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CHE COS’ E’ LA LETTURA

CHE COS’ E’ LA LETTURA. Decodifica di segni Comprensione , ossia attivazione di operazioni (strategie cognitive) funzionali alla costruzione di un significato. DIFFICOLTA’.

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CHE COS’ E’ LA LETTURA

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Presentation Transcript


  1. CHE COS’ E’ LA LETTURA • Decodifica di segni • Comprensione, ossia attivazione di operazioni (strategie cognitive) funzionali alla costruzione di un significato.

  2. DIFFICOLTA’ • La difficoltà del “leggere” risiede nell’ interazione fra questi due livelli, il primo dei quali pone essenzialmente l’ accento sull’ acquisizione di tecniche strumentali, mentre il secondo conferisce all’ atto del leggere il ruolo e la funzione di mezzo permanente di formazione e di acculturazione. ? ? ? ? ? ?

  3. QUAL E’ IL GIUSTO PROCESSO EDUCATIVO CHE PORTA ALLA CAPACITA’ DI LEGGERE? • Poiché la lettura pone il lettore di fronte al testo con tutto il bagaglio delle proprie conoscenze, delle proprie aspettative e delle proprie capacità cognitive, ossia con l’ intera storia personale, si rende necessario metterlo in grado di cooperare con il testo.

  4. Quando si legge davvero siinteragisce con il testo: • Si ricostruiscono le coordinate specifiche del contenuto del testo e persino quelle generali della” cultura” che ha prodotto quel testo • Si integra il “non detto” con il ricorso, oltre che alla propria cultura personale, anche ad eventuali porzioni precedenti del testo stesso

  5. Si operano, insomma, le corrette inferenze, compiendo una serie di operazioni che mirano alla piena consapevolezza del contenuto del testo, cioè alla sua comprensione. • Chi impara “davvero” a leggere impara anche a fare un uso personale di ciò che ha appreso.Egli attiva, cioè, non soltanto le nozioni, ma anche le competenze acquisite, mettendole a frutto anche in contesti di esperienza del tutto nuovi

  6. LA LETTURA COME PROCESSO ATTIVO,COSTRUTTIVO E SCOMPONIBILE • Quando si impara, si formulano in ogni caso delle ipotesi, che derivano dai dati della nostra esperienza e ci consentono di elaborare un sapere originale, cioè non solo nostro, ma anche nuovo e, soprattutto, provvisorio. • Leggere non consiste nel passare dal testo al suo significato , ma nell’ avanzare delle ipotesi circa il suo possibile significato e, poi, nel verificare tali ipotesi nel testo. • Noi, leggendo, dobbiamo essere capaci di interrogare lo scritto, stabilendo una sorta di contratto tra ciò che già conosciamo(la nostra enciclopedia)e ciò che ancora non conosciamo.Chiediamo allo scritto, cioè, delle risposte rispetto a domande che, per essere formulate, comportano l’ esistenza di un livello di conoscenze pregresse ed esterne al testo, ma congruenti con esso.

  7. LE OPERAZIONI DEL LETTORE • Noi non apprendiamo a leggere in virtù di felici automatismi, quali la ripetizione mnemonica delle parole o il loro trasferimento nella nostra mente, divenuta misteriosamente capace di decodificare, con immediatezza e pertinenza, il loro significato. • Al contrario, davanti al testo che leggiamo, dobbiamo compiere una serie di operazioni di organizzazione, di attivazione, controllo di strategie cognitive, alle quali affidiamo il compito di superare le continue difficoltà della comprensione.

  8. POSSIAMO CONSIDERARE LA LETTURA: • Come insieme di operazioni cognitive • Come ambito di operazioni diversificate, funzionali: alla raccolta mirata di informazioni alla diversificazione dei tipi di testo

  9. LE COMPETENZE DI LETTURA COOPERANO ED INTERAGISCONO SISTEMATICAMENTE , DURANTE IL PROCESSO, CONCORRENDO AL RAGGIUNGIMENTO DELLO SCOPO DELLA COMPRENSIONE DEL TESTO

  10. COMPETENZA TECNICA • COMPETENZA SEMANTICA • COMPETENZA MORFO-SINTATTICA • COMPETENZA TESTUALE • COMPETENZA PRAGMATICO-COMUNICATIVA • COMPETENZA RIELABORATIVA

  11. COMPETENZA TECNICA • Decifrare lo scritto, riconoscendone i segni e associandoli per costruire le parole

  12. COMPETENZA SEMANTICA • Connettere i segni verbali che costruiscono le parole del testo con la rete di concetti e con le strutture lessicali sedimentate nell’ enciclopedia del lettore, consentendogli così di rielaborare il contenuto del testo, organizzandolo entro quella stessa rete.

