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COSA FINANZIA IL BILANCIO UE?

GUIDA AGLI AIUTI FINANZIARI DELL’UNIONE EUROPEA Giampaolo Peccolo Direttore del Centro di Formazione. COSA FINANZIA IL BILANCIO UE? Il bilancio dell’UE è utilizzato per la realizzazione degli obiettivi dei trattati e delle politiche comuni:

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COSA FINANZIA IL BILANCIO UE?

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Presentation Transcript


  1. GUIDA AGLI AIUTI FINANZIARI DELL’UNIONE EUROPEAGiampaolo PeccoloDirettore del Centro di Formazione

  2. COSA FINANZIA IL BILANCIO UE? Il bilancio dell’UE è utilizzato per la realizzazione degli obiettivi dei trattati e delle politiche comuni: • Azioni per la crescita e la riduzione del divario fra gli Stati membri (politica di coesione) • Finanziamenti diretti all’agricoltura • Ricerca, innovazione, formazione continua • Sostegno alla società della conoscenza • Tutela dell’ambiente e sostenibilità • Azioni esterne di aiuto e cooperazione • Azioni specifiche per la cultura, la cittadinanza, la libertà, la sicurezza e la giustizia all’interno dell’UE Nella quasi totalità, quindi, il bilancio europeo ritorna agli Stati Membri

  3. LA PROGRAMMAZIONE PLURIENNALE Dal 1987 il Parlamento, il Consiglio e la Commissione hanno deciso di stabilire in anticipo le grandi categorie di spesa per il periodo successivo, definendo in tal modo un quadro delle spese comunitarie che prende il nome di “prospettive finanziarie”: • 1988-1992: pacchetto “Delors I” • 1993-1999: pacchetto “Delors II” • 2000-2006: pacchetto Santer (Agenda 2000) • 2007-2013: pacchetto Prodi/Barroso (Agenda 2007) • 2014-2020: Europa 2020 Le prospettive finanziarie indicano il massimale e la composizione delle spese prevedibili della Comunità nei limiti delle risorse proprie previste e degli impegni di stanziamento

  4. LA GESTIONE DEI FONDI UE Ai sensi dell'articolo 274 del trattato, la Commissione è responsabile dell'esecuzione del bilancio dell’UE Questo non vuol dire che la gestione dei fondi sia seguita interamente dalla Commissione: il fatto che le operazioni siano finanziate dal bilancio comunitario non implica automaticamente che esse siano anche eseguite da organismi comunitari Esistono 3 principali Metodi di Gestione dei fondi del bilancio UE:

  5. DIRETTA (interna / esterna) INDIRETTA (concorrente / decentrata) CONGIUNTA

  6. LE AGENZIE Gestione diretta, esterna •  European Research Council Executive Agency (ERC) per singoli ricercatori • Research Executive Agency (REA) per grandi progetti e organizzazioni • Education, Audiovisual and Culture Executive Agency (EACEA) •  Executive Agency for Competitiveness and Innovation (EACI) •  Executive Agency for Health and Consumers (EAHC) • Trans-European Transport Network Executive Agency (TEN-T EA)

  7. LA GESTIONE INDIRETTA CONCORRENTE avviene negli Stati Membri Si tratta ovviamente di fondi indiretti. Con questa modalità, è finanziata (attingendo ai fondi strutturali FESR – FSE – Fondo di Coesione) la politica di COESIONE TERRITORIALE. Si tratta dei “fondi europei” per antonomasia, che gli Stati membri (con – secondo i Paesi – le Autorità regionali) devono utilizzare in base ad una pianificazione, da essi cofinanziata, e preventivamente concordata con la Commissione europea (PON e POR), e da questa monitorata e verificata. Con tale pianificazione è possibile prevedere delle misure “a bando” (statale/regionale), e quindi la concessione di grants a progetti e ai rispettivi beneficiari, ma è anche possibile riservare misure alla gestione diretta della Regione o allo Stato, per interventi che essi realizzano direttamente.

  8. Quanto vale per l’Italia? In base a quanto stabilito all’esito del negoziato sul Quadro Finanziario Pluriennale per il 2014-2020, l’Italia beneficerà di un totale di risorse comunitarie pari a 32.268 milioni di euro, di cui 7.695 milioni di euro per le regioni più sviluppate, 1.102 milioni di euro per le regioni in transizione, e 22.334 milioni di euro per le regioni meno sviluppate.  Alla quota comunitaria si aggiungerà il cofinanziamento nazionale a carico del Fondo di rotazione nella misura di 24 miliardi di euro, nonché la quota di cofinanziamento di fonte regionale da destinare ai POR (quantificabile in una cifra pari al 30 per cento del cofinanziamento complessivo del programma). Alle risorse sopra accennate si aggiungeranno anche quelle del Fondo Sviluppo e Coesione (ex FAS) per un importo complessivo nel settennio di circa 54 mld. Nel complesso il volume di risorse per la Coesione Territoriale nel prossimo ciclo 2014-2020 supererà i 100 miliardi di euro.

  9. I GRANTS Forme: • Rimborso di una determinata % dei costi ammissibili • Somme forfetarie (premi, borse di studio) • Finanziamenti a tasso fisso / altre Principi: • Principi di trasparenza e parità di trattamento • Pubblici inviti a presentare proposte • Pubblicità dei beneficiari delle sovvenzioni • Divieto di cumulo: non si finanziano azioni già finanziate • Divieto di retroattività: non si finanziano azioni già concluse • Principio del cofinanziamento: una parte dei costi dell’azione deve essere a carico del beneficiario o pagata con contributi diversi da quello comunitario

  10. TIPOLOGIE DI BANDO Spesso, nel linguaggio comune, con i termini bando, avviso pubblico, invito a manifestare interesse, si intende una generica opportunità di finanziamento cui partecipare attraverso la presentazione del progetto. Anche in questo caso i termini sono importanti poiché a nomi diversi, corrispondono eterogenee tipologie di bando, ognuna delle quali presenta alcune specificità.

