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L’epica classica Introduzione. www.didadada.it. Omero. www.didadada.it. Epica. Significa “discorso” o “parola”. Indica lunghe narrazioni in versi , dal tono elevato, dette anche “ poemi ” o “ epopee ”.
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L’epica classicaIntroduzione www.didadada.it Omero
www.didadada.it Epica Significa “discorso” o “parola” Indica lunghe narrazioni in versi , dal tono elevato, dette anche “poemi” o “epopee” Racconta vicende ambientate in un passato lontano e le avventure di uno o più eroi nel corso di guerre e di viaggi
Epica classica Il titolo “Iliade” deriva da “Ilio”, nome greco della città di Troia. Il poema racconta la parte finale della guerra tra greci e troiani. Il titolo “Odissea” deriva invece da “Odisseo”, il nome greco di Ulisse. Il poema racconta il lunghissimo e avventuroso viaggio di Odisseo, in seguito alla sconfitta di Troia, per ritornare in Patria, ad Itaca. “Eneide”, infine, deriva da “Enea”, il nome di un eroe troiano che fugge dalla città di Troia, incendiata dai greci e, dopo un lungo viaggio, arriva in Lazio dove dà origine alla stirpe dei romani.
Epica classica Il poema epico classico si divide in tre parti • Proemio • Svolgimento • Catarsi Invocazionealla musa ispiratrice Premessa o introduzione al racconto diviso in Protasi Esposizione sintetica degli avvenimenti che saranno narrati nel poema Narrazione della storia Momento conclusivo in cui si risolvono i conflitti
La civiltà descritta nei poemi omerici si basa sulla vergogna, o meglio sulla “necessità” interiore di evitare la vergogna. Infatti i grandi eroi, quali per esempio Achille o Agamennone, non si sentono realizzati semplicemente sapendo nella propria coscienza di essere degni di gloria, ma devono sentirsi considerati tali dal gruppo al quale appartengono: all’eroe greco interessa il giudizio degli altri. Quando un eroe perde la pubblica stima (in greco, la “timè”) arriva anche a uccidersi per la vergogna. La “civiltà di vergogna”
Gli eroi, gli dèi e il fato Accanto agli eroi nell’epica classica agiscono gli dèi. http://it.wikipedia.org/wiki/Olimpi Gli dèi che appaiono nell’epica classica sono antropomorfi, hanno cioè aspetto e passioni umane. Davanti alle vicende degli uomini, non si mantengono neutrali: si schierano e agiscono per aiutare i loro “protetti”. Abbiamo così dèi che parteggiano per i greci (come Atena e Poseidone) e dèi che parteggiano per i troiani (come Marte e Apollo). Zeus, padre degli dèi, si mantiene neutrale. Al di sopra degli dèi esiste una forza invincibile, il Fato, alla quale nemmeno gli dèi possono sottrarsi: è il fato che governa i destini del mondo e nessuna divinità può cambiarlo. www.didadada.it
EPITETI Espressioni che caratterizzano un personaggio , un oggetto , un luogo. (Achille pie’ veloce; Ettore elmo lucente) Descrizioni ampie e dettagliate PATRONIMICI Aspetti del linguaggio e dello stile Appellativi aggiunti ai nomi di persona per identificare la discendenza paterna (Pelìde = figlio di Peleo) RIPETIZIONI DI FRASI PERSONIFICAZIONI Attribuire qualità umane ad esseri inanimati