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L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi Terzi A cura di Paolo Fasano II parte

L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi Terzi Sala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi Terzi A cura di Paolo Fasano II parte. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi Terzi Sala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna.

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L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi Terzi A cura di Paolo Fasano II parte

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Presentation Transcript


  1. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi Terzi A cura di Paolo Fasano II parte Lezione del 15/12/2011

  2. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna Legge 40/98 Art. 39Assistenza sociale Gli stranieri titolari della carta di soggiorno o di permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno, nonché i minori iscritti nella loro carta di soggiorno o nel loro permesso di soggiorno, sono equiparati ai cittadini italiani ai fini della fruizione delle provvidenze e delle prestazioni, anche economiche, di assistenza sociale, incluse quelle previste per coloro che sono affetti da morbo di Hansen o da tubercolosi, per i sordomuti, per i ciechi civili, per gli invalidi civili e per gli indigenti. T.U. delle disposizioni sull’immigrazione /Art. 41dlgs. 286/98 Lezione del 15/12/2011

  3. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna • LA DISTINZIONE È TRA STRANIERO CON UN PROGETTO MIGRATORIO DI MEDIO / LUNGO PERIODO E STRANIERO PRESENTE IN ITALIA IN MODO OCCASIONALE O TEMPORANEO • RISPETTO ART. 10 COST. Lezione del 15/12/2011

  4. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna Art. 10 cost. • L'ordinamento giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale generalmente riconosciute. • La condizione giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati internazionali. • Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni stabilite dalla legge. • Non è ammessa l'estradizione dello straniero per reati politici. Lezione del 15/12/2011

  5. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna Decreto Dini n. 489 del 18/11/1995 Lezione del 15/12/2011

  6. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna Art. 5 c. 3 legge 40/98 • Permesso per lavoro autonomo 2 anni • Permesso per lavoro subordinato a tempo indeterminato 2 anni • Permesso per famiglia 2 anni • Permesso per lavoro subordinato a tempo determinato tra 1 anno e 2 anni • Permesso per attesa occupazione 1 anno Lezione del 15/12/2011

  7. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna Con le modifiche introdotte dalla L. 189/2002 la durata del permesso di soggiorno è strettamente correlata a quella del contratto di soggiorno Lezione del 15/12/2011

  8. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna DISPOSIZIONI DI CARATTERE UMANITARIO Art. 18 dlgs. 286/98 (Soggiorno per motivi di protezione sociale) 4. Il permesso di soggiorno rilasciato a norma del presente articolo ha la durata di sei mesi e può essere rinnovato per un anno, … 5. Il permesso di soggiorno previsto dal presente articolo consente l'accesso ai servizi assistenziali e allo studio, nonché l'iscrizione nelle liste di collocamento e lo svolgimento di lavoro subordinato, fatti salvi i requisiti minimi di età … Lezione del 15/12/2011

  9. PROCESSO DI DECENTRAMENTODALLE LEGGI BASSANINI ALLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COST. Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 Lezione del 15/12/2011

  10. PROCESSO DI DECENTRAMENTODALLE LEGGI BASSANINI ALLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COST. Capo II Servizi sociali  Art. 128. Oggetto e definizioni 1. Il presente capo ha come oggetto le funzioni e i compiti amministrativi relativi alla materia dei "servizi sociali". Lezione del 15/12/2011

  11. PROCESSO DI DECENTRAMENTODALLE LEGGI BASSANINI ALLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COST. 2. Ai sensi del presente decreto legislativo, per "servizi sociali" si intendono tutte le attività relative alla predisposizione ed erogazione di servizi, gratuiti ed a pagamento, o di prestazioni economichedestinate a rimuovere e superare le situazioni di bisogno e di difficoltà che la persona umana incontra nel corso della sua vita, escluse soltanto quelle assicurate dal sistema previdenziale e da quello sanitario, nonché quelle assicurate in sede di amministrazione della giustizia Lezione del 15/12/2011

