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RAVENNA GIOVEDI 17 MARZO 2005

IL MERCATO DELL’ENERGIA IN ITALIA: GLI ATTORI GLI SVILUPPI- LE ESCO ED I RAPPORTI CON IL TERRITORIO. ESCOITALIA SPA. RAVENNA GIOVEDI 17 MARZO 2005. “…I PROBLEMI NON POSSONO ESSERE RISOLTI DALLO STESSO ATTEGGIAMENTO MENTALE CHE LI HA CREATI…” - Albert Einstein -.

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RAVENNA GIOVEDI 17 MARZO 2005

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  1. IL MERCATO DELL’ENERGIA IN ITALIA: GLI ATTORI GLI SVILUPPI- LE ESCO ED I RAPPORTI CON IL TERRITORIO ESCOITALIA SPA RAVENNA GIOVEDI 17 MARZO 2005

  2. “…I PROBLEMI NON POSSONO ESSERE RISOLTI DALLO STESSO ATTEGGIAMENTO MENTALE CHE LI HA CREATI…”- Albert Einstein -

  3. LE RISERVE ENERGETICHE°: ENERGIA SOLO ECONOMIA?? SHELL A GENNAIO PERDE IN BORSA IL 10% PERCHE’ HA SBAGLIATO A VALUTARE LE SUE RISERVE ENERGETICHE DEL 20% • SECONDO I CONSUMI ATTUALI ° FONTE: UNIVERSITA’ DI PISA

  4. L’ EFFICIENZA OBIETTIVO REALIZZARE INTERVENTI CHE CONSENTANO, GRAZIE ALL’UTILIZZO DI NUOVE TECNOLOGIE, DI RECUPERARE EFFICIENZA DAGLI IMPIANTI ESISTENTI • ONU - A FRAMEWORK FOR ACTION ON ENERGY ACTION 4 - JOHANNESBURG 2002)RECUPERO DAL 25% AL 40% • IPSEP E MATT - QUOTA DI RISPARMIO OTTENIBILE IN ITALIA NEL SETTORE ELETTRICO 26% RESIDENZIALE 35% COMMERCIALE 39% INDUSTRIALE EFFETTI • RISPARMIO SULLA BOLLETTA ENERGETICA • MINOR INQUINAMENTO AMBIENTALE • INTERVENTI STRUTTURALI

  5. STRUTTURA DEI COSTI DI GENERAZIONE COSTI: CENT DI $ Kwh FONTE: PAOLO DEGLI ESPINOSA

  6. IL RISPARMIO ENERGETICO:LA PRIMA FONTE DI ENERGIA ALTERNATIVA

  7. LA BOLLETTA ENERGETICA ITALIANA E’ DI CIRCA 70 € MILIARDI AL CONSUMATORE SE SI INTERVENISSE ANCHE SOLO RIDUCENDO IL 10% DEI CONSUMI RISPARMIEREMMO OGNI ANNO 7 € MILIARDI !!!!! PERCHE’ NON SI FA NIENTE?!?!

  8. L’ EFFICIENZA LA RISPOSTA E’ MOLTO SEMPLICE: PERCHE’ NON INTERESSA A CHI PRODUCE ENERGIA FARE EFFICIENZA ENERGETICA NE GENERAZIONE DISTRIBUITA E CHI PRODUCE ENERGIA HA RISORSE FINANZIARIE ILLIMITATE CHE PUO’ USARE PER “CONDIZIONARE” STAMPA, POLITICI ETC....

  9. CONSUMI ELETTRICI IN ITALIA PMI 45%COMMERCIO 12%AGRICOLTURA 4%DOMESTICO 19% Fonte - GRTN

  10. CATANIA - 14 novembre 2003 UNA POLITICA ENERGETICA PER I CONSUMATORI: PMI E FAMIGLIE VERSO L’EFFICIENZA E LA GENERAZIONE DISTRIBUITA

  11. L’ EFFICIENZA LA NORMATIVA • LEGGE 10/91. • DIRETTIVA CEE 93/76. • P.E.R. REGIONE TOSCANA (MARZO 2000) • P.E.R. REGIONE LOMBARDIA (AGOSTO 2002) • LINEE GUIDA AEEG DEL 11/11/04 n° 200/04 • SCHEDE TECNICHE DELIBERA 14/11/04 N°111/04 • D.L. MAP 387 DEL 29 DICEMBRE 20/03 • DD LL MAP E MATT DEL 20/07/2004 • D.L. MARZANO 24/08/04 N°239 • COMUNE DI CARUGATE

