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CARATTERISTICHE DELLA FIABA

CARATTERISTICHE DELLA FIABA. Il tempo : nella maggior parte delle fiabe è molto difficile stabilire il tempo o l’ epoca in cui si svolge la fiaba. Solitamente gli elementi presenti ci riportano al passato(castelli, i re, le regine, i cavalieri…).

Albert_Lan
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CARATTERISTICHE DELLA FIABA

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Presentation Transcript


  1. CARATTERISTICHE DELLA FIABA

  2. Il tempo: nella maggior parte delle fiabe è molto difficile stabilire il tempo o l’ epoca in cui si svolge la fiaba. Solitamente gli elementi presenti ci riportano al passato(castelli, i re, le regine, i cavalieri…).

  3. Il luogo: nelle fiabe spesso anche il luogo non è facile da individuare. Solitamente troviamo due ambienti quello principesco e quello popolare. Nell’ambiente popolare troviamo il contadino, il boscaiolo, il fattore, la lavandaia … Nell’ambiente principesco troviamo il re la regina, il cavaliere, i soldati …

  4. Le ripetizioni: nelle fiabe esistono spesso delle situazioni che si ripetono ma anche frasi o espressioni. Questo perché le fiabe erano tramandate oralmente e dunque si preferiva ripeterle per fissarle più a lungo nella memoria. Cammina, cammina...

  5. I personaggi: i personaggi delle fiabe possono essere diversi ma interpretano sempre gli stessi ruoli. Il linguista russo Vladimir Propp, confrontò mole fiabe e classificò diversi ruoli.

  6. L’eroe: è il protagonista della fiaba,è bello, è forte, è coraggioso, è bravo, solitamente deve compiere una missione. Al termine della fiaba l’eroe subisce una trasformazione.

  7. L’antagonista: è un personaggio che ostacola la missione del protagonista. Solitamente si presenta come brutto, malvagio, potente, scorretto…

  8. La persona (o la cosa) cercata: è una persona o una cosa preziosa che il protagonista deve cercare per superare la prova o la missione che deve compiere.

  9. I mezzi magici: talvolta vengono forniti al protagonista oggetti o poteri magici che lo aiuteranno nella sua prova.

  10. L’aiutante: è una persona che aiuta il protagonista (anche con mezzi magici) a risolvere delle situazioni difficili.

  11. Il mandante: affida all’eroe la missione da compiere.

  12. Una storia d'amore • Luogo: un villaggio • Epoca: antica • Durata (tempi): un giorno • I personaggi: • -vagabondo (protagonista) - buono • -antagonista (re) – malvagio, invidioso • giovane pastore (mandante) - ingenuo • animale parlante (aiutante) -astuzia • principessa (persona cercata) –bontà • I mezzi magici: anello che esaudisce i desideri

  13. Un amore a prima vista C’era una volta, in un antico villaggio, un giovane pastore innamorato di una splendida ragazza, molto buona ed educata di nome Rosellina. Rosellina ricambiava l’amore per il giovane ma i due erano sempre divisi dal padre della ragazza, il malvagio re Barbanera. “Non puoi tu, che sei una principessa, amare un semplice plebeo! Da oggi in poi non uscirai più dalla torre a meno che non deciderai di sposarti con un altro principe o re”. Il povero pastore non vedendo più Rosellina, trascorreva le sue giornate piangendo e curando le sue capre. Un giorno, però, arrivò nel villaggio un vagabondo che gli offrì il suo aiuto. “Aiutami assolutamente a rapire la principessa, facendo in modo che io la possa sposare”. Il vagabondo acconsentì e si avviò verso il castello.

  14. Giunto vicino al fossato il vagabondo guardò le torri: della più alta non si vedeva neppure il tetto. Aveva bisogno di qualcuno che lo aiutasse a scalare la torre. Si voltò e vide un cervo che gli rivolse la parola e disse: “Anche tu innamorato di quella ragazza? Sai che molti prima di te hanno provato a scalare la torre e sono precipitati nel vuoto? Ma io voglio aiutarti: prendi questo anello che esaudisce i desideri, ma attenzione, puoi esprimere solo tre desideri. Il vagabondo, ottenuto l’anello, espresse subito il primo desiderio: “Anello, anello bello, portami nella stanza del castello”. In un batter d’occhio si ritrovò con la principessa Rosellina nella torre più alta. “Rosellina sono venuto per salvarti e riportarti dal tuo promesso sposo”.

  15. Presa la ragazza espresse un secondo desiderio: “Anello, anello bello, voglio ritornare al paesello”. Il re malvagio insospettito da strani rumori si diresse nella torre e la trovò vuota. Subito armò i suoi cavalieri con l’ordine di uccidere chiunque si trovasse accanto alla principessa. Intanto al villaggio i giovani si erano ritrovati e il vagabondo espresse l’ultimo desiderio: “Anello, anello bello, fai sorgere un meraviglioso castello e trasforma questo pastore in un principe modello!”. I cavalieri giunsero al villaggio e quando notarono il grande castello mandarono un messaggero al re. Il re, invidioso del nuovo principe, preparò una scorta e giunse di corsa al villaggio. Lì trovò la principessa e si avvicinò a lei per chiedere spiegazioni. Non l’avesse mai fatto… I suoi soldati, obbedendo agli ordini gli si avventarono contro e, non riconoscendolo, lo uccisero.

  16. Il vagabondo compiuta la sua missione si rimise il vecchio mantello per riprendere il viaggio quando, tutto un tratto, il cervo magico gli si avvicinò di nuovo e disse: “Rientra nel castello perché c’è una persona che ti vuole parlare”. Tornato al castello lo accolse una giovane e graziosa fanciulla bionda, con dei lineamenti delicatissimi. “Sono Violetta, la sorella di Rosellina ti voglio ringraziare per aver salvato la mia amata sorella”. Il vagabondo restò rapito da cotanta bellezza: presto scoccò la scintilla del loro amore e da allora non si mosse più dal palazzo. E vissero tutti per molti e molti anni, felici e contenti. Scritta da Giacomo e Ivan, classe I

  17. Scritta da Giacomo e Ivan Classe prima prof. Trovato Anno scolastico 2005-2006

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