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I sistemi di sorveglianza a sostegno dei Piani di prevenzione e di Guadagnare Salute

I sistemi di sorveglianza a sostegno dei Piani di prevenzione e di Guadagnare Salute. Federica Michieletto Servizio promozione e sviluppo igiene e sanità publica Direzione Prevenzione – Regione del Veneto Mirano 25 maggio 2011. Parleremo di:. premessa. 86% dei decessi.

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I sistemi di sorveglianza a sostegno dei Piani di prevenzione e di Guadagnare Salute

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Presentation Transcript


  1. I sistemi di sorveglianza a sostegno dei Piani di prevenzione e di Guadagnare Salute Federica Michieletto Servizio promozione e sviluppo igiene e sanità publica Direzione Prevenzione – Regione del Veneto Mirano 25 maggio 2011

  2. Parleremo di:

  3. premessa 86% dei decessi 77% degli anni di vita in salute persi 75% dei costi sanitari Un problema controllabile

  4. premessa

  5. Un programma d’azione condiviso e coordinato per contrastare i quattro principali fattori di rischio di malattie croniche nel nostro paese: inattività fisica, scorretta alimentazione, soprappeso e/o obesità, abuso di alcol e tabagismo Approvato dal Governo con il Dpcm del 4 maggio 2007, in accordo con le Regioni e le Province Autonome.

  6. Guadagnare Salute:rendere facili le scelte salutari

  7. Guadagnare Salute:rendere facili le scelte salutari

  8. Con l’Intesa tra Stato e Regioni stipulata il 29 aprile 2010 è stato approvato il Piano nazionale della prevenzione 2010-2012 (PNP) Il PNP è il documento sulla base del quale le Regioni hanno redatto i propri Piani regionali di prevenzione (PRP) entro il 31 dicembre 2010; IL Piano nazionale Prevenzione 2010-2012

  9. Le strategie di intervento (A) - Strategia di popolazione target - popolazione generale piccola riduzione di rischio in molti individui (B) - Strategia dell’alto rischio target - individuo ad alto rischio forte riduzione di rischio su pochi individui (C) - Prevenzione delle complicanze e recidive target - persona anziana/fragile/con patologie croniche/disabile

  10. IL Piano nazionale Prevenzione 2010-2012 PNP 2010-2012: L’Intesa 29 aprile 2010 • I PRP prevedono (Art. 1, Comma 2): • la continuità delle attività del Piano nazionale della prevenzione 2005-2007 e successive proroghe, in termini di completamento degli obiettivi non ancora raggiunti e di consolidamento/estensione di quelli raggiunti; • lo sviluppo di ciascuna delle macro aree individuate dal Piano nazionale della prevenzione 2010-2012 ed, all’interno di esse, di un congruo numero di linee di intervento con il coinvolgimento di una quota del target potenziale, fatta salva l’inclusione dell’intervento nei LEA o in altri atti di pianificazione nazionale o regionale; • la messa a regime delle attività di sorveglianza previste dal Piano nazionale della prevenzione 2010-2012, in quanto strumento essenziale di conoscenza ad uso del monitoraggio, della valutazione e della riprogrammazione del Piano.

  11. corretta elaborazione metodologica dei PRP • Il PRP prevede due nuclei tematici: • 1. il primo esplicita il Quadro strategico(Allegato 1) in cui la Regione inserisce il PRP, a partire dal contesto di riferimento regionale (istituzionale, normativo, organizzativo, economico, epidemiologico, demografico, ecc.), al fine di motivare la scelta delle linee di intervento generali adottate e collocare la progettazione all’interno della realtà regionale; • 2. il secondo, corrispondente al Pianooperativo, declina, invece, la parte operativa del PRP e consiste di tante schede (Allegato 2) quanti sono i programmi/progetti previsti dalla Regione. Per la scelta dei temi da sviluppare occorre fare riferimento alla Tabella che sintetizza la struttura del PNP, enucleandone gli obiettivi di salute che le Regioni sono tenute a perseguire.

  12. Allegato 1 Fac simile di Quadro strategico del PRP • Obiettivo di questa sezione del PRP è quello di sviluppare le scelte programmatorie, inquadrando la programmazione all’interno della realtà regionale.

  13. Piano Regionale Prevenzione Prevenzione e sorveglianza abitudini e stili di vita

  14. Piano Regionale PrevenzionePrevenzione e sorveglianza abitudini e stili di vita Malattie cardiovascolari

  15. I sistemi di sorveglianza strumenti delle strategie di sanità pubblica • Raccolta, analisi, interpretazione e diffusione di informazioni, relative ad eventi ben definiti che possono essere modificati da un preciso intervento ed utili per: • conoscere i problemi • orientare le scelte dei decisori, ma anche dei cittadini, verso la tutela e la promozione della salute • favorire responsabilità, crescita culturale, competenza della popolazione e degli operatori

  16. Usi delle Sorveglianze • Determinanti e obiettivi di salute • Copertura interventi/misure di prevenzione • Pianificazione Accrescere la capacità dei cittadini di scegliere per la salute e di costruire comunità competenti • Empowerment Modificare decisioni politiche e comportamenti individuali per migliorare la salute • Advocacy Monitorare il processo verso il raggiungimento degli obiettivi di salute e valutare l’efficacia degli interventi • Monitoraggio • Valutazione

