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Firenze 8 marzo 2009. Titolo: Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali. Autore: Leonello Zaquini Organizer MU di Losanna e Neuchâtel (Svizzera). Assistant di « Officina » MU 890. Consiglere Comunale, indipendente, del comune di LeLocle (Svizzera).
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Firenze 8 marzo 2009 Titolo: Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali • Autore: Leonello Zaquini • Organizer MU di Losanna e Neuchâtel (Svizzera). • Assistant di « Officina » MU 890. • Consiglere Comunale, indipendente, del comune di LeLocle (Svizzera) Vivo del mio lavoro e quel lavoro non è la politica (professore universitario e imprenditore). Pertanto NON sono un « politico di professione ». Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali
Vivo del mio lavoro e quel lavoro non è la politica Pertanto NON sono un « politico di professione ». • Prima regola fondamentale • (applicata nel comune di Le Locle - CH, 11’000 abitanti): • I consigleri comunali NON sono pagati e non ricevono nemmeno un « gettone » di presenza. Questo assicura la INDIPENDENZA dei consigleri da QUALSIASI influenza dell’eventuale « partito mandante » Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali
Come questi Cosa è un « Politico di professione »? La piu’ corretta definizione la si trova in Max Weber:« Politik als Beruf ». Politica come professione (1919) Politici-di-professione. Tutti: impiegati statali, Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali
LA CASTA, di vecchia o nuova nobiltà: Gestori del potere politico e della ricchezza sociale Quali sono gli interessi di categoria di questo tipo di lavoratori? 1° - sottrarsi al controllo di altri poteri (es. Magistratura) e creare per loro stessi una « giustizia » separata. 2° - Impadronirsi dei media. 3° - Prolungare il « contratto di lavoro » rendendo il loro « ingaggio » piu’ duraturo, (e se possibile ereditario). Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali
per farti eleggere hai bisogno di mezzi. sei costretto a: SCAMBIARE Favori con chi ti fornisce questi mezzi (dato il contesto sociale, se non lo fai, resti un « piccolo partito insignificante ») SECONDA regola fondamentale: (applicata nel comune di Le Locle - CH, 11’000 abitanti): I CITTADINI STESSI POSSONO FARE LE LEGGI Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali
La democrazia diretta consente ai cittadini stessi di legiferare. • Referendum NON SOLO abrogativi, ma anche propositivi nel senso di LEGISLATIVI e SENZA quorum. Come si fa una legge? 1) Un gruppo di cittadini si trova, costituisce un « comitato di iniziativa popolare » e redige il testo di una legge 2) Te lo fai controllare da uno specialista (avvocato, o simili) 3) Depositi il testo e raccogli le firme. 4) L’organo legislativo può fare una « controproposta ». 4) Se il comitato accetta la « controproposta » quella e’ legge. Se no, i cittadini vanno a votare. SENZA QUORUM. Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali
Democrazia diretta e buon governo ricaduta Mezzi per vincere elezioni Mezzi per vincere elezioni « potere forte », (industriale fianziario o mafioso) Movimento popolare INDIPENDENTE, non elettorale. La « degenerazione oligarchica dei partiti » e’ un fenomeno OGGETTIVO, necessario ed indipendente dalla « buona volontà » Partitone (mafiosone) o partitino (mafiosino) Lista civica Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali
Attenzione: Le Repubbliche non sono mai nate per iniziativa di Re repubblicani. NESSUN « rappresentante » ci darà mai (di sua sola iniziativa) la democrazia diretta, nè si sforzerà troppo per smascherare la truffa insita nella « democrazia rappresentativa » Il « tuo rappresentante », nell’istante di diventare « tuo rappresentante », cambia mestiere ed ha la tendenza a diventare « rappresentante della categoria dei rappresentanti »: la CASTA. La monarchia dei « rappresentanti » ha fatto il suo tempo. Siamo REPUBBLICANI e vogliamo la democrazia diretta Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali
Ricordiamo che: 2) I « movimenti », non accedono direttamente al potere, pertanto hanno bisogno della mediazione di chi partecipa direttamente alla attività elettorale, ma sono indispensabili per impedire la DEGENERAZIONE OLIGARCHICA delle organizzazioni a fini elettorali. I partiti politici o altri strumenti di partecipazione elettorale (le Liste civiche) accedono al potere Pertanto: Essi stessi necessitano di essere sottoposti ad un continuo controllo. Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali
Occorre esigere : 1) regole democratiche di vita interna ai partiti (o liste civiche) e nei loro rapporti con la società ed i cittadini. 2) Democrazia diretta: Referendum deliberativi, senza quorum. Rerendum obbligatori, senza necessità di raccolta di firme (esempi: leggi elettorali, . . . depenalizzazioni . . . . ecc.) 3) Informazione libera ed indipendente: NO al monopolio nel campo della informazione. Elezione, da parte dei cittadini, dei direttori delle testate dei canali televisivi pubblici e della stampa finanziata dallo Stato (quindi con i soldi dei contribuenti) 4) Limitazione temporale per tutte le cariche e per la figura del « rappresentante ». Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali
Ci domandavamo in quanti fossimo a pensare la stessa cosa In « officina » (MU 890), abbiamo raccolto gli statuti e carte di intenti e « valori » di 104 associazioni, circoli, movimenti . . . Ne abbiamo studiati e classificati 74 (il lavoro non e’ finito, altri documenti affluiscono in continuazione) • Abbiamo scoperto che queste idee sono presenti e diffuse: • « Informazione libera ed indipendente » (76%). • « democrazia partecipativa e strumenti di democrazia diretta (66%) Nel nostro paese e’ presente una vera « rinascita democratica »: Leggete e sottoscrivete l’appello: « Cittadini, non sudditi! » www.officinademocrazia.eu Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali
Esperienze di democrazia nella gestione degli enti locali Democrazia diretta Se dici: « voglio diventare tuo rappresentante », « eleggimi ». La gente normale fa un salto indietro come se ti puzzasse il fiato Ai « saggi » che « interpretano » e promettono di realizzare il « bene del popolo », non crede più nessuno I « rappresentanti » non devono INTERPRETARE le esigenze della società: devono DARE GLI STRUMENTI alla società perchè essa stessa le esprima Adesso basta, facciam le leggi noi, senza la Casta