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LA RESPONSABILITA ’ DELL ’ AVVOCATO

LA RESPONSABILITA ’ DELL ’ AVVOCATO. OBBLIGAZIONE DI MEZZO VS OBBLIGAZIONE DI RISULTATO.

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LA RESPONSABILITA ’ DELL ’ AVVOCATO

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Presentation Transcript


  1. LA RESPONSABILITA’ DELL’AVVOCATO

  2. OBBLIGAZIONE DI MEZZO VS OBBLIGAZIONE DI RISULTATO • Nel primo caso la prestazione, cui il debitore è tenuto, consiste in una determinata attività idonea a realizzare il risultato che il creditore si attende, ma non anche nella realizzazione di siffatto risultato • Nel secondo caso invece il debitore è obbligato verso il creditore a realizzare anche tale risultato

  3. Nel caso di obbligazioni di mezzo il rischio per la mancata realizzazione del risultato grava sul creditore (il cliente) • Nel caso di obbligazioni di risultato tale rischio grava sul debitore (il professionista)

  4. Di che genere è l’obbligazione dell’avvocato? • L’orientamento condiviso è che sia obbligazione di mezzi ↓ Non raggiungere il risultato non è di per sé inadempimento Es. se il cliente perde la causa di per sé questo non costituisce inadempimento dell’avvocato

  5. Cosa integra l’inadempimento? • Si valuta sulla base della diligenza del buon professionista con riferimento all’art. 1176 comma 2 c.c. • La diligenza del buon professionista non si esaurisce nella diligenza in senso stretto intesa come attenzione media nell’esercizio della propria attività, ma si specifica nell’applicazione delle regole tecniche elaborate da una determinata disciplina o arte all’esecuzione dell’obbligo. La colpa presenta un elemento ulteriore da valutare: quello della perizia

  6. Un’impostazione del genere però comporta un eccessivo onere probatorio per il cliente che deve dimostrare • Il danno subito • Il danno deriva dall’inadempimento del professionista: insufficiente o inadeguata attività dello stesso • La certezza che il diverso comportamento del professionista gli avrebbe dato risultati più vantaggiosi Cassazione sent. 4044 del 1994

  7. Per questo motivo si cerca di trasformare l’obbligazione da “mezzi” a “risultato” • Le Sezioni Unite della Cassazione (sent. 28 luglio 2005 n. 15781) hanno detto che anche nel rapporto “professionista-cliente” c’è sempre un risultato da raggiungere • Ciò si nota nei casi in cui il risultato dovrebbe essere scontato e l’attività del professionista è “ordinaria”(ad es. presentare mezzi di prova) • Ciò che rileva è quindi l’incertezza del risultato e la facilità della prestazione: laddove l’esito positivo sia facile e scontato l’obbligazione sarà di risultato, altrimenti l’obbligazione sarà di mezzi

  8. Così facendo si alleggerisce il carico probatorio del cliente perché il terzo elemento (dimostrare che il diverso comportamento dell’avvocato avrebbe dato al cliente risultati più vantaggiosi) viene meno

  9. CASS III SEZ CIVILE, SENT 14 FEBBRAIO 2011 N° 8312

  10. Il fatto L’auto del signor Pilloni viene tamponata dal furgone di una s.p.a. A seguito dell’incidente il Pilloni cita in giudizio la s.p.a. chiedendo un risarcimento danni per 700 euro Le difese del Pilloni sono assunte dall’avvocato (B), mentre la s.p.a. si fa assistere dalla propria compagnia assicuratrice

  11. La s.p.a. formula una proposta transattiva offrendo a titolo di risarcimento del danno un assegno dell’ammontare di 600 euro Senza motivare la sua scelta l’avvocato B rifiuta questa proposta

  12. Successivamente l’avvocato chiede al giudice la fissazione dell’udienza di precisazione delle conclusioni senza chiedere l’ammissione di mezzi di prova (“anomalia”)

  13. Infatti ne consegue il rigetto della domanda con la condanna al pagamento delle spese processuali La sentenza viene notificata presso lo studio dell’avvocato B, il quale omette di informare il Pilloni, lasciando decorrere il termine per l’impugnazione

  14. Il Pilloni cita in giudizio l’avvocato B chiedendo il risarcimento danni per responsabilità professionale nella misura di 2145,70 euro

  15. Giudice di pace e Tribunale rigettano la domanda per 2 motivi: • Il Pilloni doveva dimostrare di aver fornito all’avvocato i nomi dei testimoni di cui chiedere l’ammissione • È irrilevante il mancato avviso della notifica della sentenza in quanto non ci sarebbero stati motivi per proporre appello

  16. Ricorre in Cassazione proponendo una serie di motivi (4) che possono essere assorbiti in 2: • Deve dimostrare solo l’inadempimento dell’avvocato e non anche di avergli fornito la lista dei testimoni (artt. 1218 e ss c.c.) • Ritiene insufficiente e contraddittoria la motivazione del tribunale nella parte in cui ritiene irrilevante il mancato avviso della notifica della sentenza

  17. Cassazione accoglie i motivi di ricorso • Sul primo motivo la Cassazione dice che tra il Pilloni e l’avvocato B esisteva un contratto di mandato al quale si dovevano le norme riguardanti l’inadempimento delle obbligazioni (artt. 1218 e ss c.c.)

  18. Secondo questi artt. il Pilloni ha l’onere di dimostrare il solo inadempimento della controparte, la quale è invece tenuta a dimostrare di non aver potuto adempiere per fatto ad essa non imputabile • Nel caso di specie è stato dimostrato l’inadempimento, ma non è stata fornita prova liberatoria

  19. Anche il secondo motivo è accolto • Costituisce grave negligenza e quindi inadempimento non aver avvisato della notifica della sentenza con la conseguenza di aver fatto trascorrere i termini per impugnare • Era possibile proporre appello perché la sent non considerava l’art 2054 secondo comma c.c. e non c’è onere di dimostrare il risultato utile che l’appello avrebbe portato

  20. Per questi motivi • La Corte cassa con rinvio al Tribunale di Torino nella persona di diverso magistrato

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