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D.LGS. 81/2008 ART.30 MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA,

D.LGS. 81/2008 ART.30 MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA, TRA OHSAS 18001 E ISO 26000: BEHAVIOR BASED SAFETY E SOCIAL RESPONSIBILITY 14 ottobre 2011. D.Lgs. 81/2008 art 30:

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  1. D.LGS. 81/2008 ART.30 MODELLI DI ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DELLA SICUREZZA, TRA OHSAS 18001 E ISO 26000: BEHAVIOR BASED SAFETY E SOCIAL RESPONSIBILITY 14 ottobre 2011

  2. D.Lgs. 81/2008 art 30: • Il modello di organizzazione e di gestione … di cui al D.Lgs. 231/2001, deve essere adottato ed efficacemente attuato • i modelli di organizzazione aziendale definiti conformemente a • Linee guida UNI-INAIL … o • British Standard OHSAS 18001:2007 si presumono conformi ai requisiti

  3. OHSAS18001 Sistemi di gestione della sicurezza e della salute sul luogo di lavoro Misure correttive adeguate - VdR- Formazione - Analisi delle cause - Audit - Partecipazione- Istruzioni di lav.

  4. L’audit comportamentale: • Visita del sito • Workshop col management (+ autovalutazione) • Workshop con gli operatori (+ autovalutazione) • Reporting

  5. Argomenti sulla sicurezza trattati nella autovalutazione: • Credere negli obbiettivi dell’impresa “zero incidenti” • Leadership ed impegno • Responsabilità per la sicurezza • Procedure e Regole - requisiti legali • Valutazione del rischio • Formazione, consapevolezza e competenza

  6. FALSE CREDENZE DA ERADICARE • “ci sono incidenti che non possono essere evitati” • “ se ci sono strumenti di prevenzione incendi e procedure di emergenza il rischio incendio si può trascurare” • “se maneggi del vetro prima o poi ti tagli” • “gli incidenti provocati dagli altri non possono essere evitati” • “la valutazione del rischio è qualcosa da tenere aggiornato e da mettere in un cassetto”

  7. Programma di formazione • Formazione sulle responsabilità di legge alla classe dirigente (incluso DdL) • Periodica formazione sui rischi specifici a tutti gli operatori (inclusi interinali) • Addestramento agli operatori esposti a rischi gravi e specifici (lavori in quota, in spazi confinati, su quadri elettrici, di manutenzione, strumenti di sollevamento) • Condurre l’analisi delle cause per ogni incidente • Registrare i mancati incidenti e farne l’analisi • Mettere in atto un sistema di comunicazione a due vie (incontri periodici brevi, giornalieri o settimanali) • A partire dalla VdR, identificare le attività a maggior rischio che richiedono istruzioni di lavoro scritte sviluppate insieme agli operatori esperti. • Adottare un programma di audit di conformità alla normativa ed alle procedure per la verifica sistematica delle condizioni di sicurezza

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