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VALUTAZIONE URODINAMICA nell’ INCONTINENZA URINARIA

VALUTAZIONE URODINAMICA nell’ INCONTINENZA URINARIA. SERVIZIO DI URODINAMICA E RIABILITAZIONE FUNZIONALE NEUROUROLOGICA Clinica Urologica “L.GIULIANI” A.O. San Martino – GENOVA -. ESAME URODINAMICO DEFINIZIONE ED OBIETTIVI.

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VALUTAZIONE URODINAMICA nell’ INCONTINENZA URINARIA

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Presentation Transcript


  1. VALUTAZIONE URODINAMICAnell’ INCONTINENZA URINARIA SERVIZIO DI URODINAMICA E RIABILITAZIONE FUNZIONALE NEUROUROLOGICA Clinica Urologica “L.GIULIANI” A.O. San Martino – GENOVA -

  2. ESAME URODINAMICODEFINIZIONE ED OBIETTIVI TECNICA DIAGNOSTICA PER LA DOCUMENTAZIONE DEI DISTURBI MINZIONALI CON IL FINE DI STUDIARNE LA NATURA E RIPRODURNE I SINTOMI ATTRAVERSO DEI TEST DI PROVOCAZIONE

  3. VALUTAZIONI PRE-URODINAMICHE • Anamnesi accurata • Esame obiettivo (visita urologica/ginecologica) • Visione urinocoltura

  4. INDAGINI URODINAMICHE • Uroflussometria • Cistomanometria • Profilo pressorio uretrale

  5. INDAGINI URODINAMICHEUROFLUSSOMETRIA Quantità di urina espulsa dall’uretra nell’unità di tempo. Viene espressa in ml/s

  6. INDAGINI URODINAMICHECISTOMANOMETRIA Studio dell’attività del detrusore, della sensibilità, della capacità, della compliance e del controllo del processo della minzione.

  7. INDAGINI URODINAMICHEPROFILO PRESSORIO URETRALE Studio atto a verificare, qualificare e quantificare un eventuale deficit uretrale.

  8. CATETERISMO INTERMITTENTE METODICA PLURIGIORNALIERA PER UN REGOLARE SVUOTAMENTO VESCICALE

  9. CATETERISMO INTERMITTENTEOBIETTIVI • Raggiungere la continenza vescicale • Evitare il ristagno di urina • Diminuire il rischio di infezioni delle basse ed alte vie urinarie

  10. AUTOCATETERISMO CATETERISMO INTERMITTENTE ESEGUITO DAL PAZIENTE IN MODO AUTONOMO Definito anche CIC ( Clean Intermittent Catheterization) = Cateterismo Intermittente Pulito

  11. AUTOCATETERISMO OBIETTIVI • Raggiungere la continenza vescicale • Evitare il ristagno di urina • Diminuire ulteriormente il rischio di infezioni delle basse ed alte vie urinarie • Migliorare la qualità di vita del paziente (senza dipendere da terzi)

  12. PROGRAMMA TERAPEUTICO DI URO-RIABILITAZIONE • TIPOLOGIA DEL PAZIENTE • PREPARAZIONE PSICOLOGICA DEL PAZIENTE • PREPARAZIONE TECNICA DEL PAZIENTE • SCELTA DEL CATETERE • PREPARAZIONE DEL CATETERE

  13. PROGRAMMA TERAPEUTICO DI URO-RIABILITAZIONETIPOLOGIA DEL PAZIENTE • Pazienti con disturbi a carico della minzione • Pazienti che hanno subito interventi chirurgici “uro-ginecologici” • Pazienti “neurologici”

  14. PROGRAMMA TERAPEUTICO DI URO-RIABILITAZIONEPREPARAZIONE PSICOLOGICADEL PAZIENTE • Tranquillizzare il paziente mettendolo a proprio agio • Evidenziare ogni beneficio dell’autocateterismo • Pazientemente approciarlo alla tecnica dell’autocateterismo • Se necessario coinvolgere un familiare

  15. PROGRAMMA TERAPEUTICO DI URO-RIABILITAZIONEPREPARAZIONE TECNICADEL PAZIENTE • Accennare in maniera chiara e semplice all’anatomia uretrale • Con l’aiuto di uno specchio (se paziente donna) mostrare l’orifizio uretrale • Spiegare come preparare il catetere • Spiegare la tecnica di inserimento del catetere • Assistere il paziente mentre prova a cateterizzarsi

  16. PROGRAMMA TERAPEUTICO DI URO-RIABILITAZIONESCELTA DEL CATETERE  Cateteri idrofili autolubrificanti = • Atraumatici  riducono del 90-95% le complicanze uretrali • Atossici

  17. PROGRAMMA TERAPEUTICO DI URO-RIABILITAZIONEPREPARAZIONE DEL CATETERE • 1 - Lavarsi le mani prima di ogni cateterizzazione

  18. PROGRAMMA TERAPEUTICO DI URO-RIABILITAZIONEPREPARAZIONE DEL CATETERE • 2 - Aprire l’ estremità superiore della confezione sigillata del catetere, tirando leggermente le estremità dei due lembi in modo da separarli tra loro di 5-6 cm.

  19. PROGRAMMA TERAPEUTICO DI URO-RIABILITAZIONEPREPARAZIONE DEL CATETERE • 3 - Versare dell’acqua all’interno della confezione fino ad immergere completamente il catetere nel liquido. N.B.Si può utilizzare semplice acqua di rubinetto!!!

  20. PROGRAMMA TERAPEUTICO DI URO-RIABILITAZIONEPREPARAZIONE DEL CATETERE • 4 - Lasciare il catetere immerso nel liquido per almeno 30” , quindi estrarlo dall’involucro e procedere con l’autocateterismo.

  21. ATTENZIONE!!!!!! Nell’ambito dell’autocateterismo l’Infermiere Professionale dovrà necessariamente svolgere un ruolo di: • EDUCATORE • SUPPORTO • CONFIDENTE Ciò è fondamentale per una buona riuscita di questa pratica sempre più in uso!

  22. BUON LAVORO A TUTTI

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