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REGIONE TOSCANA Giunta Regionale

REGIONE TOSCANA Giunta Regionale. D.G. Presidenza Area di Coordinamento Attività legislative e giuridiche. Manuale operativo del processo strategico giuridico-legislativo (decisione Giunta reg. n. 3 del 24/07/2006). Caratteristiche delle proposte da inserire in agenda normativa pluriennale.

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Presentation Transcript


  1. REGIONE TOSCANA Giunta Regionale D.G. Presidenza Area di Coordinamento Attività legislative e giuridiche Manuale operativo del processo strategico giuridico-legislativo (decisione Giunta reg. n. 3 del 24/07/2006)

  2. Caratteristiche delle proposte da inserire in agenda normativa pluriennale • Interventi volti a configurare una definizione o un mutamento sostanziale della politica regionale in uno o più settori • In caso di proposte di modifica: • mutamento di obiettivi individuati dalla legge vigente • comprovata inidoneità dei mezzi volti a conseguire gli obiettivi

  3. Fasi del processo di elaborazione dell’agenda pluriennale 1/2 • Definizione delle linee strategiche di legislatura sulle attività legislative (elaborazione AC leg., sentite le direzioni generali) • Analisi del fabbisogno normativo (esperti di linea, Direzioni generali, AC leg.) • Proposta di agenda normativa pluriennale (AC leg.) • Verifica CTP

  4. Fasi del processo di elaborazione dell’agenda pluriennale 2/2 • Tavoli di concertazione interistituzionale e generale • Predisposizione agenda definitiva (AC leg.) • Approvazione (Giunta reg.) • Pubblicazione sul B.U.R.T.

  5. Informativa al Consiglio e documento preliminare

  6. Fasi di elaborazione delle propostedi legge (iter completo) 1/3 • Informazione al Consiglio (verifica dell’AC legislativa/iscrizione all’odg del CTP e della Giunta) • Elaborazione documento preliminare • Verifica documento dell’AC legislativa • Iscrizione all’odg del CTP, con relazione illustrativa AIR • Parere del CTP • Eventuali modifiche

  7. Fasi di elaborazione delle proposte di legge 2/3 • Esame della Giunta del documento preliminare • Concertazione sul documento • Predisposizione articolato della proposta • Verifica dell’AC legislativa • Iscrizione dell’articolato all’odg del CTP • Parere CTP • Eventuali modifiche • Richiesta dei pareri alle strutture di cui all’art. 29 della l.r. 44/2003

  8. Fasi di elaborazione delle proposte di legge 3/3 • Eventuali modifiche • Iscrizione della proposta all’odg della Giunta • Approvazione della proposta da parte della Giunta

  9. Informazione al Consiglio regionale (art. 48 Statuto) • Descrizione del quadro conoscitivo di fatto e di diritto • Finalità e strumenti dell’intervento normativo

  10. Scheda di valutazione della proposta di legge(ALLEGATO “A”) • Materia e oggetto della proposta • Obiettivi che si intendono perseguire • Esigenze economiche e/o sociali • Eventuali fonti che già disciplinano l’oggetto della proposta • Modo in cui verrà disciplinato il rapporto tra la nuova normativa e la normativa regionale vigente • Strumenti attuativi (regolamenti/piani o programmi) • Eventuali nuove o maggiori spese/minori entrate • Tempi ipotizzati (doc. prel./articolato)

  11. Contenuti obbligatori del documento preliminare alla pdl – (ALLEGATO “B”) • Materia e oggetto della proposta • Esigenze giuridiche, economiche e sociali • Obiettivi • Destinatari dell’intervento • Strumenti di intervento • Contesto normativo • Strumenti attuativi • Presupposti organizzativi • Analisi economica • Analisi finanziaria

  12. Segue: Contenuti documento preliminare 1. Materia e oggetto della proposta 2. Esigenze giuridiche, economiche e sociali • esigenze economiche, sociali o di altro tipo che la proposta intende soddisfare • perché è indispensabile il ricorso allo strumento legislativo

  13. Segue: Contenuti documento preliminare 3. Obiettivi: • Finalità generale • Obiettivi specifici 4. Destinatari dell’intervento: • Diretti/indiretti • Pubbliche amministrazioni coinvolte

  14. Segue: Contenuti documento preliminare 5. Strumenti di intervento: • Fissazione di standard e/o requisiti minimi soggettivi, strutturali, di prodotto o comportamento • Introduzione e/o incremento delle regole • Riduzione e/o eliminazione delle regole • Semplificazione amministrativa • Liberalizzazione • Incentivazione/disincentivazione • Altro

