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DISTURBI DELLA SFERA EMOZIONALE

DISTURBI DELLA SFERA EMOZIONALE. SINDROME ANSIOSA DA SEPARAZIONE FOBIA SCOLARE FOBIA SOCIALE MUTISMO SELETTIVO DISTURBI OSSESSIVO-COMPULSIVI DISTURBI DELL’UMORE. Disturbo d’ansia da separazione.

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DISTURBI DELLA SFERA EMOZIONALE

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  1. DISTURBI DELLA SFERA EMOZIONALE • SINDROME ANSIOSA DA SEPARAZIONE • FOBIA SCOLARE • FOBIA SOCIALE • MUTISMO SELETTIVO • DISTURBI OSSESSIVO-COMPULSIVI • DISTURBI DELL’UMORE Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  2. Disturbo d’ansia da separazione • Criteri diagnostici per il Disturbo d'Ansia di Separazione secondo il DSM-IV-TR* sono i seguenti • FONTE:American PsychiatricAssociation (2000). DSM-IV-TR Diagnostic and StatisticalManualofMentalDisorders , FourthEdition, Text Revision. Edizione Italiana: Masson, Milano) • A. Ansia inappropriata rispetto al livello di sviluppo ed eccessiva che riguarda la separazione da casa o da coloro a cui il soggetto è attaccato, come evidenziato da più) dei seguenti elementi: • 1. malessere eccessivo ricorrente quando avviene la separazione da casa o dai principali personaggi di attaccamento o quando essa è anticipata col pensiero • 2. persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo alla perdita dei principali personaggi di attaccamento, o alla possibilità che accada loro qualche cosa di dannoso • 3. persistente ed eccessiva preoccupazione riguardo al fatto che un evento spiacevole e imprevisto comporti separazione dai principali personaggi di attaccamento essere smarrito o essere rapito) • 4. persistente riluttanza o rifiuto di andare a scuola o altrove per la paura della separazione • 5. persistente ed eccessiva paura o riluttanza a stare solo o senza i principali personaggi di attaccamento a casa, oppure senza adulti significativi in altri ambienti • 6. persistente riluttanza o rifiuto di andare a dormire senza avere vicino uno dei personaggi principali di attaccamento o di dormire fuori casa • 7. ripetuti incubi sul tema della separazione • 8. ripetute lamentele di sintomi fisici (per es., mal di testa, dolori di stomaco, nausea o vomito) quando avviene od è anticipata col pensiero la separazione dai principali personaggi di attaccamento. • B. La durata dell'anomalia è di almeno 4 settimane. • C. L'esordio è prima dei 18 anni. • D. L'anomalia causa disagio clinicamente significativo o compromissione dell’area sociale, scolastica (lavorativa), o di altre importanti aree del funzionamento. • E. L'anomalia non si manifesta esclusivamente durante il decorso di un Disturbo Pervasivo dello Sviluppo, di Schizofrenia, o di un altro Disturbo Psicotico adolescenti e negli adulti, non è meglio attribuibile ad un Disturbo di Panico Con Agorafobia. Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  3. Ansia da separazione • Disturbo internalizzante • Presenza di ansia eccessiva (inadeguata rispetto all’età e al livello di sviluppo) e specifica che concerne la separazione dai familiari cui il bambino è maggiormente legato e che non è semplicemente parte di un’ansia generalizzata estesa a più situazioni. • Esordio prima dei 18 anni • Preoccupazioni irrealistiche circa incidenti o eventi sfavorevoli (smarrimenti, ricoveri) che allontanerebbero il bambino dai familiari stessi; persistente paura di rimanere solo, riluttanza o rifiuto ad andare a scuola. Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  4. Disturbo d’ansia da separazione • Manifestazioni principali • Preoccupazione NON realistica su incidenti alle persone cui il soggetto è legato (FdA) • Paura che esse vadano via e non ritornino • Preoccupazione che q.che evento possa separae il b. dalle FdA • Riluttanza ad andare a scuola per la paura della separazione • Riluttanza o rifiuto a dormire SENZA vicino una Fda • Paura a stare solo durante il giorno senza una delle FdA • Incubi ripetuti relativi alla separazione • Comparsa di sintomi somatici nelle occasioni di separazione • Sofferenza intensa prima, durante e dopo la separazione Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  5. Disturbo d’ansia da separazione • Sintomi somatici più comuni • Nausea • Mal di stomaco • Vomito • Cefalea • Manifestazioni di sofferenza alla separazione • Ansia • Pianto • Collera • Tristezza • Apatia • Ritiro sociale Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  6. ATTENZIONE!RILUTTANZA AD ANDARE A SCUOLA • Nella sindrome ansiosa da separazione è legata alla paura della separazione • Nella fobia scolare specifica è legata a ciò che potrebbe accadere a scuola. L’ansia di livelli anormali è focalizzata su situazioni o oggetti specifici. Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  7. Disturbo d’ansia da separazione • Fattori biologici • Non rilevanti • Fattori Ambientali • Fattori precipitanti • Lutto per un genitore, persona cara, anche per un animale domestico • Malattia del b. o dell’FdA • Divorzio, separazione • Cambiamento di residenza • Ingresso a scuola o cambio di scuola • Cambiamento di stato (emigrazione/immigrazione) Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  8. Disturbo d’ansia da separazione • Fattori predisponenti • Situazioni familiari conflittuali -> fantasie di perdita • Minacce di una FdA di lasciare la famiglia • Espressione di una FdA della paura di ammalarsi o morire • Separazioni precoci vissute in modo traumatico • I genitori non sanno aiutare il b. a gestire la separazione (es. allontanarsi con l’imbroglio inaffidabilità del genitore) Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  9. Disturbo d’ansia da separazione - fattori predisponenti • Quando i genitori descrivono il mondo esterno come molto pericoloso il bambino costruisce una percezione di sé come fragile • FdA che non riesce a stare da sola e tiene il b. per rassicurazione vicino a sé • FdA con disturbo d’ansia da separazione o problemi di panico Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  10. Disturbo d’ansia da separazione • Bowlby riporta 4 modelli di interazione familiare alla base dell’ansia da separazione • Modello A • M (o P, raro) che tengono il b. a casa per avere compagnia per loro paure di separazione • Inversione del ruolo: b. “protegge” M Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  11. Disturbo d’ansia da separazione modelli di interazione familiare secondo Bowlby • Modello B • B. teme che - quando lui non c’è - possa accadere q.cosa di male alla madre • Alla base fatti reali di malattie o morte • Minacce o preoccupazioni di malattie o morte espresse dalla FdA • Tentativo di tenere nascosta al b. la verità • Minacce di malattie o morte connesse all’essere cattivo o disobbediente Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  12. Disturbo d’ansia da separazione modelli di interazione familiare secondo Bowlby • Modello C • B. ha paura che possa accadere q.cosa di male a SE STESSO quando è lontano da casa • Possibile minaccia di abbandono fatta in momenti in cui b. era in difficoltà • Modello D • Una delle FdA teme che q.cosa possa accadere al b. quando è lontano • Spesso presente malattia del b. Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  13. Disturbo d’ansia da separazione • Mantenimento • Scarsa fermezza dei genitori alla separazione e timore a lasciare solo il b. • Fattore che mantiene il disturbo Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  14. Disturbo d’ansia da separazione • Attaccamento C • Genitore alternante • Ricerca di rassicurazione • Aspettativa di indisponibilità della FdA • Scarsa esplorazione • Controllo coercitivo • Incapacità a prevedere il comportamento della FdA diventa controllo compulsivo • Si attiva quando b. sente di NON avere la situazione sotto controllo • Vincolare la FdA apparendo debole - passivo • Separazione = perdita di protezione Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  15. Disturbo d’ansia da separazione • Facendo riferimento al modello Crittenden sull’attaccamento, i quadri clinici di sindrome da separazione corrispondono a un pattern ansioso-resistente (prevalenza dell’affettività sulla cognizione) sufficientemente integrato e coeso (quindi a basso indice). • Bambini coercitivi passivi, disarmanti (C2) o indifesi (C4): si costruiscono come incapaci e dipendenti, possono avere momenti di crisi o scompensi emotivi a fronte di inevitabili situazioni di separazione o di percepita perdita di protezione. • Bambini coercitivi attivi (C1-3): intolleranti alla costrizione, possono andare in crisi con un insegnante molto rigido e vincolante, con cui gli schemi cognitivi interpersonali affinati nella relazione con la madre risultano fallimentari. I sintomi della fobia scolare (ad es. vomito, dolori addominali) consentono di ripristinare l’equilibrio relazionale minacciato (si viene accuditi e si riprende il controllo della relazione) Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  16. DAL BAMBINO ALL’ADULTO Nei profili appena tratteggiati si riconoscono “in embrione” le diverse forme che la patologia fobica assume nell’adulto: • Versante costruttivo (claustrofobia) • Versante della perdita di protezione (agorafobia) Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  17. Disturbo d’ansia da separazione • Cosa fare? • Aiutare b. a identificare l’ansia • Normalizzare la paura • Usare la fiaba di un personaggio eroico e vedere come lui le ha affrontate • Rinforzare quando ce la fa Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  18. Fobia scolare • Difficoltà ad andare a scuola o a rimanervi per una intera giornata • Complicata da ansia, eccessivo stato stato di paura, lamentele di sentirsi male • Depressione • Assenza di caratteristiche antisociali (bravi bambini, ansiosi e un po’ inibiti) • Stato di angoscia che aumenta se si forza il bambino ad andare a scuola • Interessa 1-5% dei soggetti in età scolare • Fasi delicate: ingresso scuola elementare & passaggio alla scuola media Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  19. Fobia scolare • Manifestazioni • Reazione di ansia associata all’uscita da casa o all’ingresso a scuola • Panico al momento di entrare a scuola • Sintomi somatici (dolori addominali, nausea, vomito, inappetenza, cefalea, dolori agli arti) • I sintomi somatici anche la sera prima, insonnia • Al di fuori della scuola bimbo traquillo Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  20. Fobia scolare • Fattori • Predisponenti • Mamma iperprotettiva o intrusiva con scarsa differenziazione dal figlio • Incoerenza educativa genitoriale • Antecedenti ansioso-depressivi nelle FdA • Scatenanti • Eventi di vita stressanti che attivano temi relativi alla separazione • Mantenimento • Piacevolezza dello stare a casa Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  21. Fobia scolare • Pensieri disfunzionali del bambino • Stare a scuola è brutto e fa paura • Io sono inadeguato ad affrontare una scuola(nuova) perché è troppo complesso e difficile • Non riesco a stare in gruppo, ho paura dei compagni, i compagni mi prendono in giro • A scuola si fanno cose noiose.. • .. O troppo difficili • Ho paura a stare senza la mamma Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  22. Fobia scolare • Importante rientro graduale a scuola con massima flessibilità • Importante pianificare i passaggi con gli insegnanti • Gradualità (stare in biblioteca, fare solo alcune ore) • Durata • Presenza dei genitori (a scalare) • Selezionare le materie/insegnanti preferiti per riprendere • Far decidere al b. che giorno iniziare a tornare a scuola • Contratto educativo (dare rinforzi) • Dare spazio per parlare delle paure Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  23. Fobia sociale • Disturbo internalizzante • Paura marcata, persistente e irrazionale relativa a situazioni sociali o prestazionali in cui si è esposti al giudizio altrui • Prevalenza 1% della popolazione generale tra bambini e adolescenti Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  24. Fobia sociale • Le persone hanno paura di apparire impacciate, goffe, ridicole davanti agli altri. Temono gli incontri e si dimostrano estremamente sensibili alle critiche e ai giudizi espressi nei loro confronti. Le situazioni sociali le rendono inquiete, nervose, fragili e insicure e per non incorrere nella possibilità di fare brutte figure, preferiscono in taluni casi evitare di inserirsi nelle conversazioni o esprimere giudizi, preferendo fuggire il confronto, spesso l'ambito ristretto della famiglia viene sentito come l'unico luogo veramente sicuro. • Questo tipo di difficoltà si presentano più frequentemente nell'età adolescenziale, ma è comunque presente anche prima • Quando il bambino/ragazzo non si considera completamente integrato nel gruppo dei pari, avverte come se che la sua presenza sia solo tollerata e mai ricercata dagli altri, e questo ingenera in lui un vissuto di vergogna. • Il non sentirsi socialmente accettati è causa di altre preoccupazioni e timori, perché si teme di essere ingiustamente criticati o guardati in modo ostile. Le situazioni più temute sono quelle dove non ci si sente particolarmente "brillanti", Ecco allora la ricerca ossessiva della perfezione prima di esporsi al giudizio altrui. Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  25. Fobia sociale • Manifestazioni • Vulnerabilità • Il soggetto si sente minacciato • Inadeguatezza • Sensazione di non essere competente • Paura del giudizio altrui • Timore di essere sempre giudicato in modo negativo dagli altri • Vergogna • Timore di perdere la propria buona immagine sociale • Meta-vergogna • Paura di mostrare la propria vergogna Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  26. Fobia sociale • Problema dell’accettabilità sociale • Ipersensibilità ai segnali mandati dalle altre persone • La sicurezza personale è funzione della percezine soggettiva della propria accettazione da parte di un altro ritenuto importante o da parte del gruppo • Adesione alle aspettative