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IL BILANCIO DI ESERCIZIO CIVILISTICO. PRINCIPI GENERALI E DOCUMENTI COMPONENTI

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IL BILANCIO DI ESERCIZIO CIVILISTICO. PRINCIPI GENERALI E DOCUMENTI COMPONENTI

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    1. IL BILANCIO DI ESERCIZIO CIVILISTICO. PRINCIPI GENERALI E DOCUMENTI COMPONENTI SOMMARIO: 1. Il quadro di riferimento normativo; 2. I principi generali; 3. Il conto economico; 4. Lo stato patrimoniale; 5. La nota integrativa; 6 La relazione sulla gestione; 7. Gli altri allegati. Il bilancio 1 1

    2. 1. IL QUADRO DI RIFERIMENTO NORMATIVO Attualmente il complessivo impianto normativo ancora fornito dagli articoli 2423 2435 bis del codice civile, cos come modificati dalla recente riforma del diritto societario (D.Lgs. 6/2003). Peraltro le decisioni assunte in ambito comunitario (2003) richiederanno ulteriori ed estese modifiche per consentire ladozione dei principi contabili internazionali emessi dallo I.A.S.B. e assunti dallUnione Europea come principi contabili di riferimento per la redazione dei bilanci consolidati (obbligo) e dei bilanci desercizio (facolt). Il bilancio 1 2

    3. L art. 2423 c.c., II comma, indica Il bilancio 1 3

    4. tale clausola generale indica il come ed il cosa: Il bilancio 1 4

    5. L art. 2423 c.c, I comma, prevede inoltre: Il bilancio 1 5

    6. I DESTINATARI DEL BILANCIO DI ESERCIZIO Il bilancio 1 6

    7. 2. I PRINCIPI GENERALI Le norme civilistiche sono riconducibili ai seguenti tre livelli gerarchici: Il bilancio 1 7

    8. IL PRIMO LIVELLO DATO DALLA CLAUSOLA GENERALE, CHE IMPONE: Il bilancio 1 8

    9. la CHIAREZZA concerne la comprensibilit (lintelligibilit) delle informazioni contenute nel bilancio di esercizio. In estrema sintesi essa riguarda le modalit di RAPPRESENTAZIONE delle informazioni e: - pu essere riferita ai singoli documenti contabili componenti il bilancio di esercizio; - deve essere garantita dallinsieme dei documenti componenti il bilancio di esercizio. Il bilancio 1 9

    10. la VERIDICITA (e non la verit) concerne lattendibilit dei valori contenuti nel bilancio di esercizio. In estrema sintesi essa riguarda le modalit di QUANTIFICAZIONE dei valori presentati, sapendo che, per propria natura, il bilancio di esercizio non contiene mai valori oggettivi (se non quelli riconducibili alle variazioni ed alla consistenza della cassa), ma valori il cui processo di quantificazione presenta ambiti discrezionali pi o meno ampi. Il bilancio 1 10

    11. la CORRETTEZZA concerne lattitudine del bilancio di esercizio a rispecchiare sostanzialmente leffettiva situazione aziendale. A ben vedere, quindi, la correttezza implica e in un certo senso riassorbe sia la chiarezza che la veridicit, finendo per costituire il principio cardine dellintero impianto normativo. Il bilancio 1 11

    12. E opportuno sottolineare che la richiesta formulata dal legislatore con la Clausola generale tassativa ed inderogabile. Lart. 2423 prevede infatti: - al III c. lobbligo di fornire ulteriori informazioni se quelle espressamente previste non consentono di conseguire lesito della rappresentazione veritiera e corretta; - al IV c. (seppure in casi eccezionali e con precise cautele) lobbligo di non applicare uno dei successivi disposti, se questo risulta incompatibile con la predetta rappresentazione veritiera e corretta. Il bilancio 1 12

    13. Il secondo livello dato dai PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO (art. 2423 bis c.c.), cio dai principi generali che dovrebbero costituire una sorta di ponte fra la clausola generale e le altre norme, con particolare riferimento a quelle concernenti i criteri di valutazione. Fra questi assumono particolare importanza i principi: - di PRUDENZA - e di COMPETENZA Il bilancio 1 13