  17. I sistemi di sorveglianza attivi in italianell’ambito del monitoraggio degli stili di vita 8 – 9 anni 11-15 anni 18 – 69 anni 65 e più Comportamenti collegati alla salute dei bambini e degli adolescenti : Progetto nazionale “Sistema di indagini sui rischi comportamentali in età scolare” Fattori di rischio comportamentali e adozione di misure preventive nella popolazione adulta

  18. CARATTERISTICHE COMUNI • Sorveglianze campionarie • Rilevazione riferita • Continuità nel tempo • Ambiti comuni di sorveglianza • Dettaglio territoriale Azienda ULSS • La raccolta ed analisi dei dati è affidata alle aziende sanitarie • creare e potenziare competenze e qualità professionale all’interno delle strutture sanitarie • incrementare l’uso (integrato) dei dati • stimolare l’impegno nella prevenzione delle malattie cronico-degenerative

  19. I sistemi di sorveglianza attivi Utilità per la prevenzione • Fornire informazioni a livello locale su: • - diffusione di fattori di rischio • - adozione di stili di vita sani • - attenzione e consigli degli operatori sanitari • - diffusione e impatto di programmi di Sanità Pubblica • Consentire confronti intra e inter regionali • Evidenziare trend temporali • Individuare gruppi a rischio cui mirare interventi specifici • Valutare gli interventi e valorizzare le Best Practice • Supportare la programmazione regionale ed aziendale

  20. I sistemi di sorveglianza attivi Utilità per la prevenzione • Fornire informazioni a livello locale su: • - diffusione di fattori di rischio • - adozione di stili di vita sani • - attenzione e consigli degli operatori sanitari • - diffusione e impatto di programmi di Sanità Pubblica • Consentire confronti intra e inter regionali • Evidenziare trend temporali • Individuare gruppi a rischio cui mirare interventi specifici • Valutare gli interventi e valorizzare le Best Practice • Supportare la programmazione regionale ed aziendale

  21. I sistemi di sorveglianza attivi Utilità per la prevenzione • Fornire informazioni a livello locale su: • - diffusione di fattori di rischio • - adozione di stili di vita sani • - attenzione e consigli degli operatori sanitari • - diffusione e impatto di programmi di Sanità Pubblica • Consentire confronti intra e inter regionali • Evidenziare trend temporali • Individuare gruppi a rischio cui mirare interventi specifici • Valutare gli interventi e valorizzare le Best Practice • Supportare la programmazione regionale ed aziendale

  22. - attenzione e consigli degli operatori sanitari

  23. Diffusione e impatto di programmi di Sanità Pubblica

  24. Diffusione e impatto di programmi di Sanità Pubblica

  25. I sistemi di sorveglianza attivi Utilità per la prevenzione • Fornire informazioni a livello locale su: • - diffusione di fattori di rischio • - adozione di stili di vita sani • - attenzione e consigli degli operatori sanitari • - diffusione e impatto di programmi di Sanità Pubblica • Consentire confronti intra e inter regionali • Evidenziare trend temporali • Individuare gruppi a rischio cui mirare interventi specifici • Valutare gli interventi e valorizzare le Best Practice • Supportare la programmazione regionale ed aziendale

  26. I sistemi di sorveglianza attivi Utilità per la prevenzione • Fornire informazioni a livello locale su: • - diffusione di fattori di rischio • - adozione di stili di vita sani • - attenzione e consigli degli operatori sanitari • - diffusione e impatto di programmi di Sanità Pubblica • Consentire confronti intra e inter regionali • Evidenziare trend temporali • Individuare gruppi a rischio cui mirare interventi specifici • Valutare gli interventi e valorizzare le Best Practice • Supportare la programmazione regionale ed aziendale

  27. I sistemi di sorveglianza attivi Utilità per la prevenzione • Fornire informazioni a livello locale su: • - diffusione di fattori di rischio • - adozione di stili di vita sani • - attenzione e consigli degli operatori sanitari • - diffusione e impatto di programmi di Sanità Pubblica • Consentire confronti intra e inter regionali • Evidenziare trend temporali • Individuare gruppi a rischio cui mirare interventi specifici • Valutare gli interventi e valorizzare le Best Practice • Supportare la programmazione regionale ed aziendale

  28. I sistemi di sorveglianza attivi Utilità per la prevenzione • Fornire informazioni a livello locale su: • - diffusione di fattori di rischio • - adozione di stili di vita sani • - attenzione e consigli degli operatori sanitari • - diffusione e impatto di programmi di Sanità Pubblica • Consentire confronti intra e inter regionali • Evidenziare trend temporali • Individuare gruppi a rischio cui mirare interventi specifici • Valutare gli interventi e valorizzare le Best Practice • Supportare la programmazione regionale ed aziendale

  29. Conclusione I sistemi di sorveglianza sono strumenti imprescindibili per la conoscenza della realtà, per la definizione di appropriate strategie, soprattutto in ambito di risorse vincolate. Purtroppo la cultura della sorveglianza, della valutazione non si sviluppa con la stessa rapidità con la quale si stanno esaurendo le risorse!

  30. OKkio Pochi indicatori per una sintesi a colpo d’occhio dei progressi nella scuola

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