  12. L’EFFICIENZA:NUOVI OPERATORI SI AFFACCIANO AL MERCATO ADOC • ESCO • INSTALLATORI : IDRAULICI, ELETTRICISTI, EDILI • PROGETTISTI • FINANZA : BANCHE, ASSICURAZIONI, FONDI • FORMATORI • DISTRIBUTORI

  13. L’ EFFICIENZA NUOVI OPERATORI: LE E.S.CO. LEE.S.CO.(ENERGYSERVICECOMPANY) SONO I SOGGETTI CHE POSSONO REALIZZARE QUESTI INTERVENTI ; SONO SOCIETA’ INDIPENDENTI DA PRODUTTORI DI APPARATI O DA DISTRIBUTORI DI ENERGIA CHE OPERANO UTILIZZANDO UNO STRUMENTO FINANZIARIO INNOVATIVO CHIAMATO “FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI” O FTT. IL FTT E’ UNA FORMA CONTRATTUALE CHE PREVEDE IL FINANZIAMENTO DI UN’OPERA DA PARTE DI TERZI,SENZA ALCUN ESBORSO DI CAPITALI DA PARTE DEL COMMITTENTE.

  14. L’ EFFICIENZA NUOVI OPERATORI: LE E.S.CO. UN COMMITTENTE, PUBBLICO O PRIVATO, VUOLE EFFETTUARE UN INTERVENTO PER RIDURRE I PROPRI CONSUMI ENERGETICI TRAMITE F.T.T. SENZA F.T.T. INDIVIDUA UNA E.S.CO. CHE PROVVEDE A RICERCARE SIA I FORNITORI CHE LE RISORSE FINANZIARIE INDIVIDUA I FORNITORI E DESTINA LE PROPRIE RISORSE FINANZIARIE PER REALIZZARE L’OPERA IL COSTO DELL’OPERA E’ TUTTO A PROPRIO CARICO IL COSTO DELL’OPERA E’ TUTTO A CARICO DELLA E.S.CO.

  15. L’ EFFICIENZA IL FINANZIAMENTO TRAMITE TERZI RECUPERO INVESTIMENTO DA PARTE DI ESCO

  16. L’ EFFICIENZA NUOVI OPERATORI: LE E.S.CO. • LE E.S.CO. CONSENTONO A TUTTI I SOGGETTI PUBBLICI O PRIVATI DIEFFETTUARE INTERVENTI DI EFFICIENZA ENERGETICA • INDIVIDUANO LETECNOLOGIE PIU’ RECENTIPER RAGGIUNGERE LA QUOTA DI EFFICIENZA ENERGETICA MAGGIORE • D.S.M.: IL GUADAGNO PER UNA E.S.CO.DIPENDE DALLA CAPACITA’ D’INDIVIDUAZIONE DELLA QUOTA DI RISPARMIO • CONTRIBUISCONO ALRECUPERO AMBIENTALE • NESSUN UTILIZZO DI CAPITALI DA PARTE DEL COMMITTENTE= FLUSSO DI CASSA POSITIVO INOLTRE ACCEDONO AL MERCATO DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA*

  17. I TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA AI SENSI DEI DDLL 20/7/2004 I DISTRIBUTORI DI ENERGIA ELETTRICA E GAS SONO OBBLIGATI AD EFFETUARE INTERVENTI DI EFFICIENZA ENERGETICA O ACQUISTARE TEE, I COSIDETTI CERTIFICATI BIANCHI, DALLE SOCIETA’ DI SERVIZI ENERGETICI CHE HANNO EFFETTUATO INTERVENTI DI EFFICIENZA ENERGETICA SUI LORO CLIENTI

  18. L’ EFFICIENZA: I TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA AUTORITA’ - RILASCIO TITOLI - RICONOSCIMENTO- TARIFFE - VERIFICHE E SANZIONI DISTRIBUTORI - COMMERCIO TITOLI (BORSA)- PROGETTI - FINANZA- PUBBLICA AMMINISTRAZIONE REGIONI PROGRAMMAZIONE SUL TERRITORIO ESCO - COMMERCIO TITOLI (BORSA) - PROGETTI CLIENTI FINALI ELABORAZIONE ESCOITALIA SU FONTE MAP

