1 / 27

Provveditorato agli Studi di Forlì-Cesena Ufficio Dispersione Scolastica

Provveditorato agli Studi di Forlì-Cesena Ufficio Dispersione Scolastica. Ricerche sulla dispersione scolastica negli Istituti della Provincia di Forlì - Cesena. Monica Piolanti. Elaborazione Statistiche. Scuole superiori A. s. 19992000. Premessa.

Download Presentation

Provveditorato agli Studi di Forlì-Cesena Ufficio Dispersione Scolastica

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Provveditorato agli Studi di Forlì-CesenaUfficio Dispersione Scolastica Ricerche sulla dispersione scolastica negli Istituti della Provincia di Forlì - Cesena Monica Piolanti

  2. Elaborazione Statistiche • Scuole superiori • A. s. 1999\2000

  3. Premessa • Il fenomeno della Dispersione Scolastica, come ci ricorda una recente pubblicazione del Ministero della Pubblica Istruzione (“La Dispersione Scolastica: una lente sulla scuola”, giugno 2000), è sicuramente un indicatore della qualità del sistema formativo. • Per questo motivo negli ultimi tempi, accanto agli studi volti ad individuare con chiarezza i fattori che la determinano, si è sottolineato il carattere complesso del fenomeno, analizzandolo da un punto di vista sistemico.

  4. Premessa • Giova ricordare in primo luogo che il termine “dispersione scolastica” sostituisce ormai concordemente quelli che negli anni ’80 erano i concetti di selezione e di mortalità scolastica; e che l’imporsi del modello sistemico nell’analisi del fenomeno ha evidenziato l’intreccio che sussiste tra due principali campi: quello relativo al soggetto che si disperde e quello relativo al sistema che produce dispersione.

  5. Premessa • Infatti la pubblicazione del Ministero sopra ricordata, nell’indicare la complessità del fenomeno, precisa: “condizioni esterne ed interne alla scuola, variamente intrecciate alle problematiche del vissuto minorile, si pongono come effetto ma anche come causa di dispersione, correlandosi anche a disuguaglianze nel più vasto contesto sociale, economico e culturale” (pag.9). • Ne deriva che la complessità delle cause rende anche più complesse le politiche di intervento, che non investono unicamente la scuola ma anche l’extrascuola, nella pluralità delle sue agenzie.

  6. Premessa • Se tuttavia noi restringiamo il campo di osservazione al mondo scolastico e concentriamo la nostra attenzione sui fenomeni del successo o dell’insuccesso come elementi di continuità o discontinuità nel processo formativo, dovremo pur sempre essere avvertiti del fatto che nel fenomeno della Dispersione Scolastica, articolabile nel mancato ingresso, nell’evasione dall’obbligo, negli abbandoni, nelle bocciature e ripetenze, nell’irregolarità delle frequenze, nella scadente qualità degli esiti, ecc., molto spesso confluiscono situazioni di disagio sociale che il più delle volte sono correlate ai contesti culturali, economici e familiari, oltre che a dinamiche di tipo soggettivo e personale.

  7. Premessa Per di più le situazioni di insuccesso spesso si intrecciano con condizioni di rischio, emarginazione e devianza, a sottolineare ulteriormente quanto l’extra-scuola condizioni di fatto anche l’andamento scolastico. Le ricerche hanno infatti evidenziato l’incidenza che le possibilità economiche e le sacche di povertà delle aree interessate sono fattori determinanti come cause esterne del fenomeno della dispersione; così come ultimamente è emerso che la qualità delle infrastrutture e dei servizi nonché la qualità delle offerte formative, culturali e ricreative sono tutti elementi fortemente correlati al fenomeno della dispersione.

  8. Premessa In tal senso la scuola deve ricercare al proprio interno tutti gli indicatori di rischio del fenomeno in quanto potenziali cause della dispersione, tra le quali la citata pubblicazione ministeriale individua: - il rapporto tra scuola e famiglia; - l’organizzazione ed articolazione degli studi superiori; - la mancanza di una seria formazione professionale; - la stabilità e continuità dei docenti; - i percorsi didattici troppo rigidi rispetto agli interessi degli allievi.

  9. Premessa • Per quel che concerne invece gli indicatori del fenomeno dalla parte degli alunni l’indagine ministeriale evidenzia come elementi determinanti i seguenti fattori: • le modalità del passaggio da un ordine di scuola all’altro (accoglienza per la continuità educativa); • l’emergenza del fenomeno del bullismo o teppismo scolastico, che può fare della scuola un luogo a rischio soprattutto per gli alunni più deboli sotto il profilo dell’autodifesa; • l’esigenza di un’azione integrata e condivisa dentro la scuola, tra le scuole e con le Agenzie e gli Enti del territorio che hanno in comune l’individuazione delle cause e l’approntamento di interventi progettati per combattere il fenomeno della dispersione.

  10. Premessa • La scuola comunque, tra le iniziative che potrà attivare per non perdere la sua utenza e disperdere le intelligenze mettendo così a repentaglio quel successo scolastico che è fattore determinante del successo formativo, potrà dal canto suo attivare iniziative volte a: • combattere il processo di demotivazione e di emarginazione; • individuare precocemente i comportamenti che possono portare al rifiuto della scuola e quindi all’abbandono; • 3) capire gli aspetti del processo formativo che riguardano l’accoglienza e il benessere degli alunni al momento dell’ingresso nei vari segmenti scolastici.

