione non risulta meglio spiegabile con un altro disturbo mentale (per es. un altro Disturbo Somatoforme, Disfunzione Sessuale, Disturbo dell'Umore, Disturbo d'Ansia, Disturbo del Sonno o Disturbo Psicotico). I sintomi non sono prodotti o simulati intenzionalmente (come nel Disturbo Fittizio o nella Simulazione).

    21. Disturbo di Conversione Uno o piů sintomi o deficit riguardanti funzioni motorie volontarie o sensitive, che suggeriscono una condizione neurologica o medica generale. Si valuta che qualche fattore psicologico sia associato col sintomo o col deficit, in quanto l'esordio o l'esacerbazione del sintomo o del deficit č preceduto da qualche conflitto o altro tipo di fattore stressante. Il sintomo o deficit non č intenzionalmente prodotto o simulato (come nei Disturbi Fittizi o nella Simulazione). Il sintomo o deficit non puň, dopo le appropriate indagini, essere pienamente spiegato con una condizione medica generale, o con gli effetti diretti di una sostanza, o con una esperienza o comportamento culturalmente determinati.

    22. Criteri E ed F Il sintomo o deficit causa disagio clinicamente significativo, o menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti, oppure richiede attenzione medica. Il sintomo o deficit non č limitato a dolore o disfunzioni sessuali, non si manifesta esclusivamente in corso di Disturbo di Somatizzazione, e non č meglio spiegabile con qualche altro disturbo mentale. Codificare tipo di sintomo o deficit: Con Sintomi o Deficit Motori Con Attacchi Epilettiformi o Convulsioni Con Sintomi o Deficit Sensitivi Con Sintomatologia Mista

    23. Disturbo Algico Il dolore in uno o piů distretti anatomici rappresenta l'elemento principale del quadro clinico, ed č di gravitŕ sufficiente per giustificare attenzione clinica. Il dolore causa malessere clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo o in altre importanti aree. Si valuta che qualche fattore psicologico abbia un ruolo importante nell'esordio, gravitŕ, esacerbazione o mantenimento del dolore. Il sintomo o deficit non viene intenzionalmente prodotto o simulato (come nei Disturbi Fittizi o nella Simulazione). Il dolore non č meglio attribuibile ad un Disturbo dell'Umore, d'Ansia, o Psicotico e non incontra i criteri per la Dispareunia.

    24. Ipocondria La preoccupazione legata alla paura di avere, oppure alla convinzione di avere, una malattia grave, basate sulla erronea interpretazione di sintomi somatici da parte del soggetto. La preoccupazione persiste nonostante la valutazione e la rassicurazione medica appropriate. La convinzione di cui al Criterio A non risulta di intensitŕ delirante (come nel Disturbo Delirante, Tipo Somatico) e non č limitata a una preoccupazione circoscritta all'aspetto fisico (come nel Disturbo di Dismorfismo Corporeo). La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti. La durata della alterazione č di almeno 6 mesi. La preoccupazione non č meglio attribuibile a Disturbo d'Ansia Generalizzato, Disturbo Ossessivo-Compulsivo, Disturbo di Panico, Episodio Depressivo Maggiore, Ansia di Separazione, o un altro Disturbo Somatoforme

    25. Il contenuto dell'ipocondria č la preoccupazione eccessiva per la salute, sia fisica sia mentale. Esso puň assumere varie forme

    26. Forme dell’Ipocondria I Voce allucinatoria che puň dire al paziente: "Hai un cancro, sei moribondo". Delirio secondario associato con una malattia affettiva: il paziente crede in modo irragionevole di avere un cancro, essendo del tutto incapace di accettare le rassicurazioni del medico. La convinzione č comprensibile nei termini dell'umore depresso del paziente che copre tutto Sindrome di Cotard: associazione di deliri ipocondriaci e nichilistici nella psicosi depressiva nell'anziano.

