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Argomenti introduttivi. Interazione radiazione
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1. Spettroscopia UV-VIS di biomolecole: tecniche stazionarie e risolte in tempo Paolo Foggi
2. Argomenti introduttivi Interazione radiazione – materia
Punto di vista classico
Punto di vista quantistico
Separazione dei moti molecolari
Regole di selezione
3. Interazione radiazione-materia Qualsiasi corpo č costituito di cariche elettriche in movimento
Un’onda elettromagnetica tende a modificare la posizione relativa delle cariche compiendo sul sistema un lavoro
4. L’onda elettromagnetica interagisce col sistema molecolare attraverso la sua parte magnetica ed elettrica
Le energie in gioco sono molto diverse
5. Spettroscopie ottiche Interazione del campo elettrico con il momento di dipolo oscillante
Massa degli elettroni molto piů piccola della massa dei nuclei
6. Ancora modello classico L’energia trasferita dal campo al sistema puň essere restituita se non sono presenti risonanze
Oppure in presenza di risonanze viene assorbita
Successivamente l’energia assorbita viene degradata per la presenza di processi dissipativi
7. La radiazione viene attenuata
Spettroscopie in assorbimento
Nuova radiazione viene prodotta dal sistema
Spettroscopie in emissione
8. Aspetti quantistici L’energia non varia con continuitŕ ma per quanti hn
L’equazione che regola il sistema č l’equazione di Schrödinger
In assenza di interazioni esterne
H Y = EY
Contiene tutte le interazioni fra le particelle
9. La soluzione esatta dell’equazione č possibile solamente in alcuni semplici sistemi (atomo di idrogeno, molecola ione idrogeno …)
Per sistemi di maggior complessitŕ occorre separare i vari contributi e valutare singole equazioni
(H1 +H2 +H3 ...)(Y1 Y2 Y3...) =
(E1+E2+E3...) (Y1 Y2 Y3...)
10. Approssimazione di Born-Oppenhemer Separazione fra moti elettronici e nucleari
I nuclei si muovono all’interno di un potenziale determinato dalle posizioni medie (non istantanee) degli elettroni
Gli elettroni vedono i nuclei fermi
H elYel = EelYel
Si ottengono i livelli elettronici del sistema imperturbato
11. Teoria delle perturbazioni dipendenti dal tempo L’operatore Hamiltoniano H viene modificato per il contributo dovuto all’interazione del sistema molecolare col campo elettromagnetico
Perturbazione Autofunzioni imperturbate
12. La forma di H’ determina il tipo di interazione SPETTROSCOPIA
L’elemento che determina l’intensitŕ dell’interazione č
Regole di selezione
13. Approssimazione di dipolo: il termine che regola l’accoppiamento fra onda elettromagnetica e sistema molecolare č
H ’ = m . E
Affinché vi sia trasferimento di energia
Il momento di transizione
14. Regole di selezione Specifiche : dipendono dal tipo di momento di transizione
Di simmetria : l’elemento di transizione č invariante rispetto a qualsiasi operazione di simmetria del sistema
Restrizioni sulla simmetria degli stati coinvolti nel processo
15. Progressione costruita sui modi di vibrazione totalsimmetrici
16. Tipi di stati elettronici Dipendono dal tipo di legame
Localizzati ?s
Delocalizzati ? p
Quando gli elettroni favoriscono l’avvicinamento dei nuclei si parla di stati di legame
In caso contrario di antilegame (*)
Inoltre stati di non-legame (N e O): n
17. Tipi di stati elettronici (spin) Ogni orbitale puň contenere al massimo due elettroni con spin antiparallelo
18. In sistemi contenenti solamente atomi di C, N, O lo stato elettronico fondamentale č quasi sempre di singoletto = S (tutti gli orbitali sono occupati da coppie di elettroni)
Nel caso di singoli elettroni spaiati (radicali) lo stato fondamentale č un doppietto = D
Due elettroni spaiati ?Stato di tripletto = T
In presenza di ioni metallici il numero di elettroni spaiati puň essere ancora piů alto.
19. Tipi di transizioni p?p*
n?p*
s?s*
In molecole contenenti ioni metallici si possono avere inoltre transizioni fra orbitali atomici (d ? d) e
Metallo ?Legante
Legante ? Metallo
20. Transizioni localizzate Alcune strutture elettroniche sono localizzate in particolari porzioni del sistema molecolare
Le transizioni elettroniche sono confinate in una regione ristretta e sono sensibili solamente a locali variazioni
Si parla in generale di cromofori
21. Processi di rilassamento Uno stato reale del sistema č in grado di assorbire l’energia dell’onda elettromagnetica
L’energia viene dissipata attraverso accoppiamenti con altri stati del sistema
L’equilibrio si raggiunge
22. Processi di rilassamento
23. Aspetti sperimentali
24. Aspetti sperimentali
25. Applicazioni alle proteine Zone di assorbimento diverse
10-185 nm UV di vuoto
185-200 nm UV (legame peptidico)
200-300 nm UV medio (amino acidi aromatici)
300-400 nm vicino UV (gruppo eme)
400-700 nm VIS (gruppo eme)
700-2000 nm vicino IR (trasf.di carica)
28. Aminoacidi aromatici
30. Trasferimento di energia fra cromofori
32. Spettroscopia dei gruppi prostetici Si prende in esame il gruppo protoeme (complesso del Fe con la protoporfirina IX
34. Transizioni d?d isoenergetiche con le transizioni p ?p* del sistema porfirinico
Questo comporta un mescolamento degli stati
Gli spettri elettronici sono quindi sensibili allo stato di spin dello ione ferro
Sono sensibili allo stato di ossidazione
Sono sensibili alla posizione dei leganti assiali (al tipo alla distanza) che determinano lo stato di spin piů stabile
35. Tecniche risolte in tempo Scopo: sondare le proprietŕ dinamiche e le variazioni strutturali direttamente nel tempo
Scala temporale dei processi ampia: <100 fs (1 fs = 10-15 s) a >1s
Si studiano sistemi transienti in stato fondamentale o eccitato
36. Per una misura risolta in tempo occorre conoscere con esattezza il tempo zero
La precisione richiesta in una misura dipende dalla scala temporale che si vuole investigare
Le sorgenti luminose di eccitazione sono pulsate. Quelle di sonda possono essere anche continue
La durata di un impulso luminoso varia col tipo di sorgente: lampade flash fino a ns, laser con anche minori di 100 fs
37. Il diagramma di Jablonski
38. Diagramma per processi extramolecolari
39. Apparato sperimentale
41. Salto di Temperatura indotto da laser
42. Innesco ottico
43. Apparato sperimentalecon risoluzione =100 fs
49. Frammento 1-56 ferrico
50. Composto modello bis-istidinico
51. Conclusioni (confronto citocromo c frammento 1-56) Il processo iniziale che domina il rilassamento dopo l’eccitazione ottica č uno spin cross-over
La diversa profonditŕ del potenziale attrattivo nelle forme alto e basso spin favorisce nel caso del complesso FeIII un rapido processo di conversione interna nel FeII il distacco del legante assiale
Nel complesso bis-istidinico l’assenza di una struttura secondaria non favorisce la ricombinazione del complesso esacoordinato