dell’altro Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  27. Fobia sociale • Atteggiamenti tipici • Autostima • Bassa autostima • Sentimenti di inferiorità • Difficoltà ad essere assertivi • Giudizio • Ipersensibilità alla critica, giudizio negativo, rifiuto • Scarse capacità sociali • Segni di ansia • Mani fredde/sudate, tremori, voce esitante • Evitamento • Ansia anticipatoria Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  28. Fobia sociale • Condizioni correlate • Mutismo selettivo • Rifiuto di parlere pur potendolo fare • Accade in situazioni specifiche • Esordio precoce (3-7 anni) • Ansia da esame • Paura di fare brutte figure durante le richieste di prestazioni • Rigidità di temperamento • Si agitano quando vengono modificate le loro abitudini Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  29. Fobia sociale • Sintomatologia • Comportamenti • Balbettare • Scarso contatto oculare • Tendenza a borbottare • Onicofagia • Voce tremante • Cognitivi • Pensieri di fuga • Autocritica Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  30. Fobia sociale - sintomatologia • Emozionali • Senso di fallimento • Umiliazione • Imbarazzo • Senso di inadeguatezza • Fisiologici • Sopra i 10 anni i bambini riferiscono • Palpitazioni cardiache • Senso di svenimento • Rossore • Tremori e sudore • Mal di testa • Prima dei 10 anni descrivono i sintomi fisici come • Sfarfallio nello stomaco • Mal di testa • Sernsazione di vomito • Manifestazioni di pianto e/o collera Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  31. Fobia sociale • Cause e fattori di rischio • Biologici e genetici • I disturbi d’ansia sono ricorrenti nella stessa famiglia, ma è meglio parlare di vulnerabilità • Temperamento: inibizione comportamentale • Timidezza • Ambientali • Episodii traumatici • Famiglia iperprotettiva o svalutante e ipercritica • Esperienze di umiliazione • Rigidità del comportamento per evitare ciò che è nuovo e non si sa come gestire Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  32. Fobia sociale - cause e fattori di rischio • Aspetti cognitivi • Teoria della mente • Ridotte capacità di autoriflessività (comprendere le proprie emozioni, scopi, credenze) perché orientato sull’altro • Ridotta capacità di decentramento (prendere il punto di vista dell’altro) • Ridotta capacità di mastery (applicare strategie di problem-solving funzionali) • Credenze • Vergogna (farò la figura dello sciocco) • Inaiutabilità (non potrò farcela) • Paura di fare (tutti mi guardano e io sbaglierò) • Memoria selettiva dei propri fallimenti Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  33. Fobia sociale • Fattori di mantenimento • Familiari • Madre timida (o fobica) favorisce l’evitamento dei compagni o non facilita l’ingresso in nuovi gruppi. • Padre ambiente educativo restrittivo • Entrambi scoraggiano l’esplorazione efacilitano l’evitamento • Sociali • Una vita riservata non favorisce lo sviluppo di abilità sociali e di competenze conversazioni che rendonoo difficli i contatti sociali e innescano il circolo vizioso dell’evitamento Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  34. Fobia sociale • Intervento • Training di abilità sociali per insegnare le abilità della comunicazione efficace • Social problem solving • Role-play • Appaiamento tra pari (modeling) • Intervento sulla paura Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  35. Disturbo ossessivo-compulsivo • Fa parte della categoria più generale dei disturbi d’ansia • È caratterizzato oltre che dalla presenza di stati ansiosi anche da … • Pensieri intrusivi / ossessivi • Comportamenti ritualistici (compulsioni) che … Sono fonte di sofferenza e interferenza con la normale vita della persona Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  36. Disturbo ossessivo-compulsivo • Pensieri intrusivi / ossessivi • Sono pensieri irrealistici, irragionevoli, persistenti, inappropriati, intrusivi • non voluti dal soggetto • Comportamenti ritualistici (compulsioni) • Sono azioni ripetitive o mentali che • Hanno lo scopo di ridurre l’ansia • Vengono eseguite come contro la propria volontà (es. lavarsi le mani, controllare q.cosa, riordinare oggetti) Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  37. Disturbo ossessivo-compulsivo • Intrusività del pensiero -> distubo internalizzato • Atti compulsivi che comportano disadattamento per il soggetto ne contesti familiare, scolastico, sociale -> disturbo esternalizzato • Rituali più presenti nei bambini • Controllare • Lavarsi le mani Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  38. Disturbo ossessivo-compulsivo • Figure di Attaccamento • Fredde e poco disponibili al contatto fisico • Poco