  15. Segue: Contenuti documento preliminare 6. Contesto normativo: • Tipo di competenza legislativa interessata • Eventuali norme statali di principio • Rapporto fra fonti statali e nuova legge regionale • Quadro normativo comunitario • Rapporto tra normativa regionale attuale e quella proposta • Disciplina transitoria • Giurisprudenza • Giudizi pendenti/ricorsi governativi • Incidenza della proposta su competenze istituzionali di enti locali

  16. Segue: Contenuti documento preliminare 7. Strumenti attuativi: • Regolamenti • Piani/programmi • Altri atti amministrativi 8. Presupposti organizzativi: • Previsione di procedimenti amm.vi • Conformità a regole su distribuzione competenze

  17. Segue: Contenuti documento preliminare 9. Analisi economica: • Tipologia di intervento (incentivazione, trasferimento di risorse, ecc.) • Destinatari su cui graveranno i costi • Destinatari beneficiari

  18. Segue: Contenuti documento preliminare 10. Analisi finanziaria: • Descrizione degli effetti finanziari prodotti (spese e/o entrate) • Carattere “una tantum” o ricorrente degli effetti finanziari • Natura corrente o di investimento delle spese • Quantificazione di massima delle spese/entrate • Fonti di copertura degli oneri (eventuale necessità di risorse aggiuntive)

  19. Contenuti del documento preliminare semplificato (per le pdl non inserite nell’agenda pluriennale da sottoporre a concertazione) • Materia e oggetto della proposta • Obiettivi che si intendono perseguire • Esigenze economiche e/o sociali • Eventuali fonti che già disciplinano l’oggetto della proposta • Modo in cui verrà disciplinato il rapporto tra la nuova normativa e la normativa regionale vigente • Strumenti attuativi (regolamenti/piani o programmi) • Effetti finanziari della proposta sul bilancio regionale, quantificazione di massima delle spese/entrate e modalità di copertura degli oneri

  20. Documenti da allegare alle proposte di legge per l’iscrizione all’odg del CTP (ALLEGATO “C”) • Analisi del contesto normativo • Relazione tecnica sulla metodologie di quantificazione della spesa(in caso di proposte che hanno rilevanza finanziaria) • Per le proposte di modifica testuale: • testo vigente della legge o delle leggi che si intendono modificare • testo o testi aggiornati con le modifiche proposte (limitatamente alla partizione interessata, in caso di testi di particolare lunghezza)

  21. Documenti da allegare alle proposte di legge per l’iscrizione all’odg della Giunta (ALLEGATO “E”) • Relazione illustrativa • Relazione finale illustrativa degli esiti dell’AIR • Relazione tecnica sulla metodologie di quantificazione della spesa (in caso di proposte che hanno rilevanza finanziaria) • Per le proposte di modifica testuale: • testo vigente della legge o delle leggi che si intendono modificare • testo o testi aggiornati con le modifiche proposte (limitatamente alla partizione interessata, in caso di testi di particolare lunghezza)

  22. Fasi di elaborazione dei regolamenti 1/2 • Predisposizione articolato • Verifica dell’AC legislativa • Iscrizione all’odg del CTP • Parere CTP • Eventuali modifiche • Concertazione sull’articolato • Eventuali modifiche • Richiesta pareri alle strutture di cui all’art. 29 della l.r. 44/2003

  23. Fasi di elaborazione dei regolamenti 2/2 • Iscrizione dello schema di regolamento all’odg della Giunta • Adozione della Giunta • Trasmissione alla commissione consiliare e CDAL • Modifiche eventuali • Nuova richiesta pareri alle strutture di cui all’art. 29 della l.r. 44/2003 (se ci sono osservazioni) • Iscrizione della proposta all’odg della Giunta • Approvazione del regolamento da parte della Giunta

  24. Documenti da allegare alle proposte di regolamento per l’iscrizione all’odg del CTP (ALLEGATO “D”) • Per le proposte di modifica testuale: testo vigente del regolamento che si intende modificare testo aggiornato con le modifiche proposte (limitatamente alla partizione interessata, in caso di testi di particolare lunghezza) • Per le proposte assoggettate ad AIR: Relazione finale illustrativa esiti AIR

  25. Documenti da allegare allo schema di regolamento per l’iscrizione all’odg della Giunta (ALLEGATO “F”) • Relazione illustrativa • Per le proposte di modifica testuale: testo vigente del regolamento che si intende modificare testo aggiornato con le modifiche proposte (limitatamente alla partizione interessata, in caso di testi di particolare lunghezza) • Per le proposte assoggettate ad AIR: Relazione finale illustrativa esiti AIR

