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Proposta di codice etico dell’Università degli Studi di Trento

Proposta di codice etico dell’Università degli Studi di Trento . Incontri di Ateneo sul Codice etico. Commissione istruttoria per il Codice etico.

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Proposta di codice etico dell’Università degli Studi di Trento

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Presentation Transcript


  1. Proposta di codice etico dell’Università degli Studi di Trento Incontri di Ateneo sul Codice etico

  2. Commissione istruttoria per il Codice etico • Composizione: 3 membri del Cda (Andrea Di Nicola, Amedeo Pecci, Paola Villa) coadiuvati dalla dott.ssa Chiara Leonardi (Uff. Legale), 5 esperti interno all’Ateneo (Roberto Cubelli, Giovanni Pascuzzi, Alessandro Quattrone, Lorenzo Sacconi, Stefania Scarponi) • Compito: elaborazione di una proposta in sintonia con la L. 240/2010, che contempli anche la materia delle sanzioni • Tempi: era importante adottare il Codice etico in tempi brevi (la Legge Gelmini richiedeva l’approvazione entro 6 mesi dalla sua entrata in vigore – gennaio 2011)

  3. Cos’è il codice etico • Stabilisce valori, principi e regole di condotta che guidano i comportamenti dei membri dell’università e che rendono possibile la cooperazione tra loro e con gli interlocutori esterni in modo coerente con le finalità istituzionali dell’università. • Intende esprime il contratto sociale che “tiene assieme” le varie componenti dell’università, i loro interlocutori esterni e la società circostante. • I valori etici richiamano le aspettative che i membri dell’università, gli interlocutori esterni e la società in generale possono legittimamente avere nei confronti dell’università, e traducono tali aspettative in diritti, doveri e responsabilità reciprocamente compatibili.

  4. Cos’è. Cosa non è • Codice etico proposto non è stato pensato come un codice di disciplina dei dipendenti • Nemmeno ha la funzione di assicurare l’“obbedienza” delle componenti dell’università all’istituzione stessa o di limitarne la libertà di espressione • È un Codice che si applica a tutti, non solo ai sottoposti con un approccio top down • Il Codice etico costituisce un’essenziale forma di autoregolazione dell’Università e, in quanto tale, è espressione dell’autonomia della stessa

  5. Il codice etico è costituito da due tipi di norme • I valori etici(espressione di principi generali) hanno natura fondante. Il loro scopo è orientare il giudizio e i comportamenti individuali e di gruppo, le decisioni individuali e collegiali. Costituiscono un parametro sulla base del quale interpretare le molteplici situazioni problematiche non prevedibili puntualmente ex antee uno strumento per comporre ed interpretare le questioni etiche rilevanti. • Le regole di condotta declinano ciascun valore etico in concreti diritti, doveri e responsabilità. Queste regole di comportamento definiscono sia condotte e situazioni considerate eticamente coerenti (da adottare, promuovere e rinforzare), sia condotte e situazioni considerate problematiche o vere e proprie violazioni (da prevenire, rimuovere o sanzionare).

  6. Lavoro preparatorio • Lettura e confronto di codici etici/di condotta di università nazionali (circa 20) e straniere (in particolare quelli delle università nei primi posti delle classifiche mondiali – USA, UK, Australia) • Scelte di impostazione generale: • articolare il Codice in tre parti (principi, comportamenti, disposizioni attuative) precedute da un preambolo • le finalità del codice etico: attenersi agli standard etici più elevati è essenziale per realizzare la missione dell’Università • strumento utile, concreto, in grado di guidare i processi decisionali e le azioni dei suoi membri • utilizzare un linguaggio diretto e chiaro, facilmente traducibile in regole di comportamento (per decidere, agire, scegliere) • declinare le condotte principio per principio, descrivendo i comportamenti positivi (da incentivare) e negativi (da evitare) in modo ‘generale’ e, al tempo stesso, ‘concreto’ • Commissione etica: compiti di indirizzo, consultivi, di vigilanza e sanzionatori

  7. La struttura del Codice etico • Premessa • Parte I – Principi generali e valori etici • Elenco e descrizione dei principi generali e valori etici • Parte II – Regole di condotta • Le regole di condotta sono una declinazione dei valori etici definiti nella Parte I • Parte III – Disposizioni attuative • Commissione etica (costituzione, compiti di indirizzo e consultivi, compiti di vigilanza e sanzionatori, raccordo con il Collegio di disciplina) • Sanzioni

  8. Premessa • Si propone di chiarire cos’è e a cosa serve il Codice etico • Risponde a domande precise: • Perché l'etica è importante per l’Università di Trento? • Perché i membri dell’Università sono responsabili di alti livelli etici verso la comunità di riferimento? • Perché l'etica fa parte della missione universitaria? • Quali sono gli impegni concreti dell'Università rispetto ai suoi contenuti? • Definisce l’ambito di applicazione: • relazioni tra i membri dell’Università di Trento • docenti, ricercatori, studenti, PTA, coloro che contribuiscono anche temporaneamente alla missione dell’Università (la Comunità universitaria) • membri degli organi di governo e/o organismi collegiali dell’Ateneo • altri soggetti che agiscono in nome e per conto dell’Università • relazioni tra l’Università e i suoi interlocutori esterni • comunità scientifica nazionale e internazionale • istituzioni pubbliche locali e nazionali • i cittadini, le famiglie, le imprese • I volontari (attività di sperimentazione) • Consulenti, fornitori, ecc.

