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Leggere e scrivere:i processi di acquisizione e la didattica

Leggere e scrivere:i processi di acquisizione e la didattica. Modelli e metodi A.S. 2013/2014 Armida Nussio. In prima classe si legge meglio. Evoluzione del precedente progetto - ruolo centrale dell’insegnante, partendo dalla

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Leggere e scrivere:i processi di acquisizione e la didattica

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Presentation Transcript


  1. Leggere e scrivere:i processi di acquisizione e la didattica Modelli e metodi A.S. 2013/2014 Armida Nussio

  2. In prima classe si legge meglio • Evoluzione del precedente progetto - ruolo centrale dell’insegnante, partendo dalla fase di valutazione, attraverso la gestione dell’intervento fino all’identificazione dei bambini a rischio. - presenza della logopedista con funzione di consulente esperta - regia del progetto all’interno di ciascun Istituto a cura del referente

  3. Le azioni Prevede: • Un monitoraggio degli apprendimenti nella lettoscrittura degli alunni della prima classe, a febbraio; • Un intervento didattico individualizzato di tipo fonologico e metafonologico a cura degli insegnanti con la collaborazione delle logopediste, per piccoli gruppi di alunni; • Un secondo momento di screening nel mese di maggio • L’individuazione dei bambini a rischio.

  4. Condizioni di realizzazione • Individuazione delle risorse da dedicare al progetto • Presenza di una figura nel ruolo di Referente d’Istituto • Disponibilità ad operare con i gruppi di alunni in difficoltà per almeno 2 incontri settimanali a partire dal mese di febbraio fino a maggio. • Rigorosità nello sviluppo del progetto in tutte le sue fasi (modalità di lavoro, metodologia, utilizzo degli strumenti previsti, continuità degli interventi, rispetto delle indicazioni metodologiche)

  5. Lo sviluppo

  6. Risorse CTI dedicate 1. Raccolta ragionata di materiale predisposto per le attività fonologiche e metafonologiche ad uso degli insegnanti; 2. Alcuni incontri di consulenza esperta dedicati agli insegnanti coinvolti nel progetto che ne avessero bisogno nella fase di avvio del progetto.

  7. Per conoscere il livello individuale degli allievi Prove d’ingresso su: • Scrittura • Lettura • Competenze fonologiche

  8. Protocolli essenziali: scrittura • Prova di scrittura spontanea su disegno libero • Prova di scrittura spontanea su immagine (canale visivo) • Prova di scrittura spontanea sotto dettatura (canale uditivo)

  9. Lettura • Rilettura della scrittura spontanea • Prova di giudizio di leggibilità di alcuni stimoli proposti • Prova di lettura sulla conservazione del testo

  10. Fonologico • Riconoscimento di sillaba iniziale su immagine • Riconoscimento del fonema iniziale su immagine • Riconoscimento della sillaba iniziale con fluenza verbale • Riconoscimento del fonema con fluenza verbale • Riconoscimento del fonema con memoria verbale

  11. Concettualizzazione: parametro costruttivo 0 I tracciati per le parole scritte sono simili al disegno di oggetti. 1 utilizza segni grafici aleatori. 2 utilizza lettere casuali al posto di segni grafici. 3 utilizza lettere conosciute (ad es. quelle del proprio nome) e le combina in modi casuali. 4 utilizza lettere conosciute in modo non casuale: ricorre a criteri di differenziazione grafica. 5 procede secondo l’ipotesi sillabica. 6 ricerca criteri di corrispondenza fonema-grafema. 7 padroneggia la relazione fonemagrafema

  12. Parametro esecutivo • Direzionalità della scrittura • Orientamento delle lettere nello spazio, l’occupazione dello spazio nel foglio • L’adeguatezza del segno grafico: (incerto, sicuro); il carattere utilizzato(convenzionale, pseudoscrittura)

  13. L'insegnamento, nel momento in cui si propone di trasmettere al bambino gli strumenti tecnici per realizzare la lettura e la scrittura, deve tener conto delle conoscenze pregresse e delle singole strategie di apprendimento da lui attivate spontaneamente.