    27. Forme dell’Ipocondria II Delirio primario: convinzione che gli sia stato inoculato in anestesia generale un cancro trasmissibile, perché gli altri lo credevano omosessuale. Idea prevalente: costantemente preoccupata e concentrata sul rischio di malattia e la necessitŕ di prendere precauzioni in modi che tutti trovano ridicoli: le misure eccessive per evitare ogni possibile carcinogeno Il paziente ritiene perfettamente ragionevole prendersi tanta cura per la salute, ma č d'accordo che le sue misure sono eccessive Non puň smettere, notte e giorno, di pensare, preoccuparsi e cercare di prevenire le malattie Trova ragionevole questa idea, o per lo meno non aliena rispetto alla sua natura, ma essa occupa la mente in un modo eccessivo, nel senso che tutte le energie e l'essere sono diretti verso quest'idea

    28. Forme dell’Ipocondria III Ruminazione ossessiva circa la possibilitŕ di una malattia, o serie di parole, come "Ho il cancro“ riconosciuto sia come "alieno rispetto alla mia natura", sia come "proveniente dal mio interno” Il paziente cerca di resistere, ma l'idea si manifesta ripetitivamente

    29. Forme dell’Ipocondria IV Idee ipocondriache di natura non specifica nel corso di una malattia depressiva E’ possibile rassicurare questi pazienti riguardo ogni sintomo particolare, ma questo non li fa star meglio come umore, né previene il manifestarsi di ulteriori sintomi ipocondriaci in forma di ruminazione depressiva

    30. Forme dell’Ipocondria V Ansia acuta e cronica: il paziente puň essere incline ad avere una moltitudine di preoccupazioni riguardo alla malattia e di paure di malattia Le normali percezioni sensoriali vengono interpretate come sintomi, e i sintomi come una malattia seria La maggior parte dei sintomi ipocondriaci si verificano in relazione ad ansia e depressione, le altre forme di disturbi sono molto meno frequenti

    31. Disturbo di Dismorfismo Corporeo Preoccupazione per un supposto difetto nell'aspetto fisico. Se č presente una piccola anomalia, l'importanza che la persona le dŕ č di gran lunga eccessiva. La preoccupazione causa disagio clinicamente significativo oppure menomazione nel funzionamento sociale, lavorativo, o in altre aree importanti. La preoccupazione non risulta meglio attribuibile ad un altro disturbo mentale (l'insoddisfazione riguardante la forma e le misure corporee nella Anoressia Nervosa).

    32. Caratteristiche delle lamentele Le lamentele riguardano facilmente difetti lievi o immaginari della faccia o della testa, come i capelli piů o meno folti, l'acne, rughe, cicatrici, manifestazioni vascolari, pallore o rossore, sudorazione, asimmetrie o sproporzioni del viso, oppure eccessiva peluria. Altre preoccupazioni comuni riguardano la forma, le misure, o qualche altro aspetto di naso, occhi, palpebre, sopracciglia, orecchie, bocca, labbra, denti, mascella, mento, guance o testa Tuttavia ogni altra parte del corpo puň diventare motivo di preoccupazione (per es. i genitali, le mammelle, le natiche, l'addome, le braccia, le mani, i piedi, le gambe, i fianchi, le spalle, la colonna, regioni piů estese del corpo o le misure corporee globali). La preoccupazione puň riguardare simultaneamente diverse parti del corpo. Per quanto la lamentela sia spesso specifica (per es. le labbra "storte" o il naso "a patata"), altre volte č invece vaga (per es. la faccia "cascante", oppure lo sguardo "sfuggente"). A causa dell'imbarazzo causato loro dalla preoccupazione, alcuni soggetti col Disturbo di Dismorfismo Corporeo evitano di descrivere i loro "difetti" in dettaglio, e tendono invece a parlare genericamente della loro bruttezza

