1 / 15

Industrializzazione diffusa e piccola impresa (1975-1983)

Industrializzazione diffusa e piccola impresa (1975-1983). La percezione della crisi economica La rappresentazione del cambiamento strutturale. Le inversione di tendenza. L’inversione di tendenza nella crescita dimensionale delle imprese

gwen
Download Presentation

Industrializzazione diffusa e piccola impresa (1975-1983)

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Industrializzazione diffusa e piccola impresa (1975-1983) La percezione della crisi economica La rappresentazione del cambiamento strutturale

  2. Le inversione di tendenza • L’inversione di tendenza nella crescita dimensionale delle imprese • Il profondo cambiamento della distribuzione territoriale delle attività produttive (cambiano le direttrici territoriali dello sviluppo) • La modifica della specializzazione delle esportazioni italiane (si inverte il processo di progressivo avvicinamento della struttura delle esportazioni italiane a quella dei paesi avanzati)

  3. La dimensione delle imprese • Diminuisce il peso relativo dell’occupazione nelle grandi imprese ( 500 addetti) • Cessa di diminuire il peso dell’occupazione nelle piccolissime imprese ( 10 addetti) • Aumenta molto il peso dell’occupazione nelle piccole imprese (10 – 50 addetti)

  4. Le novità nel settore industriale • Aumenta l’occupazione industriale, nonostante la percezione diffusa di crisi economica • La forte crescita del numero di imprese esistenti • Proliferazione della piccola impresa e formazione di nuova imprenditoria

  5. La distribuzione territoriale delle attività produttive • Dalla concentrazione territoriale della produzione alla “diffusione” territoriale degli insediamenti produttivi • L’emergere di nuove regioni industriali: il modello della Terza Italia • Il “triangolo industriale” perde significato • La crescita dell’occupazione industriale, nelle regioni NEC, è determinata dalla proliferazione di nuove imprese

  6. I settori di specializzazione delle esportazioni • L’Italia si specializza progressivamente nei settori “tradizionali” (tessile, abb., calz., mobilio, ..) • La struttura delle esportazioni italiane si “polarizza”: guadagno delle quote di mercato nei settori di specializzazione e perdita delle quote di mercato nei settori “deboli”

  7. Il modello di specializzazione delle esportazioni italiane • L’Italia è specializzata nei settori la cui domanda internazionale cresce lentamente • “Efficienza microeconomica” e “inefficienza macroeconomica” del modello di specializzazione • Progressiva perdita del prezzo (e, quindi, dei costi di produzione e dei salari) tra i fattori di competitività internazionale delle esportazioni italiane • Crescente attenzione alla qualità del prodotto

  8. Alcuni connotati strutturali • Depolarizzazione produttiva • Sviluppo non metropolitano (dal punto di vista sia economico che demografico) • Deindustrializzazione e deurbanizzazione • Delocalizzazione e decentramento territoriale della produzione • Sviluppo demografico periferico • Deconcentrazione produttiva (nuove tecnologie utilizzabili anche alla piccola scala di produzione) • Formazione e sviluppo di sistemi produttivi locali (distretti industriali)

  9. I fattori esplicativi (1) • I fattori esogeni: - Le nuove tecnologie (microelettronica: CAD,CAM, CNC) adattabili alla piccola dimensione e alla produzione flessibile (si riduce l’importanza delle economie di scala) - La crisi dei mercati standardizzati di massa: allargamento dei mercati per la produzione specializzata e abbassamento delle barriere all’entrata per le piccole imprese

  10. I fattori esplicativi: i fattori endogeni (1) • Ampia articolazione e mobilità sociale • Omogeneità dei comportamenti culturali e delle aspettative • Struttura sociale che “premia e promuove” • Rapporti di produzione legati al lavoro autonomo • Abitudine al calcolo economico • Professionalità diffusa dei lavoratori • Variabili socio-economiche che, dunque, favoriscono la nascita di nuova piccola imprenditoria

  11. I fattori esplicativi: i fattori endogeni (2) • La piccola impresa si “affranca” dal controllo della grande impresa: progressiva autonomia sul mercato e in termini tecnologici • Il ruolo della “famiglia estesa”: accumulazione di capitale, accesso al credito, “autorganizzazione” di piccole unità produttive familiari • La rete infrastrutturale e il capitale fisso sociale nelle piccole città • Economie di agglomerazione nei sistemi di piccola impresa

  12. Il quadro macroeconomico: la dinamica della domanda

  13. Il quadro macroeconomico (2) 1975 1983 • I/Y 18,4 16,6 • X/Y 19,9 25,1

  14. Alcuni aspetti strutturali e la politica economica • Aumentano notevolmente i prezzi • Continua svalutazione della lira • Aumenta la spesa pubblica (G/Y) • La politica economica è prevalentemente indirizzata al breve periodo e agli obiettivi monetari: tentativo di controllo dell’inflazione e del deficit pubblico (con risultati non completamente positivi) • Perdita di attenzione ai problemi strutturali • Non c’è sostegno allo sviluppo del Mezzogiorno (politica “assistenziale”)

More Related