  12. PROCESSO DI DECENTRAMENTODALLE LEGGI BASSANINI ALLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COST. Art. 129.Competenze dello Stato Art. 130.Trasferimenti di competenze relative agli invalidi civili Lezione del 15/12/2011

  13. PROCESSO DI DECENTRAMENTODALLE LEGGI BASSANINI ALLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COST. Art. 131.Conferimenti alle regioni e agli enti locali • 1. Sono conferiti alle regioni e agli enti locali tutte le funzioni e i compiti amministrativi nella materia dei "servizi sociali", salvo quelli espressamente mantenuti allo Stato dall'articolo 129 e quelli trasferiti all'INPS ai sensi dell'articolo 130. • 2. Nell'ambito delle funzioni conferite sono attribuiti ai comuni, …i compiti di erogazione dei servizi e delle prestazioni sociali, nonché i compiti di progettazione e di realizzazione della rete dei servizi sociali, anche con il concorso delle province. Lezione del 15/12/2011

  14. PROCESSO DI DECENTRAMENTODALLE LEGGI BASSANINI ALLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COST. Art. 132.Trasferimento alle regioni 1. Le regioni adottano, ai sensi dell'articolo 4, comma 5, della legge 15 marzo 1997, n. 59, entro sei mesi dall'emanazione del presente decreto legislativo, la legge di puntuale individuazione delle funzioni trasferite o delegate ai comuni ed agli enti locali e di quelle mantenute in capo alle regioni stesse. In particolare la legge regionale conferisce ai comuni ed agli altri enti locali le funzioni ed i compiti amministrativi concernenti i servizi sociali … Lezione del 15/12/2011

  15. PROCESSO DI DECENTRAMENTODALLE LEGGI BASSANINI ALLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COST. 2. Sono trasferiti alle regioni, che provvederanno al successivo conferimento alle province, ai comuni ed agli altri enti locali nell'ambito delle rispettive competenze, le funzioni e i compiti relativi alla promozione ed al coordinamento operativo dei soggetti e delle strutture che agiscono nell'ambito dei "servizi sociali", con particolare riguardo a:a) la cooperazione sociale;b) le istituzioni di pubblica assistenza e beneficenza (IPAB);c) il volontariato. Lezione del 15/12/2011

  16. PROCESSO DI DECENTRAMENTODALLE LEGGI BASSANINI ALLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COST. Art. 133.Fondo nazionale per le politiche sociali 3. In particolare, … sono destinati al Fondo nazionale per le politiche sociali gli stanziamenti previsti per gli interventi …del Fondo nazionale per le politiche migratorie di cui all'articolo 43 della legge 6 marzo 1998, n. 40. Lezione del 15/12/2011

  17. PROCESSO DI DECENTRAMENTODALLE LEGGI BASSANINI ALLA RIFORMA DEL TITOLO V DELLA COST. Legge quadro 328/2000 Realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali Lezione del 15/12/2011

  18. Legge 328/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (segue) Art. 1 1. La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali, promuove interventi per garantire la qualità della vita, pari opportunità, non discriminazione e diritti di cittadinanza, previene, elimina o riduce le condizioni di disabilità, di bisogno e di disagio individuale e familiare, derivanti da inadeguatezza di reddito, difficoltà sociali e condizioni di non autonomia, in coerenza con gli articoli 2, 3 e 38 della Costituzione. Lezione del 15/12/2011

  19. Legge 328/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (segue) Art. 2. (Diritto alle prestazioni) 1. Hanno diritto di usufruire delle prestazioni e dei servizi del sistema integrato di interventi e servizi sociali i cittadini italiani, i cittadini di Stati appartenenti all'Unione europea ed i loro familiari, nonché gli stranieri, individuati ai sensi dell'articolo 41 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286. Lezione del 15/12/2011

  20. Legge 328/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (segue) Art. 1 - La Repubblica assicura alle persone e alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi sociali. Art. 2 - Hanno diritto alle prestazioni: cittadini italiani - cittadini dell’Unione Europea - cittadini di paesi terzi ai sensi dell’art. 41 del Testo Unico 328/98. Art. 2 comma 2 - Il sistema integrato di interventi e di servizi sociali ha carattere di universalità. Lezione del 15/12/2011

