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LA CONTINUIT EDUCATIVA - DIDATTICA

Alcuni riferimenti legislativi. C.M. 4 gennaio 1988, n. 1

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LA CONTINUIT EDUCATIVA - DIDATTICA

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Presentation Transcript


    1. LA CONTINUITŔ EDUCATIVA - DIDATTICA Rita Gandolfo

    2. Alcuni riferimenti legislativi C.M. 4 gennaio 1988, n. 1 “Continuitŕ educativa nel processo di integrazione degli alunni portatori di handicap”. “La continuitŕ del processo educativo, fattore rilevante per la positivitŕ dell'esperienza scolastica di ogni anno, per il bambino portatore di handicap diviene condizione di garanzia di interventi didattici che non procurino difficoltŕ nei passaggi dalla scuola materna alla scuola elementare e da questa alla scuola media. Ciascuna scuola (…) garantisce a tutti gli alunni (…) quella continuitŕ educativa che il raccordo tra le diverse istituzioni scolastiche puň certamente favorire.” La circolare indica criteri prevede incontri tra gli operatori scolastici e socio - sanitari, la trasmissione di notizie e documentazioni e in particolare la possibilitŕ che l'insegnante di sostegno della scuola di provenienza segua l'alunno nella fase di passaggio e di iniziale frequenza della nuova istituzione scolastica. Rita Gandolfo

    3. Legge 5 febbraio 1992 n. 104 - (1 ter) Comma aggiunto dalla Legge 28 gennaio 1999, n. 17: “Il Ministro della pubblica istruzione provvede (…) a garantire la continuitŕ educativa fra i diversi gradi di scuola, prevedendo forme obbligatorie di consultazione tra insegnanti del ciclo inferiore e del ciclo superiore ed il massimo sviluppo dell'esperienza scolastica della persona handicappata in tutti gli ordini e gradi di scuola, consentendo il completamento della scuola dell'obbligo anche sino al compimento del diciottesimo anno di etŕ” D.M. e C. M. 16 novembre 1992 n. 339 sulla Continuitŕ educativa “(…) il decreto istituisce il fascicolo personale dell'allievo” . Fa in particolare alla “documentazione specifica per gli alunni portatori di handicap (diagnosi funzionale, progetto educativo personalizzato)” Rita Gandolfo

    4. Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilitŕ (2009) Al Dirigente scolastico č richiesto di attivare specifiche azioni di orientamento per assicurare continuitŕ nella presa in carico del soggetto da parte della scuola successiva o del percorso post-scolastico prescelto  A questo riguardo č importante sottolineare l'importanza, in particolare nel momento del passaggio fra un grado e l’altro d’istruzione, del fascicolo individuale dell'alunno con disabilitŕ, che dovrŕ essere previsto a partire dalla Scuola dell’Infanzia e comunque all’inizio del percorso di scolarizzazione, al fine di documentare il percorso formativo compiuto nell'iter scolastico. Relativamente al passaggio dal primo al secondo ciclo di istruzione o nei passaggi intermedi, č opportuno che i Dirigenti Scolastici coinvolti prevedano forme di consultazione obbligatorie fra gli insegnanti della classe frequentata dall’alunno con disabilitŕ e le figure di riferimento per l'integrazione delle scuole coinvolte, al fine di consentire continuitŕ operativa e la migliore applicazione delle esperienze giŕ maturate nella relazione educativo-didattica e nelle prassi di integrazione con l'alunno con disabilitŕ.  I Dirigenti scolastici impegnati nel passaggio in questione possono inoltre avviare progetti sperimentali che, sulla base di accordi fra le istituzioni scolastiche e nel rispetto della normativa vigente anche contrattuale, consentano che il docente del grado scolastico giŕ frequentato partecipi alle fasi di accoglienza e di inserimento nel grado successivo Rita Gandolfo

    5. Accordo di programma provinciale Ogni Istituzione Scolastica e’ tenuta a garantire e curare appositi incontri ed azioni concrete di informazione e di stage, finalizzati alla scelta del percorso scolastico e professionale degli alunni disabili, in collaborazione con i servizi per la disabilitŕ delle Aziende UU.LL.SS.SS. Nel rispetto delle norme a tutela dei dati sensibili, ogni Istituzione Scolastica curerŕ la trasmissione di ogni documentazione utile alla conoscenza dell’alunno Sarŕ cura della scuola, in accordo con i Servizi socio sanitari, conservare e registrare tutta la documentazione relativa a: Verbale di Accertamento rilasciato dall’ UVMD; Certificazione clinica e Diagnosi Funzionale; Profilo Dinamico Funzionale; Piano Educativo Individualizzato; relazioni degli incontri con le équipe delle Aziende UU.LL.SS.SS. e strutture convenzionate, con i genitori, con gli insegnanti degli ordini della scuola precedente, degli alunni seguiti e tutta la documentazione utile al proseguimento del percorso scolastico formativo dell’alunno. Rita Gandolfo