    14. Il principio di PRUDENZA sostanzialmente volto a prevenire fenomeni di annacquamento del capitale, cio comportamenti da cui scaturiscano situazioni contabili atte a rappresentare ai terzi una situazione aziendale pi favorevole (o meno sfavorevole) di quella effettiva. Il principio di prudenza si sostanzia nella regola che tutte le perdite, ancorch non definitivamente sopportate devono essere riflesse in bilancio quando conosciute, mentre - asimmetricamente - gli utili devono essere contabilizzati solo quando definitivamente realizzati. Il bilancio 1 14

    15. Il principio di COMPENZA sostanzialmente collegato alla necessit di esplicitare criteri idonei a rilevare opportunamente i costi ed i ricavi di periodo, al fine di pervenire alla corretta quantificazione del risultato economico del medesimo. Il principio di competenza non esplicitato dal punto di vista civilistico, se non indirettamente, attraverso la precisazione che occorre tenere conto dei proventi e degli oneri dellesercizio indipendentemente dalla data dellincasso o del pagamento. Il bilancio 1 15

    16. Tale lacuna attualmente colmata dai principi contabili del CNDC/CNR. Semplificando potremmo dire che la competenza richiede la ricerca di una opportuna correlazione fra i ricavi ed i costi. Sul piano teorico occorrebbe quindi sequenzialmente: - identificare i ricavi conseguiti nel periodo; - correlare ad essi i costi sostenuti per generare tali ricavi. Il bilancio 1 16

    17. Al riguardo occorre tuttavia osservare: - che in alcuni casi la correlazione evidente e diretta, in quanto risulta supportata da una associazione di causa-effetto; - che in altri casi la correlazione opera in modo indiretto, per ripartizione di un costo sulla base della supposta distribuzione della utilit pluriennale ad esso associata; - che in altri casi non vi sar correlazione alcuna, dovendosi imputare al periodo componenti economici (tipicamente straordinari) unicamente sulla base della loro manifestazione nel periodo amministrativo di riferimento. Il bilancio 1 17

    18. Il terzo livello dato dalle altre norme, ed in particolare da quelle concernenti: - i singoli documenti componenti il bilancio di esercizio; - i criteri di valutazione degli elementi patrimoniali. Il bilancio 1 18

    19. Prima di passare allanalisi specifica dei singoli documenti, riteniamo opportuno ricordare che, con tale modello di bilancio : al CONTO ECONOMICO spetta il compito di evidenziare (seppure in modo convenzionale) la valorizzazione economica di quanto lazienda ha prodotto ed ha consumato per produrre nel periodo, al fine di illustrare le modalit di rispetto/mancato rispetto dellobiettivo economico-reddituale. Il bilancio 1 19

    20. allo STATO PATRIMONIALE spetta il compito di evidenziare la composizione quali-quantitativa del patrimonio aziendale esistente alla fine del periodo medesimo, al fine di permettere lapprezzamento delle operazioni di investimento e di finanziamento in essere a tale data. Il bilancio 1 20

    21. alla NOTA INTEGRATIVA spetta il compito di illustrare le logiche di quantificazione dei valori contenuti nei documenti precedenti e di integrare tali dati con altre informazioni rilevanti, al fine di permettere la piena comprensione della dinamica economica e della situazione patrimoniale riflesse nei prospetti contabili. Il bilancio 1 21

    22. 3. IL CONTO ECONOMICO Come premesso, la funzione del conto economico dovrebbe essere quella di permettere la comprensione delle cause gestionali che hanno generato il risultato economico di periodo esposto in bilancio. Lo schema di conto adottato con lart. 2425 c.c. si presenta in forma scalare ed organizzato gerarchicamente su tre livelli: Macroclassi, precedute da lettere maiuscole; Voci, precedute da numeri arabi; Sottovoci, precedute da lettere minuscole. Il bilancio 1 22

    23. SCHEMA SINTETICO DI C.E. EX ART. 2425 C.C. A) Valore della produzione B) Costi della produzione Differenza tra valore e costi della produzione (A-B) C) Proventi e oneri finanziari D) Rettifiche di valore di attivit finanziarie E) Proventi e oneri straordinari Risultato prima delle imposte (A-B+C+D+E) 22) Imposte sul reddito dellesercizio 23) Utile (perdita) dell esercizio Il bilancio 1 23