    33. Conseguenze delle lamentele La gran parte dei soggetti sperimentano grave disagio per la loro supposta deformitŕ, descrivendo spesso le loro preoccupazioni come "intensamente dolorose", "tormentose", o "devastanti“ I piů trovano le loro preoccupazioni difficili da controllare, e fanno pochi o nessun tentativo di resistervi Come conseguenza, essi spesso passano molte ore al giorno a pensare al loro "difetto", al punto che questi pensieri possono dominare la loro vita Si verifica facilmente menomazione significativa in molte aree del funzionamento mentale Sentimenti di consapevole vergogna per il proprio "difetto", possono portare all'evitamento delle situazioni di lavoro o di contatto sociale

    34. Manifestazioni associate Frequenti controlli allo specchio o controlli del "difetto" attraverso altre superfici riflettenti disponibili (per es. vetrine dei negozi, paraurti delle macchine, vetri degli orologi) possono occupare parecchie ore della giornata. Certi soggetti utilizzano illuminazioni speciali oppure lenti di ingrandimento per esaminare il proprio "difetto". Possono esservi comportamenti esagerati di pulizia (per es. eccessi nel pettinarsi, nell'eliminazione dei peli, applicazioni ritualizzate di cosmetici, manipolazione della pelle). Spesso pensano che gli altri possano particolarmente notare il loro supposto difetto, e forse parlarne o riderne. Possono cercare di camuffare il "difetto" (per es. facendosi crescere la barba per coprire delle supposte cicatrici deturpanti, portando il cappello per nascondere supposte calvizie, imbottendo i calzoni per potenziare un pene "piccolo") Certi soggetti possono essere esageratamente preoccupati che la parte "brutta" del loro corpo funzioni male, o sia estremamente fragile, e in costante pericolo di venir danneggiata.

    35. «Difetto» Per quanto il controllo e i rituali di cura della persona abbiano lo scopo per alcuni soggetti di far diminuire l'ansia riguardante il "difetto", in realtŕ finiscono spesso per far aumentare la preoccupazione e l'ansia connessa. Di conseguenza alcuni soggetti evitano gli specchi, talora ricoprendoli o eliminandoli dall'ambiente. Altri alternano periodi di eccessivi controlli allo specchio a periodi di evitamento. Possono esserci frequenti richieste di rassicurazione circa il "difetto", ma le rassicurazioni portano sollievo solo temporaneo, quando lo portano. I soggetti col disturbo facilmente confrontano la parte "brutta" del loro corpo con quella degli altri. Sono comuni idee di riferimento collegate al supposto difetto

    36. Disabilitŕ conseguente L'evitamento delle attivitŕ usuali puň portare ad un isolamento sociale estremo. In certi casi, la persona puň uscire di casa solo di notte, quando non puň essere vista, o rimanere chiusa in casa talora per anni. I soggetti col disturbo possono abbandonare la scuola, evitare i colloqui di lavoro, lavorare al di sotto delle loro possibilitŕ, oppure non lavorare per nulla. Possono avere pochi amici, evitare incontri sentimentali e altre interazioni sociali, avere difficoltŕ coniugali, o divorziare a causa dei loro sintomi. Il disagio e le disfunzioni collegate al disturbo, per quanto variabili, possono portare a ricoveri ripetuti, idee suicidiarie, tentativi di suicidio, e suicidio

    37. Ricerca di trattamenti medici Spesso ricercano e ottengono trattamenti medici generali, odontoiatrici o chirurgici al fine di correggere i loro supposti difetti. Questi trattamenti possono causare peggioramento del disturbo, portando a preoccupazioni nuove o piů intense, che a loro volta portano a ulteriori infruttuose procedure, cosicchč l'individuo puň ritrovarsi a possedere naso, orecchie, mammelle e natiche "sintetiche", e tuttavia esserne ancora insoddisfatto Puň ritrovarsi associato con Disturbo Depressivo Maggiore, Disturbo Delirante, Fobia Sociale e Disturbo Ossessivo-Compulsivo

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