1 / 23

Schemi dalle lezioni di citologia per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze

Schemi dalle lezioni di citologia per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze.

connor
Download Presentation

Schemi dalle lezioni di citologia per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Firenze

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Schemi dalle lezioni di citologia per il corso di laurea in Medicina e Chirurgiadell’Università di Firenze Questa selezione dagli schemi proiettati dal Prof. P. Romagnoli a lezione è messa a disposizione degli studenti che hanno frequentato il corso, come aiuto per ricordare quanto esposto durante il corso stesso. Attenzione: al di fuori di tale contesto, molti di questi schemi sono incomprensibili e possono risultare persino fuorvianti.

  2. Università di FirenzeDipartimento di Anatomia, Istologia e Medicina LegaleSezione di Istologia“Enrico Allara” http:://www.unifi.it/unifi/anatistol/istologia/default.html http//e-learning.med.unifi.it/didonline/anno-I/istologia

  3. Ὁ βίος βραχὺς, ἡ δὲ τέχνη μακρὴ, ὁ δὲ καιρὸς ὀξὺς, ἡ δὲ πεῖρα σφαλερὴ, ἡ δὲ κρίσις χαλεπή[Ippocrate di Coo (Aforismi, 1, 1)]Vita brevis, ars longa, occasio praeceps, experimentum periculosum, iudicium difficile

  4. Panti A. Prima di insegnare tentare di capire. Toscana Medica 24 (10): 5-6, 2006 Prius incipiunt homines docere quam discere Francesco Petrarca “De vita solitaria” In un mondo di attese, di speranze, di credenze, di trasformazioni sociali, i medici debbono imparare a operare in situazioni in cui, come sostiene Funtowicz, “generalmente i fatti sono incerti, i valori confliggenti, i rischi elevati e le decisioni urgenti”. Il medico, comunque, non ripara la macchina, è un “guaritore”, cioè cura le malattie sintonizzandosi sul vissuto del paziente e inquadrandolo nelle regole sociali e nel contesto di credenze e valori in cui ciascuno vive e lavora. Opera tra la gente e non la osserva col cannocchiale come un astronomo, anche se il distacco è necessario alla serenità delle scelte.

  5. Panti A. Prima di insegnare tentare di capire. Toscana Medica 24 (10): 5-6, 2006proposte… …e risposte Orientare la didattica verso: –la logica dell’incerto per perseguire l’efficacia attraverso conoscenze probabilistiche …la biologia cellulare e tessutale come modello –la logica dei processi e la metodologia del problem solving …la scienza come modello –la cultura del lavoro inter, poli, multidisciplinare …l’integrazione “nello studente” come modello –la cultura e la tecnica delle comunicazione e della relazione …l’esame come esperimento

  6. Istologia Studio dei tessuti: porzioni di materia vivente che si possono ritrovare con i medesimi caratteri anche in sedi corporee ed in organi diversi. Formati da cellule e alcuni anche da matrice extracellulare. Citologia Studio della cellula: la più piccola porzione di materia vivente dotata di vita autonoma. Nel nostro organismo, cellule si trovano nei tessuti e in fluidi biologici, in primo luogo nel sangue. Omnis cellula e cellula. Materia vivente Si caratterizza per il presentarsi in parti discrete, dette organismi, dotati di uno schema strutturale, di adattabilità, di capacità di riprodursi, caratterizzati da molteplicità e varietà, capaci di evoluzione

  7. Obbiettivo: sapere - - - ->     Verifica: esame …e come prepararsi? LezioniEsercitazioniSeminariAppunti on-line:www.unifi.it/unifi/anatistolwww.med.unifi.it/didonline/anno-I/istologia Libri di testoIstologia (Bani; Monesi; Rosati)Embriologia (Langman; Larsen; Moore)Atlanti(Bani; Netter; Tuchmann-Duplessis)

  8. Scala dimensionale,limiti di risoluzione m uovo di pollo dm cm occhio umano mm = 10(-3) m cellula eucariotica microscopio ottico µm = 10(-3) mm batterio ,mitocondrio microscopio elettronico membrana cellulare nm = 10(-3) µm Å = 10(-1) nm atomo di idrogeno

