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LE MISURE DI PREVENZIONE

Obiettivi strategici della prevenzione. Proteggere il singolo individuoControllarare le malattie nella popolazioneEliminare le malattieEradicare le malattie. Prevenzione primaria. Obiettivo: impedire l'insorgenza di nuovi casi di malattia nei soggetti saniMetodologia:EugeneticaPotenziamento delle capacit

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LE MISURE DI PREVENZIONE

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Presentation Transcript


    1. LE MISURE DI PREVENZIONE

    2. Obiettivi strategici della prevenzione Proteggere il singolo individuo Controllarare le malattie nella popolazione Eliminare le malattie Eradicare le malattie

    3. Prevenzione primaria Obiettivo: impedire l’insorgenza di nuovi casi di malattia nei soggetti sani Metodologia: Eugenetica Potenziamento delle capacità di difesa dell’organismo Rimozione di comportamenti nocivi Induzione di comportamenti positivi Interventi sull’ambiente di vita e di lavoro

    4. Prevenzione secondaria Obiettivo: scoperta e guarigione dei casi di malattia prima che essi si manifestino clinicamente Metodologia: screening Selettivo Di massa

    5. Prevenzione terziaria Obiettivo: impedire l’invalidità in persone già ammalate di malattie croniche e favorire il recupero degli handicap Metodologia: tecniche di riabilitazione

    7. M. infettive M. non infettive agenti eziologici fattori di rischio virus fattore causale batteri cause biologiche protozoi cause fisiche miceti cause chimiche prioni

    8. le malattie non infettive o cronico-degenerative

    13. World Health Report 2002 just a few NCD risk factors account for the majority of noncommunicable disease burden tobacco use alcohol consumption raised blood pressure raised lipid levels overweight low fruit/vegetable intake physical inactivity diabetes

    14. le malattie infettive

    17. Fattori determinanti per la diffusione delle malattie infettive La conoscenza del meccanismo che provoca una malattia infettiva fornisce importanti elementi per elaborare strategie preventive. Il meccanismo di trasmissione di una malattia infettiva può essere spiegato attraverso il bilancio tra una serie di fattori che sono schematizzati nella figura. Le condizioni che esistono nei tre compartimenti (agente patogeno, ambiente, ospite) possono variare, quindi si potranno osservare diversi scenari secondo il valore che assume ciascuno dei fattori sopra indicati. La diffusione delle malattie infettive nei paesi in via di sviluppo, ad esempio, è fortemente influenzata dall’elevata carica infettante dell’agente patogeno, da condizioni ambientali che spesso favoriscono l’esposizione all’agente patogeno, e spesso dall’elevata frequenza di immunodepressi nella popolazione.La conoscenza del meccanismo che provoca una malattia infettiva fornisce importanti elementi per elaborare strategie preventive. Il meccanismo di trasmissione di una malattia infettiva può essere spiegato attraverso il bilancio tra una serie di fattori che sono schematizzati nella figura. Le condizioni che esistono nei tre compartimenti (agente patogeno, ambiente, ospite) possono variare, quindi si potranno osservare diversi scenari secondo il valore che assume ciascuno dei fattori sopra indicati. La diffusione delle malattie infettive nei paesi in via di sviluppo, ad esempio, è fortemente influenzata dall’elevata carica infettante dell’agente patogeno, da condizioni ambientali che spesso favoriscono l’esposizione all’agente patogeno, e spesso dall’elevata frequenza di immunodepressi nella popolazione.

    18. Malattie infettive a trasmissione fecale-orale ambiente: fecalizzazione dell’ambiente igiene degli alimenti clima Se ad esempio consideriamo il colera, ci rendiamo conto che la sua maggiore diffusione in alcune aree geografiche è determinata da un’elevata contaminazione dell’ambiente e degli alimenti insieme a un clima caldo o tropicale. Non è un caso che nelle zone ad alta endemia vi sia anche una discreta frequenza di pazienti immunodepressi a causa, ad esempio, della malnutrizione. Nel caso delle malattie a trasmissione oro-fecale giocano un ruolo anche le difese locali. Sappiamo ad esempio che gli individui che hanno subito una resezione gastrica o che ricevono una terapia a base di antiacidi o anti H2 sono maggiormente suscettibili a questo tipo di malattie. Se ad esempio consideriamo il colera, ci rendiamo conto che la sua maggiore diffusione in alcune aree geografiche è determinata da un’elevata contaminazione dell’ambiente e degli alimenti insieme a un clima caldo o tropicale. Non è un caso che nelle zone ad alta endemia vi sia anche una discreta frequenza di pazienti immunodepressi a causa, ad esempio, della malnutrizione. Nel caso delle malattie a trasmissione oro-fecale giocano un ruolo anche le difese locali. Sappiamo ad esempio che gli individui che hanno subito una resezione gastrica o che ricevono una terapia a base di antiacidi o anti H2 sono maggiormente suscettibili a questo tipo di malattie.

