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Dott.ssa Tiziana Calarese Neuropsichiatra Infantile Università di Messina

I DSA durante il percorso scolastico: Strumenti e pratiche didattiche. Dott.ssa Tiziana Calarese Neuropsichiatra Infantile Università di Messina. La scuola. …. L’intervento della scuola deve mirare a realizzare le condizioni per consentire all’allievo con dislessia

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Dott.ssa Tiziana Calarese Neuropsichiatra Infantile Università di Messina

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Presentation Transcript


  1. I DSA durante il percorso scolastico: Strumenti e pratiche didattiche Dott.ssa Tiziana Calarese Neuropsichiatra Infantile Università di Messina

  2. La scuola …. L’intervento della scuola deve mirare a realizzare le condizioni per consentire all’allievo con dislessia di accedere ai significati del testo e raggiungere gli obiettivi di apprendimento

  3. Ciò che non è modificabile, va “aggirato” con l’adozione di strumenti e misure di tipo compensativo e dispensativo L’intervento deve “mettere a fuoco” le potenzialità, non le difficoltà

  4. Moioli 2004 Ministero Istruzione Università e Ricerca Ufficio IV Prot. n 4099/A/4 del 05.10.2004 Ai Direttori degli Uffici Scolastici Regionali Loro Sedi Oggetto: Iniziative relative alla Dislessia Pervengono a questa Direzione esposti con i quali alcuni Genitori lamentano che non sempre le difficoltà di apprendimento di soggetti dislessici sono tenute nella dovuta considerazione, con la conseguenza che i soggetti in questione hanno lo stesso percorso formativo nonché la medesima valutazione degli altri alunni Per ovviare a queste conseguenze, esistono strumenti compensativi e dispensativi che si ritiene opportuno possano essere utilizzati dalle scuole in questi casi

  5. Moioli 2004 Tra gli strumenti compensativi essenziali vengono indicati: • Tabella dei mesi, tabella dell’alfabeto, e dei vari caratteri. • Tavola pitagorica. • Tabella delle misure, tabella delle formule geometriche. • Calcolatrice. • Registratore. • Computer con programmi di video-scrittura con correttore ortografico e sintesi vocale

  6. Moioli 2004 Per gli strumenti dispensativi,valutando l’entità e il profilo della difficoltà, in ogni singolo caso, si ritiene essenziale tener conto dei seguenti punti: • Dispensa dalla lettura ad alta voce, scrittura veloce sotto dettatura, uso del vocabolario, studio mnemonico delle tabelline. • Dispensa, ove necessario, dallo studio della lingua straniera in forma scritta. • Programmazione di tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio a casa. • Organizzazione di interrogazioni programmate. • Valutazione delle prove scritte e orali con modalità che tengano conto del contenuto e non della forma.

  7. Moioli 2004 Ulteriori strumenti possono essere utilizzati durante il percorso scolastico, in base alle fasi di sviluppo dello studente ed ai risultati acquisiti. Sulla base di quanto precede si ritiene auspicabile che le SS.LL. pongano in essere iniziative di formazione al fine di offrire risposte positive al diritto allo studio e all’apprendimento dei dislessici,nel rispetto dell’autonomia scolastica. Si ringraziano le SS.LL. per la consueta collaborazione Il Direttore Generale Mariolina Moioli 05.10.2004

  8. Legge sui DSA - Gazzetta Ufficiale n.234 del 18 ottobre 2010

  9. COSA PUO’ FARE LA SCUOLA

  10. Si tratta di concentrare il lavoro sull’essenziale,di concedere modalità idonee di gestione dei codici scritti, di considerare i diversi stili di apprendimento, di gratificare per gli sforzi compiuti e non solo per i risultati. Modificare l’insegnamento per i DSA significa migliorare il lavoro a beneficio di tutti gli alunni.

  11. LETTURA

  12. Misure DISPENSATIVE per la LETTURA – esonerare il ragazzino dislessico dalla lettura a voce alta in classe – accordarsi con lui su cosa si leggerà il giorno dopo in classe

  13. Lettura collaterale • Lettura per anticipazione • Lettura silenziosa ( competenze metacognitive)

  14. Il lettore maturo deve essere in possesso di una serie di conoscenze metacognitive che riguardano: • gli scopi della lettura; • le strategie da porre in atto al fine di raggiungereuna buona comprensione del testo; • le caratteristiche dei diversi tipi di testo.

  15. Si trovano in commercio libri registrati su cd, che devono trovare sempre posto nella biblioteca di classe. Audiolibri utili per le scuole possono essere reperiti sul sito www.ilnarratore.com; www.libroparlato.org • Ci sono anche ottimi ormai programmi di sintesi vocaleutili per la lettura di testi e fondamentali per lo studio • Sono anche utili e molto motivanti i libri multimedialisu CD ROM. Anche i libri multimediali dovrebbero trovare posto nella biblioteca di classe. • L’uso del vocabolario risulta particolarmente faticoso per il ragazzo dislessico: per aggirare questa difficoltà si può ipotizzare l’utilizzo di un vocabolario su CD.