    24. Tale schema trova le sue radici nel conto economico a costi e ricavi integrali della produzione di periodo, proprio della dottrina contabile tedesca. Tale schema di conto, che si presta alla predisposizione di numerose varianti operative, viene di seguito presentato secondo lopzione che evidenzia il Valore Aggiunto Netto aziendale, al fine di proporre un confronto con lo schema di conto economico civilistico. Il bilancio 1 24

    25. Schema di sintesi del C.E. teorico di riferimento nella variante a PIL e VAN 1. Valore del Prodotto Interno Lordo caratteristico o PIL caratteristico 2. Consumi dei fattori produttivi caratteristici non durevoli e durevoli 3. Valore Aggiunto Netto caratteristico o VAN caratteristico (1-2) 4. Costo del lavoro 5. Risultato Operativo Caratteristico (3-4) 6. Componenti economici accessori 7. Risultato Operativo Globale (5+6) 8. Oneri finanziari 9. Risultato Ordinario (7-8) 10. Componenti economici straordinari 11. Risultato prima delle imposte (9+10) 12. Imposte 13. Utile o perdita di esercizio (11-12) Il bilancio 1 25

    26. Il conto economico civilistico non solo si discosta dal modello di riferimento sul piano formale, ma se ne discosta anche sul piano sostanziale, non consentendo di ottenere quelle informazioni che sono necessarie per comprendere con chiarezza come si formato il reddito. In particolare, il C.E. civilistico non separa: I componenti ordinari dai componenti straordinari; I componenti caratteristici da quelli accessori . Esso non permette, dunque, di individuare risultati economici intermedi aventi un effettivo valore parametrico. Il bilancio 1 26

    27. 4. LO STATO PATRIMONIALE La funzione informativa dello stato patrimoniale quella di evidenziare la composizione quali-quantitativa del patrimonio aziendale esistente alla fine del periodo. In questo senso: - la sezione dellattivo dello stato patrimoniale potrebbe essere vista come quella che evidenzia le diverse tipologie di investimenti in essere; - la sezione del passivo dello stato patrimoniale potrebbe essere vista come quella che evidenzia le diverse tipologie di finanziamenti in essere. Il bilancio 1 27

    28. Lo schema di stato patrimoniale ex art. 2424 c.c. si presenta in forma contabile. Esso organizzato gerarchicamente su quattro livelli: Macroclassi, precedute da lettere maiuscole; Classi, precedute da numeri romani; Voci, precedute da numeri arabi; Sottovoci, precedute da lettere minuscole. Il bilancio 1 28

    29. SCHEMA SINTETICO DI S.P. EX ART. 2424 C.C. Il bilancio 1 29 Attivo Crediti vs soci per versamenti ancora dovuti Immobilizzazioni Attivo circolante Ratei e risconti Passivo Patrimonio netto Fondi per rischi ed oneri Trattamento di fine rapporto Debiti Ratei e risconti

    30. Il documento previsto dallart. 2424 c.c. appare organizzato sulla base di un criterio classificatorio misto, ove prevale: La destinazione duso prevista per i beni, nellambito dellattivo; La soggettivit/provenienza degli elementi componenti il patrimonio netto/passivit. Si tratta dunque di un documento non pienamente leggibile in termini operazionali, in quanto presenta solo limitate informazioni circa gli esiti finanziari futuri attesi dalla struttura delle operazioni di finanziamento e di investimento in essere. Il bilancio 1 30

    31. 5. LA NOTA INTEGRATIVA Come gi indicato, alla nota integrativa spetta la funzione di illustrare i principi e le logiche di quantificazione dei valori contenuti nei documenti contabili e di integrare tali dati con altre informazioni rilevanti, al fine di permettere la piena comprensione della dinamica economica e della situazione patrimoniale riflesse nel conto economico e nello stato patrimoniale. Il bilancio 1 31