  9. Parte I – Principi e valori etici • Individua e descrive un insieme di principi generali e valori etici che l’Università considera fondanti e che si impegna a promuovere e diffondere. • Questi principi e valori etici rappresentano lo strumento per comporre ed interpretare le questioni etiche rilevanti per la vita universitaria. • Lo scopo è orientare i comportamenti individuali nonché fissare i termini di riferimento per l’assunzione delle scelte collegiali, e la definizione delle pratiche o delle procedure organizzative.

  10. I valori etici I valori etici (espressione di principi generali che discendono dalla Costituzione della Repubblica italiana, dalla Carta dei diritti fondamentali dell’UE, da tutte le Carte dei diritti adottate in sede internazionale) sono riassunti nel seguente elenco: • Integrità • Rispetto della persona • Pari opportunità • Trasparenza e responsabilità • Autogoverno e democrazia • Libertà • Eccellenza nella ricerca e nella didattica • Equità e giustizia distributiva • Tutela dell’ambiente • Riservatezza

  11. Parte II – Condotte etiche (1) • Ciascun principio è stato declinato in condotte specifiche da tenere. • Ogni condotta è spiegata in modo semplice e motivato. • Obiettivo: costruire una “guida” per l’azione. • Le regole di condotta individuano, in determinati ambiti, i comportamenti, rispettivamente vietati e/o auspicati, con particolare riguardo ai rapporti tra l’Università e le sue componenti (docenti, ricercatori, studenti, PTA, membri degli organi collegiali e di governo) ed i suoi interlocutori (soggetti esterni che intrattengono relazioni contrattuali, coloro a cui sono destinati i servizi e sui cui ricadono gli effetti dell’attività dell’Ateneo, ecc).

  12. Parte II – Condotte etiche (2) • Tutti i principi generali e i valori etici sono stati declinati in comportamenti, e tutti i comportamenti previsti in codici italiani e stranieri sono stati considerati, è tuttavia possibile che i contenuti non siano sempre sufficientemente chiari e/o esaustivi. • Se la stesura delle regole di condotta può essere suscettibile di modifiche, riteniamo debba rimanere stabile l’impianto generale del Codice etico: la formulazione di regole di condotta positive e negative è il modo attraverso il quale vengono coniugati i principi generali e i valori etici descritti nella I Parte.

  13. Parte III – Disposizioni attuative • Le disposizioni attuative si propongono di dare forza all’intero documento: • assicurando il rispetto dei valori e delle regole di condotta esplicitate, dall’altro lato • delineando criteri e strumenti per incoraggiarne la piena e spontanea attuazione del Codice, prevenire e sanzionare le eventuali violazioni. • L’introduzione di strumenti che possano operare in funzione di incoraggiamento, ma anche dissuasiva, permette il controllo diffuso del rispetto effettivo del Codice. • èpertanto proposta l’istituzione di una Commissione etica come perno dell’attività attuativa.

  14. Il ruolo della Commissione etica • Compiti di indirizzo e consultivi • Formula massime di indirizzo e/o linee guida • Formula raccomandazioni agli organi apicali • Verifica la conformità al Codice di atti, provvedimenti, procedure • Promuove la formazione/ aggiornamento dei membri dell’Università • Elabora una relazione annuale sull’applicazione del Codice • Accertamento delle violazioni (composizione amichevole o proposta di eventuali sanzioni all’organo competente) • Compiti di modifica e aggiornamento del Codice

  15. Perché l’istituzione di Commissione etica • Per garantire un necessario raccordo tra il momento sanzionatorio e quello di prevenzione, di carattere proattivo • Solo attraverso l’esame dei casi concreti è possibile definire un’efficace azione preventiva che attraverso linee guida, raccomandazioni, cambi di prassi e procedure, nonché modifiche al codice stesso, consenta di promuovere e diffondere comportamenti coerenti con i valori etici del codice. • Per permettere, almeno nella fase istruttoria, di avere in un unico organismo la presenza di competenze e professionalità specifiche in ambito etico e disciplinare • Per garantire un’interpretazione uniforme delle regole di condotta all’interno dell’Ateneo rispetto alle sue varie componenti

  16. I contenuti del codice etico secondo la legge Gelmini • determina i valori fondamentali della comunità universitaria • promuove il riconoscimento e il rispetto dei diritti individuali • promuove l’accettazione di doveri e responsabilità nei confronti dell’istituzione di appartenenza • detta le regole di condotta nell’ambito della comunità • detta norme volte ad evitare ogni forma di discriminazione e di abuso • regola i casi di conflitto di interessi • regola la proprietà intellettuale

  17. L. 240/2010, art. 2, comma 4 “Le università che ne fossero prive adottano entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge un codice etico della comunità universitaria formata dal personale docente e ricercatore, dal personale tecnico-amministrativo e dagli studenti dell’ateneo. Il codice etico determina i valori fondamentali della comunità universitaria, promuove il riconoscimento e il rispetto dei diritti individuali, nonché l’accettazione di doveri e responsabilità nei confronti dell’istituzione di appartenenza, detta le regole di condotta nell’ambito della comunità. Le norme sono volte ad evitare ogni forma di discriminazione e di abuso, nonché a regolare i casi di conflitto di interessi o di proprietà intellettuale. Sulla violazione del codice etico, qualora non ricadano sotto la competenza del collegio di disciplina, decide su proposta del rettore, il senato accademico”.

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