  19. L’EFFICIENZA:NUOVI OPERATORI SI AFFACCIANO AL MERCATO DA FONTI RINNOVABILI DA RISPARMIO ENERGETICO IDROELETTRICO800 unitàEOLICO 800 unitàBIOMASSE14.500 unitàGEOTERMICO300 unitàSOLARE TER.500 unitàFOTOVOLTAICO 1.500 unità CIVILE100.000 unitàINDUSTRIALE18.000 unitàAGRICOLTURA3.000 unitàTRASPORTI24.000 unità TOTALE 145.000 unità TOTALE 18.400 unità TOTALE COMPARTO: 163.400 unità * *FONTE: PER EMILIA ROMAGNA CAPITOLO 15.2 PAG 308-315

  20. I PARCHI PRODUTTIVIECO-SOSTENIBILIUNA NUOVA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE ?

  21. PARCHI PRODUTTIVI ECO-SOSTENIBILI • EMISSIONI ZERO: I SITI INDUSTRIALI INTEGRANO I RIFIUTI NEL PROPRIO CICLO PRODUTTIVO. • I RIFIUTI DI UN INDUSTRIA DIVENTANO VALORE AGGIUNTO DI UN’ALTRA. • DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE RAPPRESENTA IL PUNTO D’EQUILIBRIO TRA SFRUTTAMENTO DELLE RISORSE ED INQUINAMENTO. • DAL PUNTO DI VISTA ECONOMICO SIGNIFICA MAGGIORE COMPETITIVITA’ NEL PROPRIO MERCATO. ADOC

  22. PARCHI PRODUTTIVI ECO-SOSTENIBILIIL CICLO PRODUTTIVO OGGI

  23. PARCHI PRODUTTIVI ECO-SOSTENIBILIPRIMO LIVELLO: AUTOPRODUZIONE MATERIE PRIME PRODOTTI RIFIUTI ENERGIA IMPIANTO DI GENERAZIONE DISTRIBUITA

  24. PARCHI PRODUTTIVI ECO-SOSTENIBILIIL RUOLO DELLE PMI • DA CONSUMATORI AD AUTO-PRODUTTORI • AUTONOMIA DELL’APPROVIGIONAMENTO • CONTRIBUTO AMBIENTALE • REALIZZAZONE DEGLI IMPIANTI • CRESCITA DI COMPETITIVITA’ SUI MERCATI DI RIFERIMENTO

  25. PROPOSTE OPERATIVE • Adottare Dir CEE 93/76 su FTT e promuoverla presso il sistema finanziario attraverso agevolazioni allo stesso: creazione di Fondo di rotazione, detassazione di utili etc. • Incentivare compagnie assicurazione che garantiscano soglie di risparmio previste. • Stimolare produttori di apparati al fine di certificare la durata degli stessi. • Incentivare Regioni per creazione di centri di certificazione e controllo su risparmio energetico. • Sostenere tavoli concertazione distributori - ESCo • Incentivare comuni per approvare piani regolatori energetici (vedi Carugate). SONO ALCUNE IPOTESI DI LAVORO CONCRETE

  26. I PARTNERS DI RIFERIMENTO ADOC

  27. LEATTIVITA’ FORMAZIONE DI UNA COSCIENZA AMBIENTALE. FOTOGRAFIA DEL SISTEMA ESISTENTE PROGETTAZIONE DI SISTEMI ENERGETICI EFFICIENTI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO VERIFICA DEI CONSUMI E VALORIZZAZIONE DEL RISPARMIO GESTIONE DEI TITOLI DI EFFICIENZA ENERGETICA VENDITA E PRODUZIONE DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI: PARCHI ECOPRODUTTIVI

  28. LEATTIVITA’ COSA FACCIAMO • ANALISI DEL SISTEMA ENERGETICO • PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI TECNICI • REALIZZAZIONE, ESERCIZIO E MANUTENZIONE DEL NUOVO SISTEMA • MONITORAGGIO DEGLI IMPIANTI E DEI CONSUMI • CORSI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALI

  29. LEATTIVITA’ COME OPERIAMO - LA FASE PROGETTUALE • SOPRALLUOGO TECNICO DEL SITO INTERESSATO • RECUPERO DELLE BOLLETTE ENERGETICHE • RILIEVO DETTAGLIATO DEI DATI DI CONSUMO • PREDISPOSIZIONE DI SOLUZIONI ALTERNATIVE PER L’ABBATTIMENTO DEI CONSUMI (STUDI DI FATTIBILITA’) CON INDIVIDUAZIONE DELLE RELATIVE QUOTE DI RISPARMIO • APPROVAZIONE DA PARTE DEL COMMITTENTE