    32. Il codice civile disciplina il contenuto della nota integrativa attraverso pi norme: lart. 2427 definisce il contenuto standard, del documento, subordinando peraltro la presentazione di alcune informazioni alla valutazione di rilevanza da parte degli estensori del bilancio; una serie di altre disposizioni civilistiche impongono di fornire attraverso la nota integrativa ulteriori informazioni specifiche al verificarsi di predefinite situazioni; il III comma dellart. 2423 richiede la presentazione di ulteriori (ma non predeterminate) informazioni al fine di garantire il rispetto della clausola generale. Il bilancio 1 32

    33. Punto 1: criteri di valutazione In sintesi si tratta di esplicitare le scelte operate dagli amministratori in sede di valutazioni di bilancio specie in presenza di alternative opzioni offerte dalla legge o di non accettazione di criteri e metodi valutativi esplicitamente previsti. Punto 2: movimentazione delle immobilizzazioni Poich previsto che nello stato patrimoniale siano contenute le immobilizzazioni a valore netto di libro, il legislatore ha imposto la ricostruzione di tutti i componenti elementari che hanno determinato il valore inserito. Punto 3: immobilizzazioni immateriali speciali Il bilancio 1 33

    34. Punto 3-bis: riduzione di valore immobilizzazione immateriali di durata indeterminata Punto 4: variazioni delle consistenze dei fondi elementari Si devono indicare le modifiche intervenute nei valori iniziali degli elementi dellattivo e del passivo, con particolare riferimento ai fondi ed al trattamento di fine rapporto (escludendo quelle di cui al punto 2, 3 e 7). Punto 5: partecipazioni collegamento/controllo Punto 6: crediti e debiti ultraannuali Si integra, in qualche modo, linformativa contenuta nello schema di SP. Il bilancio 1 34

    35. Punto 6-bis: effetti significativi delle variazioni nei cambi valutativi successivi alla chiusura dellesercizio Punto 6-ter: crediti e debiti che prevedono lobbligo per lacquirente di retrocessione a termine Punto 7: ratei e risconti altri fondi e altre riserve Si tratta di rendere esplicito il contenuto di alcune voci che, per loro natura, sono tendenzialmente residuali, ma comunque fortemente eterogenee per natura. Punto 7-bis: appositi prospetti che indichino analiticamente le voci del patrimonio netto specificando la loro natura, la possibilit di utilizzazione futura e lavvenuta utilizzazione precedente. Il bilancio 1 35

    36. Punto 8: oneri finanziari capitalizzati Indicando i motivi che hanno determinato la capitalizzazione e anche gli effetti. Punto 9: conti di memoria Punto 10: categorie di ricavi Se significativa, categoria di attivit ad area geografica di collocamento. Punto 11: proventi derivanti da partecipazioni (voce C 15 del conto economico) Punto 12: suddivisione degli oneri finanziari (voce C 17 del conto economico) Punto 13: proventi ed oneri straordinari Punto 14: situazione fiscale (imposte differite, anticipate, etc.) Il bilancio 1 36

    37. Punto 15: numero medio dei dipendenti ripartito per categoria Punto 16: compensi ad amministratori e sindaci Punto 17: composizione del capitale sociale Punto 18: azioni di godimento ed obbligazioni convertibili Punto 19: altri strumenti finanziari emessi Punto 19-bis: finanziamenti effettuati dai soci ripartiti per scadenza Punto 20: art. 2447 patrimoni destinati ad uno specifico affare Punto 21: art. 2447-decies (indicazione della destinazione dei proventi e dei vincoli relativi ai beni) Il bilancio 1 37

    38. Punto 22: operazioni di locazione finanziaria Si deve indicare: il valore attuale delle rate non scadute ed il valore al quale i beni sarebbero stati iscritti in bilancio qualora fossero stati considerati immobilizzazioni. Come si vede quindi la nota integrativa contiene, seppur in maniera disorganica, unampia mole di informazioni senza che per questo si possa affermare che lelencato contenuto esaurisca lobbligo di integrazione previsto dal legislatore. Il bilancio 1 38

