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La Fabbrica della Bioenergia

Cremona: la prima provincia “Carbon Zero” un esempio emblematico europeo Politiche territoriali mirate a combattere il cambiamento climatico.

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Presentation Transcript


  1. Cremona: la prima provincia “Carbon Zero”un esempio emblematico europeoPolitiche territoriali mirate a combattere il cambiamento climatico • La Provincia di Cremona è un territorio che ha straordinarie potenzialità economiche, sociali e ambientali. Natura e città convivono con buon grado si “simbiosi”. Il seguente progetto ambisce ad enfatizzare l’interdipendenza tra ambiente naturale e ambiente “costruito” dall’uomo, generando un contesto territoriale unico ed innovativo, a zero emissioni nocive.

  2. Come è noto , il protocollo di Kyoto ci obbliga a ridurre le emissioni di gas che creano l’effetto serra, in particolare ci impone di contenere le emissioni di anidride carbonica (CO2), e prevede severe sanzioni pecuniarie per i territori che non saranno in grado di rispettare le quote assegnate • Se non si modifica il corrente modello produttivo e insediativo, l’obbligo di ridurre le emissioni inquinanti rischia di generare rallentamenti economici.

  3. Come trasformare politiche potenzialmente vessatorie in opportunità? Come immaginare un “circolo virtuoso” che sia in grado di creare un solido consenso circa il contenimento delle emissioni. • Il progetto della Fabbrica prevede di realizzare azioni coerenti e sinergiche sul territorio Cremonese mirate al miglioramento della qualità di vita urbana e rurale nell’economia di mercato post Kyoto, grazie allo sviluppo dll’interdipendenza tra Natura (Campagna) e città, ovvero agricoltura innovativa sociale sostenibile.

  4. azione La Fabbrica della Bioenergia Un progetto per lo sviluppo agroenergetico del territorio promosso da: Provincia di Cremona e Reindustria Politecnico di Milano - Centro per lo Sviluppo del Polo di Cremona Camera di Commercio Comune di Cremona AEM - SCS

  5. Scopo del progetto • Favorireladiversificazione dell’attività agricola verso le produzioni no food attraverso una filiera delle agroenergie integrata e funzionale alla altre filiere di vocazione locale • Realizzareunluogo di verifica e confronto di tecnologie, sperimentazione di nuove soluzioni impiantistiche, sviluppo e realizzazione di progetti imprenditoriali • Favorire e rafforzare ildialogo e il confronto tra i diversi soggetti inseriti nel tessuto produttivo, creando condizioni favorevoli all’integrazione a alla sinergia • Promuovere e sostenere la ricerca, l’innovazione tecnologica e l’alta formazione per il miglioramento continuo dell’efficienza e sostenibilità energetica, economica e ambientale

  6. I soggetti attuatori • I soggetti attuatori partecipano attivamente alla Fabbrica, con compiti decisionali, strategici, di indirizzo e gestionali. Sono inoltre i co-finanziatori dell’iniziativa • Provincia di Cremona • Politecnico di Milano – Centro per lo Sviluppo del Polo di Cremona Sono i soggetti ideatori e promotori dell’iniziativa

  7. I soggetti attuatori • I soggetti attuatori partecipano attivamente alla Fabbrica, con compiti decisionali, strategici, di indirizzo e gestionali. Sono inoltre i co-finanziatori dell’iniziativa • AEM Cremona • SCS Crema • Comune di Cremona • Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Cremona • Reindustria Sono i soggetti che collaborano, sostengono e contribuiscono all’iniziativa

  8. Forma societaria • I soggetti attuatori partecipanti saranno raggruppati all’interno di una Società Consortile (Scarl) appositamente creata Facilita i rapporti tra clienti e fornitori Agevola l’accesso agli incentivi pubblici per le fonti rinnovabili Necessaria per la compravendita di energia elettrica e termica

  9. I partner di progetto • I Partner di progetto non avranno una partecipazione diretta all’iniziativa ma ne promuoveranno le attività e ne favoriranno la presenza e lo sviluppo sul territorio • ACSU - CESVIN • Coldiretti Cremona • Libera Associazione Agricoltori cremonesi

  10. Cronologia dell’iniziativa • Giugno 2006 – Novembre 2007 • Definizione di politiche territoriali attraverso l’elaborazione del Patto per lo Sviluppo della Provincia di Cremona • Partecipazione del Centro per lo Sviluppo del Polo di Cremona al tavolo tematico: “Sviluppo dell’energia rinnovabile” • Condivisione e definizione di massima di un progetto di Sviluppo del distretto agroenergetico in Provincia di Cremona • Aprile – Maggio 2008 • Proposta dell’Amministrazione provinciale di Cremona del progetto “Fabbrica della Bioenergia – Distretto Agroenergetico” alla Fondazione CARIPLO, per il suo co-finanziamento (50%) nell’ambito dei Progetti Emblematici: max 2.5 M€. • Luglio – Dicembre 2008 • Progettazione esecutiva : • Soggetti attuatori co-finanziatori e partners • Definizione di dettaglio delle linee di attività • Collocazione della Fabbrica della Bioenergia