  30. LEATTIVITA’ COME OPERIAMO - LA FASE FINANZIARIA • DEFINIZIONE DI UN PIANO FINANZIARIO • DEFINIZIONE DEL CONTRATTO (MODALITA’, DURATA, QUOTA PARTE DEL RISPARMIO INDIVIDUATO) • REPERIMENTO DEL CAPITALE PRESSO ISTITUZIONI FINANZIARIE ADOC

  31. LEATTIVITA’ COME OPERIAMO - LA FASE REALIZZATIVA • INDIVIDUAZIONE DEI FORNITORI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI • REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI • COLLAUDO E START UP (TELECONTROLLO) • MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI IMPIANTI ADOC

  32. LEATTIVITA’ COSA FACCIAMO • ANALISI DEL SISTEMA ENERGETICO • PROGETTAZIONE E PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI TECNICI • REALIZZAZIONE, ESERCIZIO E MANUTENZIONE DEL NUOVO SISTEMA • MONITORAGGIO DEGLI IMPIANTI E DEI CONSUMI • CORSI DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALI

  33. LEGGE 10/91 – ART. 1 comma 2 “La politica d’uso razionale dell'energia e d’uso razionale delle materie prime energetiche definisce un complesso d’azioni organiche dirette alla promozione del risparmio energetico, all'uso appropriato delle fonti di energia, anche convenzionali, al miglioramento dei processi tecnologici che utilizzano o trasformano energia, allo sviluppo delle fonti rinnovabili di energia, alla sostituzione delle materie prime energetiche di importazione.”

  34. DIRETTIVA CEE 93/76 – ART. 1/4 “Art. 1 - La presente direttiva mira alla realizzazione da parte degli Stati membri dell'obiettivo di limitare le emissioni di biossido di carbonio grazie ad un miglioramento dell'efficienza energetica, particolarmente mediante l'elaborazione e l'attuazione di programmi nei settori seguenti: • del finanziamento tramite terzi degli investimenti d’efficienza energetica nel settore pubblico. Art. 4 - Gli Stati membri stabiliscono ed attuano programmi atti a permettere nel settore pubblico il finanziamento degli investimenti d’efficienza energetica tramite terzi. Ai sensi della presente direttiva per « finanziamento tramite terzi » s’intende la fornitura globale dei servizi di diagnosi, installazione, gestione, manutenzione e finanziamento di un investimento finalizzato al miglioramento dell'efficienza energetica secondo modalità per le quali il recupero del costo di questi servizi è in funzione, in tutto o in parte, del livello di risparmio energetico.”

  35. P.E.R. TOSCANA – ART. 2 “1) Utilizzo dei nuovi meccanismi di mercato per: …la compressione della domanda energetica pubblica e/o compartecipata tramite l’utilizzo delle tecniche di Third Part Financing (TPF) per ottenere la riduzione delle emissioni inquinanti a costo nullo per gli enti locali; 2) Utilizzo dei meccanismi di ingegneria finanziaria per: …finanziare la produzione anche attraverso meccanismi indiretti o attraverso tecniche di Project Financing (PF) o attraverso accordi di acquisto dei vettori energetici a prezzo concordato, al fine di premiare l’efficienza energetica e gestionale; 3) Utilizzo dei meccanismi di politica concertata per: …indirizzare e stimolare i soggetti (con particolare riferimento alle compartecipate pubbliche) che a diverso titolo entrano nel mercato dell’energia al fine di promuovere le ESCO;”

  36. P.E.R. REGIONE LOMBARDIA – ART. 4.7.2.7 “Tra questi, uno degli strumenti in argomento, per sua natura assimilabile all’out-sourcing nel settore energetico, è rappresentato dal Third Party Financing (TPF) o Finanziamento Tramite Terzi (FTT), già oggetto di raccomandazione dell’U.E. nella Direttiva CEE n: 93/76 (GUCE L. 237/28 del 22.09.1993), nonché dello Stato italiano nella deliberazione del CIPE di Approvazione del Piano Nazionale per lo Sviluppo sostenibile in attuazione dell’Agenda XXI. Nella fattispecie, si tratta di una soluzione tecnico-finanziaria che trova applicazione in una forma di appalto, che prevede la fornitura globale di servizi di audit, finanziamento, installazione, gestione e manutenzione di impianti tecnologici da parte di una società esterna, generalmente denominata ESCO (Energy Saving Company), che remunera l’investimento per la realizzazione dei nuovi impianti, con una buona parte del valore economico del risparmio energetico ottenuto a seguito dell’intervento.”