    39. Nel codice esistono infatti svariati articoli che prevedono un rinvio alla nota integrativa: influenza delle deroghe alle disposizioni stabilite dagli articoli 2423 e seguenti (IV comma art. 2423); deroghe alla costanza dei criteri di valutazione (II comma art. 2423-bis); raggruppamento di voci dello stato patrimoniale e del conto economico (II e V comma art. 2423-ter); appartenenza di un elemento anche a voci diverse rispetto a quelle nelle quali stato inserito (II comma art. 2424); modifiche dei criteri e dei coefficienti di ammortamento (punto 2 art. 2426); Il bilancio 1 39

    40. motivi di maggior valutazione partecipazioni collegamento e controllo (punto 3 art. 2426); iscrizione al costo di una partecipazione collegamento e controllo anche se superiore al valore di patrimonio netto (punto 4 art. 2426); ammortamento avviamento per un periodo superiore ai 5 anni (punto 6 art. 2426); per le rimanenze di beni fungibili, differenza tra valore utilizzato e valore corrente (punto 10 art. 2426). Il bilancio 1 40

    41. Il bilancio 1 41

    42. 6. LA RELAZIONE SULLA GESTIONE La relazione sulla gestione lallegato al bilancio con cui gli amministratori illustrano landamento della societ. Essa dunque un documento di parte che esprime le valutazioni dei soggetti che hanno la responsabilit della gestione. Il contenuto minimo obbligatorio stabilito dallart. 2428 c.c. Il bilancio 1 42

    43. Soggetti obbligati: societ di capitali ad eccezione art. 2425-bis 6 comma ai sensi del quale le societ di capitali non quotate possono redigere il bilancio in forma abbreviata quando nel primo esercizio o, successivamente, per due esercizi consecutivi, non abbiano superato due dei seguenti limiti: totale dellattivo dello stato patrimoniale: 4.400.000 ricavi delle vendite e delle prestazioni: 8.800.000 dipendenti occupati in media durante lesercizio:50 unit Il bilancio 1 43

    44. Altri importanti riferimenti normativi D.Lgs 32/2007 ha introdotto il nuovo comma 2 dellart. 2409-ter, c.c., dove alla lettera e), previsto che l'organo di controllo deve pronunciarsi anche sulla coerenza della Relazione sulla Gestione con il bilancio; la circolare CNDCEC del 14/01/2009 ipotizza due livelli di Relazione sulla Gestione: il primo, pi semplice, riservato alle societ di minori dimensioni; il secondo, pi articolato, riservato a quelle di maggiori dimensioni Il bilancio 1 44

    45. I livello di richieste dati necessari Analisi della situazione reddituale oltre ad alcuni aggregati di tendenza tipo andamento dei ricavi; si rende necessaria una riclassificazione del CE con lesplicitazione dei principali indicatori economico-reddituali. Indicatori di solidit esplicitare la capacit di mantenere lequilibrio finanziario nel medio-lungo periodo; calcolo dei principali indicatori. Il bilancio 1 45

    46. II livello di richieste dati facoltativi Societ di grandi dimensioni Analisi della situazione reddituale schema CE di pertinenza gestionale, ROI e ROS per settore di attivit. Analisi della situazione finanziaria riclassificazione SP in chiave finanziaria. Indicatori di solvibilit (o liquidit) verificare la capacit di mantenere lequilibrio finanziario nel breve termine. Il bilancio 1 46

    47. Altre informazioni ritenute necessarie: indicatori non finanziari: dati di natura non monetaria capaci di spiegare in via sintetica i fattori che influenzano la situazione aziendale; descrizione dei principali rischi ed incertezze: si devono esplicitare in maniera discorsiva eventuali rischi espliciti, specifici, corsi dalla societ; informazioni attinenti allambiente e al personale Il bilancio 1 47

    48. Il bilancio 1 48

    49. 7. GLI ALTRI ALLEGATI E inoltre previsto che al bilancio di esercizio siano allegati: la relazione del collegio sindacale (ove esistente) o dellorgano cui spetta il controllo contabile; La relazione della societ di revisione (ove obbligatoriamente o volontariamente prevista); Le copie dei bilanci delle societ controllate; Un prospetto riassuntivo con i dati principali delle societ controllate. Il bilancio 1 49

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