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La scala, la civetta, il gatto nero e i suoi amici …….

La scala, la civetta, il gatto nero e i suoi amici ……. Piccolo catalogo…. Tra superstizione e magia. Superstizione. La parola "superstizione" ci proviene dal latino "superstes" (= ciò o colui che sopravvive). Magia.

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La scala, la civetta, il gatto nero e i suoi amici …….

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Presentation Transcript


  1. La scala, la civetta, il gatto nero e i suoi amici ……. Piccolo catalogo…

  2. Tra superstizione e magia

  3. Superstizione La parola "superstizione" ci proviene dal latino "superstes" (= ciò o colui che sopravvive).

  4. Magia

  5. La parola "Magia" ci è giunta attraverso il greco "mageia" e questo, a sua volta deriva da due radici sanscrite: "ma" e "ghe“ rintracciabili in svariate parole dal significato positivo: "mag", "meg" (= sacerdote) "maga" (= grande) ed al sanscrito "mah", "magha" (entrambi nel senso di grande). in sanscrito "maja" significa intelligenza e trova la base nel radicale ario "mâ" (= pensare, creare). La seconda radice indica, per converso, la Terra; da qui il significato greco della Magia intesa come riferita alla Madre Terra.

  6. Anche i vip fanno le corna Superstizioni” famose”

  7. Presidenti della repubblica • Sono diventate famose le corna dell'ex-Presidente della Repubblica Giovanni Leone in visita all'Ospedale Cutugno di Napoli, durante un'epidemia di colera. • Era l'anno 1997 L'Italia era riuscita ad ottenere l’obiettivo dell’adozione della moneta unica, ma erano molti quelli che allora non ci credevano o, addirittura, speravano in un fallimento e Carlo Azeglio Ciampi, contro tutti questi iettatori, fece delle simpatiche corna anti-malaugurio.

  8. Presidenti americani…. • Ronald Reagan che, durante il mandato presidenziale, decideva addirittura gli appuntamenti ufficiali solo dopo aver consultato un'astrologa di fiducia. • Una volta lasciata la Casa Bianca ,arrivò a pretendere che il numero civico del suo nuovo indirizzo fosse cambiato da 666 (il "numero del diavolo") a 668.

  9. «Stavo solo scherzando. È una riunione informale, serve a conoscersi, a creare rapporti direi affettuosi. È proprio questo il modo in cui si porta avanti una riunione così...». Corna di Berlusconi

  10. Regine…… • La regina Elisabetta, nel 1965, diede prova di essere superstiziosa quando, dovendo far visita a Duirburg nell'ex Germania dell'Est, richiese che il numero della pensilina a cui il treno sarebbe dovuto arrivare fosse cambiato da 13 in 12A.

  11. Nascita di alcune tristi “fame” Sale Civetta Gatto nero 17 Olio 13 Scala Suora Vino Ombrello Prete Ortaggi

  12. 17 Se risaliamo all'origine delle singole superstizioni non possiamo non renderci conto di quanto sia stolto temerle. Prendiamo per esempio il numero 17, a cosa è dovuta una fama tanto funesta al punto che questo numero, insieme al 13, è abitualmente escluso nella numerazione dei posti sugli aerei, delle stanze e dei piani negli alberghi?

  13. = X X V V I I I I 17 • Diciassette in cifre romane si scrive XVII che anagrammate fanno VI-XI, cioè VISSI, in latino.

  14. 13 = Triscaidecafobia • Alcuni sostengono che la credenza sia nata Venerdì 13 Ottobre 1307 in cui tutti i beni dei Templari in territorio francese vennero confiscati per volere di Filippo il Bello. Questa perdita causò probabilmente la celere caduta dell'ordine in circostanze veramente misteriose. • Secondo altri, la scaramanzia è legata invece alla tragica fine del tredicesimo commensale dell'ultima cena, Giuda. • Secondo i filosofi greci, a differenza del 12, numero esatto che contraddistingue i 12 mesi, le 12 costellazioni etcc, il 13 non faceva altro che rendere instabile il suo predecessore, perturbandone l'ordine, rendendolo imperfetto e indivisibile. • La tradizione è molto estesa, persino nella cultura Indù, dove un raduno di 13 persone è considerato di cattivo auspicio.

  15. Negli Stati Uniti la triscaidecafobia raggiunge livelli estremi: a partire dal XVII secolo, infatti, in quasi tutto il territorio nazionale il numero 13 scompare dalle porte delle camere d'albergo, dalle poltrone dei teatri e dalla numerazione delle strade. Quasi tutti i moderni palazzi delle metropoli americane passano direttamente dal dodicesimo al quattordicesimo piano.

