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I linguaggi di specializzazione nella scuola e nell'università . Quale denominazione?. Fachsprachen. LSP . Langues (langages) spécialisées, de spécialité, langues professionnelles , sur objectif spécifique….
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I linguaggi di specializzazione nella scuola e nell'università
Quale denominazione? Fachsprachen LSP Langues (langages) spécialisées, de spécialité, langues professionnelles , sur objectif spécifique…. Lingue (linguaggi) speciali, settoriali, specialistici, di specializzazione, a scopi/fini speciali, microlingue
Distinzione • Dietro queste denominazioni, è solito operare una distinzione tra: • veri e propri sottocodici con un lessico particolare (spesso organizzato in rigidi sistemi di nomenclatura) e eventualmente tratti morfosintattici e testuali caratteristici • lingue speciali in senso lato , senza un esteso lessico specialistico, ma comunque legate ad aree particolari di impiego e caratterizzate da determinate scelte lessicali e da formule sintattiche e testuali ricorrenti
Quali criteri? • I linguaggi specialistici possono essere considerati secondo: • i settori/le discipline nei quali vengono utilizzati (medicina, biologia, architettura…) • i contesti di comunicazione (situazioni di lavoro / trasmissione di saperi…) • i generi e registri (discorso specialistico in laboratorio, conversazione medico/paziente, articolo divulgativo…)
Dove si insegnano? Scuola secondaria: Istituti professionali e tecnici Università: per non specialisti di lingua per specialisti di lingua Scuole di specializzazione all’insegnamento secondario
Quali lingue ? Scuola secondaria 2000/2001 mpi/pubblicazioni
Lingue studiate all’università (non specialisti di lingue) • Competenze in almeno una lingua europea per tutte le classi di laurea • Competenze in almeno due lingue europee per: • Scienze della comunicazione • Sc. economiche; sc. dell’economia e gestione aziendale • Sc. politiche • Sc. del turismo • Sc. sociali per la cooperazione lo sviluppo e la pace • D.M. 19-10-2000
Lingue studiate all’università (specialisti di lingue) Classe delle lauree in Scienze della mediazione linguistica: almeno due lingue Classe delle lauree in lingue e culture moderne: almeno due lingue (di cui una dell’Ue) D.M. 19-10-2000
Lingue richieste dal mercato del lavoro % degli annunci nella stampa che chiedono la padronanza di una lingua straniera- Posizioni qualificate: Su tutta la stampa italiana 1993: 13 % 2000: 24,5 % (di cui 80%: inglese, seguito da tedesco e francese) dati Isfol Sul Corriere della Sera per posizioni in Lombardia 2002: 48,8 % (di cui 75% solo inglese, 20,8% inglese e un’altra lingua. dati Provincia di Milano
Scambi con paesi dell’UE ICE 2003
Provenienza turisti in Italia ENIT 2000
Obbiettivi dell'insegnamento della lingua negli indirizzi tecnici/professionali: comunicativo : dotare lo studente di una competenza comunicativa che egli possa usare nelle varie situazioni di natura professionale. culturale: la lingua straniera è inserita nell'area storico-letteraria anche per gli indirizzi di studio in cui prevale il linguaggio settoriale
Aspetti metodologici Approccio operativo: la competenza linguistica settoriale è acquisita, mediante lo svolgimento di attività su compiti specifici. Carattere trasversale: gli argomenti affrontati nella lingua straniera vertono su nozioni concettualmente assimilate dagli studenti.
Obbiettivi formativi: classi di lauree per non specialisti di lingue Essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma scritta e orale, almeno una (o due) lingua dell’Ue, nell’ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali. (1° liv.) Essere in grado di utilizzare in forma fluente scritta e orale , almeno una (o due) lingua dell’Ue con riferimenti anche ai lessici disciplinari (2°liv.) D.M. 19-10-2000
Obbiettivi formativi: classi di lauree per specialisti di lingue • Mediazione linguistica • possedere una solida base culturale e linguistica (…) e sicure competenze linguistico –tecniche orali e scritte • possedere adeguate conoscenze delle problematiche di specifici ambienti di lavoro in relazione alla vocazione del territorio e alle sue possibili evoluzioni (…) • Lingue e culture moderne • D.M. 19-10-2000
Scuole di specializzazione all’insegnamento secondario Insegnamenti del secondo anno: -linguaggi specialistici (inglesi, francesi, tedeschi) -didattica dei linguaggi specialistici
Istruzione linguistica mirata a contesti aziendali Competenza culturale: Cultura nazionale (etnico-linguistica) Cultura aziendale Competenza strategica: valutazione, pianificazione, esecuzione dell'atto comunicativo Competenza socio-linguistica: competenza di registro Competenza pragmatica: realizzazione degli atti linguistici , forza illocutoria, allocuzioni Competenza testuale: generi testuali Competenza linguistica: morfosintattica e lessicale
Tendenze : approcci didattici Sviluppo di tutte le competenze scritte e orali Utilizzo delle nuove tecnologie Percorsi modulari/interdisciplinari su contenuti specifici dell'indirizzo di studio Insegnamenti disciplinari in lingua straniera Certificazioni
Tendenze: collaborazione con le aziende Stage Prove finali o tesi in azienda: quelle proposte dalle aziende ma anche quelle proposte e ideate dai laureandi in accordo con docenti interessati Progetti congiunti
RICERCA UNIVERSITARIA SUI LINGUAGGI SPECIALISTI • didattica dei linguaggi specialistici • analisi dei linguaggi specialistici
La lingua nei manuali ITC Anni ’80 :lingua commerciale= analisi di lettere commerciali spesso estrapolate dal contesto Anni 90 : lettere e documenti sempre più inseriti in contesto di transazione commerciale Anni 2000: insegnamento della lingua commerciale inserito in un contesto economico-aziendale
Esempi di compiti aziendali legati alla conoscenza delle lingue SCRITTO Corrispondenza commerciale/e-mails/compilazione documenti Redazione/revisione/adattamento di testi Acquisizione/analisi di informazioni ORALE Presentazioni Partecipazione riunioni/trattative Telefonate
Esempio di progetto: “Linguaggi e Attività produttive” • Finanziamento di un Laboratorio terminologico presso la SSLiMIT di Forli da parte delle imprese e enti locali con 4 obiettivi: • avviare un’attività terminologica presso la SSLiMIT • offrire agli studenti esperienza lavorativa • costruire una banca dati e renderla disponibile via internet a studenti, traduttori, terminologi • radicare l’Università nel territorio forlivese