  26. Gli standard qualitativi e le regole redazionali • Standard di qualità per la produzione normativa regionale (parte III del manuale operativo del processo strategico giuridico-legislativo) • Manuale “Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi” (elaborato dall’OLI, inserito come allegato G del manuale operativo del processo strategico giuridico-legislativo) • Guida per l’applicazione del manuale (ultimo aggiornamento: dicembre 2005)

  27. Gli standard di qualità per la produzione normativa regionale parte III del manuale operativo del processo strategico giuridico-legislativo

  28. Testi unici e leggi di riordino approvati nella scorsa legislatura • Attività contrattuale regionale (l.r. 12/2001) • Ordinamento contabile (l.r. 36/2001) • Educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro (l.r. 32/2002) • Demanio e patrimonio (l.r. 77/2004) • Governo del territorio (l.r. 1/2005) • Commercio (l.r. 28/2005) • Energia (l.r. 39/2005) • Servizio sanitario (l.r. 40/2005) • Interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale (l.r. 41/2005)

  29. Testi unici regolamentari e regolamenti attuativi di testi unici legislativi e leggi di riordino approvati nella scorsa legislatura • Turismo (d.p.g.r. 18/R/2001) • Attività contrattuale (d.p.g.r. 45/R/2001) • Ordinamento contabile (d.p.g.r. 61/R/2001) • Educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale, lavoro (d.p.g.r. 47/R/2003) • Foreste (d.p.g.r. 48/R/2003) • Gestione faunistico-venatoria (d.p.g.r. 13/R/2004)

  30. PROGETTO INTEGRATO REGIONALE 4.4 DEL PRS 2006-2010“EFFICIENZA, RIORGANIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE” Obiettivi: • Riduzione almeno del 50% del numero delle leggi regionali entro il 2010 • Riduzione del carico burocratico attraverso meno regole e migliori regole poste solo quando siano indispensabili per perseguire un interesse pubblico generale ritenuto prevalente sull’interesse dei singoli consociati

  31. PROGETTO INTEGRATO REGIONALE 4.4 DEL PRS 2006-2010“EFFICIENZA, RIORGANIZZAZIONE E SEMPLIFICAZIONE” Strumenti di intervento: a partire dal 2007 • legge annuale di semplificazione • leggi di riordino per settori organici • legge comunitaria

  32. Gli standard di qualità per la produzione normativa regionale • La riserva di legge • I regolamenti e la normativa di dettaglio • La delegificazione • L’attuazione degli atti comunitari • Le leggi-provvedimento • Le materie di competenza regionale concorrente • Le materie di competenza regionale residuale • I criteri per la redazione dei testi unici • Le “formule standardizzate”

  33. Segue: gli standard qualitativi La Riserva di legge • Riserve di legge derivanti dalla costituzione • Riserve di legge previste dallo Statuto • Autonomia regolamentare degli EE.LL.

  34. Segue: gli standard qualitativi La normativa di dettaglio • LEGGE: disposizioni generali, astratte e innovative (ruolo di guida) • REGOLAMENTI: disposizioni procedurali, di dettaglio, tecniche (funzione attuativa) * nozione di “norma tecnica” (sent. Corte Cost. n. 61 del 1997)

  35. Esempi di oggetti attribuiti alla disciplina dei regolamenti 1/3 • Modalità applicative • Prescrizioni e disposizioni tecniche • Standard e requisiti tecnici per rilascio di autorizzazioni regionali • Procedimenti regionali • Modalità di esercizio di funzioni tecniche, amministrative e di controllo riservate alla Regione • Criteri e modalità relative a: presentazione di progetti, loro contenuti, controlli su attività di competenza regionale

  36. Esempi di oggetti attribuiti alla disciplina dei regolamenti2/3 • Procedure di gestione per l’erogazione di contributi • Modalità relative alla tenuta di registri ed elenchi, procedure di iscrizione e cancellazione, ecc. • Specificazioni di dettaglio di fattispecie soggette a sanzioni amministrative • Procedure di nomina di commissioni e modalità di funzionamento delle stesse

  37. Esempi di oggetti attribuiti alla disciplina dei regolamenti3/3 • Standard e requisiti tecnici di strutture o servizi autorizzati da EE.LL. • Condizioni e criteri di priorità per il rilascio di autorizzazioni da parte di EE.LL., qualora vi siano esigenze di unitarietà • In via transitoria disposizioni concernenti l’organizzazione e lo svolgimento delle funzioni degli EE.LL. (fino ad autonoma regolamentazione)

