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CONFRONTO TRA L’ ORLANDO FURIOSO E LA GERUSALEMME LIBERATA. Tema della guerra. Guerra:. ARIOSTO: scenario delle vicende idealizzata e ingentilita,ricorso al fantastico e meraviglioso. TASSO: scopo del poema; vera e violenta; si tiene conto della verità storica.
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CONFRONTO TRA L’ ORLANDO FURIOSO E LA GERUSALEMME LIBERATA Tema della guerra
Guerra: ARIOSTO: scenario delle vicende idealizzata e ingentilita,ricorso al fantastico e meraviglioso TASSO: scopo del poema; vera e violenta; si tiene conto della verità storica per far al re Marsilio e al re Agramantebattersi ancor del folle ardir la guancia,d'aver condotto, l'un, d'Africa quantegenti erano atte a portar spada e lancia;l'altro, d'aver spinta la Spagna inantea destruzion del bel regno di Francia.E così Orlando arrivò quivi a punto:ma tosto si pentì d'esservi giunto: Causa guerra I 6 Ma ecco omai l'ora fatale è giuntache 'l viver di Clorinda al suo fin deve.Spinge egli il ferro nel bel sen di puntache vi s'immerge e 'l sangue avido beve;e la veste, che d'or vago trapuntale mammelle stringea tenera e leve,l'empie d'un caldo fiume. Ella già sentemorirsi, e 'l piè le manca egro e languente. XII 64
Scopi eroi: ARIOSTO: Conquista dell’ oggetto desiderato ;il movente principale sono i sentimenti privati (amore) TASSO:Combattere il nemico, lo scopo del singolo coincide con quello della collettività Signor, ne l'altro canto io vi diceache 'l forsennato e furioso Orlandotrattesi l'arme e sparse al campo avea,squarciati i panni, via gittato il brando,svelte le piante, e risonar faceai cavi sassi e l'alte selve; quandoalcun' pastori al suon trasse in quel latolor stella, o qualche lor grave peccato pazzia di Orlando XXIV 4 "Ben oggi il re de' Turchi e 'l buon Argantefèr meraviglie inusitate e strane,ché soli uscír fra tante schiere e tantee vi spezzàr le machine cristiane.Io (questo è il sommo pregio onde mi vante)d'alto rinchiusa oprai l'arme lontane,sagittaria, no 'l nego, assai felice.Dunque sol tanto a donna e piú non lice? scopo di Clorinda XII 3
Eroi: ARIOSTO: nobiltà d’ animo sia dei cristiani che dei pagani (Medoro, per la sua nobiltà d’animo viene risparmiato dal re cristiano Zerbino ) . TASSO: sono nobili d’ animo solo i cristiani, i pagani sono demonizzati E perché era cortese, e n'avea forsenon men de' dui cugini il petto caldo,l'aiuto che potea tutto le porse,pur come avesse l'elmo, ardito e baldo:trasse la spada, e minacciando corsedove poco di lui temea Rinaldo.Più volte s'eran già non pur veduti,m'al paragon de l'arme conosciuti nobiltà d’ animo di Ferraù I 16 Il cader dilatò le piaghe aperte,e 'l sangue espresso dilagando scese.Punta ei la manca in terra, e si converteritto sovra un ginocchio a le difese."Renditi" grida, e gli fa nove offerte,senza noiarlo, il vincitor cortese.Quegli di furto intanto il ferro cacciae su 'l tallone il fiede, indi il minaccia XIX 26
Rapporto tra nemici: ARIOSTO: lo scopo comune unisce Ferraù - Rinaldo TASSO: totale avversione e mancanza di pietà per l’avversario Oh gran bontà de’ cavallieri antiqui! Eran rivali, eran di fè diversi, e si sentian degli aspri colpi iniqui per tutta la persona anco dolersi; e pur per selve oscure e calli obliqui insieme van senza sospetto aversi. Da quattro sproni il destrier punto arriva ove una strada in due si dipartiva. Rinaldo e Ferraù I 22 Risponde la feroce: "Indarno chiediquel c'ho per uso di non far palese.Ma chiunque io mi sia, tu inanzi vediun di quei due che la gran torre accese."Arse di sdegno a quel parlar Tancredi,e: "In mal punto il dicesti"; indi riprese"il tuo dir e 'l tacer di par m'alletta,barbaro discortese, a la vendetta.“ Clorinda XII 61
Duelli : ARIOSTO: poco descritti, non si sofferma sulle scene cruente, l’interesse maggiore posto sulla trama; I duelli nascono per motivi personali TASSO: I duelli sono dettagliati, realistici e cruenti; avvengono durante le azioni di guerra Cominciar quivi una crudel battaglia,come a piè si trovar, coi brandi ignudi:non che le piastre e la minuta maglia,ma ai colpi lor non reggerian gl'incudi.Or, mentre l'un con l'altro si travaglia,bisogna al palafren che 'l passo studi;che quanto può menar de le calcagna,colei lo caccia al bosco e alla campagna. Rinaldo- Ferraù I 17 Infuriossi allor Tancredi, e disse:"Cosí abusi, fellon, la pietà mia?"Poi la spada gli fisse e gli rifissene la visiera, ove accertò la via.Moriva Argante, e tal moria qual visse:minacciava morendo e non languia.Superbi, formidabili e ferocigli ultimi moti fur, l'ultime voci. XIX 26
Individualismo: ARIOSTO: grandi azioni del singolo; (Rinaldo mette in rotta l’esercito saraceno),domina il disprezzo dei cavalieri per le truppe TASSO: l’ esercito tutto insieme insegue i nemici (i Saraceni, bruciata la torre d’assedio, sono inseguiti dai Franchi) Come impasto leone in stalla piena,che lunga fame abbia smacrato e asciutto,uccide, scanna, mangia, a strazio menal'infermo gregge in sua balìa condutto;così il crudel pagan nel sonno svenala nostra gente, e fa macel per tutto.La spada di Medoro anco non ebe;ma si sdegna ferir l'ignobil plebe Cloridiano XVIII 178 Aperta è l'Aurea porta, e quivi trattoè il re, ch'armato il popol suo circonda,per raccòrre i guerrier da sí gran fatto,quando al tornar fortuna abbian seconda.Saltano i due su 'l limitare, e rattodiretro ad essi il franco stuol v'inonda,ma l'urta e scaccia Solimano; e chiusaè poi la porta, e sol Clorinda esclusa. XII 48