  13. COMPETENZA MORFO- SINTATTICA • Riconoscere la diversa funzione della parola nel discorso, a seconda delle sue flessioni o trasformazioni, individuando, inoltre, il valore dei diversi connettivi sintattico-formali, posti in relazione alla parola stessa.

  14. COMPETENZA TESTUALE • Identificare gli aspetti strutturali e le regole di funzionamento che contraddistinguono i diversi tipi di testo.

  15. COMPETENZA PRAGMATICO-COMUNICATIVA • Capacità di cogliere, sia nel testo globalmente inteso che nelle sue parti, lo scopo che l’ autore si prefigge di comunicare al lettore.

  16. COMPETENZA RIELABORATIVA • Capacità di rielaborare il testo sulla base delle tracce contenute nella mappa della propria mente.

  17. OSSERVAZIONI DIDATTICHE • Progetto formativo organizzato per livelli e strutturato secondo un piano che passa trasversalmente ai livelli stessi PRIMO LIVELLO SECONDO LIVELLO Evidenziare e potenziare le competenze possedute “in ingresso” dal lettore Attivare strategie tese al potenziamento delle competenze già consolidatesi nella mente del lettore

  18. PRIMO LIVELLO • Offerta di testi pre-selezionati ed esaminati in ogni loro parte e poi proposti , secondo tappe ben precise, al lettore. • L’adulto legge il testo, in modo che l’ ascoltatore possa coglierne tutti gli aspetti strutturali. • L’ operazione deve essere comunque accompagnata da precisi supporti “grafici”, capaci di suscitare ipotesi nella mente del neo-lettore.

  19. Sull’ attivazione di questo meccanismo si fonda quel processo di apprendimento costituito dall’ istituzione di relazioni tra l’ aspettativa, la formulazione dell’ ipotesi ela verifica mediante il confronto con il dato oggettivo contenuto nel testo.

  20. LAVORO SULLE IPOTESI PER ATTIVARE I COLLEGAMENTI CON LA PROPRIA ENCICLOPEDIA PERSONALE STRATEGIE TENDENTI AD INCENTIVARE LA COMPETENZA RIELABORATIVA(INVITI A DISEGNARE,DIPIN-GERE, MIMARE,RECITARE PARTI DEL TESTO…. UTILITA’

  21. SECONDO LIVELLO • Strategie formative che, mentre incentivano la competenza tecnica già consolidata nel lettore, mirano al potenziamento di altri tipi di competenza, funzionali alla vera comprensione del testo Esempio: La mucca riposava nella sta... LA COMPETENZA SEMANTICA FA DA MOTORE E SOSTEGNO ALLA COMPRENSIONE

  22. CENTRALITA’ DEL LETTORE • Bruner:”Capire è andare oltre le informazioni fornite dal testo” • La lettura è un’ attività di ricerca simile alla soluzione di un problema in cui, a partire da alcuni “indizi”presenti nel testo, il lettore attiva delle conoscenze preesistenti, depositate nella sua memoria, che gli permettono di avanzare ipotesi sul contenuto di ciò che troverà nel testo.

  23. Gli schemi, in quanto risultato di esperienze precedenti, sono sistemi predittivi, cioè sistemi di informazioni che permettono al lettore: • Di fare previsioni su cosa può aspettarsi nelle parti successive del testo • Di aggiungere alle conoscenze date in maniera esplicita dal testo, altre, implicite, provenienti dalla sua memoria • Collegare informazioni presenti in differenti parti del testo, in base a conoscenze non espresse direttamente

  24. GLI SCHEMI • Sono organizzati in modo gerarchico e funzionano da filtro, permettendoci di scartare le informazioni secondarie di ciò che stiamo leggendo e di scegliere le principali, per poi riorganizzarle nel ricordo.