  37. ONU - A FRAMEWORK FOR ACTION ON ENERGY ACTION 4 - JOHANNESBURG 2002 “In order to realize the potential of end use energy efficiency improvements, which are estimated to be in the range of 25–40 per cent in residential and commercial buildings, industry, agriculture and transport sectors in all countries, appropriate targets for every five years are needed.”

  38. COMUNE DI CARUGATE – REGOLAMENTO EDILIZIOSezione IV –Norme e requisiti relativi all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e al risparmio energetico Articolo 104 - Valorizzazioni delle fonti energetiche rinnovabili Articolo 105 - Contenimento dei consumi energetici: contabilizzazione dei consumi di energia Articolo 106 - Adozione di regolazioni termostatiche sugli elementi di diffusione del calore Articolo 107 - Risparmio energetico nel periodo invernale Articolo 108 - Portata e alimentazione delle reti di distribuzione acqua per uso idrosanitario Articolo 109 - Portata delle reti di scarico e smaltimento delle acque Articolo 110 - Contenimento dei consumi idrici: contabilizzazione dei consumi di acqua potabile Articolo 111 - Contenimento dei consumi idrici: installazione di dispositivi per la regolamentazione del flusso delle cassette di scarico Articolo 112 - Contenimento dei consumi idrici: alimentazione delle cassette di scarico con le acque grigie Articolo 113 - Contenimento dei consumi idrici: utilizzo delle acque meteoriche”

  39. ASPETTI LEGISLATIVI DELIBERA AEEG 200/04 LINEE GUIDA APPLICAZIONE D.Lgs. 20/07/04 (delibera 200/04) Art. 2.2 - I progetti devono essere prop/osti e realizzati garantendo la necessaria trasparenza e correttezza delle informazioni ai soggetti interessati, in modo non discriminatorio e in modo da non costituire ostacolo allo sviluppo della concorrenza nelle attività della misura e della vendita di energia elettrica e di gas naturale e nell’offerta di servizi oltre il misuratore. LINEE GUIDA APPLICAZIONE D.Lgs. 20/07/04 (delibera 200/04)Art. 3.1- Ai fini della valutazione dei risparmi conseguibili attraverso ciascuna tipologia di intervento si distinguono: • metodi di valutazione standardizzata • metodi di valutazione analitica • metodi di valutazione a consuntivo

  40. ASPETTI LEGISLATIVI DEL AEEG 200/04 LINEE GUIDA (delibera 200/04) VALUTAZIONE STANDARDIZZATA • Risparmio Lordo decorre nel semestre in cui si effettua l’intervento • Risparmio lordo incrementale riconosciuto in base a verifiche • Risparmio netto = Risparmio lordo x Coefficienti Correttivi • a = risparmi comunque presenti • b = risparmi con buoni acquisto/sconto • Coefficienti correttivi aggiornabili

  41. ASPETTI LEGISLATIVI: DEL AEEG 200/04 LINEE GUIDA (delibera 200/04) VALUTAZIONE ANALITICA • Valutazione risparmio lordo sulla base di un algoritmo predefinito dopo la realizzazione dell’intervento • Contabilizzazione a posteriori

  42. DELIBERA AEEG 200/04 LINEE GUIDA (delibera 200/04) VALUTAZIONE CONSUNTIVA • Quantificazione risparmio netto conseguibile attraverso uno o più interventi in conformità ad un programma di misura proposto dal soggetto titolare del progetto • Piani di monitoraggio definiti dall’AEGG • Risparmi contabilizzabili per 5 anni a partire dalla loro decorrenza

  43. SCHEDE VALUTAZIONE STANDARD

  44. SCHEDE VALUTAZIONE STANDARD

  45. D.L MAP 23/08/04 N 239 MARZANO COMMA 34/35 Le aziende operanti nei settori dell’energia elettrica e del gas naturale che hanno in concessione o in affidamento la gestione di servizi pubblici locali ovvero la gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni infrastrutturali, nel territorio cui la concessione o l’affidamento e per la loro durata non possono esercitare, in proprio o con società collegate o partecipate alcuna attività in regime di concorrenza… nel settore dei servizi postcontatore……” “L’AEEG entro 12 mesi dall’entrata in vigore della presente legge adotta compatibilmente con lo sviluppo della tecnologia degli apparecchi di misura i provvedimenti necessari affinchè le imprese distributrici mettano a disposizione dei propri clienti o di un operatore prescelto da tali clienti a rappresentarli il segnale per la misura dei loro consumi elettrici”