  16. Comprensione del testo Alunno dislessico Impegna molte risorse cognitive nei processi bassi (decodifica) Fatica ad utilizzare le conoscenze pregresse nel processo di comprensione Utilizza sempre la stessa modalità di lettura, indipendentemente dalla funzione del testo Alunno competente Impegna poche risorse cognitive nei processi bassi (decodifica) Attiva le conoscenze pregresse durante il processo di comprensione Sa differenziare le strategie di lettura in funzione della tipologia testuale e dello scopo del testo

  17. Strategie per la COMPRENSIONE del testo L’insegnante: Informa • Sul tipo di testo che viene proposto, in modo da attivare uno schema di riferimento per la comprensione (lo schema di riferimento consente l’attivazione di aspettative) Chiede • Di fare ipotesi sul contenuto del brano in base al titolo, alle illustrazioni e ad altri elementi contestuali Ferma la lettura • Per porre domande su ciò che è stato letto • Per chiedere di fare ipotesi sullo svolgimento

  18. Strategie per la COMPRENSIONE del testo Le domande di comprensione: • Le domande inserite nel testo migliorano la comprensione e l’apprendimento • Le domande di carattere concettuale acquistano maggiore significatività se poste prima di leggere il testo, perché favoriscono la costruzione di una traccia di lettura • Le domande prima della lettura creano aspettative, focalizzano l’attenzione sull’argomento, stimolano previsioni su ciò che si sta leggendo

  19. Il software didattico - motiva e personalizza l’apprendimento - fa uso della sintesi vocale(CARLO Loquendo) - permette l’utilizzo di libri parlati e audio-libri - si avvale dello scanner e, dove esistono, dei testi in PDF - diverte e attiva tutta la classe grazie alla sua varietà - fornisce un feedback immediato - registra i progressi e rafforza i punti deboli - facilita il lavoro scritto e la pianificazione - forma un ambiente collaborativo

  20. CARLO MOBILE V6 Utilizzando lo scanner e il programma OCR è possibile creare un libro digitale che permette di leggere in autonomia qualsiasi testo.

  21. LE MATERIE ORALI

  22. STRATEGIE PER L’ESPOSIZIONE DELLE MATERIE ORALI: MAPPE CONCETTUALI Per l’insegnante: • Percorso da seguire per concordare e organizzare con gli studenti i significati; • Per identificare: - conoscenze pregresse - conoscenze sbagliate/incomplete • In fase di valutazione : QUANTITATIVA E QUALITATIVA

  23. TEORIA DI AUSUBEL APPRENDIMENTO SIGNIFICATIVO: poter collegare la nuova Informazione a concetti rilevanti già posseduti, preesistenti nella struttura cognitiva della persona. APPRENDIMENTO MECCANICO: la nuova conoscenza può essere acquisita attraverso la pura e semplice memorizzazione e venire incorporata nella struttura cognitiva senza che ci sia interazione con ciò che essa già contiene.

  24. L’apprendimento significativo, inteso come descrizione di mettere in relazione delle nuove informazioni con le conoscenze che già possiede RICHIEDE Conoscenze precedenti Materiale significativo Decisione consapevole di apprendere in modo significativo MAPPE CONCETTUALI

  25. MAPPA CONCETTUALE: • Una rappresentazione della conoscenza • Uno strumento utile per far emergere i significati insiti nei materiali da apprendere • Rappresentazione della rete di informazioni riguardanti la struttura della conoscenza. ( Novak, 1984;Novak, 1998)

  26. PERCHE’ UN DISLESSICO HA BISOGNO DELLE MAPPE CONCETTUALI ?

  27. Perché ….. lo aiuteranno ad orientarsi all’interno di un argomento e/o ricordare la giusta sequenza dei fatti. Serviranno non solo al momento dello studio ma anche nell’esposizione orale della lezione di geografia, scienze, storia…

  28. COME SI COSTRUISCE UNA MAPPA CONCETTUALE • Identificare l’argomento/tematica/domanda focale e fare poi la lista dei concetti generali e specifici • Mettere in ordine i vari concetti individuando le gerarchie • Rivedere la lista e, se necessario, aggiungere altri concetti • Iniziare a costruire la mappa dall’alto verso il basso • Sistemare i concetti specifici/subordinati sotto ogni concetto generale

  29. Creare i legami collegando i concetti con linee etichettate con parole legame • Rielaborare la struttura della mappa, aggiungendo, sottraendo o cambiando i concetti • Cercare di creare legami trasversali • Applicare ai concetti degli esempi specifici • Realizzarle in modi diversi

  30. Mappe mentali. Brainstorming hanno sono strumenti per sifondano una struttura a raggera sulla logica associazionista raccogliere velocemente le idee/concetti che enfatizza la grafica

  31. SOFTWARE PER COSTRUIRE MAPPE CONCETTUALI ( Reperibili in Internet in formato Demo) Inspirationwww.inspiration.com The Brainwww.thebrain.com MindManagrewww.mindjet.com Smart Idea www.smarttech.com CMapToolshttp://cmap.coginst.uwf.edu

  32. GRAFIA E ORTOGRAFIA

  33. Giuseppe II media

  34. Marta I° superiore

  35. Esercizi a grande progressione

  36. Esercizi specifici per il corsivo

  37. STRATEGIE DI COMPENSO DISTURBO DI SCRITTURA Dettatura: • rallentarne la rapidità • eseguirla individualmente se finalizzata alla verifica della competenza ortografica Ortografia: • la valutazione ortografica deve essere sempre separata dagli aspetti ideativi del testo • rendere partecipe l’alunno durante l’analisi degli errori • proporre interventi di decisione ortografica (processo metacognitivo: controllo ortografico come competenza rappresentativa) Videoscrittura

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