  21. Legge 328/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (segue) Destinatari prioritari Art. 2 comma 3 -Soggetti in condizioni di povertà -Soggetti con reddito limitato -Soggetti con incapacità totale o parziale -Soggetti con difficoltà di inserimento nella vita sociale o nel mercato del lavoro -Soggetti sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria Lezione del 15/12/2011

  22. Legge 328/2000 Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali (segue) Art. 22 Livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili 2. Ferme restando le competenze del Servizio sanitario nazionale in materia di prevenzione, cura e riabilitazione, …., gli interventi di seguito indicati costituiscono il livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili sotto forma di beni e servizi …: Lezione del 15/12/2011

  23. Legge 328/2000Art. 22Livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili(segue) • misure di contrasto della povertà e di sostegno al reddito e servizi di accompagnamento, con particolare riferimento alle persone senza fissa dimora; b) misure economiche per favorire la vita autonoma e la permanenza a domicilio di persone totalmente dipendenti o incapaci di compiere gli atti propri della vita quotidiana; Lezione del 15/12/2011

  24. Legge 328/2000Art. 22Livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili(segue) c) interventi di sostegno per i minori in situazioni di disagio …. e per la promozione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza; d)misure per il sostegno delle responsabilità familiari, ai sensi dell'articolo 16, per favorire l'armonizzazione del tempo di lavoro e di cura familiare; Lezione del 15/12/2011

  25. Legge 328/2000Art. 22Livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili(segue) e) misure di sostegno alle donne in difficoltà…; f) interventi per la piena integrazione delle persone disabili…; g) interventi per le persone anziane e disabili ; Lezione del 15/12/2011

  26. Legge 328/2000Art. 22Livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili(segue) h) prestazioni integrate di tipo socio-educativo per contrastare dipendenze da droghe, alcol e farmaci, favorendo interventi di natura preventiva, di recupero e reinserimento sociale; i) informazione e consulenza alle persone e alle famiglie … Lezione del 15/12/2011

  27. Legge 328/2000Art. 22Livello essenziale delle prestazioni sociali erogabili(segue) Art. 24 Delega al Governo per il riordino degli emolumenti derivanti da invalidità civile, cecità e sordomutismo Lezione del 15/12/2011

  28. Legge 328/2000Art. 16 Art. 16 (Valorizzazione e sostegno delle responsabilità familiari) 2. I livelli essenziali delle prestazioni sociali erogabili nel territorio nazionale, di cui all'articolo 22, e i progetti obiettivo, di cui all'articolo 18, comma 3, lettera b), tengono conto dell'esigenza di favorire le relazioni, la corresponsabilità e la solidarietà fra generazioni, di sostenere le responsabilità genitoriali, di promuovere le pari opportunità e la condivisione di responsabilità tra donne e uomini, di riconoscere l'autonomia di ciascun componente della famiglia. Lezione del 15/12/2011

  29. Legge 328/2000Art. 16Valorizzazione e sostegno delle responsabilità familiari(segue) 3. Nell'ambito del sistema integrato di interventi e servizi sociali hanno priorità: a)l'erogazione di assegni di cura e altri interventi a sostegno della maternità e della paternità responsabile, ulteriori rispetto agli assegni e agli interventi di cui agli articoli 65 e 66 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, …; Lezione del 15/12/2011

  30. Legge 328/2000Art. 16Valorizzazione e sostegno delle responsabilità familiari(segue) • Assegno per le famiglie con almeno 3 figli minori (art. 65 legge 448/98); • Assegno di maternità (art. 66 l. 448/98; art. 49 l. 488/99 e 74 dlgs.151/2001); • Prestazioni assistenziali (art. 80 c. 19 l. 388/2000) Lezione del 15/12/2011

  31. Art. 65-66 L 448/98. Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori Assegno di maternità Gli artt. 65 e 66 l. 448/98, 74 dlgs. 151/2001 e 80 c. 19 l.388/2000 rompono l’unità di questo schema, arrivando addirittura ad escludere l’intera platea dei cittadini di Paesi Terzi dal beneficio dell’assegno per le famiglie con almeno 3 figli minori. Lezione del 15/12/2011