  11. Premessa D’altra parte non possiamo dimenticare che a complicare l’adattamento nei nuovi segmenti scolastici possono incidere anche aspetti come quelli relativi all’integrazione di soggetti in situazioni di handicap che la nuova Legge sul prolungamento dell’obbligo costringe ad allungare i tempi di soggiorno nelle istituzioni, oppure l’integrazione di alunni stranieri, la cui presenza spesso saltuaria e la cui integrazione restano elementi e cause di grosse difficoltà, come l’esperienza e la cronaca ci suggeriscono.

  12. Premessa • Nell’indagine che i grafici allegati documenteranno, ci siamo limitati a prendere in considerazione i dati quantitativi, nella consapevolezza però che essi non possono essere scorporati da fattori qualitativi, più difficili da registrare e da tabulare e che pertanto non possono essere adeguatamente considerati in questa analisi. • Nel portare l’attenzione sul fenomeno della dispersione ci siamo limitati a considerare i dati relativi alle Scuole Elementari, Medie e Superiori della provincia di Forlì-Cesena, poiché impossibilitati ad offrirne relativamente alla Scuola Materna che in ogni caso, per la sua stessa natura di scuola non obbligatoria e della pura alfabetizzazione culturale primaria, non può avere grande incidenza sulla dispersione scolastica, per quanto anch’essa rientri fra le opzioni a carattere preventivo indicate dalla pedagogia e dalla legislazione.

  13. Premessa • Dei segmenti scolastici considerati l’attenzione è stata portata in questa ricerca su 4 fondamentali variabili che ci sono parse più facilmente documentabili nella nostra provincia, in ordine al fenomeno dell’insuccesso scolastico e della sua incidenza nel processo formativo: • la bocciatura; • l’abbandono; • la mobilità e i trasferimenti – passerelle; • i debiti formativi. • In questo senso ci pare di avere evidenziato, per i vari segmenti scolastici, i fattori più incisivi, come del resto i grafici stessi potranno indicare.

  14. BiennioDati complessivi

  15. Biennio Commento ai dati delle Scuole Superiori Per quanto riguarda il Biennio delle scuole superiori i dati complessivi registrano per l'anno scolastico 98/99 n. 2904 femmine iscritte contro le 2948 dell'anno scolastico 99/00 (+44) a fronte di un dato di 3255 maschi iscritti nell'anno scolastico 98/99, diventati 3359 nell'anno scolastico 99/00 (+104). Sul versante dei promossi registriamo nell'anno scolastico 98/99 n. 1714 femmine a fronte di n. 1767, promosse nell'anno scolastico 99/00 (+53); mentre il n. dei maschi promossi nell'anno scolastico 98/99 risultava di 1398 contro i 1326 dello anno scolastico 99/00 (-72). Sul piano delle bocciature il dato registra n. 249 casi di femmine nel 98/99 con una lieve diminuzione nell'anno scolastico 99/00 (236 casi: -13); mentre più in sensibile aumento risulta il n. dei respinti maschi attestato a 531 casi nel 98/99 contro i 585 dell'anno scolastico 99/00 (+54).

  16. BiennioDati complessivi (grafico)

  17. Biennio Commento trasferimenti Per quel che concerne il trasferimento ad altre scuole il n. delle femmine è in lieve diminuzione: nell'anno scolastico 98/99 era attestato su 51 casi a fronte di n. 43 casi nell'anno scolastico 99/00 (-8). Il dato invece si complica per i maschi che dal n. 51 casi dell'anno scolastico 98/99 sale a n. 79 casi dell'anno scolastico 99/00 (+28).

  18. BiennioDati femmine (grafico)

  19. Biennio Dati maschi (grafico)

  20. Biennio Commento Per quel che concerne l'abbandono i dati statistici oscillano di poco nei due anni: le femmine si attestano a 46 casi nell'anno scolastico 98/99 contro i 52 casi dell'anno scolastico 99/00 (+6); mentre i maschi che abbandonano passano da 138 casi nell'anno scolastico 98/99 per salire a 141 casi (+3) nell'anno scolastico 99/00. Dalla comparazione degli ultimi due anni scolastici relativamente al Biennio si evincono queste considerazioni: -        molte le femmine respinte (n. 236 su 2948 iscritte) per un totale in percentuale dell'8,01%; -        mentre per quel che riguarda i maschi il numero risulta in percentuale sensibilmente più elevato: n. 585 casi su 3359, pari ad una percentuale di bocciati del 17,42%.

  21. BiennioIscritti classi Prime (grafico)

  22. BiennioCommento iscritti classi Prime Dal precedente grafico risulta la distinzione degli iscritti alle classi prime delle Superiori negli anni scolastici 98/99 e 99/00 e si evidenzia un aumento in percentuale degli iscritti sia femmine sia maschi.

  23. Biennio Debiti formativi (grafico)

  24. Biennio Debiti formativi femmine (grafico)

  25. Biennio Debiti formativi maschi (grafico)

  26. Biennio Confronto debiti formativi (grafico)

  27. Biennio Commento debiti formativi Un dato interessante risulta quello che si riferisce al debito formativo. Nell'anno scolastico 98/99 erano 844 le femmine contro gli 850 dell'anno scolastico 99/00 (+6) mentre in notevole aumento risulta il numero dei maschi con debito che dal 1137 dell'anno scolastico 98/99 si attesta sui 1228 del 99/00 (+91).

More Related