  14. Rapporto tra scrittura e linguaggio • In un sistema alfabetico la scrittura è la rappresentazione precisamente della sua struttura fonologica, con cui stabilisce un rapporto sistematico senza la necessità di una mediazione semantica

  15. La lingua parlata Le lingue parlate (in principio) sono ugualmente facili (o difficili) • Vengono apprese attraverso la comunicazione e non vengono insegnate • La padronanza della lingua precede la sua conoscenza formale ( struttura fonotattica, regole grammaticali, etc.)

  16. La lingua scritta La lingua scritta non viene appresa spontaneamente, ma viene insegnata • La padronanza delle regole di transcodifica precede sempre la padronanza d’uso • Ciò che è importante è l’apprendimento e la padronanza delle regole di transcodifica

  17. Transcodifica Trasformazione di un codice in un altro, nei due sensi. Il problema può nascere se i due codici (parlato e scritto) hanno diverse unità costitutive. L’unità costitutiva della lingua parlata è il fonema, mentre l’unità costitutiva della lingua scritta è la lettera

  18. La transcodifica è un processo universale Le soluzioni sono diverse , dipendono dalle caratteristiche specifiche dei sistemi linguistici • Le strategie di apprendimento della lettura si sviluppano in maniera diversa a seconda delle differenze nella struttura delle ortografie

  19. Linguaggio- lingua scritta • La lingua scritta rappresenta il linguaggio orale • Per scrivere una parola è necessario segmentarla in fonemi • La competenza fonologica non si sviluppa spontaneamente perché non necessaria per parlare

  20. La parola e le sue parti • La scrittura di parole determina nel bambino una specie di rivoluzione copernicana perché richiede: • La decomposizione delle parole • Le parti pensabili come forme pure

  21. Il concetto di granularitàGoswami e Zigler I sistemi ortografici si differenziano per il grado di corrispondenza tra i suoni del parlato e i segni dell’ortografia.

  22. I sistemi alfabetici • Un sistema è considerato trasparente quando a ogni suono corrisponde un segno (rapporto 1 a 1) • La trasparenza si riduce quando la trascrizione di un fonema richiede più di un grafema.

  23. Italiano lingua trasparente • La differenza tra numero dei fonemi e numero lettere di ciascun alfabeto determinano la granularità. • L’italiano comprende 30 fonemi trascritti con 21 lettere. • È un sistema ortografico ad alta regolarità; • La scrittura viene appresa in tempi rapidi.

  24. Quale didattica ? • Nei sistemi regolari la didattica di insegnamento della lettoscrittura più consona è quella sillabico alfabetica.

  25. Metodo fonosillabico o sillabico,integrati • “…la letteratura scientifica più accreditata sconsiglia il metodo globale, essendo dimostrato che ritarda l’acquisizione di un’adeguata fluenza e correttezza di lettura • Per andare incontro al bisogno educativo speciale dell’alunno con DSA si potrà utilizzare il metodo fono-sillabico , oppure quello puramente sillabico. Si tratta di approcci integrati che possono essere utilizzati in fasi diverse.

  26. Regolarità della lingua italiana • L’alta regolarità rende l’italiano una delle ortografie più facili da apprendere.

  27. Tutte queste ricerche sul rapporto tra sistema fonologico e ortografico della lingua ( Goswami e Zigler,2000) è stato preceduto dal lavoro di UtaFrith(1985) che individua le fasi per descrivere lo sviluppo della lettoscrittura individuò 4 fasi per descrivere lo sviluppo della lettoscrittura: fase logografica, fase alfabetica, fase ortografica e fase lessicale.