  38. Segue: gli standard qualitativi I criteri di redazione dei T.U. • Individuazione delle materie • Per ciascuna materia: • preliminare individuazione dei confini • ricognizione delle disposizioni regionali vigenti (inclusi eventuali contenuti normativi di piani o altri atti amministrativi) • individuazione delle disposizioni vigenti da confermare, modificare, abrogare • ricomposizione • individuazione dei nuovi ambiti normativi da coprire • stesura del testo, con disposizioni innovative • elencazione delle disposizioni che, sebbene non collocate nel T.U., rimangono in vigore

  39. Le “formule standardizzate” • Istituzione di registri e relativi procedimenti di iscrizione • Sanzioni amministrative • Atti di competenza dei dirigenti, della Giunta regionale e degli enti locali • Istituzione, composizione, compiti e modalità di funzionamento di commissioni e comitati • Norme transitorie • Abrogazioni

  40. IN LEGGE: Disposizioni istitutive Eventuale E.L. competente alla tenuta Requisiti per l’iscrizione Ipotesi di incompatibilità Norme transitorie NEL REGOLAMENTO: Struttura regionale competente alla tenuta Procedure di iscrizione e cancellazione Disciplina dei ricorsi Istituzione di registri

  41. IN LEGGE: Individuazione delle fattispecie sanzionabili Entità delle sanzioni Eventuali sanzioni accessorie Eventuale disciplina della recidiva Soggetto competente alla vigilanza, accertam. violazioni e irrogazione sanzioni (se ≠ da ente che esercita la funzione di amministrazione attiva) Procedimento di applicaz. delle sanzioni (se applicate direttamente dalla Regione) NEL REGOLAMENTO: Descrizione puntuale e dettagliata delle fattispecie sanzionabili Sanzioni amministrative

  42. IN LEGGE: Istituzione, finalità e sede Composizione e nomina Durata in carica Compiti Eventuali indennità ai componenti NEL REGOLAMENTO: Procedure per la nomina e modalità di funzionamento della commissione Istituzione di commissioni/comitati

  43. Norme transitorie • Procedimenti in corso • Termini di adeguamento alle nuove regole • Regole per la prima applicazione • Applicazione della nuova disciplina ad attività non concluse soggette a titolo abilitativo precedentemente rilasciato • Trasformazione/soppressione di enti • Transizione fra organi/commissioni • Efficacia differita

  44. Abrogazioni (art. 15 disposizioni preliminari al c.c.) • Abrogazione espressa • Abrogazione tacita • Abrogazione per nuova disciplina della materia

  45. Da evitare • Abrogazione innominata (“sono abrogate tutte le norme incompatibili con la presente legge”) • Abrogazione parzialmente innominata (“sono abrogate le disposizioni della legge X, in quanto incompatibili con la presente legge”; “sono abrogate le disposizioni della legge X, riguardanti…”)

  46. Abrogazioni e disapplicazioni • Abrogazioni di leggi o disposizioni di legge • Abrogazioni differite di leggi o disposizioni di legge • Cessazione di efficacia di leggi o disposizioni statali • Cessazione di efficacia differita di leggi o disposizioni statali • Regolamenti che si sostituiranno alla legge

  47. Il manuale “Regole e suggerimenti per la redazione dei testi normativi” (ALLEGATO “G”) Elaborato da un gruppo di lavoro coordinato dall’OLI nel 1992 (revisione nel 2002) Approvato dal Consiglio regionale e dalla Giunta regionale

  48. Contenuti • Linguaggio normativo • Scrittura dei testi normativi • Struttura dell’atto normativo • Riferimenti (o rinvii) • Modifiche

  49. Periodi e verbi • Il periodo deve essere breve • Ogni comma può suddividersi in periodi, senza andare a capo (ogni periodo termina col punto fermo • Tempi dei verbi (di regola indicativo presente) • Da evitare • uso dei verbi servili per sottolineare l’imperatività della norma • doppia negazione • forma passiva se crea ambiguità

  50. La congiunzione “O” Esprime una relazione disgiuntiva che può essere: • inclusiva (es. “E’ cittadino italiano chi nasce da padre italiano o da madre italiana”) REGOLA: evitare la congiunzione “E” e la congiunzione “E/O” • esclusiva (es. “la borsa o la vita”) REGOLA: se la relazione disgiuntiva non risulta evidente, usare accorgimenti quali anteporre la “O” a entrambi i termini oppure espressioni quali “A O B MA NON ENTRAMBI”

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