  9. pompa del sodio e del potassio + canali selettivi Membrana cellulare “Mosaico fluido” Delimitazione Adesione Riconoscimento specifico di molecole isolate (ligandi-recettori) cellule strutture extracellulari Permeabilità selettiva diffusione semplice diffusione facilitata trasporto attivo Generazione di un potenziale elettrico

  10. Test di Brachet (1940-1944) PRINCIPIO GENERALE: per verificare se una struttura (ad esempio una molecola) è responsabile di un determinato evento, si procede eliminando o inattivando la struttura e verificando se non ha più luogo l’evento Ipotesi: è forse vero che la basofilia citoplasmatica dipende da RNA? Verifica: se rimuovendo specificamente l’RNA la basofilia scompare Metodo: estrazione del tessuto con ribonucleasi - prima di colorare! Controllo di specificità: verificare che la basofilia non scompaia trattando il tessuto con il solvente, senza enzima Interpretazione dei risultati: contengono RNA quelle zone che sono basofile in una sezione non estratta, rimangono tali in una sezione trattata con solo solvente e invece non appaiono colorate in una sezione estratta con ribonucleasi

  11. 5’ 3’ Ribosomi (poliribosomi) subunità 40 S: RNA 18 S + proteine subunità 60 S: RNA 28 S - 5 S - 5,5 S + proteine mRNA rRNA tRNA (sRNA)

  12. 5’ 3’

  13. Sintesi delle proteine nucleo TRASCRIZIONE SPLICING TRASFERIMENTO DELL’RNAm NEL CITOPLASMA SINTESI DELLA CATENA POLIPEPTIDICA “FOLDING” (chaperonine) citoplasma

  14. Formazioni membranose endocellulari vescicola cisterna tubulo vacuolo

  15. Importazione di proteinenel reticolo endoplasmatico …poi si formano le strutture di ordine superiore, inizia laN-glicosilazione… Gemmazione e fusione di vescicole fissione e fusione di membrane : signal-anchor sequence SRP : signal recognition particle DP : docking protein T1 & T2 : components of translocation machinery

  16. Apparato di Golgi: funzioni CONDENSAZIONE PROTEOLISI CONTROLLATA N-GLICOSILAZIONE intermedia e terminale O-GLICOSILAZIONE SOLFATAZIONE (aggiunta di gruppi solfonici) FOSFORILAZIONE SINTESI DI GLICOSAMINOGLICANI LEGAME TRA PROTEINE E LIPIDI SMISTAMENTO

  17. Esocitosi… …endocitosi(transcitosi) (Hirsch, 1955, seguendoSluiter, 1944)

  18. 4 3 1 1,2 2 Vie secretorie

  19. Endocitosi (micropinocitosi) “coated vesicles” - endocitosi selettiva di proteine, [clatrina] endocitosi mediata da recettori “caveolae” - endocitosi di “lipid rafts”, [caveolina] endocitosi di proteine ancorate a lipidi altre vescicole (?) - endocitosi della fase fluida, etc. (?)

  20. gradualità • reversibilità • percorsi multipli endocitosi(micropinocitosi) Lisosomi ed Endosomi etero- fagocitosi auto- endosomaprecoce fagosoma (etero-, auto-, crino-) endosomatardivo “lisosoma primario” fagolisosoma,“lisosoma secondario“ lisosoma corpo residuo,“lisosoma terziario”(accumulo / esocitosi)

  21. Reticolo endoplasmatico liscioSINTESI DI GLICERIDISINTESI DI STEROIDIREAZIONI DI OSSIDORIDUZIONE (citocromo p450 etc.)REAZIONI DI CONIUGAZIONE (glicuronazione, solfatazione)IDROLISI DEL GLUCOSIO-6-FOSFATOACCUMULO DI IONI Ca2+ (pompe, proteine leganti, canali) Perossisomi REAZIONI DI OSSIDO- RIDUZIONE

  22. Mitocondri granulo denso cresta membrana esterna camera esterna membrana interna camera interna (matrice)

  23. 13 ATP 2 O2 2 H2O fosforilazioneossidativa CH3COOH H+ 2 CO2 4 O- Krebs 4 H2O 8 H 8 e- + 8 H+ 1 GTP Mitocondri: funzioni &: ossidazione acidi grassi sintesi del gruppo eme sintesi di steroidi accumulo di ioni Ca2+ e Mg2+

More Related