  16. No 13 • No 17

  17. A tavola

  18. Posate • Porgere un coltello dalla parte della lama fa perdere l'amicizia. • Disporre due coltelli a croce porta sfortuna. • Le posate incrociate sul piatto: evocano la crocifissione di Gesù. • Attenzione poi nello sparecchiare: la tovaglia non va mai scossa di sera, pena sciagure a catena!

  19. sale • Rovesciare sale sarebbe di cattivo auspicio perchè un tempo i vincitori spargevano sale sul territorio dei vinti! • La saliera non va mai passata tenendola in aria, bensì posandola sul tavolo; ognuno poi la prenderà con la sua mano.

  20. Per quanto possa sembrare strano, all'origine di queste leggende ci sono sempre radici storiche e razionali. In questo caso il sale fin dall'antichità ha sempre avuto valenze simboliche: da una parte, nei Vangeli, indicava l'infusione della sapienza nei discepoli, dall'altra, da sempre, i re cospargevano di sale il terreno delle città conquistate, cosa che accadde anche in epoca romana quando Cartagine fu arata e cosparsa di sale

  21. Si sa anche che le streghe che partecipavano al convegno al Noce di Benevento, il famoso albero magico, dovevano nutrirsi di cibi insipidi, perché il sale e l'aglio avrebbero invece sciolto il Sabba. Unguento, unguento, mandame alla noce di Benivento, supra acquq et supra ad vento et supra ad omne maltempo

  22. Olio • Anche l'olio ha avuto un destino simile a quello del sale (e anch'esso, come il sale era prezioso). • Un'altra superstizione siciliana voleva che in caso di rovesciamento dell'olio a terra ci si rivolgesse alla Madonna perchè lo raccogliesse, mentre un fedele vi spargeva sopra un pugno di sale.

  23. Vino… • Il vino poi, a tutt'oggi non si versa con la sinistra e nemmeno volgendo la bottiglia all'esterno.

  24. Ma è soprattutto un alimento insospettabile ad essere oggetto delle paure dei superstiziosi……

  25. l'umile cetriolo • In varie regioni si crede che se si indicano i cetrioli con il dito prima di raccoglierli, questi smetteranno di crescere • Per averne invece un buon raccolto bisogna seminarli di Sabato Santo. • Nella campagna veronese si pensa che il loro odore faccia scappare gli scarafaggi Ortaggi, frutta e verdura

  26. Ancora, i contadini pavesi credono che un piccolo ramo di rosmarino a contatto della pelle serva a mantenersi allegri. In Friuli giurano che le pesche sbucciate siano indigeste mentre mangiarne sette noccioli non solo farebbe passare la sbronza, ma ne eviterebbe anche di future. Quando si mangia una varietà di frutta per la prima volta nella stagione bisogna esprimere un desiderio o fare il segno della croce. Ortaggi, frutta e verdura

  27. Il divieto di mangiar mele il giorno di Natale è legato al ricordo del pomo della discordia • Superstizioni di magia simpatica consistono nel credere d’impazzire se si mangia la testa dell’oca, e nel convincimento che posare il pane capovolto sulla mensa, rovesci gli interessi della famiglia.

  28. Anche l’amore ha le sue superstizioni In coppia………

  29. Dice il proverbio: agosto, moglie mia non ti conosco. Perché? Anticamente si riteneva dannoso avere rapporti coniugali con la temperatura elevata. Non solo, sempre secondo la tradizione, in agosto non si dovrebbe cambiar casa e scopa. Il perché è legato alle usanze contadine, quando le mezzadrie terminavano con S. Martino, 11 novembre, e in quella data si cambiavano i posti di lavoro.

  30. La cerimonia nuziale… • Quando la sposa esce dalla chiesa non deve rifare la stessa strada perché porta male.

  31. E l’amore filiale…

  32. Corri via tu che vieni dall'oscuritàche entri pian piano ( ... ) Sei venuta per baciare questo bimbo? lo non permetterò che tu lo baci. Sei venuta per ammutolirlo?lo non permetterò che tu lo ammutolisca. Sei venuta per fargli dei male? non permetterò che tu gli faccia del male.Sei venuta per rapirlo via?lo non ti permetterò di strapparlo dalla mia mano. L'ho munito delle protezioni contro di tecon trifoglio... cipolle... miele ...... Questa ninna-nanna Egiziana, serviva, in tempi antichi ad allontanare dai bambini lo spirito che procurava la malattia. Nell'ultima strofa, si fa cenno ai rimedi usati per esorcizzare il male.