  25. L’ ATTIVAZIONE DI UNO SCHEMA PUO’ AVVENIRE: • BOTTOM UP • TOP DOWN ELABORAZIONE GUIDATA DAI DATI ELABORAZIONE GUIDATA DAI CONCETTI INCONTRO, NEL TESTO, UNA PAROLA SCONOSCIUTA ? ?

  26. SCUOLA • Luogo privilegiato dove fornire occasioni di lettura frequenti e diversificate

  27. PRE- LETTURA / LETTURA /POST-LETTURA • Esplicitazione da parte dell’ insegnante delle preconoscenze indispensabili per capire il significato di un brano; ricognizione di tutto ciò che i bambini sanno o credono di sapere sull’ argomento • Proporre domande che interrompano il testo, per far formulare ipotesi circa il suo proseguimento sia dal punto di vista tematico che testuale • Presentare domande che richiedano al bambino di confrontare il risultato della lettura con le aspettative precedenti, per verificarne la congruenza o l’ inesattezza e per valutare la quantità di informazioni nuove, entrate a far parte del proprio bagaglio di conoscenze.

  28. INTERAZIONE TESTO-LETTORE TESTO TEXTUM INTESSUTO INFERENZA COERENZA CAPACITA’ DI INTEGRARE LE INFORMAZIONI IMPLICITE OMESSE( CONNETTIVI, SOSTITUZIONE, COESIONE LESSICALE

  29. INFERENZA • INDIVIDUARE GLI ANELLI MANCANTI INDIVIDUARE IL SIGNIFICATO DI UNA PAROLA DEDUCENDOLO DAL CONTESTO

  30. LE STRATEGIE DI LETTURA • Il lettore competente mette in atto strategie di lettura, cioè modi diversificati di leggere per impadronirsi del contenuto di un testo, sia nella fase di approccio iniziale, sia, successivamente, quando vuole rendere più stabile e duraturo il prodotto della sua comprensione.

  31. SONO COSTITUITE DA: • OPERAZIONI MENTALI(porsi domande o ricordare) • OPERAZIONI CONCRETE(prendere appunti o sottolineare)

  32. Accompagnano le varie fasi del leggere, poiché vengono messe in atto sia prima di iniziare la lettura,che durante la fase di lettura vera e propria che alla fine, dopo aver completato la lettura del testo.

  33. PRE-LETTURA Lettura di orientamento o lettura diesplorazione, veloce e non lineare LETTURA Lettura in profondità, lenta e analitica DOPO LA LETTURA Rielaborazione della lettura, lenta e non sempre lineare Scorsa veloce al testo per farsene un’ immagine complessiva Analisi di titoli, neretti, corsivi, apparato iconografico Attivazione di preconoscenze e aspettative per fare previsioni sul contenuto del testo Operazioni cognitive per comprendere e collegare le informazioni fondamentali Sottolineare Annotare a margine Prendere appunti Operazioni per consolidare la comprensione e fissarla nella memoria Fare mappe e schemi Fare “scalette” come guida all’ esposizione Fare riassunti

  34. L’ insegnante deve stimolare negli alunni l’ applicazione delle varie tecniche di lettura e, contemporaneamente, suscitare in loro la capacità di controllarne l’ uso. • Per leggere bene non è necessario fare in una volta sola tutte le operazioni che si possono compiere alternativamente, per portare a termine , in modo efficace, compiti di lettura diversi.

  35. TIPOLOGIE TESTUALI • TESTI ESPOSITIVI • TESTI DESCRITTIVI • TESTI NARRATIVI • TESTI REGOLATIVI • TESTI ARGOMENTATIVI

  36. ANIMARE LA LETTURA • L’ INTERVISTA • L’ IMBONITORE • L’ INDOVINO • STORIE E PALLONCINI • IL CANTASTORIE • DETTATO MUTO • IL RE DELLA LETTURA • A TEATRO • PICO DELLA MIRANDOLA

  37. LIBRI…DA COSTRUIRE • Libri in forma di origami • Libri a fisarmonica • Libri a soggetto • Libri pop up

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