  11. DOVE SI TROVANO I BANDI? Fonti di informazione ufficiale: Gazz. Uff. Unione Europea serie C o L per i bandi europei + Speciale TED per i tender (http://ted.europa.eu) Gazz. Uff. della Repubblica italiana bandi pubblicati dallo Stato B.U.R. della Regione per quelli pubblicati dalla Regione Fonti di informazione non ufficiale: Siti web specializzati che monitorano bandi e scadenze (attenzione, se verificate di tanto in tanto che continuino ad essere aggiornati!)

  12. Ad esempio: http://www.europafacile.net/agenda_bandi.asp

  13. LE PRIME COSE DA OSSERVARE IN UN BANDO 1) La Scadenza Il bando prevede abitualmente termini che possono variare dai 30 ai 90 gg. Alcuni bandi sono inoltre strutturati con modalità “aperta” sino ad esaurimento delle risorse disponibili 2) Finalità e obiettivi Comprendere analiticamente i contenuti del bando, rappresenta il presupposto imprescindibile per evitare il rischio di elaborare proposte fuorviate, che non hanno alcuna speranza di essere ammesse a finanziamento.

  14. LE PRIME COSE DA OSSERVARE IN UN BANDO 3) I Beneficiari Ogni bando identifica in maniera più o meno puntuale la natura di interlocutori che sono ammessi a presentare candidature: pubbliche amministrazioni, organizzazioni non governative, università ed enti di ricerca, imprese… 4) Azioni e interventi ammissibili Ogni bando prevede una propria articolazione specifica, ed alcune attività definite che consentono di perseguire gli obiettivi individuati. Valutare l’ammissibilità di una proposta significa quindi analizzare la coerenza tra l’intervento programmato e la tipologia di azioni presentabili sul bando .

  15. “EUROPA 2020”

  16. EUROPA 2020 Comunicazione della Commissione “Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibilee inclusiva - 3/3/2010 - COM(2010) 2020 Intelligente: sviluppare un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione Sostenibile: promuovere un’economia più efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva Inclusiva: promuovere un’economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione sociale e territoriale .

  17. EUROPA 2020 Comunicazione della Commissione “Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva - 3/3/2010 - COM(2010) 2020 5 obiettivi misurabili: • Occupazione  dall’attuale 69% al 75% • Ricerca e innovazione  investimenti in R&S al 3% PIL • Cambiamento climatico ed energia 20-20-20 • Istruzione  abbandono scolastico e innalzamento livello • Lotta alla povertà  ridotto del 25%

  18. EUROPA 2020 Comunicazione della Commissione “Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva - 3/3/2010 - COM(2010) 2020 Una crescita intelligente è quella che promuove la conoscenza e l'innovazione come motori della nostra futura crescita. Ciò significa • migliorare la qualità dell'istruzione e potenziare la ricerca in Europa, • promuovere l'innovazione e il trasferimento delle conoscenze in tutta l'UE • utilizzare in modo ottimale le tecnologie dell'informazione e della comunicazione e fare in modo che le idee innovative si trasformino in nuovi prodotti e servizi tali da stimolare la crescita, • creare posti di lavoro di qualità • contribuire ad affrontare le sfide proprie della società europea e mondiale. Per raggiungere lo scopo queste azioni devono essere associate a imprenditoria, finanziamenti e un'attenzione particolare per le esigenze degli utenti e le opportunità di mercato.

  19. EUROPA 2020 Comunicazione della Commissione “Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva - 3/3/2010 - COM(2010) 2020 Crescita sostenibile significa: • costruire un'economia efficiente, sostenibile e competitiva, • sfruttare il ruolo guida dell'Europa per sviluppare nuovi processi e tecnologie, comprese le tecnologie verdi, • accelerare la diffusione delle reti intelligenti che utilizzano le TIC, • sfruttare le reti su scala europea • aumentare i vantaggi competitivi delle nostre imprese, specie per quanto riguarda l'industria manifatturiera e le PMI, • fornire assistenza ai consumatori per valutare l'efficienza sotto il profilo delle risorse. In tal modo si favorirà la prosperità dell'UE in un mondo a basse emissioni, evitando il degrado ambientale e l'uso non sostenibile delle risorse e rafforzando la coesione economica, sociale e territoriale.

  20. EUROPA 2020 Comunicazione della Commissione “Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva - 3/3/2010 - COM(2010) 2020 Crescita inclusiva significa • aumentare i livelli di occupazione elevati, • investire nelle competenze, • combattere la povertà, • modernizzare i mercati del lavoro, i metodi di formazione e i sistemi di protezione sociale per aiutare i cittadini a prepararsi ai cambiamenti e a gestirli e costruire una società coesa. È fondamentale i benefici della crescita economica si estendano a tutta l'Unione, comprese le regioni ultraperiferiche, in modo da rafforzare la coesione territoriale. L'Europa deve sfruttare appieno le potenzialità della sua forza lavoro per far fronte all'invecchiamento della popolazione e all'aumento della concorrenza globale. L’Europa deve perseguire politiche per la parità fra i sessi per aumentare la partecipazione al mercato del lavoro, e quindi la crescita e la coesione sociale.

  21. Grazie per l’attenzione.Giampaolo PeccoloDirettore del Centro di Formazioneinfo@europelago.itanche se non è finita…

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