  11. Linee di attività • Aprile – Maggio 2009 • Condivisione del Progetto da parte di tutti i portatori di interesse (anche Regione Lombardia) • Protocollo d’Intesa con Provincia di Lodi • Presentazione bandi – Fondazione Cariplo e Regione Lombardia – Progetto di ricerca “Innovazione e Sviluppo”

  12. Linee di attività • Attività di dimostrazione •  N. 1 impianti biogas DA •  N. 1 impianto gassificazione • Attività di osservatorio • Advisory board controllo centralizzato • Networking lavoro di rete •  Analisi dati •  Fiera ed eventi • Attività di • ricerca •  Rimozione azoto • Upgrading biogas miglioramento •  Rese idrolisi •  Sistemi di controllo • Attività di servizi •  Analisi • Testing prove •  Telemonitoraggio •  Telecontrollo

  13. Linee di attività – Impianti dimostrativi • Di piccole dimensioni • Funzionali alla conduzione di prove di ottimizzazione • Costantemente monitorati con sistemi di controllo avanzati • Assemblati con le migliori e più promettenti tecnologie • Profittevoli, con la vendita di energia e gli incentivi statali Caratteristiche impianti dimostrativi Gassificatorepresso SCS a Castelleone Digestore anaerobico presso AEM Cremona Depuratore

  14. Castelleone (SCS) Depuratore AEM Collocazione delle attività dimostrative 28 Km

  15. Linee di attività – Impianti dimostrativi • L’attività dimostrativa sarà completata tramite il confronto e il monitoraggio di altri impianti già presenti sul territorio

  16. Linee di attività – Ricerca Ottimizzazione del processo di produzione di biogas e syngas mediante interventi sul trattamento della materia in ingresso e sugli impianti dimostrativi di trasformazione Sviluppo di sistemi di telecontrollo e monitoraggio

  17. Linee di attività – Ricerca Rimozione dell’azoto dal digestato mediante tecniche innovative al fine di allinearsi con le direttive UE in materia di inquinamento da nitrati

  18. Linee di attività – Ricerca Purificazione del biogas e del syngas per utilizzi nell’autotrazione e in altre applicazioni

  19. Linee di attività – Servizi • Analisi presso apposito laboratorio • proprietario attrezzato • Ottimizzazione del processo • Telecontrollo e telemonitoraggio Impianti esistenti • Analisi di fattibilità tecnico-economica • Testing di nuove tecnologie • Fund rising • ricerca di risorse Nuovi impianti – Aziende del settore

  20. Linee di attività – Servizi La Fabbrica è un riferimento concreto e competente sul territorio per gli impianti realizzati e in corso di realizzazione, nonché per le aziende del settore

  21. Linee di attività – Osservatorio Recepimento dei bisogni emergenti tramite Gruppo di Esperti e successivo reindirizzo delle attività Diffusione, informazione e formazione circa i risultati raggiunti

  22. Collocazione degli uffici e dei laboratori Recupero area ex-macello CR Polo Tecnologico

  23. Collocazione degli uffici e dei laboratori Recupero area ex-macello CR Polo Tecnologico

  24. Personale impiegato • ricercatori • tecnici di impianto • tecnici di laboratorio • amministrativo • general manager • direttori tecnici

  25. Aspetti economici Attività di fund rising Ricerca di risorse presso Enti Pubblici Fondi per progetti emblematici da Fondazione Cariplo Partecipazione di AEM Cremona e SCS Crema negli impianti dimostrativi Entrate provenienti da servizi e vendita energia

  26. Aspetti economici • Meno 20% di emissioni di gas serra, più 20% di risparmio energetico, una fetta di rinnovabili pari al 20% della torta energetica entro il 2020. Questi sono obiettivi che si era data l’Unione Europea prima che scoppiasse la crisi finanziaria. E questi devono restare. • L’ambiente non è una variabile dipendente della partita economica. Ma una prospettiva autonoma e diversa di costruire il futuro. Una leva anche di competitività economica; un’industria e una agricoltura più efficiente e in grado di competere meglio sui mercati. • Ecco perché il Partito Democratico ha organizzato questa iniziativa. Perché vuole presentare i progetti già pronti che danno una risposta concreta nella direzione del risparmio energetico, verso la riduzione delle emissioni nocive e per la produzione di energia elettrica pulita prodotta da fonti rinnovabili. • Grazie per l’attenzione.

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