  32. Art. 65-66 L 448/98. Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori Assegno di maternità (segue) L’assegno di maternità, istituito dall’art. 66 l. 448/98, viene esteso dall’art. 74 dlgs. 151/2001 solo alle madri in possesso di carta di soggiorno; Lezione del 15/12/2011

  33. Art. 80 c.19 L 388/2000 Assegno sociale e prestazioni assistenziali l’assegno sociale e le provvidenze economiche che costituiscono diritti soggettivi sono riconosciute dall’art. 80 c. 19 della legge 388/2000 solo agli aventi diritto titolari di carta di soggiorno. Lezione del 15/12/2011

  34. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna Per ora lasciamo da parte le successive modifiche (2009 residenza decennale per l’assegno sociale, 2010 inclusione dei rifugiati e dei titolari di protezione sussidiaria) Lezione del 15/12/2011

  35. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna Le prestazioni economiche di natura assistenziale sono quelle erogate ai cittadini in possesso di determinati requisiti di legge (reddituali, età, sanitari, etc.), indipendentemente dal fatto che gli aventi diritto abbiano versato contributi previdenziali e assistenziali. Sono quindi misure finanziate dalla fiscalità generale. Lezione del 15/12/2011

  36. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna La legge 328/2000 aveva definito gli interventi che costituiscono il livello minimo delle prestazioni sociali. In particolare, abbiamo visto le misure per il sostegno delle responsabilità familiari, che comprendono l’erogazione degli assegni di cura e gli interventi a sostegno della maternità e della paternità responsabile; le prestazioni sociali per le donne in difficoltà e quelle di contrasto della povertà e di sostegno al reddito; (artt. 22 c. 2 e 16 c. 3). Lezione del 15/12/2011

  37. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna Si tratta delle prestazioni generali di sostegno alla natalità, alla famiglia e alla funzione genitoriale, che per loro natura e perché discendono da esplicite garanzie costituzionali o da convenzioni internazionali, dovrebbero necessariamente avere portata universale e dunque rivolgersi alla generalità della popolazione residente, compresi gli stranieri legalmente soggiornanti (art. 2 c. 1 e 2 legge 328/2000) Lezione del 15/12/2011

  38. L’assistenza sociale per i cittadini di Paesi TerziSala conferenze - via G. Da Polenta, 4 - Ravenna L’assegno di maternità, indicato dall’art. 74 dlgs. 151/2001 come prestazione base, dovrebbe quindi rientrare nelle misure a sostegno della maternità responsabile per le donne che non beneficiano di altre indennità, mentre l’assegno al nucleo familiare con almeno 3 figli minori rappresenta una prestazione di sostegno al reddito familiare e di contrasto della povertà. Lezione del 15/12/2011

  39. Art 65 co. 1 e 2 legge 448/98Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori 1. Con effetto dal 1° gennaio 1999, in favore dei nuclei familiari composti da cittadini italiani residenti, con tre o piú figli tutti con età inferiore ai 18 anni, che risultino in possesso di risorse economiche non superiori al valore dell'indicatore della situazione economica (ISE), di cui al decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 109, tabella 1, … è concesso un assegno … Lezione del 15/12/2011

  40. Art 65 co. 1 e 2 legge 448/98Assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori (segue) 2. L'assegno di cui al comma 1 è concesso dai Comuni, che ne rendono nota la disponibilità attraverso pubbliche affissioni nei territori comunali, ed è corrisposto a domanda. L'assegno medesimo è erogato dall'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS) sulla base dei dati forniti dai Comuni, …. Lezione del 15/12/2011

  41. Art. 66. Legge 448/98Assegno di maternità 1. Con riferimento ai figli nati successivamente al 1° luglio 1999, alle madri cittadine italiane residenti, in possesso dei requisiti di cui al comma 2, che non beneficiano del trattamento previdenziale della indennità di maternità, è concesso un assegno per maternità… Lezione del 15/12/2011

