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I GRUPPI DI AUTO-AIUTO

I GRUPPI DI AUTO-AIUTO. Scopriamo la forza che è in noi. AUTO-AIUTO significa AIUTARSI DA SE’. Si scoprono in se stessi capacità e strumenti che possono permettere di migliorare la propria condizione se adeguatamente sfruttati.

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I GRUPPI DI AUTO-AIUTO

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Presentation Transcript


  1. I GRUPPI DI AUTO-AIUTO Scopriamo la forza che è in noi

  2. AUTO-AIUTO significaAIUTARSI DA SE’ Si scoprono in se stessi capacità e strumenti che possono permettere di migliorare la propria condizione se adeguatamente sfruttati. Per aiutarsi per quanto possibile da sé ad affrontare un problema, è utile unirsi ad altre persone con lo stesso problema.

  3. IL GRUPPO DI AUTO-AIUTO Un gruppo di auto-aiuto è costituito da persone che hanno problemi od obiettivi simili e che cercano di affrontare la realtà con risorse proprie e senza aiuti esterni, mettendo in comunele forzeper superare ostacoli o situazioni che sarebbero difficili da gestire individualmente. ARETE ONLUS – Associazione REgionale per la Tutela e l’Emancipazione delle persone con depressione ed ansia - Lombardia

  4. IL RUOLO DEGLI OPERATORI Possono essere presenti professionisti ma devono svestirsi del loro ruolo in modo da facilitare la crescita autonoma ed indipendente del gruppo. Inizialmente possono agire da catalizzatori e organizzatori del gruppo, ma poi dovrebbero staccarsene gradualmente o assumere un ruolo di “consulenti”. ARETE ONLUS – Associazione REgionale per la Tutela e l’Emancipazione delle persone con depressione ed ansia - Lombardia

  5. IL FACILITATORE del gruppo di auto-aiuto Ha esperienza diretta della malattia ma ha imparato a gestirla e sta sufficientemente bene per affrontare con serenità ed equilibrio qualsiasi situazione si venga a creare nel gruppo (GRUPPO PAZIENTI). Ha esperienza indiretta della malattia (GRUPPOFAMILIARI). Ha seguito un corso di formazioneed ha fatto un periodo di tirocinio in un gruppo.

  6. IL FACILITATORE del gruppo di auto-aiuto Si occupa dell’organizzazione iniziale del gruppo e di tutti gli aspetti pratici della sua vita. E’ una persona di buon senso, comunicativa e propositiva, che si pone con modestia al servizio del gruppo e assume il ruolo di catalizzatore e moderatore su un piano di assoluta parità.

  7. AUTO-AIUTO per DEPRESSIONE e ANSIA Gruppi di auto-aiuto per questi disturbi sono nati in Irlanda nei primi anni ’70 e si sono rapidamente diffusi nel nord dell’Europa (dove sono riconosciuti ufficialmente e ricevono contributi statali) e negli Stati Uniti. Nel sud dell’Europa sono arrivati più tardi. In Italia siamo attualmente ben al di sotto della situazione dei paesi anglosassoni e scandinavi.

  8. AUTO-AIUTO per DEPRESSIONE e ANSIA Questi gruppi sono l’elemento essenziale di una nuovacultura e di un nuovo approccio alla malattia mentale basato sul concetto di fornire un “potere” e una consapevolezza maggiore al paziente ed alla sua famiglia nella gestione del disturbo psichiatrico. La pratica dell’auto-aiuto riceve l’approvazione e l’appoggio dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

  9. I GRUPPI DI AUTO-AIUTO ARETE Inostri gruppi sono costituiti da un piccolo numero di persone (8/12) che si incontrano periodicamente per aiutarsi a lottare contro il proprio disturbo dell’umore o di ansia (gruppi di pazienti) o per affrontare i problemi legati alla presenza di un familiare che soffre di questi disturbi (gruppi di familiari).

  10. I GRUPPI DI AUTO-AIUTO ARETE I gruppi ARETE sono gestiti dai loro membri e non vi intervengono esperti esterni. L’esperto, il protagonista è il paziente (o il familiare) che si mette in gioco con la sua storia di sofferenza e di lotta, stabilendo un’alleanza forte con tutti i componenti del gruppo.

  11. I GRUPPI DI AUTO-AIUTO ARETE Negli incontri persone anche molto diverse tra loro si sentono accomunate dall’esperienza della malattia. Possono quindi parlare liberamente nella certezza di essere ascoltatecon rispetto e simpatia senza essere giudicate e di essere capite perché sofferenze e problemi sono simili.

  12. FINALITA’ DEI GRUPPI ARETE SOSTEGNO (solidarietà, incoraggiamento) CONOSCENZA (esperienza, conoscenza del disturbo) INFORMAZIONI AIUTO (Chi aiuta l’altro aiuta anche se stesso) RISOCIALIZZAZIONE LOTTA AI PREGIUDIZI

  13. LE REGOLE FONDAMENTALI RISERVATEZZA UGUAGLIANZA UGUALE OPPORTUNITA’ (il gruppo è aperto) RISPETTO

  14. COSA NON E’ UN GRUPPO ARETE NON è una psicoterapia NON è alternativo alla terapia NON è in luogo dove si piange e ci si compiange NON è un club dove si va per chiacchierare NON è un teatro dove assistere alle esperienze altrui

  15. UN GRUPPO DI ARETE IN GITA

  16. GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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