    19. Malattie infettive a trasmissione aerea Le grandi epidemie influenzali vengono spesso associate a climi freddi. Il clima freddo, in sé, può essere una condizione favorente, ma nelle aree geografiche con clima rigido, si moltiplicano le occasioni di contagio in ambienti chiusi e in comunità. Anche per le malattie a trasmissione aerea lo stato immunitario dell’ospite gioca un ruolo determinante.Le grandi epidemie influenzali vengono spesso associate a climi freddi. Il clima freddo, in sé, può essere una condizione favorente, ma nelle aree geografiche con clima rigido, si moltiplicano le occasioni di contagio in ambienti chiusi e in comunità. Anche per le malattie a trasmissione aerea lo stato immunitario dell’ospite gioca un ruolo determinante.

    20. Malattie infettive a trasmissione parenterale e sessuale Le grandi epidemie influenzali vengono spesso associate a climi freddi. Il clima freddo, in sé, può essere una condizione favorente, ma nelle aree geografiche con clima rigido, si moltiplicano le occasioni di contagio in ambienti chiusi e in comunità. Anche per le malattie a trasmissione aerea lo stato immunitario dell’ospite gioca un ruolo determinante.Le grandi epidemie influenzali vengono spesso associate a climi freddi. Il clima freddo, in sé, può essere una condizione favorente, ma nelle aree geografiche con clima rigido, si moltiplicano le occasioni di contagio in ambienti chiusi e in comunità. Anche per le malattie a trasmissione aerea lo stato immunitario dell’ospite gioca un ruolo determinante.

    21. malattie infettive: prevenzione primaria

    22. Prevenzione primaria delle infezioni Obiettivo: evitare il contagio Metodo: Scoprire e rendere inattive le sorgenti ed serbatoi di infezione Interrompere le catene di trasmissione Aumentare la resistenza alle infezioni

    23. Definizioni Sorgente di infezione: uomo o animale in grado di trasmettere il microrganismo patogeno Malato Portatore Serbatoio di infezione: habitat naturale del microrganismo Uomo Animali Ambiente esterno

    24. Definizioni Vie di penetrazione Mucose dell’apparato respiratorio Mucose dell’apparato digerente Mucose dell’apparato genitale Congiuntive Cute (soluzioni di continuo, punture, azione di alcune larve) Modalità di trasmissione Trasmissione diretta Trasmissione indiretta (veicoli – vettori)

    25. Scoprire e rendere inattive le sorgenti ed serbatoi di infezione Notifica Indagine epidemiologica Isolamento e contumacia Disinfezione e sterilizzazione Disinfestazione Scoperta ed inattivazione dei portatori Eradicazione dei serbatoi naturali

    26. Interruzione delle catene di trasmissione Bonifica dell’ambiente Potabilizzazione dell’acqua Igiene degli alimenti Depurazione dei liquami Lotta ai vettori Modificazione dei comportamenti Igiene personale Rifiuto di rapporti sessuali arischio Uso del condom No alla droga

    27. Aumentare la resistenza alle infezioni Buono stato nutrizionale Immunoprofilassi Chemioprofilassi

    28. malattie infettive: prevenzione secondaria

    29. Obiettivo: evitare che l’infezione evolva in malattia conclamata Si può effettuare solo nel caso di malattie con un lungo periodo di incubazione screening per tubercolosi Ricerca markers per HIV chemioprofilassi secondaria Farmaci x ritardare immunodeficienza

    30. malattie infettive: prevenzione terziaria

    31. Interventi riabilitativi : es: la fisioterapia per il recupero funzionale degli arti colpiti da paralisi dopo poliomielite

    32. Un intervento di rimozione di un fattore di rischio individuale può essere classificato come intervento di: (una sola risposta) a) Prevenzione primaria  b) Prevenzione secondaria c) Prevenzione terziaria d) Riabilitazione e) Nessuna delle precedenti risposte

    33. L'emanazione di una legge anti inquinamento può essere classificato come intervento di: (una sola risposta) a) Prevenzione primaria  b) Prevenzione secondaria c) Prevenzione terziaria d) Riabilitazione e) Nessuna delle precedenti risposte

    34. Un microrganismo responsabile di una malattia infettiva può anche essere definito: (una sola risposta) a) Causa sufficiente b) Causa sufficiente e necessaria c) Causa necessaria d) Causa nè sufficiente nè necessaria e) Nessuna delle precedenti risposte

    35. Prevenzione parte seconda

    36. Obiettivi strategici della prevenzione Proteggere il singolo individuo Controllarare le malattie nella popolazione Eliminare le malattie Eradicare le malattie

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