  42. Art. 66. Legge 448/98Assegno di maternità 2.L'assegno è concesso dai Comuni con decorrenza dalla data del parto. I comuni provvedono ad informare gli interessati invitandoli a certificare il possesso dei requisiti all'atto dell'iscrizione all'anagrafe comunale dei nuovi nati. Lezione del 15/12/2011

  43. Art. 49 c. 12. Legge 488 del 1999Art. 74 c.1dlgs. 151/2001 Assegno di maternita' di base Per ogni figlio nato dal 1° gennaio 2001,…, alle donne residenti, cittadine italiane o comunitarie o in possesso di carta di soggiorno ai sensi dell'articolo 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, che non beneficiano dell'indennità di cui agli articoli 22, 66 e 70 del presente testo unico, e' concesso un assegno di maternità …. Lezione del 15/12/2011

  44. Art. 80 c. 19 legge 388/2000 Ai sensi dell'articolo 41 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, l'assegno sociale e le provvidenze economiche che costituiscono diritti soggettivi in base alla legislazione vigente in materia di servizi sociali sono concessi, alle condizioni previste dalla legislazione medesima, agli stranieri che siano titolari di carta di soggiorno; Lezione del 15/12/2011

  45. Art. 80 c. 19 legge 388/2000 (segue) per le altre prestazioni e servizi sociali l'equiparazione con i cittadini italiani è consentita a favore degli stranieri che siano almeno titolari di permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno. Lezione del 15/12/2011

  46. Art. 80 c. 19 legge 388/2000 (segue) Sono fatte salve le disposizioni previste dal decreto legislativo 18 giugno 1998, n. 237, e dagli articoli 65 e 66 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, e successive modificazioni. Lezione del 15/12/2011

  47. Prestazioni assistenziali Di seguito proviamo ad elencarle : Assegno sociale Assegno di invalidità Pensione di inabilità Indennità di accompagnamento Indennità di frequenza Pensione dei ciechi totali Pensione dei ciechi parziali o ventesimisti Indennità speciale per ciechi parziali o ventesimisti Lezione del 15/12/2011

  48. Prestazioni assistenziali Pensione non reversibile per sordi Indennità di comunicazione Assegno sociale sostitutivo Assegno di maternità di competenza dei Comuni Assegno per il nucleo familiare con almeno 3 figli minori di competenza dei Comuni Lezione del 15/12/2011 48

  49. Sentenza 306/2008 Corte Cost. INDENNITA’ DI ACCOMPAGNAMENTO In tale ambito, questa Corte ha affermato che «le scelte connesse alla individuazione delle categorie dei beneficiari – necessariamente da circoscrivere in ragione della limitatezza delle risorse finanziarie – debbano essere operate, sempre e comunque, in ossequio al principio di ragionevolezza», ma anche che al legislatore è consentito «introdurre regimi differenziati, circa il trattamento da riservare ai singoli consociati, soltanto in presenza di una “causa” normativa non palesemente irrazionale o, peggio, arbitraria» (sentenza n. 432 del 2005). Lezione del 15/12/2011

  50. Sentenza 306/2008 Corte Cost. (segue) Al legislatore italiano è certamente consentito dettare norme, non palesemente irragionevoli e non contrastanti con obblighi internazionali, che regolino l'ingresso e la permanenza di extracomunitari in Italia (da ultimo, sentenza n. 148 del 2008). E' possibile, inoltre, subordinare, non irragionevolmente, l'erogazione di determinate prestazioni – non inerenti a rimediare a gravi situazioni di urgenza – alla circostanza che il titolo di legittimazione dello straniero al soggiorno nel territorio dello Stato ne dimostri il carattere non episodico e di non breve durata; una volta, però, che il diritto a soggiornare alle condizioni predette non sia in discussione, non si possono discriminare gli stranieri, stabilendo, nei loro confronti, particolari limitazioni per il godimento dei diritti fondamentali della persona, riconosciuti invece ai cittadini. Lezione del 15/12/2011

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