  28. Fase logografica Il bambino rappresenta le parole come insiemi di lettere, come se fossero dei logogrammi, ma non ne conosce il valore sonoro convenzionale. Per esempio, alla scuola dell'infanzia, scrive correttamente il proprio nome, o sa riconoscerlo, ma non conosce le singole lettere con cui è scritto.

  29. Fase alfabetica Il bambino procede segmentando la parola orale elemento per elemento, e facendo corrispondere a ogni fonema una sola lettera. Il risultato è corretto per molte parole (cane, mano, ecc.), ma non per quelle che contengono fonemi con rappresentazione multilettera (bagno, sciarpa) o per fonemi che cambiano rappresentazione a seconda del contesto fonemico (panca, pancia).

  30. Fase ortografica: • Viene raggiunta la possibilità di scrivere tutte le parole che contengono fonemi contesto-dipendenti e anche i grafemi che richiedono più di una lettera (gn, gl, sc) In questa fase, per una trascrizione corretta, non è più sufficiente la strategia lettera per lettera, tipica del livello alfabetico.

  31. Fase lessicale: Consente di realizzare due aspetti della transcodifica che coinvolgono il lessico: la trascrizione delle parole omofone non omografe (hanno,anno) e la segmentazione del parlato continuo (sapore di vino, gusto divino).

  32. Teoria stadiale • Ogni stadio è caratterizzato dall’acquisizione di nuove procedure e dal consolidamento e automatizzazione delle competenze già acquisite.

  33. Gradualità Le ricerche degli autori sopra nominati rappresentano i fondamenti su cui costruire la didattica della lettoscrittura Suggeriscono come elemento determinante la gradualità del percorso

  34. Ordine di presentazione • Prima le vocali • Suoni lunghi • Poi gli altri • cominciare a presentare le sillabe solo quando riconosceranno le vocali; • partire dalle sillabe semplici: composte da una consonante e una vocale; • scegliere prima le consonanti continue, che vengono più facilmente percepiti e individuati (m, l, r, f, s…);

  35. All’inizio Si presentano parole di livello alfabetico, quelle in cui il numero di fonemi corrisponde al numero delle lettere Tale criterio sposta la scelta delle proposte didattiche mettendo al primo posto l'attenzione al processo di transcodifica che non è ugualmente facile per qualsiasi parola.

  36. Attenzione ai processi • La competenza metafonologica analitica non è presente nei bambini prima dell’apprendimento della lingua scritta, ma si sviluppa come parte del processo di apprendimento di quest’ultima. • Non si sviluppa spontaneamente perché non necessaria per parlare.

  37. Consapevolezza fonologica globale:segmentazione sillabica • Il bambino impara fcilmente a segmentare parole in unità maggiori del fonema: la sillaba • È l’unità strutturale della competenza linguistica di ogni parlante nativo • Sillaba piana = pietra miliare della struttura fonotattica della nostra lingua CV

  38. Un compito nuovo:la segmentazione fonologica Non l’ha mai fatta Non ne ha mai avuto bisogno Non ne ha consapevolezza I singoli elementi, il fonema, non è percepibile isolatamente

  39. I prerequisiti costruttivi • Per imparare a leggere e a scrivere il bambino deve imparare quattro concetti che riguardano l’unità del sistema scrittura: 1.quanti elementi ci sono nella parola 2. quali 3. come sono disposti 4. come questi elementi sono rappresentati

  40. Quali parole a livello alfabetico • Cvcv mare • Cvccv perla • Ccvcv frate – bravo - treno • Ccvccv scarpa - fronte • Cvcvcv denaro - musica - patata • Cvccvcv lampada - bambina

  41. Lavorare sulle parole • Piane • Con consonante ponte • Con gruppi consonantici complessi

  42. In sintesi • Dal semplice al complesso attraverso le fasi intermedie. • Solo quando l’abilità di scomporre le parole sarà cresciuta, si potrà introdurre il livello ortografico e chiedere al bambino di prestare attenzione al fatto che i suoni possono essere scritti con più segni o in modo diverso a seconda delle lettere che seguono.

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