  46. D.L MAP 23/08/04 N 239 MARZANO COMMA 41 Previa richiesta del produttore l’energia elettrica prodotta da impianti di potenza inferiore a 10MVA, l’energia elettrica di cui al secondo periodo del comma 12 dell’articolo 3 del decreto legislativo 16 marzo 1999 n 79, nonché quella prodotta da impianti ewntrati in esercizio dopo il 1 aprile 99 alimentati da fonti rinnovabili eolica solare,geotermica, del moto ondoso, maremotrice e idraulica, limitatamente per quest’ultima fonte agli impianti ad acqua fluente, è ritirata dal Gestore di Trasmissione nazionale spa o dall’impresa distributrice rispettivamente se prodotta da impianti collegati alla rete di trasmissione nazionale o alla rete di distribuzione…… L’ AEEG determina le modalità per il ritiro dell’energia elettrica di cui al primo periodo del presente comma facendo riferimento a condizioni economiche di mercato………….

  47. D.L. M.A.P. 387/03 – ART. 16 comma 1 “E' istituito l'Osservatorio nazionale sulle fonti rinnovabili e l'efficienza negli usi finali dell'energia. L'Osservatorio, svolge attività di monitoraggio e consultazione sulle fonti rinnovabili e sull'efficienza negli usi finali dell'energia, allo scopo di: a) verificare la coerenza tra le misure incentivanti e normative promosse a livello statale e a livello regionale; b) effettuare il monitoraggio delle iniziative di sviluppo del settore; c) valutare gli effetti delle misure di sostegno, nell'ambito delle politiche e misure nazionali per la riduzione delle emissioni dei gas serra; d) esaminare le prestazioni delle varie tecnologie; e) effettuare periodiche audizioni degli operatori del settore; f) proporre le misure e iniziative eventualmente necessarie per migliorare la previsione dei flussi di cassa dei progetti finalizzati alla costruzione e all'esercizio di impianti alimentati da fonti rinnovabili e di centrali ibride;”

  48. D.L. 20 LUGLIO 2004 – ART. 8 comma 1 “I progetti predisposti ai fini del rispetto degli obiettivi di cui agli articoli 3 e 4 possono essere eseguiti con le seguenti modalità: … • c) tramite società terze operanti nel settore dei servizi energetici, comprese le imprese artigiane e loro forme consortili.”

  49. D.L MAP 23/08/04 N 239 MARZANO COMMA 34/35 Le aziende operanti nei settori dell’energia elettrica e del gas naturale che hanno in concessione o in affidamento la gestione di servizi pubblici locali ovvero la gestione delle reti, degli impianti e delle altre dotazioni infrastrutturali, nel territorio cui la concessione o l’affidamento e per la loro durata non possono esercitare, in proprio o con società collegate o partecipate alcuna attività in regime di concorrenza… nel settore dei servizi postcontatore……” “L’AEEG entro 12 mesi dall’entrata in vigore della presente legge adotta compatibilmente con lo sviluppo della tecnologia degli apparecchi di misura i provvedimenti necessari affinchè le imprese distributrici mettano a disposizione dei propri clienti o di un operatore prescelto da tali clienti a rappresentarli il segnale per la misura dei loro consumi elettrici”

  50. COMUNE DI CARUGATE – REGOLAMENTO EDILIZIOSezione IV –Norme e requisiti relativi all’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili e al risparmio energetico “Articolo 104 - Valorizzazioni delle fonti energetiche rinnovabili Articolo 105 - Contenimento dei consumi energetici: contabilizzazione dei consumi di energia Articolo 106 - Adozione di regolazioni termostatiche sugli elementi di diffusione del calore Articolo 107 - Risparmio energetico nel periodo invernale Articolo 108 - Portata e alimentazione delle reti di distribuzione acqua per uso idrosanitario Articolo 109 - Portata delle reti di scarico e smaltimento delle acque Articolo 110 - Contenimento dei consumi idrici: contabilizzazione dei consumi di acqua potabile Articolo 111 - Contenimento dei consumi idrici: installazione di dispositivi per la regolamentazione del flusso delle cassette di scarico Articolo 112 - Contenimento dei consumi idrici: alimentazione delle cassette di scarico con le acque grigie Articolo 113 - Contenimento dei consumi idrici: utilizzo delle acque meteoriche”

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