    6. In sintesi Incontri tra insegnanti dei due ordini di scuola, genitori, ULSS per passaggio di informazioni sui bisogni dell’alunno, sui percorsi e sulle metodologie attuate Trasmissione della documentazione Partecipazione dell’alunno a stage presso la nuova scuola Progetti sperimentali in cui il docente di sostegno dell’anno precedente partecipi alla fase di accoglienza nella nuova scuola Rita Gandolfo

    7. Un problema aperto… La continuitŕ puň essere anche continuitŕ di insegnamento? Nonostante la normativa faccia chiaro riferimento all’importanza della continuitŕ nell’assegnazione delle cattedre, č frequente l’avvicendarsi di insegnanti di sostegno. Ciň per due motivi: insegnanti a tempo indeterminato che chiedono il passaggio alla classe comune; completamento dell’organico di diritto con organico di fatto (insegnanti a tempo determinato con incarichi al 30 giugno) Rita Gandolfo

    8. Esiti della ricerca azione sulla qualitŕ dell’integrazione nei momenti di transizione – CTI6 Il questionario, proposto alle scuole aderenti alla rete del CTI6 della provincia di Padova nell’anno scolastico 2006/2007, ha riguardato i seguenti momenti: Preaccoglienza – accoglienza Gruppo per l’integrazione Continuitŕ Orientamento Progetto di vita Rita Gandolfo

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    19. Conclusioni esiti questionario “Qualitŕ dell’integrazione” sulla Continuitŕ Non in tutte le scuole č presente una commissione Continuitŕ: tale mancanza riguarda soprattutto le scuole Secondarie di secondo grado, dove spesso nel passaggio di informazioni vengono maggiormente coinvolti i referenti per l’integrazione e meno gli insegnanti curricolari. La presenza di questi ultimi č piů massiccia nella scuola Primaria e Secondaria di I grado. Il referente h non č coinvolto stabilmente nella commissione. Funzioni e destinatari del progetto Continuitŕ. La commissione si occupa soprattutto della trasmissione delle informazioni sugli alunni in ingresso nel successivo ordine di scuola, sulle modalitŕ del passaggio e sull’organizzazione e gestione degli incontri fra insegnanti dei due ordini di scuola. I destinatari del progetto sono soprattutto gli alunni, compreso l’alunno disabile e gli insegnanti dei due ordini di scuola, in minor misura le atre agenzie educative. Finalitŕ del progetto per l’alunno disabile. Riguarda soprattutto il passaggio di informazioni e di documentazione, con colloqui con insegnanti, genitori, strutture certificanti Poca attenzione alla valutazione e alla documentazione del progetto Rita Gandolfo

    20. Progetto “Per mano verso il futuro” Il progetto ha riguardato il passaggio dalla classe quinta alla classe prima di scuola secondaria di primo grado di un’alunna autistica dell’Istituto Comprensivo di Cervarese S. Croce Soggetti destinatari del progetto: Personale docente e non docente (con particolare riferimento agli insegnanti della scuola Secondaria di primo grado della classe di accoglienza) Futuri compagni di classe L’alunna stessa Rita Gandolfo

    21. Fasi del progetto Formazione del personale rivolta agli insegnanti e ai collaboratori scolastici con la partecipazione dello psicologo che segue G. Incontri tra insegnanti dei due ordini di scuola Visite per l’alunna alla nuova struttura scolastica durante l’ultimo anno di scuola primaria insieme all’insegnante di sostegno della scuola primaria e all’assistente dell’ULSS per conoscere gli spazi e i docenti. Attivitŕ di accoglienza piů intensiva durante l’ultima settimana di scuola Attivitŕ di sensibilizzazione agli alunni di classe sia alla fine della classe quinta, sia all’inizio della classe prima Inserimento graduale dell’alunna durante il primo periodo in classe prima. Allestimento degli spazi Rita Gandolfo

    22. Progetto “Il futuro tra le mani” Il progetto č rivolto all’alunna G. che nel frattempo sta frequentando la classe terza della scuola secondaria di primo grado e che l’anno prossimo frequenterŕ un CFP Sono stati attuati incontri di progettazione tra gli insegnanti del CFP e l’insegnante di sostegno di G. L’alunna sta svolgendo attivitŕ didattiche e laboratoriali presso la nuova scuola, accompagnata dall’insegnante di sostegno attuale e dall’operatore dell’ULSS, con il coinvolgimento del Comune per il trasporto. Al primo incontro ha partecipato anche la madre Rita Gandolfo

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