attive a livello motorio e molto a livello verbale • Limitano la libera espressione delle emozioni • Sottolineano l’importanza delle regole e del conformismo • Genitori controllanti • Ipercritici e perfezionisti • Richiesta di prestazioni troppo elevate rispetto all’età • Severi (poco disposti ad accettare scuse e a perdonare, colpevolizzanti) • Aspettative elevate (mete non fonte di piacere, ma doveri) Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  39. Disturbo ossessivo-compulsivo - Etiologia • Il bambino • sperimenta spesso nel rapporto con i genitori la sensazione di non essere • creduto, ascoltato o considerato quando si vuole discolpare, giustificare o far valere le proprie ragioni Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  40. Disturbo ossessivo-compulsivo • Epidemiologia • Incidenza 1 soggetto su 200 • Esordio: 10/12 anni circa • Nei maschi l’esordio avviene più precocemente che nelle femmine • Associato spesso a … • Disturbi del comportamento • Disturbi d’ansia (es. fobie) • Disturbi dell’apprendimento • Tic • Sindrome di Gilles de la Tourette Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  41. Sindrome di Gilles de la Tourette • Insieme di tic multipli motori associati a tic vocali • A volte le espressioni verbali sono a carattere osceno • Più frequente nei maschi • Disturbo ereditario • Esordio: a volte intorno a due anni, piu’ spesso intorno ai 7 anni • I sintomi si attenuano lentamente con l’età Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  42. I tic • Tic • Movimenti improvvisi, rapidi, bruschi • Indipendenti dalla volonta’ • Stereotipati • Anticipati da altri movimenti, di solito di diverse parti del corpo • Si accentuano nei momenti di stress Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  43. I tic • Tic possono essere • Motori • Semplici • Ammiccare, sbattere le palpebre, fare le smorfie • Complessi (atti motori compositi) • Vocali • Semplici • Complessi • Produzione di parole o frasi senza alcuna finalita’ o slegate dal contesto • Coprolalia (pronunciare parole oscene) 10% dei casi • Ecolalia (ripetere parole altrui) • Palilalia (ripetizione delle proprie parole) Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  44. I tic • Possono essere un… • Disturbo transitorio • Che compare a tratti, in situazioni di ansia • Disturbo cronico • Si stabilizza in tutta una gamma di situazioni soggettivamente vissute come ansiogene Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  45. I tic • Eziopatogenesi • Livello neurologico • Anomalie congenite • Deficit dimaturazione della dominanza emisferica • Associati al DOC • Risposte condizionate per ridurre l’ansia • Emessi per imitazione Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  46. I tic • Interventi • Ridurre la risposta • Dilazionare • estinguere la risposta • Cognitive • Ascoltare il bambino • Lasciare spazio alle sue emozioni • Insegnare a lasciarsi andare Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  47. Disturbo ossessivo-compulsivo • Manifestazioni piu’ comuni del DOC • Rituali d’addormentamento • Pensieri di morte • Temi ricorrenti dei pensieri ossessivi • Contaminazione, Aggressivita’ (far male a q.cuno) • Sessualita’/masturbazione (sporco), Religiosita’ • Temi ricorrenti delle azioni • Lavare • Controllare, ordinare • Toccare/ripetere, Contare Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  48. Disturbo ossessivo-compulsivo • Cosa fare? • Stop del pensiero • Richiede un minimo di autoconapevolezza e capacita’ di monitoraggio • Interromprere le catene di pensieri prima che l’ansia sia troppo forte • Ridurre il perfezionismo • Relativizzare • Divertirsi • Rilassarsi Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  49. I disturbi dell’evacuazione • Sfintere uretrale e anale • controllati sia dalla muscolatura liscia vie nervose sottocorticali • che dalla muscolatura striata vie nervose corticali • Il controllo emerge progressivamente prima in forma di inibizione, poi di evacuazione volontaria • Viene raggiunto per maturazione fisiologica, ma e’ soggetto alla regolazione da parte degli adulti • E soprattutto diventa un elemento che viene giocato nella relazione FdA/Bambino Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

  50. I disturbi dell’evacuazione • I disturbi dell’evacuazione: • Enuresi • Emissione attiva involontaria incosciente e incontrollata di urina a un età in cui dovrebbe essere acquisito il controllo • Encopresi • Evacuazione delle feci in luoghi inappropriati, di solito involontaria, a volte intenzionale dopo i 4 anni di età Maria grazia Strepparava -corso di psicopatologia dello sviluppo1

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