  33. Le superstizioni più diffuse

  34. Aprire l’ombrello in casa Porta male aprire un ombrello in casa perché con il baldacchino a forma di ombrello si ricopriva il prete che portava l'estrema unzione al malato grave.

  35. Prete Un esempio è dato dal prete cattolico, che porta male in quanto egli entra nelle case per assistere i malati gravi o per prestare i conforti funebri. Quando incontri un prete con il cappello strofina un bottone che incontrerai Il tuo bello!

  36. Ferro di cavallo Il rito scaramantico del “toccare ferro” è probabilmente legato al toccare il ferro di cavallo. Anticamente infatti, solo i ricchi possedevano i cavalli e aiutarli a montare un ferro staccato significava per i poveri, guadagnarsi qualche spicciolo.

  37. Quadrifoglio • Considerato un portafortuna non solo per la sua rarità, ma anche per la sua forma che ricorda una croce. Porta fortuna a chi lo trova e a chi lo riceve in dono. • Ogni foglia rappresenta una qualità: reputazione, ricchezza, salute e amore sincero. • Con scopo benaugurale, il quadrifoglio compare nel marchio dell'Alfa Romeo fin dagli anni Venti.

  38. Specchio rotto = 7 anni di guai Secondo una tradizione orientale essendo riflessa nello specchio la propria immagine,simbolo del proprio corpo,la rottura dello specchio simboleggia anche la propria rovina

  39. Pestare la cacca • Durante la I guerra mondiale i soldati per evitare le mine, camminavano pestando i “ricordini” delle vacche: se erano passate indenni, la stessa sorte sarebbe toccata loro!!!

  40. Cappello sul letto • Molti anni fa ad appoggiare il cappello sul letto erano dottori e preti:due figure poco gradite perchè gli uni chiamati a visitare i malati,gli altri a dare l’estrema unzione…. …da qui la superstizione

  41. Il viola • Non vedrai mai un attore vestito di viola Il motivo? Il digiuno artistico obbligato durante la quaresima (simboleggiata dal colore viola), periodo in cui erano sospese le esibizioni teatrali e circensi.

  42. La scala Mai passarci sotto: il perché? Se aperta forma un triangolo simbolo della SS. Trinità, passarci sotto è segno di oltraggio, potendo turbare la perfezione del simbolo. Si crede che questo impedisca o blocchi il corso di avvenimenti importanti della vita.

  43. Il corno • Il corno fin dall'epoca neolitica era simbolo di potenza e di fertilità e quindi era di buon augurio per chi lo possedeva. • In corallo, perché la mentalità popolare considerava il corallo una pietra preziosa col potere di scacciare malocchi e proteggere le donne incinte. • Rosso perché è un colore che viene associato spesso, e in molte culture, alla fortuna. Fatto a mano perché acquista poteri benefici dalle mani che lo realizzano.

  44. E i corni antichi? Su un riquadro di travertino scolpito con l'immagine di un fallo, rinvenuto a Pompei, vi è l'iscrizione: hic habitat felicitas (qui dimora la felicità), quasi un rafforzativo del potere del simbolo stesso. In tutto il territorio dell'impero romano sono diffusi, quali simboli propiziatori di benessere e fecondità, anche le corna di animali, spesso tinte di rosso e poste all'esterno delle case.

  45. Pasta dei cornuti • È una pastasciutta buona ma molto semplice, condita con un sugo di pomodoro fatto velocemente. • Si chiama così perchè è la pasta che preparano le donne infedeli ai mariti che così sono "cornuti e contenti"

  46. La parte del leone la fanno non a caso gli animali

  47. Gatto Il gatto nero è considerato tale solo in Italia perché, al contrario di quanto si pensi, nell'Europa settentrionale questi gatti sono invece considerati portafortuna. E le maldicenze non riguardano, purtroppo, solo i gatti neri.

  48. La civetta e le altre comari… In Italia è ben nota la frase: ''Non fare l'uccello del malaugurio''. Questa credenza è legata soprattutto ai predatori notturni, la civetta e il gufo. Nell'antica Grecia la civetta era considerata sacra a Minerva, dea della sapienza, e ancora Hegel, nell'Ottocento, la considerava simbolo della filosofia.

  49. La fama più sinistra della civetta è legata alla sua nomea di uccello portasfortuna. Se di notte si sente il suo verso, tradizione vuole che la sventura è dietro l'angolo.

  50. Ma non è solo la civetta a essere indicata come 'uccello del malaugurio'.

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